Testimonianza dai Comitati cittadini

… Costruire la moschea? per chi? non pensate che sia una domanda stupida! tale interrogativo nasce dal fatto che durante il ramadan del 2013 e del 2014, l’Amministrazione Comunale aveva concesso ai musulmani di via Cenisio e di via Carnovali (proprieta cortinovis) l’area della Fiera della Celadina per montare una tensostruttura e ritrovarsi a pregare come quando e quanto volevano senza recare disturbo. I musulmani di via Carnovali si sono rifiutati, addirittura nel 2013 montarono una seconda tensostruttura abusiva nel cortile Cortinovis, che per metà venne abbattuta da un temporale. Ecco il motivo della domanda iniziale!
I musulmani di via Cenisio sono sunniti, i musulmani che ora sono in via Carpinoni sono sciiti, non vogliono convivere …. Sottolineo che i musulmani ex via Carnovali hanno aperto in via Quarenghi un “centro culturale” definizione che fa da paravento ad una moschea, quindi via Cenisio, via Carpinoni e via Quarenghi 23, e qualche volta al civico 46, il risultato è che con una scusa o con un’altra queste persone fanno quello che vogliono in deroga a regole (il centro culturale è moschea), Leggi ecc.ecc.
Saluti Cristina
P.S.: D E V E FINIRE L’ABITUDINE E IL MALAFFARE DEGLI STRANIERI DI MASCHERARE QUALSIASI ATTIVITÀ CON L’ETICHETTA “Circolo culturale” È UNA VERA TRUFFA …. COME QUANDO DEI BOLIVIANI HANNO APERTO IL CIRCOLO CULTURALE, che era tutto e il contrario di tutto, principalmente una discoteca!
Scusate se mi son permessa di … (lettera firmata)

PICCOLO DIZIONARIETTO UMORISTICO DELLA CRISI

Ammucchiata: Tutti i partiti del parlamento (tranne uno, ovviamente) ora vanno d’amore e d’accordo in nome di Mario Monti. Serve commentare? Responsabilità nazionale o c’è qualche altro interesse (bancario)?
Business School: ci vanno i vostri figli, e spesso gli riempiono di cacca il cervello. La politica, secondo loro, è strumento dell’economia e non il contrario.
-Contante: Sterco del demonio. Secondo qualcuno le transazioni elettroniche sono migliori, anche perchè il denaro esce da una banca e va in un’altra, con tanto di commissioni… più il contante rimane nelle nostre tasche, peggio è (per loro).
-Default: Decidiamo che i nostri debiti son troppi e non li paghiamo più. Ben venga il fallimento se le cose non funzionano. E non pensiate che moriremo di fame, non è vero.
Giuramento: il neoministro Riccardi non ha giurato secondo la formula di rito: “Giuro (…) di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione”. Ha omesso la parolina “esclusivo”. Quali sono gli (altri interessi che dovrà tutelare il ministro Riccardi?
-Grecia: Vedi: italia. Stesso commissariamento del governo. Addirittura volevano indire un referendum; da Bruxelles hanno risposto: ma che, stiamo a ggiocà? Lasciamo fuori i cittadini dal processo decisionale, non è affar loro!
Marco tedesco: valuta attualmente in uso nell’unione monetaria europea. E’ stata recentemente ribattezzata Euro.
Monti (dei pegni): ultima speranza della nostra gente, insieme al sotto-materassi, alle banche svizzere, al marengo d’oro e al contante.
-PD: il grandissimo sconfitto di tutta questa situazione. Alla caduta di Berlusconi non ha un vero programma, delle idee, delle iniziative e un candidato premier da proporre. Disorientatissimi.
Re Giorgio I: anziano (86 anni) Re del regno italico. Doveva essere super partes e invece aveva praticamente già iniziato le consultazioni quando un governo c’era ancora. Ha nominato il futuro presidente del consiglio senatore a vita nel momento meno opportuno possibile. Si dichiara favorevolissimo alla cittadinanza per tutti i nuovi nati del suo regno, da ovunque arrivino, col rischio che orde di donne incinte al nono mese prendano voli Alitalia solo per far nascere i loro figli in territorio italiano (almeno risaneremmo la compagnia di bandiera). Mi chiedo: è davvero imparziale?
-Sovranità: Concetto fumoso che sfugge alla maggior parte degli italiani. Essenzialmente, è il potere di decidere “chi fa cosa” nel governo. Il governo oggi è composto esclusivamente da persone che non hanno i voti nemmeno dei loro rispettivi condòmini, quindi gli elettori non hanno deciso nulla. Insomma, un bel pezzo della sovranità non appartiene più al popolo. E Mario Monti ha fatto intendere chiaramente che la direzione anche per il futuro è questa.
S.P.R.E.A.D.: Nuova arma non convenzionale di conquista. Successore diretto del carro armato, viene utilizzato per conquistare i paesi e depredare la loro risorsa più importante: i frutti del lavoro dei suoi cittadini di ieri, di oggi e di domani.
U.E.: Per scoprire cos’è la UE, cercare “Nìgel Farage” su Youtube. Essenzialmente sono i marìomonti della situazione: sente che ci governa senza essere stata eletta da noi, e lo fa da parecchi anni…
Vaselina: il prossimo bene di consumo più gettonato. Dotatevene.

