Ci sono Province inutili (sopratutto al sud), ma non sia questa la scusa per ridurre le autonomie locali.

Bautonomie-locali,en 44 costituzionalisti di varie aree hanno elaborato un documento sul processo di riforma degli enti locali che esprime numerosi rilievi al ddl messo a punto dal ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Graziano Delrio, relativamente a quanto messo in atto per le Province. In un lungo documento intitolato «Per una riforma razionale del sistema delle autonomie locali», indirizzato significativamente alle commissioni Affari costituzionali e ai gruppi parlamentari di Camera e Senato – è stato evidenziato il fatto che «il sovrapporsi disordinato di provvedimenti di “riforma” del sistema delle autonomie locali» «lascia disorientati». Particolarmente soddisfatte, per l’iniziativa dei Professori, le Province che per bocca del presidente dell’Upi Antonio Saitta, hanno chiesto «la difesa delle regole» e non «un’operazione di populismo massmediatico». L’appello dei 44 non lascia margini di interpretazione: «Riteniamo che non si possa comunque con legge ordinaria sopprimere le funzioni di area vasta delle Province e attribuirle a Regioni e Comuni né trasformare gli organi di governo da direttamente a indirettamente elettivi, né rivedere con una legge generale gli ambiti territoriali di tutte le Province». Mostrano poi «perplessità» sulla strada della revisione costituzionale e sull’«opinabilissimo provvedimento di commissariamento fino a giugno 2014 di tutte le Province con organi in scadenza prima della prossima tornata elettorale-amministrativa», perché «appare per molti versi una scorciatoia, fonte di ulteriori complicazioni per il rischio di un mancato rispetto del principio autonomistico sancito in Costituzione». Al contrario sarebbe necessario «tracciare una linea di riforma delle autonomie locali condivisa ed efficace». (da Eco di Bergamo,22-10-13)

INSOMMA, I TAGLI DEVONO ESSERE FATTI AL CENTRO E LASCIARE ALLE REGIONI DI DECIDERE PER SE’, CIASCUNA CON I SOLDI CHE HA RICEVUTO DAI PROPRI ABITANTI.

In Regione il nuovo Consiglio delle Autonomie Locali

untitled.pngSi è insediato, nell’aula consiliare di Palazzo Pirelli il nuovo Consiglio delle Autonomie Locali. L’organismo statutario ha l’importante funzione di “consultazione permanente tra regione e sistema delle autonomie locali”. Presidente é risultato eletto Virginio Brivio, sindaco di Lecco.
«Il Consiglio delle Autonomie – ha detto il presidente della Regione Roberto Maroni –  è un organismo di rilievo per la vita della Regione: il consiglio regionale considera perciò importante il suo contributo. Nel nostro Statuto il CAL è inserito all’interno della parte dedicata alla sussidiarietà. Non a caso questo organo sarà tanto più funzionale quanto più saprà rendere i processi decisionali condivisi e partecipati. Mi auguro che il Consiglio possa essere sempre più capace di dare contributi di merito all’elaborazione di provvedimenti fondamentali in un momento in cui nel nostro Paese viene messa a rischio la sopravvivenza degli enti locali. Mai come oggi le autonomie vengono messe sotto attacco da una serie di provvedimenti che intendono ridefinire l’intero sistema dei governi».

Autonomie locali, al via collaborazione tra Consiglio regionale e Province

Boni davide ripulita.jpgSi è svolto presso la sede del Consiglio regionale lombardo, l’incontro tra la Consulta Upl delle Province Lombarde e il Presidente del Consiglio della Regione Lombardia Davide Boni sul tema della Carta delle Autonomie Locali e del nuovo ruolo dei Consigli Provinciali : 


 “Assemblee più forti danno esecutivi più forti: per questo motivo – commenta il Presidente Boni – ritengo sia preziosa la collaborazione tra il Consiglio Regionale e le Province lombarde su temi di interesse comune che possono dare un ruolo determinante ai singoli consiglieri, chiamati a dare voce alle istanze del territorio che rappresentano. Anche alla luce dei cambiamenti normativi, come hanno anche evidenziato le Province, è quindi fondamentale riuscire a portare a compimento il processo di Riforma federale dello Stato, valorizzando il ruolo dei singoli enti ed approvando la nuova Carta delle autonomie locali, sensibilizzando in maniera congiunta lo stesso Governo. Peraltro il fatto che il testo elaborato dal Ministro Calderoli abbia trovato l’adesione da parte dell’Upl conferma come la strada sulle riforme intrapresa è quella giusta. Ho dato quindi la disponibilità al Coordinatore Dapei per sollecitare le istituzioni nazionali ad accelerare il processo di riforme già intrapreso”.


 “Come Presidenti dei Consigli provinciali abbiamo approvato, nel corso dell’assemblea dell’UPI svoltasi a Catania la settimana scorsa, – commenta il Coordinatore nazionale della Consulta dei Presidenti del Consiglio dell’UPL e il vice Coordinatore nazionale dei presidenti dei Consigli provinciali, Bruno Dapei – un ordine del giorno che sollecita l’approvazione in Senato della carta delle Autonomie, così come proposta dal Ministro Calderoli. Il documento contiene infatti importanti passaggi che valorizzano il ruolo delle assemblee elettive come presidio democratico delle comunità territoriali che gli enti locali rappresentano. In qualità di Coordinatore dei Presidenti del Consiglio delle Province lombarde chiedo dunque al Presidente Boni di sollecitare nelle sedi competenti l’approvazione della Carta delle autonomie, nella versione proposta dal ministro Calderoli, e di portare avanti da capofila le istanze di promozione e valorizzazione del ruolo delle assemblee elettive”.