dalla Regione il via al progetto di riqualificazione di Zingonia

belotti,zingonia,aler-bergamo,Zingonia sarà rilanciata con un progetto generale di riqualificazione urbana e sociale, condiviso dai Comuni di Boltiere, Ciserano, Osio Sotto, Verdellino e Verdello e dalla Provincia di Bergamo. Lo ha confermato l’assessore regionale alla Casa, Domenico Zambetti, al termine del Comitato tecnico che ha approvato l’Accordo di programma di Zingonia, alla presenza anche dei rappresentanti dell’Aler di Bergamo, di Infrastrutture Lombarde e dell’ Assessore al Territorio, Daniele Belotti. Il progetto prevede l’abbattimento delle torri degradate di Ciserano per fare spazio a verde ed edifici a uso terziario, direzionale, commerciale e sanitario. Sono previste azioni di riqualificazione dell’housing sociale, per le quali l’assessorato regionale alla Casa ha investito 5 milioni di euro e 1,7 l’Aler Bergamo. Nell’accordo di programma è compreso un «laboratorio sociale» per arrestare il degrado – anche edilizio – della zona, in particolare nell’area di Verdellino tra corso Asia e piazza Affari, e di un centro di sicurezza locale a Boltiere, la riqualificazione dell’asta stradale di corso Europa con la connessione delle reti di piste ciclabili e la messa in campo di strumenti per la gestione della viabilità e della sicurezza. «Pur in un periodo di grande difficoltà, grazie al gioco di squadra tra comuni, Provincia e Regione, stiamo rispettando la tabella di marcia – ha commentato l’assessore Belotti –. Questo intervento può essere veramente l’occasione per un grande rilancio di Zingonia, un progetto in cui anche i privati hanno l’occasione di fare la loro parte. L’area è in una posizione strategica ed è ricca di grandi eccellenze dell’imprenditoria bergamasca e lombarda».

e bravi Laziali… Ma non tutte le Regioni, come sempre, sono uguali..

LA STAMPA E I MEDIA NAZIONALI SONO, ANCORA UNA VOLTA, BEN FELICI DI BUTTARE TUTTO NEL CALDERONE PER DARE UN’IMMAGINE DEL DECENTRAMENTO FALLIMENTARE… MA NON E’ COSI’.  CERTO LE REGIONI DEL NORD POSSONO MIGLIORARE MA SONO SEMPRE QUELLE CHE SOSTENGONO L’INTERA ECONOMIA NAZIONALE, BEN DIVERSAMENTE DALLE ALTRE…belotti serissimo.jpg

Una cena da otto euro, spostamenti in scooter, viaggi in seconda classe. Gli italiani chiedono trasparenza e sobrietà, la Lega Nord prova a rispondere nonostante diamanti e spese pazze spuntati nel bilancio del Carroccio nei mesi scorsi. E lo fa con un leghista doc che in fatto di risparmio ha solo da insegnare: l’assessore regionale Daniele Belotti. E’ noto che il titolare di Urbanistica e Territorio preferisca le feste di paese ai ristoranti di lusso, ma non c’è niente di meglio della completa nota spese presentata al 15 settembre scorso per verificare tutti i rimborsi chiesti dall’assessore dopo viaggi di lavoro. La si può scaricare direttamente da qui. Si va dai pedaggi autostradali ai biglietti del treno ad alberghi, pranzi e cene. In totale da gennaio al 15 settembre Belotti ha speso duemila euro e tre di cui 416 euro di aereo, 712 di treno, 131 in ristoranti, 183 in alberghi, 425 in trasporti, 126 tra autostrada e parcheggi.