giovani-padani,dizionarietto-crisiM.G.P. – Milano

Consiglio Comunale : riunione del 28 Febb. – Io c’ero

I TITOLONI DI ALCUNI GIORNALI LOCALI DI QUESTI GIORNI :

Strappo con il Pdl. La Lega abbandona il Consiglio…

 

Documento del Pd divide la maggioranza….

 

L’ordine del giorno dedicato alle celebrazioni per il 150°, discusso in Consiglio comunale dalle minoranze, è stato sì approvato, ma con un voto che ha visto la maggioranza spaccarsi……………………..….: Pdl assieme alle opposizioni e Lega che, dopo aver annunciato la propria contrarietà, abbandona l’aula…
Il documento presentato dal Pd….. chiedeva soprattutto, di indire sempre per il 17 marzo un consiglio comunale straordinario (comprensivo di gettone straordinario ???) ……….… …………………………… …………………………………….. …………..

Talmente contrari che in aula gli stessi consiglieri leghisti non ci rimangono nemmeno per ascoltare le repliche…….., commenta Pietro Vertova dei Verdi…. «.. – aggiunge Roberto Bruni – …………………… ……………… ……………… …………………… ……………………… …………………………… ……………………………………………………………… ………………………………..

Per il resto (!!!!!!! due ore e mezzo  contro i  15 minuti del precedente) la seduta ha visto ripetersi il botta e risposta sul federalismo municipale….… aggiunge (!!) l’assessore al Bilancio Enrico Facoetti replicando alle sottolineatura di Roberto Bruni che aveva definito …………………………………………………………………………………….. …………………….. …………
Almeno tre i motivi di soddisfazione per il sindaco Franco Tentorio …….

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PER CHI ANCORA NON LO SAPESSE…….

Certa stampa, soprattutto quella locale, sempre pronta a cavalcare le polemiche e a mettere sotto silenzio la competenza e la passione degli amministratori leghisti, “cade” volentieri nella trappola tesa dalle sinistre.

Del Consiglio Comunale del 28 febbraio, dove per più di due ore si è discusso di Federalismo, dove i Consiglieri leghisti sono tutti intervenuti con discorsi  articolati e puntuali, a volte veri documenti politici, apprezzati perfino dalla minoranza che li ha definiti di alto livello, cosa resta nella comunicazione giornalistica? Solo la polemica sterile su una manovra voluta ad arte dall’opposizione.

Leggendo gli articoli sembra che la disquisizione di grande valenza sia stato decidere su un ipotetico Consiglio il 17 marzo per celebrare l’unità (sul contenuto nessuna indicazione). Adombrato il tema del  Federalismo, sembra che su questo ben più importante argomento, in Consiglio abbiano parlato solo consiglieri di sinistra, con qualche timido contributo del Sindaco, dell’Assessore al Bilancio , del capogruppo leghista.

Non è andata così perché lunedì sera gli interventi del capogruppo Ribolla, dell’ Assessore  provinciale Lanzani, del Segretario cittadino Pecce, dell’Assessore regionale Belotti, del Presidente  Commissione Bilancio Allegrini, dell’Assessore al Bilancio Facoetti hanno riempito di dati e di passione una seduta su un tema tanto caro alla Lega.

binocolo.jpgVeramente ci si chiede con quali occhiali taluni giornali guardino gli avvenimenti… E ci si chiede se vale la pena di perder tempo a cercare di spiegare alle opposizioni, graniticamente arroccate sulle loro posizioni, il valore di una riforma epocale, unico rimedio agli endemici mali gestionali della nostra nazione. Probabilmente non veniamo ascoltati per principio o forse perchè seguire la partita di calcio sul display qualche volta distrae…..

