Castelli: “Padani sveglia”

robertocastelli.jpgSiluro dell’ex ministro leghista Roberto Castelli, da Cisano Bergamasco, nei confronti del governo Monti. “Mentre il premier Monti ci dice quanto è bello e quanto è bravo e annuncia ai creduloni che sta salvando l’Italia, il debito pubblico italiano aumenta di un milione di euro ogni 6 minuti, giorno e notte, 24 ore su 24”. L’ex ministro punta inoltre a mettere in luce una situazione politica sempre più in disordine: “Vedo che nascono ovunque nuove sigle partitiche tipo Forza Lecco o Forza Verona. Da leghista ortodosso ne lancio un’altra: “Padani Sveglia“. ” Castelli conferma quindi tutto il malumore leghista nei confronti dell’esecutivo “dei professori”, al quale il Carroccio non ha mai voluto dare alcun appoggio, fin dalla nascita. (da Bergamosera,29-3-12)

Emergenza neve, Vanalli: Alemanno faccia il sindaco

untitled.png“Alemanno impari a fare il Sindaco e smetta di scaricare su altri colpe che invece gli appartengono. Ancora una volta assistiamo all’inefficienza dell’apparato romano che, alla prima nevicata blocca scuole, fabbriche, uffici, trasporti e ospedali, paralizzando un’intera città”. A parlare è l’onorevole leghista Pierguido Vanalli, sindaco di Pontida. “L’esistenza della Padania, oltre che geograficamente è dimostrata anche e soprattutto dalle differenze culturali, tra quelle centraliste solite a differenziarsi per inefficienze e sprechi, e quelle del nord, che si distinguono per capacità e competenze pari ai più moderni stati europei – rincara la dose Vanalli -. Un territorio perfettamente organizzato, dove i sindaci pensano poco all’apparire e molto alla cittadinanza. Da noi, non si pensa ad andare a feste e festini, ma si lavora per migliorare i servizi e prevenire le emergenze. Invece oggi, ancora una volta ci troviamo ad assistere alla vecchia equazione dello scarico delle responsabilità, tipico dell’assistenzialismo centralista e dell’inefficienza corporativista, trasversale in molti schieramenti. Non è credibile quello che dichiara Alemanno, così come non è credibile che con 62.000 dipendenti del Comune e delle municipalizzate di Roma, non ci sia un geometra in grado di organizzare interventi del caso”.

«I bergamaschi han fatto un lavoro straordinario»

imagesCAJD7VK5.jpg«L’arrivo dei bergamaschi è stata come una visione per noi. La situazione è difficile, ma grazie a loro c’è speranza». A parlare è Riccardo Barotti, sindaco di Rocchetta di Vara, uno dei tanti centri della Liguria spezzato dall’alluvione. Il paese, a causa del crollo di un ponte, è rimasto isolato per tre giorni. Poi i volontari bergamaschi hanno aperto una via secondaria e sono riusciti ad arrivare a Rocchetta. Dove è stata ripristinata l’acqua corrente (anche se non è potabile) e l’energia elettrica. Ora c’è una nuova allerta meteo, e i rischi maggiori provengono dalle possibili frane e il pericolo di esondazione del fiume. Al fianco dei residenti, l’Associazione nazionale alpini (Ana) di Bergamo con le squadre di Protezione civile. Anche grazie a loro, si è riaccesa la speranza.
La gratitudine del sindaco di Rocchetta di Vara verso i volontari di Bergamo è palpabile: «Voglio ringraziare tutti i bergamaschi che sono arrivati qui per aiutarci». Con il loro lavoro, sono stati installati dei presìdi in tutte le frazioni del paese. Nonostante il forte impegno profuso da tutti, la situazione non è facile, in particolare sul fronte della viabilità, e per la presenza di alcune frane in movimento e il fiume ingrossato che si sta cercando di arginare.
Una situazione di instabilità che si aggiunge ai danni provocati nelle scorse settimane dall’alluvione: il fango e l’acqua che ha invaso le case, il ponte crollato, il paese ancora isolato (la strada alternativa è aperta solo ai mezzi di soccorso). «Quando sono arrivati i volontari bergamaschi – ha ricordato il sindaco Riccardo Barotti – eravamo isolati da tre giorni. Soli, in una situazione complicatissima e senza la possibilità di avere un collegamento telefonico stabile con il centro di coordinamento dell’emergenza». Appena arrivati, i bergamaschi hanno preso le redini del Centro operativo comunale per gestire l’emergenza. E, non meno importante, sono riusciti ad aiutare, definendo dei turni, anche i sanitari che lavorano nell’ospedale per malati psichici.
Tra i volontari bergamaschi, Marzio Moretti – che guida la squadra di Protezione civile di Endine Gaiano – è arrivato in Liguria subito dopo l’alluvione. Ripartirà oggi da Rocchetta di Vara, per ritornare qualche giorno dopo. Moretti ha ricordato l’arrivo in paese, che è stato possibile solo liberando una strada di montagna dai massi e dal fango. Anche adesso «tra i maggiori problemi – ha spiegato – c’è quello della viabilità. Per arrivare al centro di coordinamento, che dista solo pochi chilometri, dobbiamo percorrerne 32».
Il coordinatore della squadra ha lodato la popolazione, che «aveva già iniziato a lavorare, e ci ha accolto con grande fiducia». Moretti ha rilevato che «il fiume ora è a rischio, il livello dell’acqua si è alzato di sette metri, e ci sono tre-quattro frane molto grosse ancora in movimento». Non c’è però rassegnazione, ma voglia di lavorare. Con la speranza che l’allarme meteo passi presto. (Eco di Bergamo,7-11-11)

