Dicono di noi…

Fontana (Pdl): la vicenda Belsito non cancella i meriti della Lega

“Le vicende di questi giorni, su cui la magistratura è chiamata a fare chiarezza nel massimo rispetto della riservatezza e dell’onorabilità delle persone, non devono in alcun modo gettare ombra sui grandi meriti storici della Lega e di Umberto Bossi. È inaccettabile che si apra il tiro a segno mediatico sulla Lega e si faccia un uso improprio, come purtroppo spesso accade, delle intercettazioni telefoniche”. Lo ha detto il deputato del Pdl Gregorio Fontana.
“Siamo, pertanto, vicini al popolo leghista e ai dirigenti della Lega Nord in un momento tanto difficile – prosegue Fontana –. Le grandi conquiste politiche e di governo del territorio che la Lega ha realizzato insieme a Forza Italia prima, e al Pdl poi, sono pietre miliari nella storia nazionale: il federalismo, l’efficienza e la meritocrazia nella Pubblica amministrazione, la sburocratizzazione, la lotta alla piccola e grande criminalità, il contrasto all’immigrazione clandestina, l’efficienza nella scuola e nell’università, il collegamento tra il sistema educativo e il mondo del lavoro, il sostegno alla piccola e media impresa e tanto ancora”.
“Insieme abbiamo lottato e continueremo a lottare perché il Nord, con i suoi valori di serietà e produttività, abbia un peso adeguato nella vita nazionale e gli sia riconosciuto un ruolo trainante per l’intero sistema Paese. Tutto questo – ne siamo certi – non sarà cancellato con questa vicenda”, conclude Fontana. (Bergamosera,7-4-12)

Alleanze: il Pdl chiede aiuto ai sindaci della Lega

Bossi_tosi-300x225.jpg“Mi auguro che i sindaci della Lega facciano riflettere i dirigenti del Carroccio rispetto a una linea che mi sembra sbagliata”, convincendoli ad allearsi con il Pdl alle amministrative. È l’auspicio che ha espresso il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, a margine della presentazione di un libro.
La Lega, secondo Cicchitto, dovrebbe imitare l’esempio del Pd, in disaccordo con l’Idv e Sel sul sostegno al governo Monti, ma comunque alleato alle prossime amministrative con i partiti di Di Pietro e Vendola: “La Lega potrebbe seguire la stessa linea, allearsi con noi anche se ci sono diversità politiche, non farlo sarebbe un comportamento autolesionistico”.  (Bergamosera,13-3-12)

Calderoli gela Alfano.“Alle elezioni Lega da sola”

calderoli serio nuova.jpgNiente tregua elettorale, la Lega Nord va da sola. Roberto Calderoli risponde con un secco no all’invito di Angelino Alfano di tornare a rinsaldare l’alleanza tra Carroccio e Popolo della Libertà. Al Congresso nazionale del partito a Collegno, nel Torinese, l’ex ministro bergamasco ha ribadito il rifiuto: «Alle prossime elezioni amministrative la Lega correrà da sola, la strada è in salita, ma per la prima volta dopo tanti anni dobbiamo andare a contarci nelle urne, per vedere se dopo tanti anni questo popolo padano ha capito finalmente da che parte stare o continuare a votare ancora per il Pdl oper il Pd». Alfano aveva chiesto di non lasciare il Nord nelle mani del centrosinistra, ipotesi più plausibile nel caso di una divisione del fronte del centrodestra, ma aveva subito ricevuto la risposta tranchant di Roberto Maroni: «E’ il Pdl che a Roma è alleato con il Pd. Inizi a togliere il sostegno a Monti». Concetto ripreso anche da Calderoli: «Quando ieri ho sentito Alfano mi sono chiesto se mi ero drogato, che film avevo visto. Sono al governo insieme, la sinistra ce l’hanno portata loro al governo e quello che cercano di nascondere è proprio che sono al governo insieme». E’ atteso l’intervento di Umberto Bossi: a lui il compito di confermare la linea di chiusura o di riaprire le porte ad una possibile intesa. (Bergamonews,12-3-12)