 

 

 

Intercettazione Antimafia: spunta il nome di Carolina Lussana

BOOM !!!!! ….. Intercettazione Dda: spunta il nome di Carolina Lussana

 

I tentativi della ‘ndrangheta di inserire candidati nelle liste della Lega in vista delle elezioni in alcuni comuni dell’hinterland milanese e le manovre per mettere le mani sull’Expo 2015. E’ quanto emerge in alcuni stralci di un rapporto antimafia di recente acquisito dalla Dda di Milano nell’ambito dell’inchiesta che ha decapitato i vertici delle cosche al Nord e che sarà pubblicato nel numero in edicola venerdì de L’Espresso“. Nel documento, definito “inquietante” dal settimanale, spunta un dialogo intercettato nel 2009 dai carabinieri del Ros che però “non ha nulla di penalmente rilevante”. ……

 

Intercettazioni contro la ‘Ndrangheta
La parlamentare leghista bergamasca Carolina Lussana, tirata in ballo in una conversazione intercettata e riportata in un documento della Direzione distrettuale antimafia di Milano sul tentativo di infiltrare esponenti della ‘Ndrangheta nelle liste elettorali del Milanese, replica con poche ma esplicite e definitive frasi. Si vuole colpire proprio me da anni impegnata nel contrasto alla criminalità organizzata“. L’onorevole Lussana è stupita dalle notizie che la riguardano …..
(20 Novembre)

CARA NOSTRA BERGAMASCA CAROLINA… NON STUPIRTI E NON SI STUPISCANO I NOSTRI PARLAMENTARI SE VERRANNO MESSE IN GIRO VOCI AD ARTE NEL TENTATIVO DI GETTARE FANGO SU LORO E SUL LORO LAVORO… I MEDIA STANNO ARROTANDO I COLTELLI PER LA CAMPAGNA ELETTORALE E PENSANO CHE OGNI METODO SIA VALIDO, ANCHE I PIU’ VERGOGNOSI… E NON HANNO CAPITO CHE TANTA GENTE ORMAI E’ STUFA E NON CI CASCA PIU’…

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fummo facilmente preveggenti :

3 Dicembre. – L’ex ministro della Giustizia Roberto Castelli questa volta proprio non se l’aspettava. Perché agli attacchi della stampa di sinistra, al circo santoriano, dove spesso recita la parte del gladiatore padano, si era fin troppo abituato. Pure alle ricostruzioni di Roberto Saviano, l’autore di Gomorra che durante la serie di Vieni via con me ha fatto allusioni su presunti contatti tra la Lega e la ‘ndrangheta in Lombardia…….

… a quando il prossimo ????

Immigrazione e integrazione

Considerazioni da Eco di Bergamo del 21 /10/2010 :   Integrare, voce del verbo cosa sai fare

Un grande cubo davanti al Parlamento con su scritto: dignità. A Vienna in 35 mila hanno aderito all’appello di Caritas e Amnesty International in difesa di due sorelline gemelle del Kosovo. Un commando della polizia austriaca ha fatto irruzione in classe con armi alla mano e ha portato le due bambine in caserma. La psicosi di caccia allo straniero ha quindi raggiunto qui il suo acme. Le conseguenze sono le dimissioni del capo della polizia e il ritiro da parte del ministro degli Interni del decreto di espulsione. La patria degli Asburgo non è più felix e precipita sul banco degli accusati. La Francia lo è già per violazione dei diritti umani, adesso non è più sola. In tutta l’Europa si aggira lo spettro della paura: per sé e il proprio futuro e contro gli altri che lo possono minacciare.
Come affrontare il problema è il grande dibattito politico che coinvolge l’intera Unione. Due sono le questioni sul tappeto: come far fronte all’invecchiamento della popolazione e come impedire di essere travolti da immigrati che nessuno vuole ma che alla fine servono. Se a questo aggiungiamo il pericolo dell’islamizzazione e della minaccia terroristica, il cocktail è servito. Avanzano le pulsioni, gli istinti di conservazione. Le piccole patrie sono la risposta frammentata alla crisi dell’identità giuridica sulla quale il mondo occidentale ha costruito l’idea della società aperta. Lo Stato presuppone regole e quindi un codice d’onore che è etico. Se tutti rispettiamo modelli di comportamento concordati da un contratto sociale, il bene comune è assicurato.

