Altre due aziende rinviano la festa del 17 marzo

Sempre più aziende (ovviamente sempre più al nord) stanno decidendo di lavorare il giorno 17, lasciando sopratutto ai nuovi adepti, le pervicaci sinistre passate solo recentemente dalla bandiera rossa a quella tricolore, di festeggiare l’incoronazione del Re d’Italia !! pionono.jpg(la proclamazione del Regno d’Italia – senza Veneto, Lazio, Friuli, Alto Adige – era avvenuta come tutti sanno il 14 di Gennaio) !! e facendo finalmente contento nella tomba l’acerrimo nemico Rattazzi.   Mentre magari tanti ferventi cattolici condivideranno il pensiero del Papa PioIX che il giorno 18 Marzo condannò l’avvenimento e poi scomunicò la Casa Regnante !!savoia.jpg

Altri invece preferiranno ricordare mestamente quei giorni in cui una parte dei popoli italiani, rappresentati da un Parlamento eletto dal 2%, si trovarono forzati a convivere per pagar sempre più tasse; una Sicilia senza un metro di ferrovia mentre in Lombardia la tratta Milano-Bergamo era a doppio binario (meglio che nel 2011), un Sud col 90% di analfabetismo e un Nord con il 40%… e con tante intelligenze lungimiranti messe a tacere…

“Unità d’Italia: io non festeggio”. In migliaia su Facebook

La polemica – Crescono di ora in ora gli aderenti all’appello che invita a non celebrare alla festa nazionale del 17 marzo prossimo. Molti sono leghisti bergamaschi

“Cento cinquanta anni dell’unità d’Italia: io non festeggio”. Crescono di ora in ora gli aderenti all’appello che invita a non celebrare alla festa nazionale del 17 marzo prossimo, come stabilito dal Consiglio dei ministri. Una decisione che ha mandato su tutte le furie i ministri leghisti, fortemente critici nei confronti delle indicazioni del governo. Il bergamasco Roberto Calderoli, titolare della Semplificazione, ha parlato apertamente di “Follia”. Un giudizio condiviso anche dal presidente della provincia Ettore Pirovano che, intervistato da Bergamonews, ha ricordato come in un momento di crisi anche un giorno di lavoro in meno sia fondamentale, soprattutto come segnale per l’economia.

Su Facebook l’appello a non festeggiare il 17 marzo è stato condiviso da tanti appartenenti al Carroccio. Alcuni esponenti di primo piano della segreteria bergamasca hanno deciso di iscriversi al gruppo. Qualche nome: Cristian Invernizzi, segretario provinciale, Roberto Pedretti, consigliere regionale, Bruno Bosatelli, segretario di sezione in Valseriana, Giovanni Malanchini, sindaco di Spirano, più molti altri simpatizzanti.