“Berlusconi padano? Macché, si circonda solo di terroni”

feltri2.jpgVittorio Feltri scatenato alla presentazione del libro di Marco Reguzzoni, ex capogruppo della Lega Nord alla Camera. “Gente del Nord”, questo il titolo della pubblicazione. Ed è proprio alla domanda sul grado di “leghismo” dell’ex presidente Silvio Berlusconi che il direttore bergamasco de Il Giornale sfodera tutta la sua verve. “Berlusconi non può essere definito un padano, perché è sempre lì a circondarsi di terroni. Fa persino scrivere gli inni ad Apicella, poi per quello nuovo ha scelto Maria Rossa Rossi, detta anche Apicella regina. Basta guardare le frequentazioni dell’ex presidente Berlusconi per capire quanto sia “terrone”. “È andato persino a una festa a Casoria. Che io non ci andrei manco a prendere un caffè a Casoria…..Anzi è proprio da lì che sono iniziati i suoi problemi, mi pare”. Poi una battuta sul federalismo. “Non passerà mai! Fatevene una ragione voi leghisti. Anche se facessimo un referendum a sud voterebbero tutti contro, perché vogliono sempre abbeverarsi alla tetta del nord, mentre a nord, i parenti del sud darebbero il colpo finale”. Reguzzoni sorride: “Lo dici perché sei un secessionista convinto”. (BergamoNews,5-3-12)

Leghisti fino all’ultimo: nella tomba con la camicia verde

leghisti,invernizzi,..Chi pensa che possa essere la stranezza di qualche fanatico, dovrà ricredersi. Pare che l’usanza sia molto diffusa anche dalle nostre parti. Lo conferma, senza il minimo stupore, il segretario provinciale del Carroccio Cristian Invernizzi: «Capita spesso, anche durante la mia segreteria ho assistito a diversi funerali di questo tipo. Se non è proprio la camicia verde, il militante chiede comunque di avere appuntata la nostra spilletta oppure di avvolgere la bandiera del movimento attorno alla bara».
Proprio come è successo circa due settimane fa a Osio Sotto, dove un militante di 55 anni, deceduto per complicazioni di salute, aveva appunto espresso il desiderio (esaudito) di essere bardato con i vessilli del movimento per l’estremo saluto. Una volontà che riguarda soprattutto i militanti anziani, ma che pare dilagare anche tra le giovani generazioni. Lo stesso Invernizzi – augurandosi comunque che il momento sia il più lontano possibile – dice che al momento della «chiamata» vorrà indossare la camicia verde: «Di sicuro!». E non è l’unico. Pare che molti altri esponenti della Lega abbiano dichiarato quest’intenzione, magari non bianco su nero nel testamento, ma a voce sì.. (da Eco di Bergamo,29-2-12)