Ma l’equilibrio è fragile e basta che alcuni lo violino perché l’intera comunità si senta minacciata e quindi opti per strumenti che diano più garanzie. L’appartenenza di lingua ,di tradizione culturale, di ascendenze storiche e quindi di sangue diventa la polizza di assicurazione contro la legge che appare anonima, se non ha un volto: quello dei miei consimili. Il «multikulti» è finito. È un dato di fatto. Si capisce come il presidente della Baviera Horst Seehofer batta su questo tasto.
L’immigrazione di origine islamica non è compatibile sin quando vi sono gruppi che non intendono integrarsi. L’introduzione dello studio obbligatorio della lingua tedesca porterà alla discriminazione di chi non la sa e quindi alla sua espulsione dal tessuto sociale. Il dibattito in Germania illustra meglio che in Francia dove l’Europa approderà. Quello che mette tutti d’accordo è la constatazione che la differenza non la fa l’appartenenza nazionale, ma la capacità di rendersi economicamente autonomi.
Gli italiani in tal senso sono un esempio. Ovunque nel mondo la loro è un’emigrazione riuscita. Di norma fanno i ristoratori e i camerieri, continuando a parlare la loro lingua: quindi oltre al cibo vendono un pezzo d’Italia. Con i clienti fraternizzano ma appena questi lasciano il locale le due strade si dividono. Un patto tra gentiluomini che fin quando non straborda in fatti di mafia funziona. Il segreto è questo: garantire indipendenza economica vuol dire integrare. Niente ingressi indiscriminati ma tarati sulle esigenze dell’economia. In Germania mancano ingegneri e personale specializzato.
Per questi i liberali hanno proposto il permesso a punti, i cristiano democratici parlano di manodopera qualificata in attesa che i propri disoccupati vengano istruiti e avviati ai processi sofisticati della produzione di alta gamma. Il modello è il Canada: non ti chiedo da dove vieni ma che cosa sai fare. La versione della Berliner Republik di Angela Merkel è in linea con il pragmatismo anglosassone. Una strada obbligata anche per l’Italia.

«Immigrati scatenati, un ciclone»

Rivolta al Centro di prima accoglienza di Cagliari, scalo bloccato per oltre tre ore: dieci arresti
Undici voli cancellati, quattro dirottati. È la terza sommossa in pochi giorni, la sesta in due anni

CAGLIARI – Una nuova rivolta degli ospiti del centro di prima accoglienza (Cpa) per immigrati clandestini, la terza in appena 11 giorni, ha questa volta bloccato per oltre tre ore l’aeroporto cagliaritano di Cagliari-Elmas, che ha vissuto una delle sue giornate più nere. Gli immigrati hanno preso il controllo della palazzina del Cpa, inserita nell’area militare dello scalo aereo, e un gruppo ha raggiunto la pista…….

Giovane di Cavernago aggredito a sprangate da gang di extracomunitari

E’ stato aggredito a sprangate da una banda di nordafricani che stavano devastando le auto in sosta. E’ sabato sera a un operaio di 21 anni residente in Val Cavallina che si trovava con alcuni amici bergamaschi in un locale pubblico di Cavernago, nella Bassa. All’uscita dal bar, verso le 23, il gruppetto di amici è andato verso il parcheggio dove era posteggiata la loro auto. Raggiunta la vettura hanno visto che i vetri erano in frantumi. Poco più in là una gang di nordafricani stava devastando altre auto a colpi di spranga. Erano in quattro e si divertivano ad abbattere vetri e razziare tutto quanto all’interno. Quando il giovane bergamasco ha protestato, gli extracomunitari colti sul fatto lo hanno aggredito, con calci e pugni, fino alle sprangate sulle gambe che gli hanno provocato la frattura del perone, cercando pure di derubarlo….

La Merkel, la Grecia, ecc..

