Sarà un caso ???

logo lettere padane.jpgSarà un caso, ma i controlli della Finanza quando scendono sotto il Po diventano magicamente meno “interessanti” per i giornalisti italiani.
Bisogna frugare nelle pagine interne de “Il messaggero” per trovare i risultati del blitz antievasione condotto a Palermo, con percentuali di evasione fiscale e di irregolarità da… brivido.
Un dato esemplificativo: su 58 commercianti ambulanti controllati, ben 53 sono stati sanzionati perchè neppure avevano il registratore di cassa!
L’articolo si può leggere a questo link

www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=182561&sez=HOME_INITALIA

Lettera firmata

Ce la farà Monti o non ce la farà?

logo lettere padane.jpgCe la farà Monti o non ce la farà?
Ceeeeerto che non ce la farà.
Vi consiglio la lettura di questo interessante articolo

http://lapulcedivoltaire.blogosfere.it/2012/02/sicilia-un-residente-su-due-in-pensione.html

Forse nel 2013 avremo il pareggio di bilancio, ma la Repubblica Italiana si tiene in pancia una serie di problemi strutturali che a livello europeo si esemplificano nella differenza tra Germania e Grecia: della serie che stanno curando i sintomi, non la malattia.
E la “nostra” Grecia ha pure l’aggravante della malavita organizzata 🙁

Lettera firmata

LA DIFESA DELLA PATRIA CHIUDE CAUSA…. NEVE

logo lettere padane.jpgAnche la Difesa della Patria per 24 ore se ne sta a letto, al calduccio.  I dipendenti di UNSC (Ufficio Nazionale per il Servizio Civile) hanno dovuto soccombere, obtorto collo, alla spaventevole minaccia di alcuni centimetri di neve a rischio di caduta sulla nostra immortale capitale. Potete leggere la ferale notizia a questo link

Nella migliore tradizione italica, nessuna responsabilità può essere ascritta ai solerti funzionari e dirigenti dell’Ufficio.

Trattasi di ordini superiori, in perfetto stile “8 settembre”.

Nonostante tale sacrificio, imparzialmente richiesto a tutti i dipendenti pubblici operanti nell’Urbe, nessuna conseguenza di carattere economico graverà sui solerti lavoratori: non saranno infatti obbligati a convertire questa crudele pausa forzata in giornate di ferie o permessi… oggi riceveranno la giusta mercede, come in una qualsiasi normale giornata lavorativa.

Nevicata a Bergamo : il Comune ha lavorato bene

untitled.pngQui di seguito uno dei tanti riconoscimenti espressi, riassunti con la lettera di un residente di Borgo Palazzo che si complimenta con il Comune di Bergamo per la gestione dell’emergenza neve dei giorni scorsi. Il piano neve approntato dall’amministrazione si è rivelato efficace ed un ringraziamento particolare per il lavoro svolto dall’ Assessore all’Ambiente Massimo Bandera.

Buongiorno,
vorrei ringraziare il Comune di Bergamo per la buona e concreta gestione dell’emergenza neve di questi giorni. Lo spargimento preventivo, puntuale e capillare del sale ha evitato situazioni di emergenza viabilità viste gli scorsi anni. La pulizia delle strade, anche le minori, di mercoledì e giovedì notte ha permesso di avere strade percorribili ed ha evitato la paralisi della viabilità. Le misure prese dal Comune hanno funzionato bene. Spero che questa positiva segnalazione arrivi ai destinatari giusti. Nel complimentarmi porgo distinti saluti.
Un residente di Borgo Palazzo

Numerosi riconoscimenti sono giunti anche alla Provincia per il suo lavoro svolto in tutta la bergamasca.

IL RISPETTO DELLE REGOLE IN SALSA PARTENOPEA

multe-napoliIl Comune di Napoli finalmente farà da solo, e non si metterà più in fila con Roma, Catania e Palermo per spillare soldi ai lombardi al fine di saldare i suoi buchi di bilancio.

Tutto questo grazie al balzano concetto di rispetto delle regole partenopeo.  Infatti in soli 95 giorni sono state elevate ben 355.779 contravvenzioni per transito non autorizzato sulle  corsie preferenziali recentemente istituite.

imagesCAKYDPDK.jpgVisto che ogni multa porta alle casse del comune 94,52 €, il bottino da raccogliere è notevole: 33.600.000 €.