Lega, militanti al voto per i delegati, 1.314 su 1.561

elezioni.jpgQuella che si dice fede politica. Emma Bartoli,  classe 1927, è stata la militante della Lega (anagraficamente) più anziana a presentarsi al seggio di via Berlese, per votare i delegati al congresso provinciale. A 85 anni la «pasionaria» ha voluto dire la sua. Il fortino della Lega a Redona – che ha accolto anche un piccolo rinfresco fatto in casa, con un ultimo scampolo di panettone – è stata una delle otto sedi dove il movimento ha votato – dalle 8,30 alle 12,30 – i 332 delegati che l’11 marzo potranno partecipare al congresso provinciale.
Affluenza dell’80% in città, dove allo scadere delle quattro ore di urne aperte si sono presentati 56 dei 72 aventi diritto. In totale – tra Bergamo e provincia (suddivisi nelle Circoscrizioni Valle Seriana, Valle Brembana-Imagna, Isola, Bassa, Media pianura, Laghi e Seriate) – hanno votato 1.314 militanti su 1.561, pari all’84,17%. Praticamente una risposta bulgara, con la gita fuori porta – semmai – rimandata al pomeriggio.
Non pervenuto l’ex ministro Roberto Calderoli, il votante più eccellente della circoscrizione cittadina. «Ma è assente giustificato, perché impegnato in Trentino», ne ha subito preso le parti la segretaria cittadina del movimento Luisa Pecce, che ieri ha presidiato il seggio col capogruppo di Palafrizzoni Alberto Ribolla. «Si è svolto tutto molto serenamente, senza intoppi», commentano. Presenti come «sentinelle» anche l’assessore provinciale Silvia Lanzani e quello comunale Enrico Facoetti. Raggiunti all’ora di pranzo anche dal segretario provinciale Cristian Invernizzi e dal deputato Giacomo Stucchi, che hanno votato, però, nelle loro circoscrizioni di appartenenza. Come si diceva la signora Bartoli, che si è presentata in compagnia del suo cagnolino, ed è arrivata a piedi («Ho approfittato del sole per una passeggiata») è stata la votante più su di età; mentre la più giovane è stata Paola Francione di 23 anni.
Tra città e provincia, la chiamata alle urne ha riguardato 1.561 militanti in tutto. Tra questi, appunto, ne verranno selezionati 332. «Dagli scrutini di ieri sono già usciti 300 nomi sicuri (i militanti che hanno ricevuto dalle tre alle sei preferenze) – fa il punto Invernizzi – mentre ne ballano circa 32 che ora, a parità di preferenze (due), dovranno essere valutati sull’anzianità di iscrizione al movimento. Tra oggi e domani le operazioni dovrebbero concludersi. Agli eletti, si aggiungeranno i 68 aventi diritto, tra i membri del direttivo provinciale, tutti i segretari di sezione e di circoscrizione, i parlamentari, i consiglieri regionali e provinciali».
Sono quindi 400 i delegati che l’11 marzo parteciperanno al congresso provinciale, dove ci sarà la seconda scrematura, quella per scegliere gli inviati al congresso nazionale, che si dovrà fare entro giugno. Salvo deroghe per il segretario in carica Giancarlo Giorgetti (in scadenza del secondo mandato), in pole per la successione c’è il deputato bergamasco Giacomo Stucchi. Nella rosa dei papabili, però, c’è anche l’europarlamentare Matteo Salvini. Entrambi maroniani, è difficile che si arrivi a un duello interno: più facile che uno dei due debba fare un passo indietro. Le alternative sono il vicepresidente del Consiglio regionale Andrea Gibelli o il deputato Davide Caparini. La marcia verso giugno è iniziata. (da Eco di Bergamo,27-2-12)

La Lega marcia verso i congressi. Primarie il 26

elezioni.jpgLa base della Lega li aveva chiesti, ora la stagione dei congressi in casa lumbard si avvia davvero. La prima chiamata per i militanti sarà alle Primarie del 26 febbraio. Il direttivo provinciale, riunito lunedì sera in via Berlese, ha infatti fissato le tappe del percorso democratico verso le assise nazionali (in padano equivale al regionale), che, secondo il calendario fissato alla manifestazione di Milano del 22 gennaio, dovranno tenersi entro giugno. In Bergamasca due le date clou: domenica 26 febbraio e domenica 11 marzo.

Domenica 26 febbraio (dalle 8 alle 13) si voterà per le Primarie. Nelle otto Circoscrizioni territoriali in cui è organizzato il movimento i 1.575 militanti orobici saranno chiamati a eleggere i delegati al congresso provinciale, che saranno circa 400 tra elettivi e di diritto. La preferenza non si basa su liste e candidati: può essere data a qualsiasi militante che abbia oltre un anno di «anzianità».

In un meccanismo a scatola cinese, i 400 delegati che usciranno dalle Primarie potranno partecipare al congresso provinciale – fissato l’11 marzo – dove voteranno solo i delegati al congresso nazionale. Né il segretario Invernizzi né il direttivo sono infatti in scadenza. «I delegati provinciali al nazionale – spiega il segretario provinciale della Lega Cristian Invernizzi – dovrebbero essere circa una settantina. I calcoli li stanno facendo a Milano, si basano sugli ultimi voti e percentuali ricevute». La data esatta del nazionale, invece, ancora non c’è. Anche se il Consiglio federale riunitosi dopo piazza Duomo aveva stabilito che dovesse essere fatto entro giugno.

Bergamo si è messa in moto e potrebbe portare il nome del suo parlamentare Giacomo Stucchi per sostituire alla segreteria nazionale Giancarlo Giorgetti, in carica dal 2002.