Secondo me Angela Merkel ha aperto -non so se consapevolmente- una nuova fase destinata a lunghi sviluppi (positivi). E’ ovvio che bisogna evitare l’effetto domino e quindi aiutare la Grecia, ma nel contempo -dice la Germania- deve essere posta la questione di come tali aiuti saranno gestiti. Dietro questo distinguo, a ben vedere, si affaccia finalmente un grande inedito quesito: chi deve gestire i soldi degli aiuti internazionali? Può gestirli chi ha provocato la bancarotta? Che senso ha stracciarsi le vesti in difesa delle sovranità nazionali però coi soldi degli altri? Sempre più si farà strada la tesi che gli aiuti esterni devono essere gestiti sotto responsabilità diretta degli stessi paesi aiutanti. Non basta che i politici nazionali facciano promessa di cambiare registro. E la stessa cosa dovrebbe valere per tutti i paesi alla fame beneficiari di aiuti internazionali (Africa, Asia, etc). Ma non di meno dovrebbe valere per le regioni e città italiane (Usl e ogni altra azienda pubblica) abituate a cumulare deficit e debiti ben sopra lo standard. Chi mette soldi deve deciderne l’uso, questa è la lieta novella del 21° secolo. Solo così le mafie subiranno il colpo mortale che tutti dicono di volere.

Lettera firmata

Togliere il Crocefisso ??? Togliamo anche S.Alessandro !!

Daniele Belotti – La provocazione del consigliere leghista a Palazzo Frizzoni. “Togliere il crocifisso? Allora anche Sant’Alessandro”

Una provocazione, che ha sollevato un mormorio, o quasi un boato, dai banchi delle minoranze: “Dato che si toglie il crocifisso allora perché non si toglie anche Sant’Alessandro dagli affreschi della sala consigliare del Comune?”. Parole di Daniele Belotti, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Frizzoni, intervenuto nella serata del 9 novembre durante il dibattito sull’ordine del giorno urgente della maggioranza contro la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, secondo la quale il crocifisso non dovrebbe stare nelle scuole. “Basta guardarsi in giro in questa sala – ha commentato Belotti -. Se se ne va il crocifisso allora deve andarsene anche Sant’Alessandro. Basta guardare le vette delle nostre montagne: perché non ci mandate qualcuno con una chiave inglese a togliere le croci anche da lì?”. E’ stata la stessa Lega Nord a presentare l’ordine del giorno, condiviso anche dal resto della maggioranza (Pdl e Lista Tentorio). Una presentazione piuttosto forte: “La sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo è un attentato ai valori in cui crediamo” secondo il consigliere della Lega Luciana Frosio Roncalli. L’urgenza dell’ordine del giorno è stata contestata da Simone Paganoni (Lista Bruni), ma si è discusso e votato lo stesso, fino ad arrivare ad un’approvazione dell’ordine del giorno 34 voti a favore, tre contrari (Paganoni, Paola Tognon, del Pd, e Pietro Vertova, Verdi), e tre astenuti (Sergio Gandi, Pd, Carolina Marchesi, Pd, Stefano Zenoni, Lista Bruni)….. (da BergamoNews, 10-11-09)

ECOMOSTRI

(da Eco di Bergamo, 04-11-09)

Misano boccia il Pgt ereditato «Troppe mancanze, va rifatto»

 

Il sindaco: terremo buoni studi di base e valutazione ambientale strategica
Le minoranze: sbagliato buttare via tutto, revocato solo perché fatto da altri

 

Il Piano di governo del territorio adottato nell’aprile scorso, quando Misano era amministrato dal gruppo «Impegno civico per Misano», è stato revocato. Lo ha stabilito lunedì sera il Consiglio comunale con il voto favorevole della maggioranza leghista e l’astensione delle minoranze di «Nuovi Orizzonti» e di «Misano Viva». Troppo diversa da quella della passata amministrazione la concezione dell’attuale maggioranza sul come dovrà svilupparsi Misano nei prossimi anni. Ma non tutto il lavoro fatto sinora sarà gettato via.
Come ha detto il sindaco Daisy Pirovano «terremo buoni gli studi di base e molto probabilmente anche la valutazione ambientale strategica» ma il documento di piano, cuore dello strumento urbanistico, dovrà essere rifatto completamente. Motivando la decisione che ha portato alla revoca, la maggioranza è stata molto dura nei confronti della precedente Amministrazione. «È stato un errore – ha continuato la Pirovano – pensare questo Pgt, oltretutto adottato in fretta e furia prima delle amministrative di inizio giugno, per venticinque anni, perché ci sono previsioni che non si avvereranno mai.   Alla prima seduta consiliare di adozione sentii dire che il Pgt non è uno strumento definitivo ma non fui d’accordo con questa affermazione e non lo sono nemmeno ora: una volta approvato, un Piano di governo del territorio entra in vigore ed assume fondamentale importanza per un paese.  Misano non deve diventare né un dormitorio né una piccola metropoli né vogliamo che il nostro territorio venga svenduto. Vogliamo invece uno sviluppo commisurato alle reali esigenze della popolazione».  Le ultime parole del sindaco hanno in pratica delineato quelle che saranno le concezioni di fondo che staranno alla base del nuovo documento di piano…..Ecomostri.jpg

