Anche la Regione dice stop alla slot-machine

slot 1.jpgIl Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la legge contenente «norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo». Tra le misure introdotte, l’istituzione di un numero verde per segnalazioni e richieste d’aiuto delle persone in difficoltà affette da ludopatia. Le Asl dovranno dotarsi dì una struttura specializzata per la presa in carico dei soggetti patologici e terranno dei corsi di formazione per i gestori dei locali dove sono presenti slot. Ci saranno anche norme e corsi, sul tema della ludopatia, per la formazione degli agenti di Polizia locale. Per i locali che rinunciano all’installazione di macchinette, poi, è prevista la creazione del marchio regionale «no slot» e sgravi per quanto riguarda l’Irap regionale (con un risparmio medio che dovrebbe aggirarsi sui mille euro annui). Un aggravio di questa imposta sarà invece applicato ai gestori in possesso di apparecchiature legate al gioco d’azzardo. Inoltre viene   introdotta l’imposizione, che comunque stabiliranno i Comuni, di una distanza massima di 500 metri tra i nuovi locali con più di tre slot machine e luoghi sensibili, come scuole, oratori, strutture sanitarie e centri sportivi. Infine, vengono regolamentati gli accessi agli spazi destinati alle slot.
Soddisfatto Roberto Maroni. Con questa legge, ha sottolineato il governatore, «diamo una regolamentazione, per mettere un freno ad un fenomeno che sta facendo rovinare molte famiglie». Dal canto suo, il presidente del Consiglio Cattaneo spiega che «l’approvazione è un segnale importante perché il Consiglio regionale della Lombardia è tra i primi a porre una prima regolamentazione a una vera piaga sociale». Sia la Lega Nord che la Lista Maroni presidente sottolineano che, sul contrasto alla ludopatia, la Lombardia sia arrivata prima del Parlamento nazionale. Il capogruppo del Carroccio, Massimiliano Romeo, ha spiegato: «Da Roma finora non è arrivata nessuna legge ma soltanto un condono vergognoso nei confronti delle grandi società che gestiscono il lucroso affare delle slot-machine nel nostro Paese». (da Eco di Bergamo,16-10-13)

In Regione il nuovo Consiglio delle Autonomie Locali

untitled.pngSi è insediato, nell’aula consiliare di Palazzo Pirelli il nuovo Consiglio delle Autonomie Locali. L’organismo statutario ha l’importante funzione di “consultazione permanente tra regione e sistema delle autonomie locali”. Presidente é risultato eletto Virginio Brivio, sindaco di Lecco.
«Il Consiglio delle Autonomie – ha detto il presidente della Regione Roberto Maroni –  è un organismo di rilievo per la vita della Regione: il consiglio regionale considera perciò importante il suo contributo. Nel nostro Statuto il CAL è inserito all’interno della parte dedicata alla sussidiarietà. Non a caso questo organo sarà tanto più funzionale quanto più saprà rendere i processi decisionali condivisi e partecipati. Mi auguro che il Consiglio possa essere sempre più capace di dare contributi di merito all’elaborazione di provvedimenti fondamentali in un momento in cui nel nostro Paese viene messa a rischio la sopravvivenza degli enti locali. Mai come oggi le autonomie vengono messe sotto attacco da una serie di provvedimenti che intendono ridefinire l’intero sistema dei governi».

La Lombardia è ancora più forte tra i quattro “Motori d’Europa”

maroni guarda in alto.jpgRoberto Maroni sarà il presidente del «Motore d’Europa». L’associazione che raggruppa quattro grandi regioni del Vecchio Continente, pilastro dell’economia europea. Con la Lombardia a comporre l’esclusivo club economico-politico tre altre realtà di primo piano: Baden Wurttemberg in Germania, Catalunya in Spagna, Rhòne Alpes in Francia. Nel 1988 i presidenti delle quattro realtà economico amministrative firmarono a Stoccarda un memorandum dì cooperazione articolato in differenti punti e concentrato su temi quali cultura, ricerca, tecnologia e arte. Le quattro Regioni hanno lavorato per il perseguimento degli obiettivi della strategia di Lisbona, tesa a fare dell’Unione Europea il mercato più competitivo del mondo. Dal 2007 i Quattro Motori per l’Europa hanno adottato un nuovo approccio strategico maggiormente centrato sul rafforzamento della competitività economica, scientifica e tecnologica delle quattro Regioni nel contesto dell’interdipendenza globale e dell’impegno per uno sviluppo sostenibile. In questo quadro, gruppi di lavoro a carattere tematico sviluppano ed attuano progetti comuni. Una ristretto gruppo politico si riunisce periodicamente per discutere e validare le linee d’azione dell’associazione.