Malanchini : a “Spirà” anche i totem in dialetto

spirà.jpgPer salvaguardare le tradizioni, ol sindech de Spirà stupisce ancora. Il primo cittadino Giovanni Malanchini ha introdotto nuovi cartelli in Comune. I classici totem con le indicazioni dei vari uffici oltre alla scritta in italiano riportano anche la dicitura in dialetto. E così il sindaco diventa “Ol sindech” e la Polizia locale diventa la “polissia”. Il Comune ha da tempo adottato la segreteria telefonica in dialetto, con una canzone di Luciano Ravasio in sottofondo. Ma non solo, anche sulla carta intestata dell’amministrazione compaiono le scritte in bergamasco. E non è mistero che il colore preferito da Malanchini sia il verde. Sotto l’apparenza goliardica c’è però un sindaco molto amato dai suoi cittadini. Risponde personalmente a tutte le domande poste sia sui social network che faccia a faccia in Comune. E spesso interviene in prima persona per risolvere i piccoli guai segnalati dagli abitanti di Spirano.

Annettiamo Bergamo al Canton Ticino

svizzera.2.JPG“Annettiamo la provincia di Bergamo al Canton Ticino”. La proposta indecente è di Giuliano Bignasca, leader della Lega dei Ticinesi, l’omologo partito svizzero del Carroccio. Non a caso Umberto Bossi è grande amico del provocatorio politico elvetico, che nei prossimi giorni contatterà direttamente il senatur per proporre questo visionario progetto. L’espansione del Ticino comprenderebbe non solo la Bergamasca, bensì anche la Valtellina, Como, Varese, Lecco e il Verbano-Cusio-Ossola: in sostanza tutto il Nord della Lombardia per creare una maxi regione extra italiana. Un’operazione che permetterebbe alla Svizzera di incrementare la popolazione di due milioni di persone in un colpo solo. I dettagli saranno rivelati in un’intervista che Bignasca ha rilasciato a EspansioneTv, emittente di Como.

(era solo una provocazione ?? al sondaggio di Bergamo News, quasi l’80% dei lettori ha votato “sì” …)

La Lega serra i ranghi: grande manifestazione a metà gennaio

bandiere pontida.jpgUna grande manifestazione a metà gennaio, probabilmente il 15. E’ la via scelta dalla Lega Nord per marcare le distanze dal governo Monti e dal Pdl, e nel contempo serrare i ranghi.
Ieri Bossi ha incontrato Maroni per decidere quale strategia sia meglio adottare nel futuro prossimo del Carroccio. I sondaggi più autorevoli danno il partito al di sotto del 10 per cento dopo l’esperienza con il governo Berlusconi. Così la Lega ha deciso di passare all’opposizione, ruolo che peraltro gli è sempre stato congeniale. Fallito l’obiettivo federalismo, almeno in tempi brevi, il Carroccio torna a fare la voce grossa a difesa dei popoli padani e prende le distanze dal Pdl, nonostante le aperture di Berlusconi.
Indiscrezioni che arrivano dall’interno della Lega raccontano di un forte tentazione di andare da soli già alle prossime Amministrative del 2012. Nel frattempo però torneranno a suonare i temi forti del Carroccio: no al governo delle larghe intese, difesa delle pensioni, no alle tasse che mettono in ginocchio le piccole e medi imprese del Nord. E non c’è dubbio che lo slogan principale della prossima manifestazione di metà gennaio tornerà ad essere il classico “Roma ladrona”. (da Bergamosera,29-11-11)

Bossi : “Stucchi capogruppo della Lega a Roma entro un mese”

La decisione – Il Senatur accorcia i tempi dell’avvicendamento del bergamasco con Reguzzoni, inizialmente previsto per dicembre, e parla della questione dei rifiuti a Napoli.