 

BRAVO SINDACO…. e a Bergamo cosa aspettiamo a far pulizia degli ECOMOSTRI progettati dalla sinistra ??

Auto Inquinanti Euro 2

Euro 2 – Considerazioni dei nostri sostenitori :   …..vorrei rinnovare la richiesta di interventi in merito all’assurda legge che ad oggi vieta la circolazione dei veicoli Euro2 oltre agli Euro0 e Euro1. Tenendo conto che i suddetti veicoli sono stati immatricolati anche nel 2001 e 2002 e che molti hanno percorso pochi km, che i relativi proprietari si trovano a non poter circolare liberamente per sei mesi siano privati od aziende, che i famosi filtri anti particolato non sono omologati dalla M.C., che gli incentivi erogati sono frutto delle tasse di tutti i cittadini e che hanno portato ad un aumento delle vendite di auto nuove (soprattutto estere), ma anche ad un blocco delle attività dei settori dell’autoriparazione, dell’autoricambio, delle gomme per autoveicoli, ecc. (tutte pmi), chiedo si facciano pressioni, nei limiti delle possibilità, per migliorare la situazione per migliaia di bergamaschi oggi in crisi economica.
Sarebbe il caso a  mio avviso, che la regione fosse meno vessatoria con i cittadini e se possibile, il comune tentasse delle proposte per venire incontro alle mutate esigenze della gente. Ad. esempio il dimezzamento della tassa di circolazione dei suddetti veicoli (visto che non possono circolare per sei mesi) e la riduzione delle assicurazioni Rc auto.
L’aria non ha confini e le macchine che non circolano in Lombardia lo fanno tranquilla mente nel resto della diroccata repubblica italiana. Facendo la regione meno demagogia sull’ecologia favorirebbe la vita del lombardi.
Ciao e PADANIA LIBERA!
Lettera Firmata

Euro 2

Bèrghem, 8/10/09

 

Egr. Segretario certamente saprai che il 15/10 p.v. la regione Lombardia in base ad una legge sull’inquinamento della fine del 2006 (o primi 2007), impedirà la circolazione su tutto il territorio della regione alle auto, ai veicoli commerciali ed agli autobus classificati Euro 2 dopo aver già messo al bando gli Euro 0 e gli Euro 1.

I veicoli suddetti hanno circa 10 anni di vita e quando furono acquistati erano considerati il non plus ultra contro l’inquinamento atmosferico provocato dai veicoli (quello dovuto al riscaldamento è molto di più). Già nel novembre del 2006, quando la legge doveva essere votata scrissi un mail ai nostri 2 consiglieri regionali con le considerazioni del caso che ti allego, senza ovviamente ottenere nessun risultato positivo.

La normativa in vigore (quella suddetta) è sicuramente vessatoria nei confronti dei Lombardi cui viene imposto di non utilizzare un loro bene privato, di cui hanno pagato e pagano le tasse di circolazione (regionali) per tutto l’anno solare e non solo per sei mesi con minacce di sanzioni abnormi, sulla base di gradi di inquinamento stabiliti a “capocchia” dai soliti esperti da scrivania, variabili a seconda dell’umore di chi inventa le leggi lombarde.

Oggi circa 46000 automobili della provincia di Bergamo verrebbero fermate per queste genialate, senza contare autocarri, veicoli commerciali ed autobus. Per questi ultimi esistono dei filtri antiparticolato, costosissimi ed a carico delle aziende che permetterebbe loro di circolare. Con un problema, sono pochi. Tra l’altro la stessa giunta regionale sta varando una legge sul trasporto pubblico locale che molto probabilmente porterà alla chiusura di circa 60 aziende lombarde, favorendo l’ingresso e l’attività di mega aziende di autobus straniere, che porteranno tranquillamente i nostri soldi (contributi regionali sui trasporti) all’estero.

