Le Mura di Bergamo : come mascherare un reale disinteresse e la voglia di disimpegno

mura x blogCS MuraLa lontananza e la crisi economica rendono impossibili sia l’interessamento che investimenti dello Stato sui nostri beni culturali e, solo grazie alla legge sul Federalismo demaniale, arriva l’offerta gratuita della proprietà.
L’interesse per la proprietà rappresenta oggi lo spartiacque tra coloro che amano il maggior monumento della città e coloro che accampano vari argomenti per coprire il proprio disinteresse per l’argomento. La Lega Nord ha presentato ben tre Ordini del Giorno e la discussione in Consiglio Comunale svelerà presto coloro che hanno a cuore la bellezza della città solo a parole.
E qui di seguito un riassuntivo di quanto fatto fatto e proposto dai rappresentanti della Lega Nord per le Mura di Bergamo :   Riassuntivo – Le Mura

partono i lavori della nuova giunta…

“Il sindaco Giorgio Gori lo ha annunciato due giorni fa e nella mattinata di giovedì 26 giugno i dipendenti del Comune erano già al lavoro. In viale Papa Giovanni sono stati tolti i braccioli antichochard dalle panchine. La decisione era stata presa nella prima riunione operativa della Giunta.”
Bravo il nuovo sindaco… finalmente qualcuno che si occupa subito dei problemi urgenti di Bergamo! Se ne ricorderanno i 10.000 Bergamaschi che hanno disertato le urne, permettendo ai “semper fidelis” (anzi 1.000 in meno) di metterti sullo scranno!

Comunicato stampa : Bruni il cementificatore

e muro 1 L’ex sindaco Bruni difende l’indifendibile quando si tratta di cementificazione della città. Ora che si stanno cominciando a vedere i frutti del suo mandato tutti possiamo capire che il danno “cementificatorio” è ormai irreparabile e che si ripercuoterà per sempre sulla città, anche se in parte è ancora sulla carta. Del resto, come da parole degli allora assessori all’urbanistica e all’edilizia, si voleva “Bergamo al centro di una nuova megalopoli” e doveva scattare l’operazione” ripopolamento della città”!
I palazzi dell’Enel sono ancora più brutti e impattanti nella realtà che nei progetti: così ostruenti la vista di città alta, così stretti uno all’altro, mentre occupano tutta la superficie possibile, lugubri nello scuro del colore, pronti a sovraffollare il quartiere  e ad intasare il traffico.
Per quanto riguarda la SACE non abbiamo ancora dolorosamente assaporato tutto il peso dell’intervento che, vale la pena ricordarlo, prevedeva in origine più di 100.000 m. cubi di volumetrie tra produttivo, uffici, negozi e residenziale. Un’enormità in un quartiere che non a caso si chiama “Conca fiorita” e si distende ai piedi delle mura. Oggi vediamo costruita solo la cosiddetta palazzina degli uffici SACE, che peraltro è già di un piano meno rispetto al disegno iniziale, grazie alle trattative  condotte dall’amministrazione Tentorio che hanno decurtato l’intervento di 12.000 metri cubi e di tre piani di altezze per il  residenziale. Immaginate  comunque che, nonostante tutto il nostro impegno, avremo ancora due palazzi e due serie di edifici tutti di 7 piani , almeno 2 piani più degli edifici circostanti, ancora una volta impattanti sulla visuale di città alta. Un boccone amaro a perenne memoria…
Per quanto riguarda il Gleno, non ci si può gloriare nel giorno dell’inaugurazione della nuova struttura ( opera attesa dalla città), dimenticando che fortunatamente , per il momento, essendo state trovate altre soluzioni economico-finanziarie, la Fondazione non ha ancora deciso di realizzare gli edifici residenziali. Sono previsti l’esagerazione di quasi 115.000 metri cubi di residenziale e commerciale con edifici lunghi 100 metri ed alti 10 piani sui quali la Lega e il centrodestra  hanno sempre dichiarato la contrarietà a causa del consumo di suolo e per l’impatto paesaggistico. Altro che muro del PII Autostrada! Per il momento sembra che non ci sia fortunatamente l’esigenza né l’opportunità della realizzazione. Speriamo che almeno questo intervento possa esserci risparmiato.
Luisa Pecce, Consigliere comunale e segretario cittadino Lega Nord.