bossi -ma va la.jpgParlando sabato sera di rifiuti alla festa della Lega di Romano di Lombardia, Umberto Bossi a sorpresa apre a Giacomo Stucchi, capogruppo: “Tra un mese Stucchi sarà capogruppo della Lega a Roma. Non lo invidio, è un mestiere difficile, che lo costringerà a restare nella Capitale”. Un ripensamento dopo la conferma, decisa dal Senatur, nonostante la maggioranza dei deputati lumbard fosse contraria, di Reguzzoni di qualche giorno fa (il vicesegretario nazionale della Lega Lombarda doveva rimanere, nei piani originari, fino a dicembre). 
Bossi poi torna sulla questione Napoli, “La spazzatura di Napoli resta a Napoli” confermando di non volere al nord neppure i rifiuti speciali. “Ci volevano fregare ma io e Calderoli li abbiamo fermati, anche se il presidente della Repubblica ha firmato e ha detto che non è abbastanza, la sua è concorrenza sleale, perché lui e’napoletano”.
Intanto Genova, e più precisamente Marta Vincenzi, sindaco del capoluogo ligure, tende la mano al collega napoletano De Magistris e si dice disposta ad accogliere 20mila tonnellate di rifiuti. A Genova “arriveranno ventimila tonnellate di rifiuti provenienti dai quartieri dove c’è una raccolta differenziata avanzata, quindi con bassissime tracce di umido e plastica e vetro già separati – spiega Carlo Senesi, assessore al Ciclo dei rifiuti – Marta Vincenzi scriverà adesso a De Magistris chiarendo le cose. In attesa che, peraltro, dalla Regione ci sia un via libera con il quale si decideranno anche tempi e modi dell’arrivo dei camion di spazzatura da smaltire”. Che saranno peraltro destinati a Scarpino, dove ogni anno si lavorano 500 mila tonnellate di spazzatura dell’ambito provinciale.
Lunedì si attendono le risposte di altre sei regioni. (BergamoNews,3-7-11)

Dalla Libia alle auto blu, tutto il discorso di Bossi

pontida-2011,Pontida 2011 – Il leader del Carroccio, Umberto Bossi, è salito sul palco di Pontida, di fronte a migliaia di sostenitori. Ecco tutto il discorso del senatur.

Il leader del Carroccio, Umberto Bossi, è salito sul palco di Pontida, di fronte a migliaia di sostenitori. Con lui ci sono anche il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, il ministro per la Semplificazione amministrativa, Roberto Calderoli, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia e il figlio del senatur, Renzo Bossi. Per Bossi applausi e cori da stadio.

“Voglio dire ai coglioni giornalisti che scrivono sui giornali ‘La Lega è rotta’. La Lega non è rotta, romperemo voi”. Ha esordito così il leader della Lega Umberto Bossi, nel suo intervento a Pontida.
Berlusconi
“Caro Berlusconi, la tua premiership e’ in discussione dalle prossime elezioni se non saranno effettuate una serie di cose” ha detto il leader della Lega.
Rinunciare a missioni militari per fare riforma fiscale
“La pressione fiscale ha superato ogni limite. Il governo ha proposto due soluzioni. Berlusconi sostiene di abbassare le tasse, Tremonti dice il contrario. Per lui non si possono abbassare le tasse perché i mercati, Londra e l’America, ci farebbero fare la fine della Grecia. Io dico che bisogna portare a termine le missioni di guerra e di pace, che costano moltissimo. Basti pensare che la Libia è gia costata 1 miliardo di euro tra bombe e immigrati da recuperare, che arrivano tutti dalla Libia e dalla Tunisia. Serve la riforma fiscale”.
La Padania
“Conquisteremo la liberta’ della Padania” cosi’ Bossi.
Sui Ministeri Berlusconi si è cagato sotto
“Sui Ministeri Berlusconi aveva gia’ firmato il documento poi si e’ cagato sotto” ha affermato Bossi. Il leader della Lega ha poi spiegato che lui e Roberto Calderoli hanno gia’ firmato “due decreti ministeriali” per il trasferimento in Lombardia: “Il mio Ministero e quello di Calderoli – ha detto – verranno in Lombardia a Monza, dove il sindaco ci ha messo a disposizione una sede” presso la Villa Reale della citta’ brianzola. “Ci ha gia’ consegnato la targa del Ministero per Villa Reale”.
“Che senso ha avere un ministero dell’Industria a Roma? A Roma c’e’ solo la cultura della burocrazia. Tutti i giorni saremo li'”. Il ‘Senatur’ rilancia il decentramento dei ministeri al nord e parla anche della scuola di magistratura inaugurata ieri a Bergamo. “I magistrati non potranno fermare un popolo in cammino contro il centralismo padano”. Ed ancora: “La Lombardia ha diritto ad avere i suoi magistrati”, dice Bossi.
Mafia in Brianza
“La Brianza e’ piena di mafia e con i ministeri a Monza diamo un segno di rilancio alla gente brianzola” ha detto Bossi che si e’ rivolto al ministro dell’Interno: “Maroni, sai che la Brianza e’ piena di mafia? Dagli una soppressata”.
Può darsi Lega dica stop
“Berlusconi non dia nulla per scontato. Puo’ darsi che la Lega dica stop” afferma Bossi ricevendo un fragoroso applauso dalla folla del pratone.
Se si vota ora vince sinistra
“Se andiamo adesso a elezioni e facciamo cadere Berlusconi, questo è un momento favorevole alla sinistra”: così Bossi. Fischi dei militanti.
La Lega può andare da sola
“Qualcuno si illude e dice ‘Bossi non può più andare da solo. Invece noi possiamo andare da soli quando vogliamo”. Bossi a Pontida sostiene che non è il momento di andare al voto perché vincerebbe la sinistra, anche a causa degli errori del governo. “Ma la Lega è comunque molto forte ancora, ha più del 10 per cento a livello nazionale – afferma il Senatur – E allora da oggi andremo a testa bassa sul territorio, io verrò dovunque a trovarvi, decideremo assieme senza dar niente per scontato, può darsi che alla premiership di Berlusconi la Lega dica stop”.