Sicurezza del territorio. Fondi regionali per 5 Comuni

belotti serio -conferenza.jpgUn milione e 250 mila euro: questo l’ammontare dei fondi che la Regione Lombardia ha destinato a quattro Comuni della Valle Brembana e a Gorno colpiti dall’alluvione nel 2002. Ieri l’Assessore al Territorio del Pirellone Daniele Belotti ha firmato la «Convenzione per la riprogrammazione delle economie dei piani straordinari di interventi» alla presenza dei sindaci di Branzi, Carona, Gorno, San Giovanni Bianco e Vedeseta. All’incontro ha partecipato anche il primo cittadino di Pisogne. «Questa convenzione – commenta l’assessore della Lega Nord – dimostra la grande attenzione che la Regione continua ad avere nei confronti della provincia bergamasca e della difesa del territorio. Complessivamente a favore di tutta la Lombardia sono stati messi a disposizione 3.498.504 euro». Il paese orobico maggiormente interessato dai fondi è Branzi che riceverà 700 mila euro. Il Comune li utilizzerà per completare la regimazione idraulica della parte alta del bacino Valle Scura e dei torrenti. Altri 200 mila euro andranno a favore, invece, dell’intervento a Vedeseta per lo studio geologico di un movimento franoso, 150 mila euro, poi, a Carona per la sistemazione della strada verso il Lago del diavolo e Fregabolgia. La stessa cifra verrà impiegata da Gorno per la difesa spondale a valle dell’abitato di Gorno. Infine, per quanto riguarda la provincia bergamasca, il Pirellone ha stanziato 50 mila euro a favore di San Giovanni Bianco: in questo caso si tratta di opere di difesa del suolo sul versante tra Paccacorna e Cornalita. Un ringraziamento particolare è stato rivolto dal sindaco di Branzi Gabriele Curti che si è fatto portavoce di tutti gli altri primi cittadini che hanno sottoscritto il documento: «L’attenzione della Regione è determinante per territori come quello della Valle Brembana». L’assessore Daniele Belotti, ricordando che i «fondi derivano dal ricavato delle economie relative a degli adempimenti risalienti al 2000 e al 2002», ha sottolineato la considerazione che il Pirellone «nonostante la situazione di difficoltà economica, dimostra e continua a dimostrare nei confronti della Bergamasca a cui sono stati assegnati nell’ultimo periodo 16 milioni e 500 mila euro». Inoltre, ha ribadito quelli che sono gli obiettivi di Milano: «Nei giorni scorsi la Giunta ha approvato un progetto di legge sulla difesa del suolo e che riguarderà i Comuni soggetti a frane ed esondazioni. Assegneremo maggiori compiti organizzativi e operativi all’Ersaf e verrà introdotto il concetto di invarianza idraulica. Tutte le nuove edificazioni non potranno più prevedere lo scarico nei corsi d’acqua, ma dovranno avere dotazioni come pozzi o pavimentazioni impermeabili per favorire il drenaggio naturale. Questo rappresenta un problema molto forte nella zona nord di Milano e di Bergamo». Altro impegno preso dalla Regione è «la gestione dell’espansione urbanistica che dovrà tenere conto dei problemi idrogeologici». (Eco di Beragmo,21-09-12)

FESTA LEGA NORD a CHIUDUNO

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da giovedì 20 a domenica 23 Settembre
c/o Centro Fieristico “Palasettembre” –
via M. della libertà, CHIUDUNO

Saranno presenti:

Giovedì 20-set:
On. Matteo SALVINI
Segretario Naz. Lega Nord-Lega Lombarda
Giosuè Frosio
Consigliere Regione Lombardia

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Venerdì 21-set:
Roberto Pedretti
Consigliere Regione Lombardia
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Sabato 22-set:
Daniele Belotti
Assessore Territorio e Urbanistica Regione Lombardia
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Domenica 23-set:
On. Giacomo STUCCHI
Vice-Segretario Federale Lega Nord
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La movida modaiola anche per i politici

Consiglieri e assessori sfilano in abiti da lavoro con calciatori e pallavoliste: tutti per via Quarenghi.

belotti,via-quarenghiIn occasione della Notte Rosa in via Quarenghi, i politici a fianco della gente del quartiere, dei calciatori dell’Atalanta e delle pallavoliste della Foppapedretti, hanno celebrato con una sfilata sui generis (e bipartisan) la moda, tema scelto per la serata conclusiva di «Vivi Bergamo il giovedì». Mostrando la massima disinvoltura, si sono svestiti dai panni di consiglieri e assessori per calarsi in quelli di chirurghi, bidelli, muratori e chi più ne ha più ne metta. L’iniziativa, a cura del Comitato di via, è stata organizzata grazie al coinvolgimento dello storico negozio di abiti da lavoro di via Quarenghi «La Giacca», che ha vestito a puntino i modelli e modelle d’eccezione. La sfilata, accompagnata dalla voce narrante della regista Silvia Barbieri, è stata aperta dai due giocatori dell’Atalanta Stefano Lucchini e Riccardo Cazzola.  Tanti gli amici e i familiari dei membri del comitato di via che si sono offerti di sfilare come modelli. Ma l’attenzione della platea (piacevolmente stupita dall’ironia dei rappresentanti del mondo politico cittadino) è caduta sugli amministratori che hanno sfilato in un’atmosfera familiare e calorosa. (da Eco di Bergamo, 14-9-12)