Montelungo : ennesimo tentativo di disinformazione delle minoranze

Montelungo.jpgL’Amministrazione affida all’Assessore all’Urbanistica la risposta alla solita fantasiosa trovata delle minoranze per la soluzione del problema Montelungo : ” La capogruppo Nadia Ghisalberti afferma che il Comune potrebbe oggi acquisire a costo zero la ex Caserma Montelungo, essendo venuti meno gli ostacoli giuridici che si frapponevano a tale acquisizione. Si tratta di una affermazione del tutto inesatta, frutto di una scarsa conoscenza delle norme che regolano il trasferimento dei beni demaniali, in particolare quelli con un vincolo culturale diretto, agli enti locali.
La procedura di trasferimento è prevista dall’art 5 comma quinto del D. L.vo n.85/2O10, secondo il quale i beni immobili di che trattasi possono essere trasferiti agli enti locali nell’ambito di uno specifico programma di valorizzazione culturale concordato con l’agenzia del Demanio e con il ministero dei Beni culturali.
Elemento essenziale di detto programma, secondo le linee guida dettate dal Ministero, è rappresentato dalla sostenibilità economica dell’iniziativa. Occorre, in altre parole, dimostrare che esiste un preciso ed attendibile piano finanziario che renda concretamente realizzabile il programma culturale ed il recupero funzionale dell’immobile di cui si chiede l’acquisizione. La ex caserma Montelungo è un immobile di 15.000 mq nel quale si prevede l’insediamento, in via principale, di una attività museale, che non genera utili ma rappresenta un costo. In questo caso il recupero funzionale del bene è stimato (anche a voler essere ottimisti)  con un costo complessivo di almeno 30 milioni di euro, cifra della quale il Comune notoriamente non dispone e che non è nemmeno possibile recuperare con la realizzazione di spazi museali. Resto quindi convinto che l’unica strada concretamente percorribile sia quella che abbiamo messo a punto di concerto con l’agenzia del Demanio e con l’importante supporto tecnico degli Ordini professionali degli architetti e degli ingegneri, nonché di Ance: valorizzare il bene immobile attribuendogli in parte delle funzioni profittevoli, venderlo sul mercato, sviluppare l’intervento attuativo e far sì che al Comune venga trasferita una quota parte della ex Caserma già ristrutturata, da destinare poi a dei servizi culturali. Il mio personale impegno è quello di consegnare entro la fine del mandato i risultati del lavoro tecnico che consentirà finalmente di avviare il recupero dell’importante bene immobiliare, da troppo tempo in stato di abbandono.
Andrea Pezzotta – Assessore all’Urbanistica”

Lega: accordi per assorbire gli appartamenti invenduti.