Agli allevatori: andate in Parlamento dai farabutti
“Allevatori – ha gridato Bossi ai militanti che lo acclamavano – i truffati siete voi”. Al suo fianco, Roberto Calderoli ha spiegato che nella vicenda delle multe Ue per le quote latte sono rimaste coinvolte “più di 5 mila aziende, quasi tutte del Nord”. “Le indagini condotte dall’allora ministro dell’Agricoltura Luca Zaia e dalle procure – ha sostenuto il ministro per la Semplificazione Normativa – hanno dimostrato che si è sbagliato a calcolare le quote del latte e che gli allevatori non dovevano pagare le multe all’Europa”.
pontida-2011,Maroni: Bossi ha parlato, a Roma hanno inteso
“Il capo ha gia’ detto tutto, ha detto cose molto chiare e molto forti: chi ha orecchie per intendere, a Roma ha gia’ inteso”. Cosi’ ha esordito il suo intervento Roberto Maroni, prendendo la parola, subito dopo Umberto Bossi, dal palco di Pontida. Il ministro dell’Interno ha insistito piu’ volte che “bisogna rivedere il patto di stabilita’ e togliere le spese per la sicurezza”.
Per fermare profughi, fermare guerra
“I missili non sono intelligenti, per fermare i profughi c’e’ solo un modo fermare la guerra” afferma Maroni. “Abbiamo contro la Nato che ha detto che non puo’ fare un blocco navale per i clandestini in uscita, abbiamo contro l’Europa che non ci aiuta e la magistratura che e’ a favore dei clandestini”.(BergamoNews,20-6-11)