In media ogni giorno sono stati ben 3745 i napoletani che hanno deciso di …. trasgredire, non rispettando il codice stradale!

A questo link http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=179437&sez=NAPOLI la notizia pubblicata su Il Mattino.

Candide Padano

Lettere padane

investimenti,tanzaniaProprio di questi giorni la sensazionale scoperta che lo scalpitante  partito della Lega Nord investe molti suoi denari in Tanzania, e a tutt’oggi non riesco a capire cosa importa ad altri degli investimenti altrui, a prescindere che tutto è perfettamente legale. Il problema pare l’abbia sollevato in solito inutile notabile togato rivierasco dal noto braccino corto, alludendo al mancato acquisto di buoni del tesoro italici a favore di primitivi titoli africani, perché sembra che accorrere al capezzale italico sia un obbligo per tutta la nazione. Se i saggi contabili leghisti si sono rivolti anche in Africa nera per far fruttare i propri denari, depennando in toto i ben più vantaggiosi buoni statali italiani, si evince che hanno una massiccia dose di buon senso e acume economico, perché investire negli stravaganti titoli statali italiani è oggi giorno molto rischioso, a meno che non si sia amanti del grazioso e simpatico harakiri. Seguendo ogni giorno le rocambolesche avventure economiche italiane ed europee in genere, trovo la scelta di investire in Tanzania molto lungimirante e al passo con i tempi, anzi, provvederò quanto prima a informarmi sul da farsi. Senza contare che i paladini dello scalcinato euro ultimamente sono solamente la goliardica coppietta franco tedesca, e forse i leghisti hanno deciso di investire in Africa nera anche per quello, o forse solo per quello, e poi è risaputo che è meglio vedere in televisione dei morigerati capi tribù africani, che sonnecchiare assistendo sgomenti alle perenni fusa dei due goffi attori europei. Non trovo altro di serio da replicare a chi si disgusta del modus operandi monetario leghista, ma consiglio benevolmente a tutti questi pittoreschi personaggi che ognuno con i propri denari fa sempre ciò che vuole, e sarebbe anche ora che in casa propria ognuno possa finalmente fare il proprio comodo, senza sempre dover sottostare al volere di buffi ominidi non parlanti le amabili lingue tribali subalpine.

