Gazebo e Maroni a Ponte San pietro

Proseguono in città i Gazebo per la distribuzione dei nostri programmi con una grande partecipazione che fa molto ben sperare in una rinnovata fiducia dei bergamaschi nelle nostre idee, nelle nostre proposte e nella necessità di autodifesa del Nord.

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E Maroni a Ponte San Pietro fa il pieno !! Teatro strapieno e lunghissimi, calorosi applausi hanno accompagnato il suo discorso e i suoi incitamenti rivolti ai candidati alle regionali presenti sul palco. Fra i tanti argomenti toccati (due i numeri importanti : 75% delle tasse e 0 inteso come a km 0, partendo dagli appalti; al Pirellone il Presidente sarà a piano terra,maroni,calderoli,pirovano,consiglio,ponte-san-pietro,pecce vicino ai cittadini e non al 35° piano, ecc.), gli incitamenti a non mollare fino all’ultimo e le proposte spiritose (adotta un indeciso, gara a suon di voti tra Bergamo e Varese, ecc.). Non meno applausi per gli interventi di Cristian Invernizzi, Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano, Nunziante Consiglio, Roberto Calderoli e gli annunci di Daniele Belotti.  A margine, abbiamo notato un ottimo il rapporto di intesa del futuro Governatore della Regione con il candidato della nostra Circoscrizione Luisa Pecce.

Sicurezza, venerdì incontro pubblico a Castione

Castelli pensieroso.jpgVenerdì 30 novembre, alle 21, a Bratto, è in programma un incontro pubblico sul tema della sicurezza. Organizzato dalla sezione Lega Nord di Castione della Presolana, l’incontro, avrà come obiettivo quello di discutere con la popolazione affrontando un tema oggi particolarmente importante, quello della sicurezza nei paesi, chiamando a confrontarsi sindaci, assessori e rappresentanti delle forze dell’ordine.
Nel corso dell’incontro, con inizio alle 21 presso il Palazzetto Congressi di via Donizetti, interveranno il senatore Roberto Castelli, ex Ministro di Grazia e Giustizia, Cristian Invernizzi, assessore alla Sicurezza del Comune di Bergamo e segretario provinciale della Lega Nord, Mauro Pezzoli, sindaco del Comune di Castione della Presolana, Roberto Anelli, sindaco di Alzano Lombardo, Lorenzo Mapelli, comandante del Corpo di polizia locale “Unione dei Comuni”, Giuseppe Maida, comandante della Compagnia e della stazione dei Carabinieri di Clusone. Introdurrà l’incontro l’onorevole Nunziante Consiglio.

Carenza di organico della polizia a Bergamo: interrogazione della Lega

polizia-stradale.jpgI deputati bergamaschi della Lega Nord Giacomo Stucchi, Pierguido Vanalli e Nunziante Consiglio hanno presentato un’interrogazione parlamentare sulla carenza d’organico delle forze dell’Ordine di stanza a Bergamo. Ecco il testo :

“La Questura di Bergamo fatica, con il personale a disposizione, a controllare il territorio di competenza della Polizia Stradale con due volanti per turno.
Accade spesso, come ad esempio ieri 2/07/2012 nel turno che va dalle 19 all’1 di notte, che sul territorio bergamasco la Polizia Stradale non aveva nessuna pattuglia.
La carenza di organico in materia di sicurezza del territorio, più volte lamentata dagli interroganti, si acuisce nel periodo estivo a causa della legittima fruizione delle ferie da parte degli addetti del settore; tale insufficiente pattugliamento del territorio bergamasco favorisce conseguentemente il moltiplicarsi di episodi di violenza, criminalità e di altre azioni illegali.
Chiediamo al ministro dell’Interno se non ritenga opportuno incrementare l’organico in dotazione presso la Questura di Bergamo, al fine di controllare adeguatamente il territorio bergamasco e tutelare la popolazione”.