Pontida, la base grida “secessione” ma Bossi frena

pontida-2011,Moderato ma con brio. Se dovessimo utilizzare termini musicali per definire l’adunata della Lega sul pratone di Pontida non potremmo utilizzare termini migliori. I toni utilizzati da Bossi e soci sul palco sono stati tutto sommato moderati, ben al di sotto delle “sparate” che si aspettava il nutrito pubblico leghista. Tanto che il leader del Carroccio ha dovuto più volte interrompere il suo discorso, perché la platea gli urlava: “Secessione, secessione”. E solo dopo queste grida sono arrivate alcune frasi forti di quelle che piacciono tanto alla pancia del partito ma che sortiscono il solo effetto di galvanizzare la folla.  Sì perché dal punto di vista politico le richieste del vertice della Lega sono state tutto sommato limitate, con il freno a mano per non staccare la spina a un governo considerato come “unica possibilità altrimenti vince la sinistra”. Come prevedibile dunque nessuno strappo, anche se ”Berlusconi non dia nulla per scontato, dalla Lega può arrivare uno stop” e ”Tremonti, se vuole i nostri voti per i suoi provvedimenti, trovi un modo per ridurre la pressione fiscale che mette in ginocchio il Nord”.  Due avvertimenti per il prosieguo della legislatura. Dal tradizionale raduno del Carroccio la leadership di Berlusconi esce ”in discussione” anche se solo ”per le prossime elezioni”. Mentre Tremonti per la prima volta riceve qualche critica del senatur, ovvero da colui che l’ha sempre difeso quando il responsabile dell’Economia è stato messo in discussione dai colleghi di governo. (Bergamosera,20-6-11)

Dicono di NOI

pontida,pontida-2011,belotti,invernizzi,bossi,Domenica a Pontida l’urlo di Daniele Belotti risuonerà da mattina a sera nella val San Martino. Come da 15 anni a questa parte sarà lui il presentatore ufficiale dell’adunata del Carroccio. La sua voce dovrà essere ancor più carismatica dopo le “sberle” arrivate alle Amministrative. Tutti i politici italiani attendono con ansia le parole del “capo”, Umberto Bossi, che dal palco di Pontida deciderà le sorti del governo. “Avanti con Berlusconi” oppure “soli contro tutti”? Il senatur dovrà conciliare l’opportunità politica con i malumori della base, sempre più insistenti dopo le ultime batoste. “Non so cosa dirà Umberto Bossi – commenta Belotti –. So solo che in questi 25 anni di Lega il capo ha sempre dimostrato, anche nei momenti difficili, di riuscire a guidare il movimento in modo deciso………(BergamoNews)

Domenica, sul pratone di mille battaglie, Umberto Bossi arringherà i suoi e traccerà la rotta del partito, e di conseguenza deciderà le sorti del governo e della legislatura.

Ad ascoltarlo, secondo le previsioni, saranno in 40mila. Una delle più grandi manifestazioni leghiste di sempre. La parola d’ordine, diffusa a tutti, militanti e simpatizzanti, anche quelli molto critici con il movimento in questo periodo, è una sola: esserci.

A introdurre la festa, come sempre, il bergamasco Daniele Belotti. “Specifichiamo: io faccio lo speaker, il padrone di casa nella Lega è un altro”, chiarisce l’assessore regionale al Territorio. “E in questi quindici anni essere a Pontida è sempre una grande emozione, anche se per me significa lavorare, e tanto: bisogna rispettare i tempi e la scaletta, non si possono fare sbagli davanti a migliaia di militanti, a decine di giornalisti e a tutti i massimi dirigenti del partito”. …(BergamoSera)

 

Pontida è Pontida: un luogo dove non esistono le mezze misure, a cominciare dal meteo che di solito oscilla tra la pioggia torrenziale e il sole a picco. E il popolo del prato questa volta si attende un intervento senza mezze misure da parte dello stato maggiore leghista, Umberto Bossi in primis. Dopo la doppia scoppola di Milano e dei referendum, l’umore nel Carroccio non è proprio dei migliori: c’è chi teorizza persino qualche contestazione, ma sembra una prospettiva discretamente inverosimile. A ogni modo quella di domenica è di gran lunga la Pontida più attesa degli ultimi anni, politicamente parlando.  «Ci ricaricheremo le pile per ripartire ancora più carichi: per noi questo appuntamento ha qualcosa di magico», è il commento di Cristian Invernizzi, segretario provinciale del Carroccio. «Alleanza a rischio? Fermo restando che ogni decisione spetta a Bossi, non credo… Semmai dobbiamo alzare il tiro su alcuni temi che sono molto cari alla nostra base: è su questo che ci attendiamo indicazioni»…. (Eco di Bergamo)

Poveri …grotteschi leghisti bergamaschi!!