Bertana da Barbariga

“I RAGAZZI DEI PRIMI ANNI CINQUANTA “ (1952 / 1953 / 1954…) OVVERO GLI ASINI CHE PORTANO LA CROCE…

asinoDecenni e decenni di duro lavoro dipendente, anno dopo anno della propria vita trascorsa fra speranze, difficoltà, problemi, illusioni, con i figli che sono cresciuti ed i genitori che sono invecchiati e morti. Anni di lavoro vissuti con il senso del dovere in condizioni di aumentata precarietà, con un maggiore carico di lavoro sulle spalle – lo aveva richiesto la globalizzazione, la concorrenza, la razionalizzazione e la necessità di una maggiore produttività -mentre lo stipendio perdeva progressivamente il suo potere d’acquisto ed era d’importo spesso inferiore a molte pensioni erogate dopo 15-20-25-30-35 anni di lavoro svolto in anni più favorevoli.Pian piano il corpo comincia ad invecchiare, le malattie si fanno sentire, la stanchezza la sera ti toglie ogni desiderio perché la mattina dopo la sveglia suonerà presto, i capelli sono diventati grigi ed i figli ti hanno reso nonno. È dura ma la pensione è vicina avendo ormai raggiunto 40 anni di lavoro dipendente…..ed invece dopo decenni e decenni di privilegi eticamente immorali, dopo famigerati sprechi, scandali, caste, poteri mafiosi, distruzione dell’ecosistema e del territorio, corruzioni a vari livelli della società civile, furti e ladrocini, scadimento di valori ed immoralità di vario genere, alcuni esponenti della classe dirigente (politica e finanza) per salvare l’Italia (ma in realtà per salvare i propri interessi) stanno decidendo che, per risollevare addirittura le sorti dell’Europa e dell’euro, sia necessario cambiare rotta radicalmente scaricando però, solo sugli altri ed in particolare sulle giovani generazioni, l’espiazione delle colpe e degli errori di cui loro sono responsabili. L’Europa lo chiede – proclamano – e così senza preavviso si cambiano le regole e le nuove andranno in vigore a distanza di un mese: la permanenza nel mondo del lavoro viene prolungata all’infinito e si dovrà lavorare fino quasi alla fine delle aspettative di vita.
I pensionandi – “i ragazzi dei primi anni cinquanta” – saranno così sacrificati sull’altare del Pil , dello Spread delle Borse mondiali: sono questi i nuovi idoli, i nuovi Moloch ai quali queste vittime e tante altre verranno immolate. E così tra evasori e paradisi fiscali e caimani, tra salotti “bene” pieni di cocaina e periferie degradate piene di spacciatori, tra cliniche dell’orrore ed ospedali della morte dove il malato è un numero e spesso viene lasciato morire come un ammasso di carne agonizzante, tra clandestini con abiti ”griffati”, rimpatriati con viaggio aereo e subito rientrati nell’ombra per un nuovo “tour”, tra iper-mega centri commerciali ed outlet cresciuti come funghi tra capannoni prefabbricati, anonimi e ripetitori di telefonia mobile dove la gente si accalca in fila per fare spese compulsive, tra inaugurazioni ed offerte speciali, tra oggetti di plastica spesso inutili, made in China o in Taiwan spesso già scaduti o desueti prima ancora di essere acquistati, tra innumerevoli pubblicità che ti fanno credere indispensabile cose inutili e costose, tra periferie progettate da geometri senza cultura o ingegneri o architetti corrotti ed in accordo con speculatori avidi e senza scrupoli, tra titoli di studio e lauree comprate senza merito, tra quartieri degradati ed invivibili, sommersi da immondizia, dove la gente vive in alveari senza storia, respirando polveri sottili, tra pedofili in viaggio verso oriente, tra lenoni, lacchè, cicisbei e prostitute per scelta, tra scavi archeologici abbandonati in mezzo a cumuli di immondizie e depredati da gente senza cultura e senza memoria storica, tra campi, colline e montagne che un tempo la mano dell’uomo rendeva fertili ed ora non più coltivati, io dovrò come una vituperata bestia da soma proseguire vittima del mio triste destino. Gli spazi verdi sono rinselvatichiti, abbandonati o cementificati, tra baby-pensionati che impunemente da anni fanno lavori “in nero” o si dedicano con grande premura a curare il loro ego, a ricercare il loro wellness ed a riempire il loro infinito tempo libero con svaghi e passatempi, tra moltitudini di donne dai seni e dai volti rifatti nell’illusoria speranza di fermare il tempo, tra gente che sbandiera il proprio giovanilismo di plastica con arrogante indecenza, tra assassini impuniti o condannati a pene di lieve entità, tra condoni e condonati…tra tutto questo, io dovrò avviarmi verso il mio destino di suddito senza più diritti. 
asino,(QUASI) Nessuna voce, nessuno fra i partiti politici – troppo impegnati a contrattare gli interessi di gruppi più numerosi o più influenti – si leverà a difendere le legittime aspettative di vita di questi poveri “asini“ costretti a portare la croce per tutti per salvare i privilegi altrui, i capitali altrui, le certezze altrui , la salute altrui… Tutti in coro hanno già pronunciato la sentenza che non avrà pietà: le lacrime dei portatori della croce non commuovono nessuno e se la schiena di qualche asino si sta rompendo sotto questo enorme peso, poco importa !!! Piccoli numeri ignorati dalla storia, il sangue di questi non farà notizia: per loro non ci sarà rigenerazione…
Come avrebbe affermato una figura ben più importante della mia…fino a quando abuserete della pazienza di questi asini che portano la croce?

FIRMATO: Un asino che porta la croce (anto.li@racine.ra.it)

Lo Stato non può ‘regalare’ ricchezze agli italiani

tasse,statoQueste cose le ha sempre predicate anche la Lega, fin degli inizi. Meno stato, ma tra poco l’avremo anche i camera da letto, e padroni in casa nostra con i nostri soldi. Dovremmo ricordarcelo e agire di conseguenza, dovunque possiamo.  PADANIA LIBERA!