Giovani Padani in campo per gli alluvionati

alluvione-liguria,simone-parigi,giovani-padani,Il Movimento giovani padani è pronto ad accorrere concretamente in aiuto delle popolazioni liguri e toscane duramente colpite dalla recente alluvione. Da una parte verrà avviata una raccolta fondi in tutte le province liguri, dall’altra parte una squadra di soccorsi dei Giovani Padani, coordinata da alcuni esperti della Protezione civile, interverrà il 1 Novembre a Brugnato (Sp). “Sabato 12 novembre i Giovani Padani della Liguria saranno presenti con un banchetto in ogni provincia della Regione – spiega Flavio Di Muro, coordinatore MGP Liguria – per raccogliere contributi economici da destinare ai territori colpiti dalla catastrofe. Ho ricevuto numerose telefonate e messaggi su Facebook di ragazzi e ragazze liguri, nonché del resto della Padania, che mi hanno dato la loro disponibilità per andare nello Spezzino a dare una mano ai soccorsi. Ci stiamo organizzando per la trasferta, la fratellanza non verrà a mancare.”

“I Giovani Padani si stanno mobilitando in tutto il Nord per prestare aiuto e raccogliere fondi – aggiunge Simone Parigi, coordinatore del Movimento Giovani Padani di Bergamo – Siamo in contatto con la Protezione Civile e l’Amministrazione comunale di Brugnato (SP) – uno dei centri duramente colpiti dall’alluvione – e contiamo di poter intervenire sul campo con una prima squadra nella giornata di martedì 1 novembre. Anche i giovani Padani della provincia di Bergamo – prosegue Simone Parigi – saranno presenti con una ventina di ragazzi e ragazze, per dare un tangibile aiuto alle popolazioni duramente colpite da questa calamità naturale”. “Vogliamo ringraziare inoltre Radio Padania Libera che ha subito accolto con entusiasmo il nostro appello per la raccolta fondi dando grande risalto all’iniziativa. L’impegno continua: a breve contiamo di organizzare gazebo per la raccolta fondi in tutta la Provincia di Bergamo e in tutte le città della Padania”.

Ecco gli estremi per la raccolta fondi IBAN : IT13 K076 0101 6000 0004 1839 200 oppure su C/C POSTALE 41839200 instestato a : Associazione Giovani Padani – via Colombi 18, 20161 Milano. CAUSALE: Alluvione Liguria/Toscana

Lega: Ergastolo agli scafisti assasini

carolinalussana.jpgDi fronte a tragedie come quella avvenuta mercoledì dobbiamo punire nel modo più pesante possibile i colpevoli”.  A dichiararlo è Claudio D’Amico, deputato della Lega Nord, membro della delegazione parlamentare dell’Osce, primo firmatario di una Proposta di Legge che prevede l’aumento delle pene per chi si occupa dell’organizzazione e del trasporto di clandestini, che sottolinea: “Per evitare il verificarsi di altri simili tragedie abbiamo presentato un Progetto di Legge che prevede pene che arrivano fino all’ergastolo per quegli scafisti che causano la morte di qualcuno. La Proposta di Legge – spiega D’Amico – va a modificare il decreto legislativo 25 luglio 1998 n°286 prevedendo forti inasprimenti delle pene. Si passerà da una pena da 1 a 5 anni ad una pena da 3 a 7 anni con una multa di 15 mila euro a persona trafficata, mentre nel caso di presenza di un aggravante si passa da una pena da 5 a 10 anni ad una pena da 8 a 15 anni con una multa di 50 mila euro a persona, inoltre nei casi più gravi come in presenza di almeno due aggravanti le pene vengono raddoppiate fino ad arrivare alla pena dell’ergastolo nel caso che dalla condotta criminosa derivi la morte di almeno una persona”.
Tra i firmatari della Proposta di Legge vi è anche il Vicepresidente della Lega Nord alla Camera dei Deputati, la bergamasca Carolina Lussana che ribadisce: “In questi giorni riemerge il grave fenomeno degli scafisti, per combattere questi nuovi schiavisti del terzo millennio, abbiamo presentato oggi questa proposta di Legge che prevede l’aumento delle pene per chi si occupa dell’organizzazione e del trasporto di clandestini. Tra le aggravanti – conclude Lussana – è stata anche introdotta la nuova fattispecie del traffico di minori non accompagnati, questo a tutela dei tanti piccoli che spesso vengono poi introdotti nei circuiti dello sfruttamento sessuale”. (BergamoNews,7-4-11)

ALLUVIONE IN VENETO, raccolta fondi dei Giovani Padani

ALLUVIONEVICENZACRESOLE.jpgALLUVIONE IN VENETO, raccolta fondi dei Giovani Padani

 

MGP.jpgIl Movimento Giovani Padani ha deciso di promuovere da oggi una raccolta fondi a favore delle popolazioni segnate dalla recente alluvione in Veneto. “Molti giovani si sono già messi a disposizione come volontari o nelle fila dei vari gruppi di Protezione civile in cui prestano servizio. Ma non basta. Servono soldi, e subito, la situazione è drammatica. Per questo l’appello che il Movimento giovanile lancia in queste ore è per privilegiare in questo momento il bisogno di aiuto dei nostri fratelli veneti”, spiega il deputato Paolo Grimoldi, coordinatore federale MGP.
Chi volesse fare una donazione può versare il contributo con un bonifico
bancario

 

IBAN : IT13 K076 0101 6000 0004 1839 200

oppure su

 

C/C POSTALE 41839200 instestato a :
Associazione Giovani Padani – via Colombi 18, 20161 Milano.

CAUSALE: Alluvione Veneto