Dalla Regione 1 milione e 250 mila euro contro le alluvioni nella bergamasca

belotti 2b sorriso.jpgLa Regione Lombardia ha concesso un milione e 200 mila euro per interventi di opere idrogeologiche nelle valli bergamasche. “Con i 700 mila euro assegnati dalla delibera regionale di ieri per interventi in Valle Scura, nel comune di Branzi, sarà finalmente possibile completare la messa in sicurezza di tutta l’area – spiega così, con evidente soddisfazione, Daniele Belotti, Assessore regionale al Territorio e Urbanistica, la delibera approvata dalla Giunta su sua proposta, sull’assegnazione delle economie maturate ad alcuni interventi di difesa dal rischio idrogeologico, tra i quali quello di Branzi.  I fondi sono stati assegnati nell’ambito di una delibera che definisce un programma di interventi finanziati con le economie maturate sui fondi assegnati a Regione Lombardia a seguito degli eventi alluvionali di novembre 2000 e del maggio e novembre 2002. Grazie a un utilizzo attento dei fondi messi a disposizione, siamo riusciti a recuperare i ribassi d’asta degli interventi conclusi, riuscendo così a recuperare fondi per integrare e completare alcuni interventi già parzialmente realizzati, in modo da garantirne la piena funzionalità, e per far fronte a situazioni di rischio che a seguito di eventi più recenti hanno subito un peggioramento.” “Proprio i cantieri di Branzi, in valle Grande (800. 000 euro) e in valle delle Ruine (120.000 euro) – ha precisato Daniele Belotti – insieme a quello di Alzano Lombardo, oltre ad essere stati tra i primi cantieri ad essere aperti a seguito di quanto previsto con l’Accordo di programma siglato il 4 novembre 2010 da Regione Lombardia e Ministero dell’Ambiente, sono stati anche tra i primi ad essere conclusi, già nell’ottobre dell’anno scorso. Dopo l’installazione dei paravalanghe, ora, grazie ai fondi assegnati con questa delibera, sarà possibile completare la messa in sicurezza di tutta l’area.” “Quello che stiamo cercando di fare compatibilmente con la burocrazia e la scarsità dei fondi a disposizione, è realizzare le opere in tempi brevi e soprattutto nella massima trasparenza dei costi.” 
Oltre a Branzi, con la delibera sono stati assegnati fondi anche per opere di difesa del suolo nel comune di Carona (150.000 euro), per la sistemazione della strada tra Carona, Lago del Diavolo e Fregabolgia, nel comune di Gorno (150.000 euro) per opere riguardanti il Torrente Riso, nel Comune di San Giovanni Bianco (50.000 euro) per il completamento di opere sul versante Paccacorna – Cornalita e nel comune di Vedeseta (200.000 euro) per studi del movimento di versante. (BergamoNews,7-8-12)