‘La Stampa’ ci informa che gli italiani, nel 2011, hanno speso 76,5 miliardi di euro, in media più di 1.200 a persona, per lotterie, gratta e vinci e scommesse. Con un aumento di circa 250 euro a persona rispetto all’anno precedente. Il Paese è in recessione e si ha meno denaro, ma si spende di più per tentare la fortuna. Secondo la giornalista, ciò indica che “milioni di italiani ripongano maggiore fiducia nella fortuna come mezzo per risollevare le proprie sorti piuttosto che nelle loro capacità o in quelle dei loro governanti”. Indubbiamente c’è del vero, in questa spiegazione, ma non è la sola.

In primo luogo, è stupefacente che si possa sperare nei governanti per risollevare le proprie sorti. Questa è un’idea assurda. Tutto ciò che i governanti possono fare per la prosperità dei cittadini è “non fare nulla che gli impedisca di essere prosperi”. Lo Stato non ha il dovere, e neanche la possibilità, di offrire ai cittadini la ricchezza in confezione regalo; al contrario, dovendo fornire dei servizi essenziali, sarà sempre lui a chiedere ai cittadini una parte della loro ricchezza.

Da noi invece i cittadini hanno la speranza di riuscire a tassare lo Stato: con un posto nell’Amministrazione pubblica (uno stipendio in cambio di poco, a volte in cambio di niente); una pensione solo perché poveri, vecchi o malati; un sussidio di disoccupazione e cure mediche perfette, per tutti e gratuite. Questo atteggiamento demenziale è stato incoraggiato dai politici che, contraendo debiti per un totale di 1.900 miliardi di euro (come non cessano di ricordarci i mercati finanziari) hanno fatto contenti i cittadini ed hanno alimentato per decenni questa mentalità deviata.

Uno Stato ben ordinato fornisce i servizi essenziali e solo quelli; li amministra in modo razionale, evitando accuratamente gli sperperi e mantiene bassa la pressione fiscale, in modo da incoraggiare le attività economiche. Ecco il modo in cui può “risollevare le sorti” dei cittadini. Non tanto facendo qualcosa per loro, dunque, quanto mantenendo un basso profilo e pesando poco. Tutto l’opposto di ciò che è avvenuto ed avviene in Italia.

Questo stato di cose, durato troppo a lungo, ha sregolato i cervelli. Lo sganciamento del denaro dal lavoro ha indotto molte persone a credere che si può ottenerne un po’ col lavoro, ma il grande denaro si consegue – oltre che con la corruzione – essendo grandi calciatori, grandi cantanti, grandi attori o partecipando a giochi in televisione. Ma una constatazione si impone subito: non tutti sono bravi a calciare una palla, incantare una platea o risolvere un quiz. Molti, poverini, non hanno neanche la possibilità di farsi corrompere e l’unica possibilità che rimane, per arricchirsi senza sforzo e senza merito, è la lotteria. Poco importa che i competenti avvertano che il gioco è scorretto. Che il mazziere bara. Che l’unico che vince è costantemente il banco. Quanto più le cose vanno male, tanto più ci si rivolge al caso benevolo. Perché benessere e malessere dipendono dalla fortuna più o meno grande che si ha. E allora bisogna tenerle la porta aperta.

Questa mentalità ha riflessi negativi anche in politica. Se i cittadini perdono il contatto con la piatta aritmetica economica, se abbandonano la realtà in favore del sogno, divengono i bersagli ideali della demagogia. Solo un Paese di analfabeti economici può sognare di uscire dalla miseria andando ad impadronirsi dei beni dei “ricchi”: e tuttavia proprio questo promettono alcuni partiti. Solo un Paese di analfabeti economici poteva credere che fosse “generoso e sociale”, e non “demente e criminale”, uno Stato che creava il nostro colossale debito pubblico. E solo un popolo poco intelligente poteva considerare uno iettatore chi, in quegli anni lontani, avvertiva del pericolo.

Ora siamo al dramma, e non sappiamo se e come ne usciremo. E qual è la soluzione? Vincere all’Enalotto.

