I consiglieri comunali si riducono lo stipendio

consiglio-comunale-bergamoAnche i consiglieri comunali, dopo sindaco e assessori, hanno deciso di ridursi il gettone di presenza del  10%. Finalmente ! Infatti ogni consigliere comunale percepisce ben circa 10 euro netti all’ora ed era indìspensabile un gesto nei confronti dei cittadini in tempo di crisi.. La proposta formulata con un ordine del giorno presentato dal consigliere Sergio Gandi (più volte segnalato come super esperto in “versamenti” fuori dal vaso) del partito democratico, era destinata a “snidare” finalmente quelli della “casta” attaccati al vil denaro. E invece, con gran sorpresa del proponente, la proposta, dopo lunghe e impegnate discussioni, è stata accettata a maggioranza mentre le critiche più feroci sono giunte proprio dai suoi compagni di partito (Bruni :”demagogia a buon mercato”). Certi consiglieri comunali sono veramente un “costo” per la città…

«Due consiglieri che cercano rissa»

Il presidente del Consiglio Comunale Guglielmo Redondi bacchetta gli “oppositori”.

assessori.jpgCe ne sono due, di consiglieri, che sente come una spina nel fianco. Un fastidio che il presidente del Consiglio comunale Guglielmo Redondi mal tollera ad ogni seduta, o quasi. Perchè quei due, di cui non fa nomi ma indica appartenere all’opposizione, «cercano la rissa, facendo perdere tempo, obbligando a consultare il regolamento e a dirimere continuamente contraddizioni». Lo dice in agrodolce facendo il bilancio dei sei mesi di presidenza 2011 del Consiglio di Palafrizzoni ma, soprattutto, ribattendo ad alcune affermazioni del consigliere Marco Brembilla (Pd). Accanto a lui ci sono Alberto Ribolla, capogruppo della Lega, e Giuseppe Petralia, capogruppo del Pdl. Redondi non ce la fa proprio a non rispondergli, sentendosi toccato nel vivo a livello personale. «Brembilla dice che c’è confusione nella gestione delle sedute, ci saranno anche dei momenti di confusione ma non è colpa del presidente nè della maggioranza» replica. E via con l’attacco ai due “pierino”, sottolineando i «tentativi di mettere in imbarazzo il presidente creando continuamente situazioni difficili». Non che succeda solo adesso, dice Redondi, perchè anche con Ceci e con lo stesso Brembilla sono accadute situazioni simili – intendendo momenti difficili più che la presenza di due “disturbatori”- , ma mai mi sono sentito di condannare il presidente». E chiude il capitolo con un «si sa che anche in politica signori si nasce e non si diventa».
Sassolino tolto dalla scarpa. Ma ce n’è un altro. Quello del lavoro, numero di sedute, di ore di Consiglio, atti approvati. Lo sfondo è sempre lo stesso, è una pennellata di critiche arrivate nei giorni scorsi dalla minoranza. «Faccio degli esempi per dimostrare che non si va a casa presto e che in Consiglio non si fa meno degli anni precedenti» premette Redondi che, bilancio delle sedute anno per anno alla mano, non trattiene una stoccata: «Certo, se poi Brembilla va via alle 20,30 anzichè alle 23.30 non ha il tempo di vedere tutto». Quindi, snocciolando i numeri del primo semestre 2011 sono «20 sedute, 91 ore, 68 delibere, 25 interpellanze, 36 ordini del giorno, 22 comunicazioni per un totale di 151 atti» dice, a fronte dello stesso periodo del 2008 «quando c’era Bruni e si affrontavano gli stessi argomenti, come il bilancio. Le sedute furono 20, le ore di lavoro 72, le delibere 53, le interpellanze 21, gli ordini del giorno 19 e 13 comunicazioni, per un totalte di 106 atti». Altro argomento simile, le linee programmatiche sono state discusse nella prima sessione del 1010 per l’era Tentorio e del 2005 per quella Bruni. Volendo fare i conti, nel primo caso le sedute sono state 22, le ore 100 e gli atti complessivi 128; nel secondo 27 sedute, 108 ore, 160 atti totali. Insomma, il messaggio del presidente sembra essere «basta far perdere tempo». Le sue parole non è che lascino molti dubbi, perchè sempre rispondendo alle critiche, nello specifico «che l’ordine dei lavori non viene rispettato», trova la spiegazione: «Certo, se si continua a presentare ordini del giorno urgenti, non resta tempo per il resto, perchè la gente al mattino deve lavorare e mica si può finire sempre a mezzanotte». Ribolla getta benzina sul fuoco: «Se poi delle panchine da aggiustare in una via vengono considerate urgenti». Aggiunge  Petralia : «Al di là dei casi di folklore, il dialogo tra maggioranza e minoranza c’è». Oltre ai numeri, Redondi snocciola le iniziative, confermate, anzi «aumentate», dal nuovo impianto in sala consiliare, ai pc per i consiglieri così da risparmiare carta, dai mille bimbi ricevuti a Palafrizzoni per la scuola cittadinanza, a 200 immigrati invitati per conoscere le istituzioni. Resta un dubbio: chi sono quei due? (da Giornale di Bergamo)

Palafrizzoni: dalla minoranza osservazioni ridicole

L’Amministrazione comunale di Bergamo respinge al mittente le accuse delle minoranze dopo il rinvio della seduta di Consiglio comunale prevista inizialmente per l’11 di ottobre.
“La polemica appare proprio destituita di ogni fondamento – scrivono da Palazzo Frizzoni -. Occorre innanzitutto ricordare che da diversi anni, in seguito all’introduzione della Legge Bassanini, importante esponente politico della sinistra, molte competenze sono passate dal Consiglio comunale alla Giunta e ai dirigenti. Al Consiglio comunale restano solo alcune ben precise delibere, oltre che ovviamente la discussione di interpellanze, ordini del giorno e mozioni, che i gruppi consiliari di maggioranza e di minoranza volessero proporre. Non corrisponde proprio al vero che le riunioni di Consiglio si siano durante questa Amministrazione svolte in misura significativamente ridotta rispetto alla precedente Amministrazione di centrosinistra. Basta verificare i numeri . che pure le minoranze dovrebbero ben conoscere. Con l’Amministrazione Bruni, nel periodo intercorso tra l’insediamento e l’estate dell’anno successivo (prima e seconda sessione) si sono tenuti 39 Consigli comunali. Nell’identico periodo – corrispondente al primo anno dell’Amministrazione di centrodestra – si sono tenuti 37 Consigli comunali. E’ giusto segnalare anche che durante l’Amministrazione Tentorio è stata trattata una significativa percentuale di ordini del giorno, mozioni, interpellanze e interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali. La domanda finale è molto semplice: la differenza tra 39 e 37 Consigli è così grande da richiedere l’indizione di una conferenza stampa e la presentazione di una pubblica protesta? Resta comunque confermato da parte nostra il doveroso impegno di convocare il Consiglio comunale secondo le effettive esigenze dell’Amministrazione cittadina, dando anche spazio alle iniziative promosse dai Consiglieri comunali, compresi quelli di minoranza”.