Aspettando Pontida. Il «terreno sacro» nell’amarcord degli anni d’oro

prato Pontida 3.jpgSono un po’ come i templari col Santo Graal. Guardiani di una tradizione e di un simbolo che ormai sanno di leggenda. Bastano i nomi – Ovidio, Giovanni, Franco – , perché a Pontida tutti li conoscono. Sono i tre custodi storici del pratone leghista. Inavvicinabili. «Sè sè, ciao, ciao», liquidano bruscamente l’intervistatore. Col solleone o con la tempesta sono lì a curare e tagliare l’erba, contrastare i raid dei graffitari e porvi rimedio quando il danno è fatto. Hanno tra i 50 e i 70 anni, militanti tuttofare, che non tradirebbero mai la causa del Nord, che per loro significa rendere inespugnabile il «sacro suolo» dei raduni. Sono in attesa della data di quest’anno, per quel momento deve essere tutto in ordine, tutto perfetto. «Pontida si farà, è il nostro cuore, la nostra identità, il nostro popolo», ha assicurato il segretario federale Roberto Maroni, annunciando che giorno e ora (probabilmente a metà ottobre) verranno stabiliti nel Consiglio federale. Il count down è iniziato. E col conto alla rovescia anche il filo dei ricordi si snoda e le aspettative crescono. Nel 2004, per la malattia del Capo, l’appuntamento venne annullato. Capitò solo un’altra volta, nel 2006, annus horribilis per la Lega, segnata da pesanti sconfitte dalle elezioni al referendum sulla devolution. Nel 1993 ci furono addirittura tre «Pontide» e nessuna nel luogo storico per l’impraticabilità del prato. Nel 1995 si fece il 26 novembre. Fu un’edizione particolare, perché venne riconosciuto ufficialmente il nucleo indipendentista, fondato qualche mese prima a San Pellegrino da Borghezio. Chi quel prato l’ha calpestato a ogni edizione (si partì nel 1989-1990, con Luigi Moretti, primo segretario provinciale e primo parlamentare della Lega) sa che qui ci si può aspettare di tutto. Lacrime, fischi, applausi. Una cartina tornasole impietosa e ruspante dei manifesti lumbard. Il popolo di Pontida (che negli anni d’oro ha raggiunto le 100 mila presenze) reclama la sua Woodstock padana. Che da quel primo palco ricavato dal rimorchio di un camion è arrivata ad avere impianti e attrezzature sempre più sofisticate. L’organizzazione (dal ristoro ai parcheggi, dal montaggio allo smontaggio) è sempre saldamente in mano bergamasca, mentre la parte degli stand e delle esposizioni (con gadget sempre più fantasiosi) è sotto l’ala federale. Cos’è Pontida per i leghisti? «È un luogo simbolo da pellegrinaggio – risponde l’assessore regionale Daniele Belotti, un vero recordman, che vanta il “sempre presente” –. La cosa bella per far capire quanto i leghisti ci tengano e siano attaccati al pratone è che, dopo la manifestazione, per terra non si trovi una carta. Se qualcuno la butta, qualcun altro la raccoglie. È una forma di rispetto». Per lui – che dal 1994 è anche il «regista» e lo speaker ufficiale della kermesse, condendo con sottolineature pepate i vari passaggi – l’edizione storica resta quella del 1997: «Si è fatta in mezzo metro di fango. Anche nei giorni prima si è lavorato in condizioni difficilissime». La più emozionante? «Sicuramente quella del 2005, il ritorno del capo. È stata la più intensa dal punto di vista emotivo». È d’accordo Pierguido Vanalli, sindaco di Pontida: «Quell’anno Umberto Bossi, a sorpresa, venne una settimana prima a vedere se stava andando tutto bene nell’organizzazione. Fu la sua prima uscita ufficiosa post malattia. Per l’occasione si è fermato a cena e a vedere uno spettacolo di burattini. Fu una visita inattesa che ci emozionò tutti». Vanalli ricorda quando «passavo in bici a vedere i raduni e non ero ancora militante. Momenti che hanno sicuramente contribuito a farmi entrare nel movimento. Pontida è da sempre il luogo dove vengono lanciate le iniziative politiche della Lega; ma è anche un test per capire gli umori della base». A qualcuno resta il rammarico di non averci fatto il Centro culturale del Carroccio in quell’area (negli Anni Novanta si stava concludendo l’acquisto dei terreni ad opera di una fondazione della Lega, ma l’operazione naufragò per veti dall’alto) e dice, «per rispetto della storia, il raduno si deve alla Liga veneta. Fu Franco Rocchetta a suggerire a Bossi il nome di Lega Lombarda. Da lì nacque l’idea della commemorazione storica di Pontida». (da Eco di Bergamo,8-7-12)

l perchè di sterili polemiche

Belotti a Sola: “Ma quali assenze? A ognuno il suo ruolo”

belotti incazzato.jpgIl leghista Daniele Belotti, Assessore Regionale all’Ambiente, risponde all’intervento del consigliere regionale dell’IdV Gabriele Sola. “In merito alle solite polemiche sterili e strumentali del consigliere Gabriele Sola, faccio cortesemente notare al rappresentante dell’Italia dei Valori che, prima di ricercare in modo ossessivo la visibilità sui giornali, sarebbe utile e opportuno che si leggesse i regolamenti del Consiglio Regionale – osserva Belotti -. Ricordo a Sola che l’audizione viene convocata dalla commissione consiliare su richiesta di un consigliere oppure di terzi (comitati, comuni, etc) e non dalla giunta”.
Belotti continua: “Ricordo a Sola che alle audizioni vengono invitati i componenti della commissione e non gli assessori; che è previsto l’ascolto degli auditi ed eventuali domande da parte dei componenti della commissione ma non interventi da parte dei commissari. Il sottoscritto ha partecipato alla visita della commissione all’aeroporto di Orio al Serio, ma non ovviamente alla seduta dell’audizione. Scommettiamo che se vi avessi partecipato, il consigliere Sola mi avrebbe accusato di prevaricazione rispetto al ruolo dei consiglieri? A forza di cercare di apparire sui giornali a tutti i costi e di tenere i piedi in mille scarpe, le contraddizioni e gli scivoloni poi sono inevitabili. Quello che stupisce è che il consigliere Sola ancora non l’abbia capito…”

Belotti: «No ai rifiuti da Napoli nell’impianto Rea di Dalmine»

belotti serio -conferenza.jpgInvoca i principi di autosufficienza e prossimità promossi e sostenuti dall’Unione Europa Daniele Belotti, Assessore regionale al Territorio e Urbanistica con delega ai rifiuti.