Palazzo Frizzoni 2.jpgLa Lega Nord in Comune presenterà un ordine del giorno collegato alla delibera sulla variante ai Piani di zona che verrà discusso il prossimo lunedì in consiglio comunale. Il documento mira da un lato al contenimento del consumo di suolo, chiedendo all’amministrazione comunale di non procedere ad autorizzare nuove costruzioni su aree verdi, dall’altro a promuovere accordi per assorbire gli 8000 appartamenti invenduti nel territorio della città di Bergamo, colmando così anche un problema sociale e di sicurezza (interi complessi vuoti) e aiutando gli imprenditori in difficoltà.
L’oggetto del documento è l’impegno ad acquisire gli alloggi invenduti nel territorio del Comune di Bergamo, destinandoli all’Edilizia economica e popolare, tutelando le aree verdi
Il Piano di zona per il decennio 2006-2016 ha individuato 26 ambiti di intervento, alcuni già attuati, altri in fase di realizzazione, altri ancora non attivati. Alcuni di questi ambiti non sono ancora in attuazione o neppure convenzionati e, tra di essi, ve ne sono alcuni che insisterebbero su aree verdi (intervento n. 38 via Daste e Spalenga; intervento n. 40 via Polaresco)
Essendo il fabbisogno di case in edilizia convenzionata è tuttora elevato, considerato che Regione Lombardia sta studiando interventi a sostegno della casa, attraverso l’assorbimento dell’invenduto mediante fondi immobiliari e la successiva messa a disposizione degli immobili a prezzo calmierato; recentemente è stato presentato anche un PDL “Nuove norme per il sostegno dell’edilizia residenziale pubblica mediante assorbimento dell’invenduto”; un intervento di questo tipo è già stato effettuato convenzionando parte dell’invenduto del comparto ex Magrini; l’assorbimento dell’invenduto permetterebbe inoltre di garantire immediata liquidità agli imprenditori edili in difficoltà, oltre a sanare i “buchi” che si sono creati in varie zone residenziali cittadine (ad esempio zona via A. Maj);
Considerato altresì che la tutela delle aree verdi ed il contenimento del consumo del territorio sono punti fondanti di questa amministrazione comunale; impegna sindaco e giunta a stipulare accordi con gli imprenditori edili e con le loro associazioni affinché gli alloggi invenduti nel territorio del Comune di Bergamo possano essere acquisiti e successivamente destinati all’edilizia economica e popolare a prezzo calmierato, senza un ulteriore consumo di suolo.

Comunicato stampa : La Lega su Città Alta

LN - LL - Bossi - UFFICIALE.jpgLEGA NORD – LEGA LOMBARDA
per l’indipendenza della Padania
Via Berlese 1 -24124 BERGAMO (Padania)-
tel.035.363.111 – fax 035.363.183
e-mail: info@leganordbergamo.org – Internet:
www.leganordbergamo.org

 — Bergamo 16/04/2012

 Comunicato stampa

Città Alta, dalla Lega Nord la richiesta di maggiori tutele per il patrimonio storico, ambientale e paesaggistico

 

Proseguendo sulla linea di salvaguardia di Città Alta e del patrimonio storico ambientale e paesaggistico, la Lega Nord ha presentato un ordine del giorno per l’individuazione di precisi ambiti destinati alla realizzazione di garage e autorimesse e parcheggi di superficie sotterranei. “L’obiettivo -spiega Luisa Pecce, vice-presidente della Commissione Urbanistica e firmataria dell’odg- è regolamentare la loro realizzazione in una zona che merita la massima tutela, anche tenendo conto dei rischi idrogeologici, storici e paesaggistici e  dei vincoli già previsti dai decreti ministeriali. Considerato che in tempi più o  meno recenti sono state molte le richieste di permesso di costruire autorimesse e parcheggi sotterranei nelle immediate vicinanze e molto spesso ridosso al piede delle mura  venete (che voglio ricordare non hanno fondamenta perché si appoggiano a terrapieni) e che il Piano particolareggiato di città alta non prevede una precisa regolamentazione ma offre indicazioni generiche, riteniamo che sia quanto mai necessario intervenire per regolamentare il settore, spesso difficilmente gestibile dallo stesso personale per carenza di specifiche normative di riferimento”.
Attraverso l’odg viene richiesto, nello specifico, che si proceda a attuare una variante sul piano particolareggiato di città alta, a varare una nuova normativa  che dovrà essere vincolante anche rispetto alla legge Tognoli e a far sì che gli uffici degli assessorati di pertinenza procedano con la richiesta di Decreti ministeriali appositi tramite coinvolgimento della Soprintendenza ai beni artistici e culturali.
“Con il documento, inoltre – prosegue Luisa Pecce, che nei mesi scorsi aveva presentato altri odg per la tutela di Città Alta -,  intendiamo far sì che il sindaco e la Giunta si impegnino ad invitare gli assessorati all’Urbanistica ed all’Edilizia affinchè si coordinino e  considerino con molta cautela le richieste in corso, memori anche del disastro del cosiddetto parcheggio della Fara, problema tuttora di altissima attenzione. E’ necessario poter dare indicazioni  ai richiedenti senza lungaggini ma con normative precise e congruenti con la salvaguardia delle mura e di tutto il delicato comparto di città alta”.