(da Affari Italiani, 2-1-2012 -giannipardo@libero.it)

L’Italia si affida ad un’agenzia di viaggi la… Mari o Monti

Ma non ci avevano detto che le dimissioni di Berlusconi valevano 200 punti di spread in meno? Si che l’avevano detto ma vedrete che arrampicate sugli specchi per spiegare che loro hanno indovinato tutto anche se è andato tutto all’opposto. Certo rimangiarsi le parole è uno sport molto praticato, da che mondo è mondo, ma ci vuole una buona dose di faccia tosta per spiegare tutto e il contrario di tutto con le stesse cause.  Aveva ragione Jacques Attali direttore della Banca Europea per la ricostruzione e lo Sviluppo, quando celiando affermava che l’economista è:  colui che è sempre in grado di spiegare domani perché ieri diceva il contrario di ciò che è accaduto oggi”. 

Sono quasi più seri gli astrologi che si sbilanciano in previsioni future, non prendendoci per nulla ma almeno non si danno l’aria da scienziati. Quando non ci prendono dopo averti fatto l’oroscopo del segno danno la responsabilità all’ascendente, usano almeno formule vaghe ed imprecise, non hanno la supponente nomea di scienziati o esperti analisti ( forse sono esperti analisti perché sanno bene come mettercelo in quel posto?), molto spesso si scomodano premi Nobel per affermare minchiate sesquipedali. Costoro sono i sacerdoti del nuovo Dio dell’Universo: Il Mercato. E dal loro pulpito ci indottrinano sulle leggi dell’equilibrio di mercato centrate sul dogma: Se l’offerta è uguale alla domanda il benessere sociale è massimo da cui ne deriva che occorre concorrenza, la concorrenza è buona cosa e regola mercato e prezzi, per cui  i consumatori saranno al massimo della felicità. E’ il cuore del liberalismo: la nuova religione laica. La loro Mecca è la borsa, un momento ti dicono che la borsa perde perché il ministro Vattelapesca ha fatto la tale affermazione  e un momento dopo ti dicono, senza pudore alcuno, che guadagna per la stessa affermazione.

nuovo-governo,mario-monti,Questi esperti esistono al solo scopo di giustificare chi li paga, prendete le agenzie di rating, sono pagate per certificare la qualità o la solvibilità di obbligazioni o titoli di stato, all’inizio di questa crisi, avevano dato, poco prima del fallimento,  il massimo dei voti ai titoli di Lehman Brothers che erano carta straccia. I nostri media, posseduti tutti imprenditori con le loro finanziarie e banchieri, si sono gettati subito sull’osso chiamato scienza economica e del liberalismo, è meglio del calcio in quanto a dibattito permanente ed è funzionale ai loro vantaggi economici e commerciali, con la scienza economica sin può dire tutto e il contrario di tutto, giustificare ogni cosa come lo stalinismo che con la scusa della lotta di classe  spiegava la crescita produttiva, il calo, l’inflazione, la deflazione…

Ci stiamo facendo tutti prendere per il naso!

(Lettera firmata)

Lettere al Blog : Una canadese pacifista..

pacifista,talebani,governo-canadeseUna canadese “pacifista” scrive al proprio Governo lamentandosi di come vengono trattati i terroristi detenuti in Afganistan.
Le risponde il Ministro della Difesa.

“Stimata cittadina attivista, grazie per la Sua lettera con la quale ci esprime la preoccupazione per come trattiamo i terroristi talebani e di Al Qaeda catturati dalle Forze Armate Canadesi.
Per rispondere alle lamentele che riceviamo da cittadini attivisti come Lei, abbiamo creato un nuovo programma di pacifismo ed integrazione per i terroristi…..  Leggete l’intero, interessantissimo, articolo e meditate gente, medidate.. Una canadese pacifista.docx

Napolitano, l’Ungheria, Solgenitsyn, la Padania…

napolitano.jpgIn questi giorni abbiamo seguito la discussione, spesso accesa, apertasi sulle dichiarazioni di Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica Italiana, circa la non esistenza della Padania.     E molti di noi saranno rimasti perplessi su alcune repliche, che associavano le recentissime esternazioni del ex dirigente del PCI ai fatti di Ungheria del 1956, così come all’evocazione di possibili scenari repressivi nei confronti di eventuali indipendentisti lombardo veneti.  Ma che è successo nel 1956 in Ungheria ???    In pillole, il popolo ungherese ed il suo governo subiscono una vera e propria invasione da parte dei carri armati dell’Armata Rossa sovietica. Gli ungheresi oppongono una disperata resistenza, che costa migliaia di morti….. LEGGI l’intero articolo : napolitano.doc

Giro di Padania e gli …”inutili ominidi specializzati in creare disordini”