«Ho scritto oggi al Ministro Clini – spiega Daniele Belotti – chiedendogli di revocare le Misure straordinarie che, qualificando i rifiuti urbani prodotti da 7 impianti campani come speciali, consentono il loro conferimento ad impianti fuori regione e quindi anche all’impianto Rea di Dalmine. Il Consiglio di Stato stesso ha chiesto (con ordinanza 28.12.2011 n. 6932) al Ministero dell’Ambiente di acquisire una relazione tecnico-scientifica in base alla quale possa valutarsi l’attuale situazione dei rifiuti derivanti da tritovagliatura alla luce del sistema complessivo della normativa comunitaria e nazionale, specificandosi in particolare se essi siano da classificarsi, ai fini del loro smaltimento o recupero, quali rifiuti speciali ovvero rifiuti urbani. In attesa di una risposta in merito, chiediamo che l’autorizzazione al conferimento di questo tipo di rifiuti in impianti fuori regione venga sospeso, anche in considerazione del fatto che viola apertamente i principi (affermati tanto a livello nazionale che di Unione Europea) di prossimità e di autosufficienza provinciale e regionale per lo smaltimento dei rifiuti urbani».

«L’impianto Rea di Dalmine, che è stato voluto e autorizzato a metà degli anni ’90 dalle allora Giunte leghiste della Provincia e del Comune di Dalmine per risolvere in modo responsabile una situazione di emergenza legata ai rifiuti, – conclude Belotti – è l’esempio di una scelta di assoluta lungimiranza che ci ha consentito di non ritrovarci in situazioni analoghe a quelle che stanno vivendo oggi altre regioni che non hanno avuto e non hanno tuttora il coraggio di fare scelte impopolari da un lato ma di buon senso e responsabilità dall’altro. Credo, in ogni caso, che impianti di questo genere debbano essere gestiti sempre mantenendo buoni rapporti con il territorio e quindi con il Comune che li ospita»

Belotti: dal 2013 la legge anticemento

belotti serio -conferenza.jpgIl Pirellone dichiara guerra al consumo di suolo e prevede di approvare per il 2013 una legge che incentivi la demolizione, il recupero e la ricostruzione in aree già urbanizzate e disincentivi gli interventi su terreni non urbanizzati. A renderlo noto è stato ieri l’ Assessore regionale al Territorio, il bergamasco Daniele Belotti,che ha partecipato alla presentazione del «Rapporto 2012 sul consumo di suolo», assieme all’assessore ai Sistemi verdi e paesaggio, Alessandro Colucci, e a quello all’Agricoltura, Giulio De Capitani. «Abbiamo preso l’impegno di normare la questione del risparmio di suolo – ha sottolineato Belotti – ma possiamo farlo solo da gennaio 2013». E questo perché tra i Comuni lombardi, 787 hanno approvato il Pgt (51%) e 209 lo hanno adottato (14%), quindi è ragionevole che riescano ad approvarlo entro dicembre di quest’anno. Tuttavia, «548 restano al palo e rappresentano circa il 35%». Questo impedisce alla Regione di legiferare fino all’anno prossimo, perché altrimenti «si creerebbe uno squilibrio tra i Comuni che hanno già approvato il Pgt e quelli che non ancora lo hanno fatto». In ogni caso, il Pirellone manterrà l’impegno e l’anno prossimo emanerà norme specifiche sul risparmio di suolo, «con una legge ad hoc o attraverso una modifica alla normativa vigente».
Secondo Belotti i dati, che parlano di oltre 43 mila ettari di terreno agricolo perso in Lombardia in 8 anni, «devono far riflettere senza farci dimenticare però che l’edilizia occupa in Lombardia 375.000 addetti e che il settore, in una congiuntura di grande difficoltà, sta attraversando un periodo molto difficile». Insomma, «è fondamentale coniugare crescita economica e tutela dell’ambiente, attraverso il recupero dell’esistente, delle aree dismesse e la sostituzione edilizia». In particolare, spiega l’assessore bergamasco, «bisogna puntare sulla sostituzione edilizia, perché, se si calcola l’investimento a medio termine, costa meno demolire e ricostruire con classi energetiche migliori, piuttosto che riqualificare brutti edifici degli anni ’50 e ’60». Belotti ha quindi fatto notare che un primo passo concreto per avviare un percorso di tutela del territorio e risparmio di suolo è stato fatto col Piano d’area delle Valli, presentato la settimana scorsa a Bergamo. Con i sindaci, ha detto l’assessore, «lavoreremo soprattutto per semplificare le norme, attraverso un processo di ascolto e un lavoro di approfondimento dei bisogni del territorio». Il tutto per arrivare, entro due anni, «a fissare i paletti necessari per una crescita, più omogenea e moderna, dicendo basta alle seconde case inutilizzate per la maggior parte dell’anno, riordinando lo sviluppo turistico e preservando l’identità di territori». (da Eco di Bergamo,15-5-12)