Sant’Agata, Lega Nord soddisfatta dell’accordo. Ora avanti con Montelungo

thumbnail_11970262_331895_760133_IMG_3488_3_13428247_medium.jpg«Siamo molto soddisfatti dell’accordo raggiunto ieri tra il Comune, il ministero per i Beni culturali, il Demanio e la Sovrintendenza, relativo al complesso di Sant’Agata. Un accordo che è stato possibile raggiungere grazie all’applicazione del federalismo demaniale, voluto dalla Lega Nord e in particolare dall’ex ministro Roberto Calderoli».

Lo dichiara il capogruppo del Carroccio a Palazzo Frizzoni, Alberto Ribolla, che aggiunge: «La Giunta, e in particolare l’assessore all’Urbanistica Andrea Pezzotta, hanno lavorato molto per raggiungere questo importante obiettivo: a lui va il ringraziamento da parte della Lega Nord per il risultato raggiunto. Ora finalmente potremo provvedere a rilanciare il complesso di Sant’Agata, tessera fondamentale nel mosaico per la valorizzazione dell’adiacente complesso del Carmine e operazione da tempo attesa da tutta la città».

Ma da sciogliere rimane un altro nodo: quello relativo alla caserma di Montelungo che dopo l’esclusione dei beni oggetto del federalismo demaniale, rimane ancora immobile: «Il Comune sta lavorando a una procedura che punta sulla sua valenza culturale – spiega Ribolla -. L’auspicio è che il Demanio possa concederla gratuitamente al Comune per procedere alla sua valorizzazione, così come avvenuto per Sant’Agata».

“Via Quarenghi 33, una vittoria della Lega Nord”

viaquarenghi1.jpg“La notizia dello stanziamento di un contributo da parte della Fondazione Cariplo al progetto di ristrutturazione del palazzo al civico 33 di via Quarenghi è una vittoria per la Lega Nord e per tutta la città”. Lo dichiara il gruppo cittadino del Carroccio, che da tempo sta seguendo il progetto a cui la Fondazione Cariplo destinerà 800 mila euro: “Abbiamo sempre creduto fortemente in questo progetto – dichiara Luisa Pecce, segretario cittadino della Lega Nord e consigliere comunale a Palazzo Frizzoni -, in quanto non è un semplice progetto edilizio ed urbanistico, ma è soprattutto un disegno di rilancio e di riqualificazione di una delle zone maggiormente degradate della nostra città, che tiene conto dei suggerimenti più attuali degli studiosi in materia di urbanistica”.
Il progetto è lontano da quello presentato dalla precedente Amministrazione guidata dall’ex sindaco Roberto Bruni, definito da Pecce “miope”, in quanto “non considerava in prospettiva situazioni sociali che già oggi, a pochi anni di distanza, possiamo toccare con mano. Il coraggio di aver saputo cambiare, nonostante le critiche – – prosegue la consigliera -, oggi ci ha premiato con un finanziamento decisamente importante, che ci gratifica del lavoro fatto per migliorare quella zona di Bergamo. Un plauso va soprattutto all’assessore alla Sicurezza Cristian Invernizzi, che ha sempre dimostrato di impegnarsi seriamente per dare risposte concrete ai cittadini di via Quarenghi, che da anni manifestano il loro disagio”.
Il contributo servirà per ristrutturare il palazzo al civico 33 di via Quarenghi dove saranno ricavate 24 unità abitative (entro giugno 2012) e oltre a 20 uffici, un front office e uno spazio teatrale, con una forte valenza sociale. “La realizzazione di questo progetto, così fortemente voluto dalla Lega Nord, dovrebbe finalmente permettere una riqualificazione di via Quarenghi – afferma il capogruppo del Carroccio Alberto Ribolla -, concretizzando uno degli obiettivi definiti dal Carroccio come prioritari fin dalla campagna elettorale: rilanciare le zone degradate della città, per una Bergamo più sicura e vivibile”.

via Autostrada e non solo..