Gli autobus di linea hanno ottenuto la possibilità di circolare (euro 2) fino al 15/10/2010, tutti gli altri no.

Per le vetture apparecchiature del genere non esistono e le poche esistenti non sono omologate dalla motorizzazione civile.

Il tutto in un periodo di profonda crisi economica che ha colpito fortemente la nostra provincia. Aziende in crisi ce ne sono molte, soprattutto piccole e medie, che non hanno ricevuto nessun aiuto ne dallo stato ne dalla regione, a differenza delle grandi aziende e dei lavoratori dipendenti. Obbligare queste PMI a non utilizzare i propri veicoli e quindi a non lavorare, a meno di costosi investimenti in tempi come quelli attuali mi pare un tantino idiota. Certo si dirà che ci sono incentivi per le rottamazioni, pagati con le nostre tasse (mi chiedo se sia ancora morale pagarle), che ingrassano i soliti noti, ma il resto dei soldi lo devono mettere le aziende od i privati che si trovano in questa situazione. Soldi che ripeto, oggi moltissimi non hanno.

Che si voglia costringere tutti a restare in balia dei sindacati del trasporto pubblico che potranno decidere sulla nostra libertà di movimento?

Chiedo di verificare se sia possibile fare in modo che il comune di Bergamo eviti il blocco dei veicoli Euro 2 in città. Ovviamente dialogando con i nostri consiglieri comunali, i nostri assessori e tutti i nostri rappresentanti nelle varie istituzioni, regione compresa. Se poi anche la provincia si volesse accodare…

Ritengo che la popolazione bergamasca sarebbe grata al nostro movimento, avendo sentito innumerevoli lamentele in questi giorni, sicuramente negative verso l’attuale maggioranza lombarda, Lega compresa.

Lettera firmata

IL BURKA, LA RICONOSCIBILITA, IL RISPETTO DELLA LEGGE,

NATURALMENTE QUANDO LA LEGA SI MUOVE, SUSCITA SEMPRE SCALPORE… PERFINO SU LEGGI VECCHIE E PERFINO SU ARGOMENTI GIA’ AFFRONTATI DA ALTRI IN PASSATO…

Nuovo affondo Lega. «Burqa fuorilegge»

La proposta del Carroccio emenda la legge del ’75. Insorge l’opposizione: «È contro la libertà religiosa»