Dall’inchiesta Boni spuntano le cave d’amianto

belotti incazzato.jpg«Me l’Ulgliola sò gnac chì l’è». Così Daniele Belotti – leghista doc nonché Assessore Regionale al Territorio – ribatte a muso duro alle dichiarazioni di Michele Ugliola, il «pentito» del caso Boni, riportate dal Giornale e relative al progetto per l’inertizzazione l’amianto a Lonate Pozzolo. Interrogato l’altro ieri in Procura, l’imprenditore Giovanni Rossetti aveva negato tutto ma aveva anche puntato il dito contro la Regione: «il progetto è fermo per colpa della lobby delle discariche».

Assessore Belotti, è vero o non è vero che state bloccando il progetto di Lonate Pozzolo?

«Per adesso il progetto è fermo presso un altro assessorato, quello all’Ambiente, per la Valutazione di impatto ambientale. Poi, se verrà accertata la sua compatibilità, si passerà all’autorizzazione integrata che compete al mio. Non è un iter breve anche perché di richieste ce ne sono tante e quando c’è, come in questo caso, l’opposizione delle popolazioni locali, è inevitabile che i tempi si allunghino».

Sta dicendo che hanno ragione gli imprenditori della Krysalide che temono che il progetto sia bloccato?

«Sia chiaro che la decisione finale spetta a noi ma che a me non interessa né chi fa il progetto, né dove si fa. Non basterà a fermare il progetto il fatto che gli abitanti dicano “non lo vogliamo”, perché se dessimo retta agli abitanti non troveremmo mai un posto adatto. Io so una cosa sola: che entro la fine del 2015 la Lombardia deve essere completamente libera dall’amianto, e a chi sta togliendo l’amianto dai tetti non possiamo dire che l’unico modo per smaltirlo è mandarlo in Germania. So anche che se non rispondessi alle richieste delle imprese commetterei un altro reato che si chiama omissione di atti d’ufficio. Quindi la risposta è: se ci sono i requisiti tecnici, il progetto andrà avanti».

Ugliola in realtà dice che c’era pronta una tangente da duecentomila euro per sbloccare il progetto. Lei ha avuto qualche percezione di questa valigia di quattrini pronta ad arrivare in Regione?

«Io Ugliola non l’ho mai conosciuto, non so che faccia abbia. Ma dico solo una cosa: sentiamo le intercettazioni telefoniche realizzate nell’inchiesta su Nicoli Cristiani in cui gli indagati parlando tra di loro dicono senza mezzi termini che l’assessorato al Territorio non è addomesticabile, che uno de problemi principali per i loro affari sono il rigore e la rigidità dei dirigenti del mio assessorato. E se lo siamo stati nel caso di Nicoli Cristiani vuol dire che lo siamo sempre».  (da Giornale.it,10-3-12)

«Camicia verde nella bara. Non è scandalo»

L’assessore regionale Belotti: «Questo indumento è un segno di affetto addosso a un defunto»