09-01-31 basta cemento rid.jpgQuella parte di cittadini, che, al di sopra dei propri interessi, hanno a cuore il futuro della nostra città, gioiscono per la revisione del progetto di via Autostrada. La Lega, da sempre schierata contro la cementificazione indiscriminata, ha svolto anche in questo caso un ruolo di primo piano presentando in consiglio comunale un ordine del giorno, primo firmatario il capogruppo della Lega Nord Alberto Ribolla, tendente ad impegnare l’Amministrazione alla ricerca di soluzioni alternative.

pecce-ribolla 091120 Commissione 3.jpgInfelici decisioni di antecedenti  amministrazioni stanno per sommarsi alla pesantissima eredità della precedente amministrazione in materia di progetti urbanistici. Come via Autostrada, la ex-Enel, ex-Sace, ex-Reggiani, Molini Moretti, via Gleno, ecc. dove sono state concesse altezze e volumetrie abnormi, contro le quali la Lega si è sempre battuta.

Ma queste osservazioni, come nota la vicepresidente della Commissione Urbanistica Luisa Pecce, portano in evidenza anche un altro fondamentale aspetto : per garantire un piano di sviluppo urbanistico “umano”, adeguato alla nostra città e rispettoso della sua identità, è diventato indispensabile rivedere e valorizzare i “beni culturali e paesaggistici” della città, improntando il loro valore, oltre che nell’arido campo del PGT, in quelli della cultura e del turismo. Prendendo spunto da via Autostrada, bisogna cominciare dal “bene paesaggistico” di rilevanza internazionale di Città Alta rivedendo coni panoramici e cannocchiali che devono partire almeno dai limiti del territorio comunale e garantire una visuale aperta dalle strade di grande percorrenza.

Via Autostrada, un altro sfregio urbanistico firmato centrosinistra

 rifiuti,comunicato-stampaComunicato stampa

  Via Autostrada, un altro sfregio urbanistico firmato centrosinistra 

 

Un vero e proprio sfregio urbanistico. Così il gruppo Lega Nord definisce la nuova Coop di via Autostrada attualmente in fase di realizzazione. Un’ opera che rientra in un Piano integrato d’intervento approvato dall’ex Giunta di centrosinistra guidata da Roberto Bruni, a cui la Lega Nord si era da sempre opposta. 

“La nuova costruzione, che prevede la realizzazione di 5 mila metri quadrati di uffici e altrettanti di commerciale – spiega il capogruppo Alberto Ribolla – è un altro “regalo” della Giunta Bruni. Siamo convinti che un insediamento di queste dimensioni, infatti, così come abbiamo più volte affermato, rischi di mettere definitivamente in ginocchio i  commercianti della parte Sud della città,  in un raggio di circa 400 metri in cui oggi si concentrano numerosi  ipermercati:  Esselunga, Pellicano, Molini Moretti. Una vera e propria invasione quella voluta dal centrosinistra,  che negli anni ha messo a dura prova i piccoli negozi di quartiere”.

Secondo il gruppo Lega Nord, inoltre, la costruzione è ancora peggio di quanto ci si sarebbe aspettati: “Quell’enorme palazzone costruito su un’area verde rovina impietosamente la vista di Città Alta – prosegue Ribolla -, diventando di fatto il nuovo biglietto da visita di Bergamo. La Coop, infatti, sarà la prima cosa che balzerà agli occhi di tutti coloro che dall’autostrada faranno il loro ingresso in città. E pensare che qualche anno fa, proprio in quell’area, l’allora sindaco Bruni aveva fatto rimuovere uno dei cartelli con la scritta Berghém, giustificando il blitz ferragostiano con la volontà di sostituire il cartello in dialetto con un altro cartello di benvenuto. Certo, quello di un’insegna Coop! Questa è la grande attenzione che il centrosinistra negli anni ha riservato al turismo della nostra città ”. Per il gruppo Lega Nord, dunque,  la nuova Coop di via autostrada è l’ennesima opera frutto della politica di cementificazione pesante attuata dal centrosinistra: “Una politica – rimarca il rappresentante del Carroccio – che invece di riqualificare le periferie, come promesso allora in campagna elettorale, ne ha peggiorato la vivibilità, eliminando le aree verdi e intasandole di supermercati e nuove costruzioni.  A questo modo di amministrare la Lega Nord si è da sempre opposta e continua ad opporsi:  un esempio è  la riduzione delle volumetrie e dei grandi spazi commerciali attuata nel Pgt che ha portato, tra l’altro, all’eliminazione del centro commerciale alla rotatoria di Longuelo”.