Con un encomiabile e passionale sforzo organizzativo, dei vari enti e movimenti hanno organizzato una gara ciclistica a livello trans-regionale italico, riuscendo nell’impresa di coinvolgere nella gara atleti di livello internazionale che per puro amore dello sport hanno risposto presente alla chiamata. Mi riferisco al primo Giro di Padania appena terminato, cui la coda di polemiche e violenze è ben lungi da essere dimenticata, senza contare la solita degradante figuraccia fatta dallo scapestrato e povero popolino italico a livello planetario, perché pare che ogni occasione si propizia per dividersi nuovamente in guelfi e ghibellini e darsele di santa ragione. Il mischiare politica, sport e quant’altro è da sempre prerogativa di una minuscola e grottesca parte di pensiero, ma arrabattarsi nel blaterare che in questo momento la Padania non esiste ufficialmente sulle carte topografiche è tragicomico, e se questo misero dettaglio è scusa lecita per le intemperanze, allora bisognerebbe bloccare d’ufficio migliaia di altre manifestazioni sportive che ogni anno si svolgono un pò ovunque nello scalcinato stivale italico. giro-padania,Durante le tappe i soliti inutili ominidi specializzati in creare disordini, hanno bloccato anche con la violenza gli atleti, come non ricordare il campione Basso bersagliato da vigliacchi schiaffi, addirittura il tragitto della corsa è stato deviato più volte per non incorrere in nuovi blocchi violenti della marmaglia contestatrice, che trova lecito e divertente prendere a pugni degli atleti professionisti nello svolgimento del loro duro lavoro. Il deviare il percorso gara per evitare i blocchi no global è stato il primo grande errore, bastava una presenza scelta ed efficace di uomini dei reparti celeri e tutta la raccogliticcia masnada urlante sarebbe stata rimessa prontamente all’angolo con più miti propositi, ma purtroppo pare che di questi tempi gli uomini delle forze di sicurezza abbiano le mani legate ovunque, e subiscono passivamente le prevaricazioni di qualsiasi primate che manifesti, tant’è che un onesto e indifeso militare è pure stato incredibilmente travolto e gettato a terra da un vermiglio sindacalista. I vili contestatori di professione sono presenti un pò dappertutto in Italia, e tra un bicchierino e l’altro il buffo Darwin avrà sicuramente fatto dei pasticci scribacchiando la sua strampalata tesi sull’evoluzione della specie umana, perché questi inutili esseri non sono geneticamente nostri pari, e poi è risaputo che mamma Lucy era d’idee piuttosto libertine in campo amoroso, e qualche peloso orango di passaggio avrà approfittato per creare una nuova linea evolutiva, ed essere il pater familias degli odierni manifestanti contro di tutti e tutto.  E ora i blasonati reparti investigativi indagano goffamente per individuare e perseguire i responsabili delle violenze, quando gli stessi erano spavaldamente presenti sui luoghi dei misfatti e poco bastava per rastrellare la zona e prevenire il tutto, e la solita storia di sempre, prima si deve assistere a dei crimini e poi con comodo la legge interviene, la maggior parte delle volte inutilmente.  Proprio durante lo svolgimento delle tappe e delle violenze, Felice Gimondi, un campionissimo e indimenticabile eroe del ciclismo orobico, ha dichiarato serenamente che avrebbe partecipato anche lui volentieri al primo Giro di Padania, e questa presa di posizione netta e decisa rende onore all’uomo senza paura, e scaraventa dalla rupe tutti gli ignobili contestatori, che a parte pochi claudicanti vegliardi fans oltre cortina sono osteggiati e maledetti da tutta l’onesta popolazione italiana.  Chiunque sul nostro pianeta avendo le possibilità economiche può organizzare eventi sportivi e titolarli come meglio crede, a parte evidentemente nell’italiota penisola, perché se la cosa è sgradita a pochi violenti, tutti gli altri milioni d’italiani si devono rassegnare al silenzio e soggiacere al diktat loro imposto.

Mi auspico vivamente che il giro di Padania entri de iure nel circuito internazionale ciclistico, non per motivi personali, ma solo perché il ciclismo è uno sport serio, duro e leale, e vederlo messo alla gogna da pochi agonizzanti pupazzi della politica è avvilente, oltre che per rendere partecipe i contestatori che in casa propria ognuno è il padrone e fa sempre quello che vuole, e all’occorrenza ha anche tutto il diritto di cacciare a pedate gli intrusi.