All’ “Infedele” di Gad Lerner, in onda sul La7 lunedì sera. Tra gli ospiti ci sono dei tifosi atalantini e l’assessore regionale Daniele Belotti, nella duplice veste di politico leghista e di storico appassionato dei nerazzurri, che spiega in trasmissione i motivi del presunto malessere che starebbe vivendo parte della base che si riunirà domenica a Pontida. “La base del nostro movimento è pragmatica e non ha gradito gli eccessi di Berlusconi. Il suo politicizzare la giustizia su questioni personali, il bunga bunga per l’anima cattolica dei nostri sostenitori. Il popolo della Lega è inoltre stanco dell’assistenzialismo, che è l’esatto contrario del federalismo che con il Pdl abbiamo approvato, ma i cui frutti si coglieranno solamente tra qualche anno”.
belottiLa trasmissione di Lerner è anche l’occasione per presentare il libro dell’antropologa francese Linda De Matteo(“L’idiota in politica, antropologia della Lega Nord”) un lavoro basato sull’esperienza di un anno e mezzo compiuta dalla De Matteo a stretto contatto con i leghisti a Bergamo.”Idiota” non come mero insulto, ma come “chiuso nella propria caverna”, dall’origine greca della parola. “Ho vissuto il leghismo nel difficile periodo di transizione in cui il partito ha capito che è il momento di staccarsi dall’ “isolamento padano” per avvicinarsi a Berlusconi – spiega la De Matteo -; un processo non semplice perché la base era in difficoltà dopo parecchi anni di contrasto della Lega con l’attuale premier”. La studiosa (!!!) vede nel “grottesco” e nella “parodia” dei comportamenti dei leader lumbard la chiave di lettura per capirne il fenomeno e applica il paragone tra Umberto Bossi e la maschera di Gioppino, contadino rozzo, sempliciotto, ma che è in grado di difendere i deboli con un linguaggio viscerale….

L’antropologa francese ha sicuramente ben compreso la levatura morale ed intellettuale dei leghisti i quali han proposto di scrivere su di lei il libro “L’antropologa ignorante”. Ovviamente intendendo “ignorante” non come mero insulto ma nel senso che “ignora” anche molte cose come per esempio che “l’Albertino” non è un simbolo risorgimentale, come da lei affermato in trasmissione, e che Alberto da Giussano non è vissuto nell‘800. Forse quell’anno e mezzo vissuto “a stretto contatto con i leghisti a Bergamo” avrebbe fatto meglio a passarlo studiando.

Federalismo: la Lega punta sui manifesti

Lega_manifesto-226x300.jpgLa Lega Nord mantiene le promesse: recita così il manifesto della Lega Nord affisso in questi giorni in città. Un messaggio chiaro per dire che l’attenzione della Lega sul territorio rimane sempre alta.

“La Lega si sta impegnando per portare avanti il processo federativo – ha commentato Alberto Ribolla, capogruppo leghista a Palazzo Frizzoni -. Si tratta di un processo lungo e non immediato, del quale già oggi stiamo vedendo i risultati: i primi decreti, quello demaniale, quello sui fabbisogni standard di Comuni e Province e quello municipale, sono già stati approvati. Il prossimo traguardo è quello del federalismo regionale, che consentirà ai Comuni del Nord, Bergamo compreso, di godere di maggiore autonomia e di poter contare su maggiori introiti. In particolare, l’introduzione dei fabbisogni standard al posto dei costi storici (che premiavano gli enti spreconi) consentirà di eliminare sprechi ed inefficienze e di responsabilizzare finalmente tutti gli amministratori”.

“L’obiettivo politico fondamentale della Lega è il federalismo: lo stiamo perseguendo punto dopo punto – aggiunge il segretario cittadino della Lega Nord Luisa Pecce -. Al di là delle sterili polemiche, Bergamo sarà tra i Comuni che godranno dei maggiori benefici:ricordiamo infatti che secondo i dati emersi dalle simulazioni della Cgia di Mestre, che ha misurato gli effetti economici del decreto, il federalismo porterà a Bergamo 53 euro in più pro capite. Questo è il messaggio che vogliamo comunicare alla cittadinanza, attraverso un manifesto chiaro ed immediato per dire che la Lega, ancora una volta, sta lavorando per mantenere quanto promesso”. (BergamoSera,22-3-11)