Lega Nord – Lega Lombarda –Segreteria Provinciale di Bergamo

ECOMOSTRI….

ecomostro2.jpgEcoMostri…nessun riferimento a certi giornalisti nostrani…ma alle costruzioni che stanno spuntando in città GRAZIE ALLE CONCESSIONI DELLA PASSATA AMMINISTRAZIONE.  I cittadini se ne stanno accorgendo e potranno così rendersi conto di cosa sarebbe diventata la nostra città se non si fosse posto un freno per il futuro spedendo a casa i cementificatori…

Via Quarenghi, è finito il tempo delle strumentalizzazioni”

via-quarenghi,pecce,Progetto per il civico 33 di via Quarenghi all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale :   Non è tutto oro quello che la minoranza fa brillare. L’idea della passata Amministrazione sull’edificio  al civico 33 di via Quarenghi brilla molto meno della nostra proposta, pensata con attenzione e mirata al bene pubblico senza facili demagogie” – ad affermarlo è Luisa Pecce, segretario cittadino della Lega Nord e vice-presidente della commissione Urbanistica a Palazzo Frizzoni, intervenendo in merito al progetto al civico 33 di via Quarenghi, che sarà all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale di lunedì.     La richiesta di ricapitalizzazione di “Bergamo Infrastrutture  – spiega Pecce – è l’occasione per fare finalmente chiarezza su questo tema, con onestà  e superando una volta per tutte le facili strumentalizzazioni. Quello che proponiamo è un progetto che non è solo urbanistico ed edilizio ma è soprattutto un disegno di vero rilancio e di riqualificazione che tiene conto dei suggerimenti più attuali degli studiosi in materia di urbanistica, che invitano alle cosiddette “ buone pratiche” per ottenere la massima qualità di vita nella città. Una delle prime norme: decentrare, diversificare, mirare al mix sociale”. Un progetto, in pratica, lontano da quello ereditato dall’amministrazione Bruni: “Formulato magari in buona fede, il progetto elaborato da chi ci ha preceduto – commenta Luisa Pecce – era miope ed  obsoleto, in quanto non considerava in prospettiva situazioni sociali che già oggi, a soli tre, quattro anni di distanza, possiamo toccare con mano”.  Il segretario cittadino respinge le accuse delle minoranze: “Diversamente da quanto si voglia far credere – sottolinea –  non abbiamo buttato a mare tutto il  lavoro di chi ci ha preceduto: abbiamo recepito in toto i suggerimenti che erano emersi dai residenti negli incontri di bilancio partecipativo, valorizzandoli al massimo. Addirittura abbiamo dovuto “resuscitare” e mettere finalmente nero su bianco il progetto culturale di uno spazio teatrale che era rimasto un’ipotesi nel mondo delle idee, senza nessun riscontro sulle planimetrie. Perfettamente consapevoli della necessità di costruire luoghi d’attrazione abbiamo pensato di destinare gli uffici all’assessorato Opere pubbliche. Tutto questo ci costerà un milione in più ?”.

I COSTI

Relativamente alle osservazioni fatte di incremento del costo dell’operazione di via Quarenghi è necessario fare alcune precisazioni. La trasformazione, rispetto al progetto iniziale, di locali pensati all’housing sociale in spazi destinati ad uso ufficio e laboratori culturali è derivata da esigenze legate al territorio come risposta ad un disagio della comunità relativamente ad un’area divenuta negli anni degradata. Il maggiore costo di questa modifica ipotizzato in  1.050.000 euro  viene ampiamente coperto da voci che hanno carattere finanziario e non :  

– la destinazione di spazi come uffici dei Lavori Pubblici permetterà di risparmiare circa 94.000 euro all’anno essendo il costo della sede in via Canovine più oneroso e logisticamente non idoneo ( non sono considerati in queste voci  i risparmi derivanti da una logistica ottimizzata legata alla vicinanza con il comune );

– ulteriore risparmio deriverà dalla Polizia annonaria che trasferendosi nel nuovo edificio porterà ad un risparmio di  20.000 euro annui.