Dalla Regione azioni concrete per le imprese

Maroni conf stampa 2.JPGCompetitività, Credito Adesso, Cluster tecnologici e Responsabilità Sociale dell’impresa. Sono questi gli ambiti operativi su cui Regione Lombardia sta investendo per sostenere lo sviluppo dell’impresa lombarda con un progetto di legge. Particolare apprezzamento è stato espresso dagli imprenditori per le modifiche introdotte a miglioramento dello strumento “Credito Adesso”, molto importante per finanziare il fabbisogno di capitale circolante e per contrastare il fenomeno della stretta creditizia. E’ uno strumento ancora a disposizione delle imprese, con 270 milioni di euro ancora disponibili. Sono stati ampliati i settori finanziabili, in particolare quelli del turismo. E’ stata incrementata la percentuale di finanziamento dal 50 al 60% dell’importo e il massimale erogabile nel caso di medie imprese. Inoltre, è stata abbassata la soglia minima di accesso per le micro e piccole imprese da 100 mila a 30 mila euro di ordini/contratti di fornitura. Quest’ampia serie di misure è sicuramente motivo di soddisfazione e segno di attenzione alle imprese e ai territori che si sommano all’operazione “Credito in Cassa” per dare liquidità alle aziende con i crediti della pubblica amministrazione».

Rifiuti dal Lazio a Bergamo: «Una vergogna»

imagesCAZNT7RK.jpg«Manco fossero sacchi di patate, ma non verranno smaltiti in Lombardia».  Esprime così il disappunto dei cittadini lombardi l’Assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi commentando la notizia dell’arrivo di a Bergamo rifiuti dalla discarica di Malagrotta (Lazio).
«È una vergogna, la Lombardia si è impegnata a fondo ed è totalmente autosufficiente, non si può capire perché il Lazio non riesca a fare altrettanto e continui a sprecare denaro pubblico mandando rifiuti in mezza Europa». «In realtà – precisa l’Assessore – a Bergamo arriveranno non per essere smaltiti. L’Ares Ambiente Srl di Treviolo funge solo da intermediario e quindi i rifiuti prenderanno poi la strada di qualche impianto di smaltimento che ad oggi non ci è dato sapere: infatti né Ama né Ares Ambiente hanno comunicato alcunché a Regione Lombardia. Abbiamo rifiuti che vanno e vengono senza controllo solo perché gli viene cambiata un’etichetta (da urbani a speciali). Queste situazioni non possono più accadere: quel poco che sappiamo lo abbiamo appreso dai giornali, nessuno pensi che staremo a guardare senza fare tutto quanto in nostro potere».

Lega Nord : tagliare anche stipendi agli alti dirigenti della Regione

untitled.pngLega Nord e Lista Maroni hanno depositato un progetto di legge che prevede di eliminare, almeno per il prossimo triennio, il premio di risultato che fa lievitare le buste paga dei manager della Regione. Stando ai dati presentati dai capigruppo della Lega, Massimiliano Romeo, e della Lista Maroni, Stefano Bruno Galli, i dirigenti sono 501 e guadagnano annualmente tra i 70 e i 280 mila euro ciascuno. Il taglio previsto porterà ad un risparmio di 8 milioni di euro all’anno: 24 di qui al 2016. «Se poi la crisi continuerà a mordere spiega Galli faremo proseguire l’esperimento». I soldi, come già specificato nel decreto legge, andranno destinati ad un fondo speciale istituito presso Finlombarda «per il sostegno delle piccole e delle medie imprese». Il capogruppo leghista Romeo ha poi specificato che «interveniamo sulla retribuzione di risultato perché è l’unica parte su cui la Regione ha competenze». Aggiunge Galli: «Si tratta in realtà di un compenso mascherato, dal momento che la voce dovrebbe essere variabile ma non viene mai negata a nessuno. Quindi, lo stipendio autentico di ogni dirigente è diverso da quello di partenza e a volte risulta raddoppiato». La legge prevede che il taglio riguardi sia i dirigenti delle Regione, sia quelli delle società controllate interamente. «Noi contiamo di poter arrivare al voto in tempi brevi, perché nostro obiettivo è poter avere già un risparmio di 8 milioni sul bilancio preventivo 2014». Il Pd, con il capogruppo Alfieri e il consigliere Brambilla, attacca: «L’iniziativa della lega desta qualche dubbio: giusto ridurre gli stipendi più elevati, ma tagliare indistintamente le retribuzioni di tutti i dirigenti appare molto demagogico e certamente poco logico». La Lega ha infine inserito questa proposta nel contesto della macroregione: «II Veneto ha già disposto la sospensione del premio di risultato per il 2013. Il Piemonte non ha guardato alle retribuzioni ma ha diminuito il numero dei dirigenti, portando ad un risparmio del 20 per cento sul costo complessivo. La Lombardia non ha scoperto nulla di nuovo: e queste insieme dimostrano di essere Regioni virtuose». (da Corriere della Sera, 3-10-13)

Partono da Bergamo gli Stati Generali dell’ambiente lombardo

bg.jpgPartiranno da Bergamo gli “Stati Generali” dell’ambiente lombardo: si terrà lunedì 7 ottobre il primo degli appuntamenti organizzati dall’Assessorato all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia.