ROMA Dopo le gabbie salariali, il dialetto a scuola e le bandiere regionali nella Costituzione, la Lega apre un nuovo fronte e deposita alla Camera una proposta di legge anti-burqa. Il testo, sottoscritto da tutto il gruppo parlamentare e di soli due articoli, chiede di modificare la legge del 1975 su «ordine pubblico e identificabilità della persona» che vieta l’uso di caschi o indumenti che rendano difficile il riconoscimento aggiungendo la dizione «inclusi gli indumenti indossati in ragione della propria affiliazione religiosa». Leggi: il burqa. La proposta lascia per il resto invariata la legge del ’75 prevedendo sanzioni dure come il carcere da uno a due anni e multe da mille a duemila euro. «Non siamo razzisti – dice in merito il capogruppo del Carroccio Roberto Cota – non abbiamo niente contro i musulmani, ma la legge deve essere uguale per tutti».
il pdl: proibire anche il niqab
La proposta che il Carroccio auspica sia approvata in «tempi strettissimi» va così a sommarsi a quella presentata a maggio e incardinata tre giorni fa dalla commissione Affari costituzionali di Montecitorio e a prima firma della ex presidente della comunità marocchina – deputato del Pdl – Suad Sbai (che è anche relatrice del provvedimento) e del suo collega Manlio Contento che propone esplicitamente il divieto di indossare il burqa e il niqab (il velo che lascia scoperti solo gli occhi).
Per l’opposizione, Pd in testa, si tratta, però, di una ipotesi incostituzionale e che rischia di condannare molte donne di religione musulmana alla segregazione in casa. «È una norma incostituzionale – attacca la capogruppo del Pd in commissione Giustizia, Donatella Ferranti – che lede la libertà religiosa. Ma come può una legge parlare di affiliazione religiosa? Le suore sarebbero affiliate? Ma stiamo scherzando?». Lo stesso rilievo che solleva il presidente dell’associazione degli intellettuali musulmani. Insomma, messa così, la norma «rischia di essere incostituzionale», riassume il presidente dei deputati dell’Idv, Massimo Donadi. Ma non manca chi, specie tra le donne anche nell’opposizione, evidenzia che il problema esiste.
bonino: da tempo dico che il problema esiste
«È da tempo immemore – dice la radicale Emma Bonino – che sostengo che indossare il burqa o il niqab integrale in pubblico viola le leggi dello Stato e il concetto della piena assunzione della libertà individuale». E ancora, «la proposta di legge della Lega – dice l’europarlamentare del Pd Debora Serracchiani – usa strumentalmente l’argomento dell’ordine pubblico e si colloca sullo stesso piano delle fiaccolate contro le moschee e i cimiteri islamici, ma tocca un problema vero».
Il Pdl, forte anche della presa di posizione dell’imam dell’Università del Cairo contro il niqab, sembra determinato a portare avanti questa battaglia. «Dopo la pronuncia del rettore dell’università del Cairo – sottolinea Isabella Bertolini – non ci sono più scuse. Mi aspetto che anche i sostenitori del burqa di casa nostra aprano gli occhi e che la legge in discussione in commissione Affari costituzionali alla Camera venga approvata al più presto». Rincara la dose Daniela Santanchè che da tempo conduce una battaglia contro il burqa: ben venga la proposta della Lega ma «nel frattempo – fa sapere – chiamerò il ministro Gelmini per chiederle di emanarle una circolare che vieti l’uso del velo nelle scuole alle ragazze fino a 16 anni, come avviene già in Francia e in altri Paesi». 
(da Eco di Bergamo, 09-10-09)

DI’ LA TUA…

… CHI SONO I RAZZISTI ????

Vedi questo :    Razzismo.pps

… NON FAREMO DI OGNI ERBA UN FASCIO, MA QUESTE COSE NON LE POSSIAMO IGNORARE E FINGERE CHE NON ESISTANO…

Le foto che puoi trovare nell’allegato sono state scattate durante la manifestazione de ‘La religione della pace’ recentemente celebrata per la comunità musulmana a Londra. Non sono state pubblicate su stampa né tv per non offendere nessuno.

I vostri commenti. Gianfranco: “Finiamo di litigare e risolleviamo le sorti di un Italia che tutti ci invidiano?”

“Da un lato il Federalismo cercherà di dare autonomia al popolo padano, anche se in realtà l’italia non è spaccata con tale organizzazione amministrativa e fiscale, dall’altro c’è chi ha un’idea diversa, giustamente per il pluralismo delle idee, ma leggere che uno appartiene alla corrente di Tizio, l’altro di Caio, l’altro ancora di Sempronio non fa che accrescere in me l’amarezza per un paese che ha bisogno di certezze e non di peculiarità e particolarismi individuando nelle proprie radici “celtiche” ed insubri l’appartenenza ad un popolo con una sua sì specifica natura e cultura, ma non così frammentato quanto alle idee. “Tace krape, tace kò” dicevano i nostri vecchi ma quà è forse la, scusate, Babele politica. Quando Prodi inizialmente parlava di Federalismo lo intendeva come solidale, mi rammentava le cooperative ecosolidali di matrice cattolica, lui che veniva dalla Sx, ma solo un nome per definire la sua opinione in merito, poi all’interno le lotte intestine. Guelfi e Ghibellini, bianchi e neri, i Medici contro gli Sforza contro i Torriani contro la Repubblica veneta, i Gonzaga e gli Estensi. Scusate, ma la finiamo di farci la guerra e impariamo col De pretis il “trasformismo”, no, non il travestitismo, ma per risolvere problemi urgenti ed immediati, mettiamo da parte le ideologie e realisticamente, con il pragnmatismo, finiamo di litigare e risolleviamo le sorti di un Italia che tutti ci invidiano? Adesso qualcosa si muove, tanti sono in Abruzzo, ma per ogni cosa ci si deve comportare così, c’è un problema: rosso, verde, bianco, nero…risolviamo il problema comune nell’interesse di tutti!”

Scritto da Cassia Gianfranco