Lettera firmata

Lezione di inglese

untitled.pngMolti hanno ancora negli occhi le immagini dei disordini e tafferugli recentemente scatenati a Londra da giovani modello “no-global”. E molti hanno pensato.. “beh, ‘sti inglesi un po’ se la sono cercata andando a rubacchiare un po’ in tutto il mondo e poi con la loro pretesa società multirazziale, multiculturale, multicolore, multi… multi… ma poi, guarda che fatto avviene (ignorato da quasi tutta la nostra bella risma di giornalisti) : due genitori salgono in cattedra e danno lezione di convivenza civile ai nostrani radical-sinistroidi sempre pronti a giustificare, vezzeggiare, coprire, eroicizzare i propri bamboccioni quasi sempre viziati. Erano a casa, stavano guardando alla BBC le immagini della devastazione e l’hanno riconosciuta…. Lei , così sportiva e brava che guida entusiasta la carica ad un negozio di telefonini… Lei, così studiosa e precisa che  assalta una macchina della polizia con un grosso palo di legno, assorbita da una follia collettiva ma pronta poi a tornare tranquillamente nella calda e rassicurante cuccia familiare… Dalle nostre parti, lamentosi genitori standard avrebbero appioppato subito la colpa al “sistema” ed al “futuro negato” se dei ragazzi spaccano vetrine e devastano negozi dove lavorano ragazzi uguali a loro… e se poi a qualcuna di queste “vittime della società” non andasse tutto liscio bisognerebbe anche intitolare loro piazze e vie… Loro hanno pianto poi hanno chiamato gli agenti e hanno denunciato la figlia. “Amiamo nostra figlia, ma l’abbiamo educata a distinguere il bene dal male” ed hanno esortato gli altri genitori (quelli che si sono trovati la casa piena di tv ancora imballati) a fare la stessa cosa.

Lettera firmata

Vendola… il “munifico”

Che ne direste di avere un rimborso chilometrico dal vostro datore di lavoro per gli spostamenti da casa all’ufficio?
Oppure non gradireste di aver rimborsato non una, non due, bensì tre volte le spese telefoniche sostenute per lo svolgimento della vostra attività lavorativa?
Fantascienza?
Naaaaa, è la realtà della Regione Puglia, condotta da Nichi il moralizzatore.
Di seguito trovate il link alla notizia, pubblicata dalla Gazzetta del Mezzogiorno, ma un’avvertenza per chi soffre di pressione: prima della lettura bevetevi una tisana calmante, l’incazzatura potrebbe giocarvi brutti scherzi.

 http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=449301&IDCategoria=1

Val di Susa e no-tav

Da sempre l’uomo manifesta e protesta per avere quello che più aggrada al proprio villaggio o clan, e se le manifestazioni sono nel limite della serena convivenza  la cosa è ben fatta e auspicabile, ma se si tracima nella violenza e prevaricazione è assolutamente da condannare e reprimere.  Mi piacerebbe proprio sapere dove vogliono andare a parare i cosi detti comitati no-tav con tutti i loro degradanti attacchi, e perché lo stato non reagisce più energicamente a questi violenti atti perpetratati impunemente da ominidi provenienti da ogni dove. I variopinti comitati popolari sono stati capaci di passare dalla ragione al torto in pochi giorni, e oramai la restante popolazione non parteggia per chi usa violenza in quest’avvilente pagliacciata. Ho visionato attentamente il tracciato della nuova linea ferroviaria e non ho riscontrato niente di cosi grave da mettere una vallata sul piede di guerra, anzi, la nuova tratta renderà visibile questa brulla vallata sconosciuta pure ai cartografi moderni. Modificando il contestato e assurdo tracciato diretto Torino-Lione, con il più comodo Torino-Milano-Vienna-Praga-Zurigo-Lione, si risolverebbero tutti i guai…   Ben più devastanti sono i lavori che stanno stravolgendo una gran parte delle provincie di Brescia, Bergamo e Milano eppure da queste serie e morigerate popolazioni neanche un attacco alle istituzioni è partito. Di proteste i fieri lombardi ne hanno fatte, ma con modi e usi ben più civili dei criminali atti cui tutti noi stiamo assistendo in val di Susa, e anche se queste violenze sono per la maggior parte fatte da non autoctoni, il disgusto è ugualmente troppo, perché starebbe agli onesti villici locali scacciare i violenti dalla propria terra. Senza contare le spese folli per mantenere in loco parecchie migliaia di uomini in armi. In più questi inutili cialtroni hanno spavaldamente dichiarato che faranno gazzarra e violenze finché dureranno i lavori, e siccome le stime sono di un decennio, si prevedono tempi cupi per tutta l’amena vallata.  Senza contare che goffi ciarlatani senza onore esortano i violenti ha colpire le forze di sicurezza e pure le indifese maestranze al lavoro nel cantiere. Dalle mie parti si dice che chi cerca rogne a volte le trova, e di sicuro ora tutto l’esausto popolo aspetta che intervenga l’esercito a ristabilire l’ordine, a prescindere che non è comprensibile cosa ci facciano i nostri ragazzi a fianco della meticcia soldataglia yankee in giro per il globo a guerreggiare in conflitti coloniali altrui.