«Abbiamo ricevuto oltre 100 adesioni e ne stiamo ancora ricevendo – afferma l’Assessore regionale Claudia Maria Terzi – Parteciperanno in moltissimi fra Istituzioni pubbliche e private, Associazioni ed Enti locali della bergamasca, parecchi dei quali, dando seguito al mio invito, hanno inviato contributi e segnalazioni in merito ai problemi o alle potenzialità del territorio». I temi sono i più disparati: «Dalla gestione dei rifiuti alle cave, dalla banda larga alle aree protette: i bergamaschi hanno colto un’occasione importante, quella di fare il censimento delle priorità ambientali e di portarle all’attenzione di Regione Lombardia». Nello specifico, sono prevenute 10 segnalazioni sulle bonifiche, 13 sul tema cave e rifiuti, 12 sull’acqua, 19 sulle aree protette, 4 su energia e reti, 9 sull’inquinamento atmosferico ed acustico.  «L’incontro di Bergamo – spiega l’Assessore – sarà il primo di una lunga serie: fino a metà del prossimo anno saremo impegnati a raccogliere le istanze dei territori, coinvolgendo nel tour sia il livello politico che i funzionari regionali. Non si tratterà – specifica – di una sfilata: affronteremo temi caldi senza sottrarci alle criticità, cominciando a rispondere alle questioni principali già durante l’incontro, rimandando a tavoli specifici le altre tematiche».

AVVICINARE LA REGIONE AL TERRITORIO – «La mia passata esperienza da Sindaco – conclude – mi conferma che troppo spesso la Regione appare distante, quasi irraggiungibile. Non è un caso che, per iniziativa del Presidente Maroni, la Giunta abbia già iniziato a mettere in campo una serie di sedute “in trasferta”, itineranti fra i capoluoghi provinciali. Ecco perché ho optato per una serie di appuntamenti operativi, pensati per sviluppare una relazione diretta e soprattutto una collaborazione continuativa con i portatori d’interesse del territorio».

Nel Programma :

Confronto sui temi emersi dal territorio.

Che aria tira a Bergamo? Il Piano Regionale degli interventi per la Qualità dell’Aria e l’area critica bergamasca

Parchi e aree protette: coniugare biodiversità e sviluppo nelle aree montane: i primi interventi

Tra ambiente e sviluppo: il punto sulla gestione dei rifiuti urbani in bergamasca e la strategia della Regione per il nuovo piano cave della Provincia di Bergamo

Bonifiche e discariche: l’emergenza cromo esavalente e il recupero ambientale delle cave cessate

Servizio idrico integrato: qualità dell’acqua e investimenti sul territorio

Lunedì 7 ottobre, ore 10.00, Bergamo, Spazio Viterbi (Palazzo della Provincia), via Tasso 8 (L’incontro è aperto alla stampa. Alle 12.30 si terrà una conferenza stampa).

SI al “Parlamento” delle Autonomie Locali

autonomi-localiL’Ufficio di presidenza del Consiglio Regionale deliberato con voto unanime la costituzione del Consiglio delle Autonomie Locali, l’organismo di raccordo tra Regione ed Enti locali previsto dalla Costituzione e dallo Statuto d’Autonomia. L’organismo si insedierà giovedì 10 ottobre.  Il CAL esprime parere obbligatorio sui progetti di legge che riguardano il bilancio della Regione e il trasferimento di funzioni amministrative agli enti locali. Può inoltre esprimere pareri su atti fondamentali come lo Statuto e i documenti di programmazione e segnalare eventuali “lesioni dell’autonomia locale da parte di leggi e regolamenti dello Stato al fine del giudizio di legittimità costituzionale”. «Il Consiglio delle Autonomie Locali – ha detto il presidente del Consiglio Regionale Cattaneo – rappresenta uno strumento istituzionale di fondamentale importanza perché mette in collegamento l’istituzione regionale con la rete degli enti locali della Lombardia. In un momento come l’at­tuale in cui la stessa esistenza delle autono­mie locali è resa difficile da mancanza di risorse economiche ed eccessivi vincoli normativi, ruolo e funzioni del CAL assumo­no una valenza strategica». Fanno parte del CAL i presidenti delle Province; i sindaci delle dodici città capoluogo; i presidenti dell’Uncern (Unione nazionale comuni comunità enti montani), Aiccre della Lombardia (As­sociazione italiana per il consiglio dei co­muni e delle regioni d’Europa) e Anci Lombardia. (da Prealpina,2-10-13)