belotti 1.jpgCari monsignor Alberto Carrara e Benedetta Ravizza,

che non siate amanti della Lega è cosa nota, ma che bisogno c’è di prendersela anche con i leghisti che chiedono di essere sepolti con la camicia verde? Su, dai, quando muore una persona, si tratti anche del peggior nemico o del delinquente più incallito, si assiste a ciclopici collettivi valzer d’ipocrisia, con commenti che potrebbero riabilitare anche il diavolo. Perfino i più spietati assassini condannati a morte hanno diritto all’ultimo, insindacabile, desiderio. Per questo non capisco i commenti ironici e un po’ sprezzanti letti sul vostro quotidiano. Che male possono fare una bandiera, una camicia o una spilla di un partito indosso a un defunto? Rappresentano semplicemente un segno di rispetto e di affetto verso ciò che quella persona ha fatto e in cui ha creduto in vita. Per questo domando: dov’è lo scandalo? Mi scusi, monsignore, ma che differenza c’è tra «i segni della passione sportiva» e i segni della passione politica? Per lei i primi «sono oggetti della vita personale del defunto, le reliquie degli affetti che ha vissuto» e «per i militanti leghisti, invece, è il segno del partito, di qualcosa che non è proprio». Ma questo discorso vale solo per i leghisti? Non le risulta, per caso, che i militanti di altri partiti, sicuramente di più nel passato, siano stati spesso accompagnati, nel loro ultimo viaggio, da una bandiera con la falce e martello o scudocrociata, da una spilla con la fiamma tricolore o da un foulard rosso? E ancora: che differenza c’è, da morti, tra i simboli dell’ideale politico in cui si è creduto per una vita e quelli legati all’impegno in un’associazione? Lei definisce drammaticamente patetici tutti questi segni della vita messi accanto al morto», ma allora anche il cappello da alpino posto all’interno di una bara di uno storico iscritto all’Ana è patetico? Capisco che lei, dalla sua posizione di ecclesiasta, non veda di buon grado questi gesti materiali e poco spirituali, ma non crede che, con un piccolo sforzo, bisognerebbe cercare di avere un po’ di rispetto verso le ultime volontà di un defunto, anche se in vita si è macchiato della grave colpa di credere nell’ideale della libertà del proprio popolo, di sognare la Padania e di aver seguito un tale «profeta Umberto di Cassano Magnago»? Mi permetta, infine, un’ultima domanda: ma se le dovesse capitare di dover celebrare il funerale di un leghista la cui bara fosse avvolta da una bandiera col Sole delle Alpi, ciò non costituirebbe alcun problema, vero? Detto questo, ne approfitto anche per lasciare qualche indicazione per il mio funerale, per il quale ovviamente non ho presentato istanza di sollecito, visto che magari potrebbe proprio capitare a monsignor Carrara di celebrarlo: bara con interni neroazzurri e Sole delle Alpi intagliato sui lati esterni (sono certo che il mio amico Roby Caprini saprà accontentarmi); per l’abito, camicia verde con giacca tirolese e sciarpa dell’Atalanta mentre per la cerimonia funebre gradirei avere la bandiera della Padania e una maglia della Dea sul feretro. Per le musiche lascio la scelta a parenti e amici, ma fì mia ‘l schèrs de mèt sö Gigi D’Alessio o Nino D’Angelo. Il tutto però con tono sobrio, altrimenti chissà poi cosa scriverebbe Benedetta Ravizza…

Cordoglio della Lega per la scomparsa di Bosis

L’assessore regionale Daniele Belotti e i consiglieri Roberto Pedretti e Giosuè Frosio esprimono il loro cordoglio per la scomparsa di Diego Bosis.

“Il suo ricordo di uomo sportivo – dichiarano i rappresentanti della Lega Nord – che ha dato lustro alla città di Bergamo resterà impresso nella memoria di tutti noi bergamaschi unito alle immagini dei suoi prestigiosi traguardi sportivi.”

Diego_Bosis-300x225.jpgOriginario di Valtesse, Boisis è tragicamente scomparso per un attacco cardiaco mentre viaggiava in treno. Tecnico Federale, Bosis stava dedicando questa parte della sua vita ad insegnare i segreti di questo sport ai giovani. Bosis aveva iniziato la carriera giovanissimo, conquistando il titolo di Campione Italiano Trial Cadetti nel 1982 e nel 1983; Campione Italiano Trial Junior 125 nel 1984, Campione Italiano Trial Senior nel 1986 e 1987 e quattro volte dal 1989 al 1992. Poi una carriera costellata di successi fra cui la vittoria nel prestigioso Trial delle Nazioni a Tampere in Finlandia.

Comunicato Stampa

LN - LL - Bossi - UFFICIALE.jpgLEGA NORD – LEGA LOMBARDA
per l’indipendenza della Padania
Via Berlese 1 -24124 BERGAMO (Padania)-
tel.035.363.111 – fax 035.363.183
e-mail: info@leganordbergamo.org – Internet:
www.leganordbergamo.org

— Bergamo 11/02/2012

Comunicato stampa

Lega Nord: “Violenze e cori pro foibe, episodi vergognosi che vanno condannati”

 

“La Lega Nord condanna duramente gli episodi di violenza che si sono verificati nella serata di venerdì, così pure come le vergognose frasi urlate a favore delle foibe da un folto gruppo di facinorosi militanti dei centri sociali”.