Il totale risparmiato sarà pari a 114.000 euro (circa l’11 % dell’investimento) e sarà recuperabile in meno di 10 anni di attività.

Per quanto riguarda il finanziamento della Regione Lombardia verrà ridimensionato l’importo destinato a via Quarenghi ma rimarrà invariato il totale destinato ad altre iniziative per cui di fatto non diminuirà l’apporto finanziario destinato al Comune.

“Spero che anche la cittadinanza  – conclude Pecce – abbia ora modi di apprezzare, con la consapevolezza dei dati, quello che, a mio parere, è la migliore soluzione possibile ad uno dei problemi più annosi per la nostra città”. 

Piano Sace, la Lega continuerà a vigilare sul progetto

Luisa Pecce, consigliere della Lega Nord, replica all’ex assessore Luigi Nappo in merito al piano integrato di intervento della Sace.

Sace - da sotto.jpgA ciò sollecitata, approfitto per ripetere ancora una volta quello che forse i cittadini di Bergamo si sono stancati di sentire: che tutte le strade  che era possibile in contrattazione percorrere senza aggravio di costi per il Comune con chi aveva già in mano un  PII approvato, sono state battute e nessuno spadone, come affermato, è stato riposto nel fodero.

E’ pur vero che gli originali palazzi di 15 piani, 10 anni di lavori previsti, la trasformazione del Campo Utili in giardinetto del condominio, un assessore che sosteneva questo obbrobrio senza neppure comunicarlo alla Circoscrizione, non esistono più grazie alla battaglie a suo tempo sostenute dai residenti. Certamente l’ideale sarebbe stato per questa Amministrazione aver ereditato una mano libera piena sul progetto, ma purtroppo così non era. La Giunta Bruni ed in particolare l’ex Assessore all’urbanistica Grossi avevano già perseguito, con incredibile caparbietà (e perfino con sospetta sollecitudine) l’iter di approvazione arrivando a varare il PII negli ultimissimi giorni di governo. Con il cambio di maggioranza è stato possibile proseguire nella revisione della convenzione salvaguardando anche il Campo Utili, cui si vuole mantenere la vocazione a destinazione sportiva della città. Il restyling riguarderà tribune, spogliatoi e palestra dando valore aggiunto all’impianto, gli alberi ed il verde saranno rispettati, lo sbancamento radicale per tutta la superficie ed il cambio d’orientamento del campo di calcio precedentemente previsti non saranno realizzati con risparmio di denaro e rispetto dei luoghi. Il sottopasso di via Baioni, del tutto eliminato, sarà sostituito da un rondò per l’immissione di una via Pinetti allargata a doppio senso. Certamente sarebbe stato auspicabile ridurre ulteriormente le volumetrie ma nessuno può negare i risultati fin qui ottenuti : 11.400 mc. in meno, altezze dei palazzi residenziali ridotte a 7 piani, la palazzina Sace dimagrita di 10.000 mq, mentre per la parte residenziale il progetto, da presentarsi entro il 30 giugno 2011, è ancora solo nella mente dei proprietari.

09-11-24 Luisa al Consiglio b.jpgE questo progetto dovrà poi passare in Commissione Urbanistica e poi in Consiglio Comunale. In entrambi i casi quelli con lo spadone, ora parte integrante della coalizione che governa la città, propongono, collaborano e vigilano, come volere dei cittadini che a questo scopo li hanno eletti. Diciamo a tutti i cittadini ciò che i residenti che avevano dato battaglia e che si sono mantenuti informati già sanno: la nostra attenzione è e rimarrà sempre alta su questo (ma non solo poichè questo è una parte dei 5 milioni di metri cemento progettati dalla passata amministrazione) intervento che continuiamo a ritenere determinante per il quartiere della Conca Fiorita ed importante per tutta Bergamo.

 

Luisa Pecce

Consigliere Comunale

Vicepresidente Commissione Urbanistica