Oltre due milioni dalla Regione per la salvaguardia del territorio bergamasco

untitled.pngRegione Lombardia ha stanziato 16,7 milioni di euro per finanziare decine di opere a salvaguardia del territorio, dalla messa in sicurezza di argini e frane a quelle per prevenire e mitigare il rischio di alluvioni» Queste le opere nella Bergamasca (2.670.000 euro complessivi): Albino, caduta massi su centro abitato e strada provinciale (350.000 euro); Colere, sistemazione idraulica torrente Rino (200.000 euro); Costa Volpino, caduta massi via Nazionale (600.000 euro); Mezzoldo, barriere paramassi (40.000 euro); Palazzago, messa in sicurezza dissesto area cimiteriale (250.000 euro); Predore, caduta massi su centro abitato via Duago (100.000 euro); Songavazzo e Rovetta, manutenzione idraulica torrente Borlezza e valle del ponte per Songavazzo (150.000 euro); Sovere, consolidamento versante via Bottami (100.000 euro); Ubiale Clanezzo, consolidamento muro sostegno via Moro (180.000 euro); Valbondione, manutenzione opere paravalanghe (700.000 euro). (da Eco di Bergamo,1-10-13)

Lombardia: Maroni, farò la rivoluzione della concretezza. 1.1 miliardi alle imprese

“Un grande lombardo, Giorgio Gaber, ci ammoniva che le buone intenzioni da sole non bastano: ‘Se potessi mangiare un’idea – cantava il poeta – avrei fatto la mia rivoluzione’. Ecco, la rivoluzione che voglio fare io e’ quella della concretezza: trasformare le idee che ho illustrato in azioni incisive, efficaci e durature, nell’interesse esclusivo dei nostri cittadini”. Cosi’, Roberto Maroni ha concluso il suo intervento programmatico nell’Aula del Consiglio regionale della Lombardia.maroni.JPG
 Il neo-governatore ha parlato per quasi un’ora illustrando i suoi impegni di legislatura, che ricalcano quelli del programma elettorale “che – ha detto – rappresentano l’oggetto di un patto con gli elettori per conservare quanto di buono e’ stato fatto nelle passate legislature, ma anche un patto per cambiare quello che non va”. Maroni ha riferito di voler puntare molto sull’innovazione e ha spiegato che adesso sono tre le priorita’ amministrative: combattere la crisi economica, contrastare la criminalita’ organizzata e ogni forma di illegalita’, ridurre i costi della politica (obiettivo, meno 10 milioni di costi di funzionamento della Giunta entro la fine della legislatura). Per quanto riguarda la crisi economica, il presidente della Lombardia ha annunciato in particolare “un pacchetto di misure choc a favore delle nostre imprese, del valore complessivo di oltre 1,1 miliardi di euro”, con fra l’altro ”500 milioni di euro per lo smobilizzo dei crediti che le pmi vantano nei confronti degli enti locali e 300 milioni per la cartolarizzazione dei crediti della Regione”.

ROSSI: RISPOSTE CONCRETE PER DARE UN FUTURO AI NOSTRI RAGAZZI

pirellone nuovo.jpgOltre 2 milioni di euro (di cui uno messo in campo da Regione Lombardia) a disposizione degli under 35 lombardi, per favorire la nascita di nuove imprese e promuovere opportunità di impiego per disoccupati, cassaintegrati e iscritti alle liste di mobilità. È questo, in sintesi, l’obiettivo del progetto ‘Start 2013′, finanziato anche da Regione Lombardia (Assessorato allo Sport e Politiche per i giovani). Il progetto è frutto di un accordo fra Regione Lombardia, Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù, Comune e Camera di Commercio di Milano e Unioncamere.

E tra gli obiettivi del progetto : AZIONI DI SOSTEGNO ALL’OCCUPAZIONE PER PMI, SERVIZI GRATUITI PER METTERSI IN PROPRIO, FUTURO E LAVORO PER I GIOVANI, I TEMPI DEL BANDO.  Leggi l’intero articolo su : http://www.giovanipadani.org/sito/2013/03/27/dalla-regione-lombardia-1-mlm-di-euro-per-i-giovani-disoccupati/