 A dichiararlo sono il consigliere regionale Daniele Belottie il capogruppo della Lega Nord a Palazzo Frizzoni Alberto Ribolla, in riferimento agli scontri provocati dai giovani dei centri sociali, intervenuti per impedire la manifestazione di Casa Pound.

 “Ci sono voluti oltre cinquant’anni per far parlare delle foibe per decenni tenute vergognosamente nel dimenticatoio – dichiara il consigliere regionale Daniele Belotti -. A giudicare dai cori scanditi venerdì sera che inneggiavano ad altre mille foibe, dal punto di vista culturale il lavoro  da fare è ancora tanto. Spero vivamente che tutte le associazioni e le forze politiche che si sono opposte al raduno di Casa Pound, dalla quale la Lega è politicamente lontana anni luce, prendano le distanze sia dalla violenza, sia dai cori di elogio per le foibe. Questo con l’antifascismo non ha nulla a che fare“.

 Duro il commento anche del capogruppo consiliare Alberto Ribolla: “Quanto accaduto venerdì deve essere condannato senza remore da tutti, comprese le associazioni che si erano opposte al raduno di Casa Pound. Associazioni che non perdono mai occasione per firmare appelli e scendere in piazza per manifestare, a detta loro, contro il fascismo, ma che in casi come questo rimangono in silenzio. Vorremo rimarcare che quelli che si sono verificati venerdì sono episodi di gravità inaudita, che nulla hanno a che vedere con l’antifascismo. Gli scontri e i cori scanditi dai giovani dei centri sociali sono piuttosto un vergognoso insulto ai martiri delle foibe e ai 350 mila istriani, fiumani e dalmati che sono dovuti scappare dalle loro terre a causa della furia comunista di Tito e di cui proprio venerdì veniva celebrata la memoria. La Lega Nord – che ha sempre manifestato in maniera pacifica, al contrario dei centri sociali che trasformano la piazza in un campo di battaglia – oltre a condannare questi atti di profonda inciviltà, esprime la piena solidarietà alle forze dell’ordine coinvolte nei violenti scontri e vigliaccamente attaccate mentre svolgevano il loro lavoro”. 

Segreteria Provinciale Lega Nord – Lega Lombarda

Casa, Lega Nord: “Mozione per facilitare mutuo o acquisto”

pirellone nuovo.jpg“Sono 84mila i vani invenduti a Milano, 58 mila a Bergamo e 56 mila a Brescia’’. I dati sono stati divulgati dall’ Assessore al Territorio della Regione Lombardia Daniele Belotti, in occasione della presentazione della mozione della Lega Nord sull’emergenza casa che sarà discussa in Consiglio regionale.

La Lega – secondo quanto si legge nella mozione – propone alla Regione Lombardia di “acquisire, attraverso un fondo immobiliare, gli immobili delle imprese di costruzione in difficoltà finanziaria liberando, da un lato, liquidità nel mercato e, dall’altro, alleggerendo i bilanci delle banche. Il fondo immobiliare potrebbe poi concedere tali immobili agli acquirenti ad un prezzo calmierato, senza vincoli asfissianti temporali”. Il fondo immobiliare in questione, ha detto il capogruppo Galli, “potrebbe essere gestito da Finlombarda”. La Lega chiede inoltre alla Giunta regionale che si attivi “per abbassare gli interessi dei mutui, rinegoziando e allungando i piani di ammortamento, e che elabori nuovi strumenti a favore delle famiglie che hanno necessita’ di accedere a mutui per l’acquisto della prima casa”.

Il capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale, Stefano Galli ha spiegato: “Abbiamo deciso di presentare una mozione per il sostegno della casa in Lombardia. L’obiettivo è agevolare i cittadini lombardi all’acquisto della casa e sostenere il settore edilizio in forte crisi. Nel 2011 sono state 40 mila le famiglie che hanno subito una procedura di esecuzione di sfratto o pignoramento, e sono almeno 300 mila quelle che si trovano a rischio d’insolvenza e di pignoramenti”.

L’assessore Gibelli e il consigliere regionale Ugo Parolo hanno infine sottolineato che la mozione è “uno strumento politico che testimonia l’unità di intenti del gruppo Lega Nord”.