Lettera firmata

Padania libera? Meglio Sicilia indipendente!

Ma perchè sbatterci per l’indipendenza della Padania? Forse si ottengono migliori risultati sollecitando alcune regioni, prima la Sicilia, a dichiararsi indipendenti! La pensa così l’assessore leghista del Veneto, Manzato, che si è detto “incazzatissimo” nel venire a  conoscenza che, mentre tutto il bel paese si appresta a tirare la cinghia, all’assemblea regionale sicula stanno gioiosamente discutendo della…. istituzione della nuova provincia di Gela. La controproposta veneta…. chiedano l’indipendenza e vadano “fora de i ball”, anche perchè non portano un centesimo nelle casse pubbliche,anzi… Per approfondimenti :

http://www.vicenzapiu.com/leggi/manovra-manzato-gela-decima-provincia-dellisola-diamo-alla-sicilia-lindipendenza

N.B. : ..e non dimentichiamo i saldi dare/avere annuali con lo Stato : Lombardia = + 40 miliardi di Euro ; Sicilia = 14 miliardi di Euro !!!!

Proposto un “viaggio studi” alle nostre lungimiranti “minoranze” bergamasche..

Se sei della città che ha dato i natali all’attuale presidente della Repubblica, tutto è permesso, anzi auspicato: compresa la giustizia “fai da te”?
Tutti noi ricordiamo la furibonda opposizione alla formalizzazione delle ronde, proposta dal Ministro Maroni.
Non mancava nessuno : sinistra, costituzionalisti, pseudo garantisti, per non parlare dei consiglieri comunali della opposizione nostrana.
E sì che si trattava di un approccio super controllato e soft, con tanto di iscrizione ad appositi albi, corsi di formazione ad hoc, controllo attento sul fatto di non aver come riferimento questa o quella forza politica. Ma a Napoli, si sa, c’è un altro stato, un’altra repubblica, che casualmente festeggia insieme a noi lombardi il 150° di uno stato unitario.
Ed ecco così leggere su Il Mattino (trovate il gustoso articolo al link http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=158933&sez=NAPOLI  ) di “ronde in borghese” di commercianti nel pieno centro della metropoli campana, al fine di contrastare borseggi e rapine.
Dopo aver appreso che le telecamere comunali in zona esistono ma “non funzionano”, nell’incredibile articolo leggiamo particolari sull’attivazione di questi gruppi “spontanei”.
Reazioni dei costituzionalisti, delle forze dell’ordine, del prefetto? Nessuna traccia.
La sinistra? Un balbettio morigerato, anzi una proposta di protocollo d’intesa “a sostegno delle ronde di commercianti e residenti”, caldeggiato da un consigliere del PD.
Ragazzi, dobbiamo farcene una ragione, e tramutare in opportunità l’assurdità.
Il bilancio del nostro comune non vive momenti facili, ma qualche soldino lo potremmo comunque tirar fuori. Per fare che?
Semplice, paghiamo un bel viaggio di studio sulle “ronde napoletane” ai consiglieri Paganoni e Vertova: siamo certi che torneranno dalla visita entusiasti per l’esperienza e più “rondaioli” di Borghezio :-)).
Candide padano