«Lombardismo» per la difesa del lavoro

gibelli230.jpgÈ il «lombardismo» una delle carte vincenti sui cui giocare per sconfiggere l’attuale crisi economica. A dichiararlo è Andrea Gibelli, vicepresidente e assessore all’industria e artigianato di Regione Lombardia, ieri a Telgate per incontrare gli imprenditori del territorio a conclusione della cinquantesima tappa di «Assessorato Itinerante». «Si tratta – ha spiegato Gibelli – di un vero e proprio blocco padano a difesa del sistema produttivo. Penso alla misura Start-up di impresa che dallo scorso anno prevede l’accessibilità ai finanziamenti per l’avvio di una nuova attività solo ai residenti da almeno cinque anni e la recente legge Harlem che regola l’apertura di attività del settore del commercio e artigianato. Quest’ultima si occupa in particolare – ha proseguito Gibelli – della produzione e vendita di alimentari, e lascia la possibilità al sindaco, in caso di eccesso di concorrenza e concentrazione, di selezionare le aperture secondo il principio di qualità delle nostre città. In questo modo è possibile salvaguardare il giusto equilibrio tra la presenza di attività tradizionali e le nuove aperture». E il vicepresidente di Regione Lombardia chiude con un auspicio: «I sindacati, le associazioni di categoria e le istituzioni devono fare la stessa battaglia per la tutela del territorio in maniera tale che non ci siano solo le istituzioni che tengono una certa barra ma tutto un sistema che tutela la nostra economia». Sul modello federale è ritornato anche l’ex ministro Roberto Maroni, accompagnato dallo stato maggiore della Lega: erano presenti gli onorevoli Giacomo Stucchi e Nunziante Consiglio, il presidente della Provincia, Ettore Pirovano, e il segretario provinciale Cristian Invernizzi. Davanti ad una sala gremita – circa 170 i presenti, per il 30% imprenditori locali – Maroni ha illustrato la ricetta padana per uscire dalla crisi. «I problemi strutturali sono principalmente tre: la pressione fiscale, l’eccesso di burocrazia e il sistema bancario lontano dalle imprese. Da soli rappresentano l’80% delle difficoltà degli imprenditori. Nel primo caso – ha spiegato l’ex ministro all’Interno – occorre ridurre da subito e per 2 anni la pressione sulle imprese almeno di 15 punti percentuali, lasciando alle Regioni l’articolazione su come intervenire». Ripropone invece l’applicazione dei costi standard, soprattutto in sanità, con il conseguente rimborso sulla media delle spese, per abbattere la burocrazia, e auspica che le banche più che ai loro conti, comincino a prestare attenzione all’imprenditoria. «Sono soluzioni concrete, ma il governo Monti si rifiuta di ascoltare. Adesso – ha concluso Maroni – tocca alle imprese fare sentire la propria voce». E gli imprenditori locali, durante il dibattito, non si sono fatti pregare, se non altro per cercare di capire cosa è possibile fare. «Avete a disposizione il voto – è stata la replica di Maroni – la possibilità di indire manifestazioni e tra poco anche una nuova presidenza di Confindustria. Spero che i nuovi vertici considereranno quello di Monti semplicemente come un governo e non un governo “amico”».  (Eco di Bergamo,28-3-12)

 

Poste disagiate a Bergamo. La Lega scrive al ministro.

vanalli,consiglio,stucchi,poste,galimbertiI parlamentari della Lega Nord – Nunziante Consiglio, Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano e Pierguido Vanalli – hanno presentato ieri un’interrogazione a risposta scritta al ministro dello Sviluppo economico per sollevare il problema dei disagi ai cittadini arrecati dal trasferimento di alcuni servizi presso gli uffici postali di via Galimberti 5. I Lumbard hanno sollecitato, attraverso il ministro Paolo Romani, Poste Italiane ad «assumere le opportune iniziative, al fine di evitare continui disagi».
«Avevamo – ricordano – già segnalato l’inopportunità del trasferimento dell’ufficio postale da via Pascoli, in pieno centro, a via Galimberti, nel quartiere di Redona, per il ritiro delle raccomandate, indicando i disagi per gli utenti per il raggiungimento della zona periferica. A tali disagi si aggiunge la recente chiusura dell’adiacente parcheggio della struttura e la difficoltà di accesso per anziani e disabili».

LA LEGA IN FESTA : 25 ANNI A BERGAMO !!!

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TUTTA LA STAMPA HA RIPORTATO LA NOTIZIA DEL GRANDE AVVENIMENTO. QUI DI SEGUITO PUOI TROVARE LA RASSEGNA : Festa della Lega a Bergamo – la Rassegna Stampa.docx
Sul sito www.padanianet.com,
sarà possibile visionare il filmato sulla storia della Lega Nord-Lega Lombarda a Bergamo, tramesso nel corso della serata di gala .
Inoltre, giovedì sera, anzichè Annozero, consigliamo di guardare lo speciale sulla
festa organizzata in occasione del 25° anniversario della Lega a Bergamo,
in onda a partire dalle 21 su Tele Padania!!!
 

Gli onorevoli della Lega regalano prodotti tipici bergamaschi ai ministeri

pirovano-stucchi-ecc.jpgAnche per questo Natale i deputati leghisti eletti in provincia di Bergamo Ettore Pirovano, Giacomo Stucchi, Pierguido Vanalli e Nunziante Consiglio hanno deciso di ringraziare i funzionari e responsabili di alcuni enti, ministeri e del Parlamento per la collaborazione alla soluzione delle problematiche interessanti la comunità orobica. I quattro hanno donato loro dei cesti contenenti dei prodotti tipici bergamaschi (formaggi vari della Valle Brembana e salumi tra cui il prosciutto crudo di Ardesio). Oltre ai soggetti sopra citati, i cesti di prodotti tipici sono stati recapitati, sempre senza nessuna spesa per le casse pubbliche, anche ad alcuni ristoranti di Roma specializzati nella valorizzazione dei prodotti tipici come il ristorante “Gusto” che si sono resi disponibili alla loro promozione.

Altro che Amministrazioni ferme…

Finanziamenti scuole, “merito dell’asse Lega-Pdl”.
pirovano e consiglio.jpgFinanziamenti a 33 scuole per un totale di un milione e 700 mila euro. E’ il risultato ottenuto dal lavoro dei parlamentari bergamaschi di Lega Nord e Pdl per assicurare ai Comuni i soldi per la manutenzione degli edifici scolastici. Per annunciare l’arrivo dei fondi è stata convocata una conferenza stampa a cui hanno partecipato gli onorevoli Gregorio Fontana, Pdl, Nunziante Consiglio, Lega, Ettore Pirovano, nella doppia veste di parlamentare e presidente della Provincia, e il sindaco Franco Tentorio.
Non una cifra esorbitante, ma il vero segnale che il centrodestra orobico ha voluto lanciare è la coesione tra l’anima leghista e quella targata Pdl. Un rapporto, quello tra i due partiti, che negli ultimi tempi ha dovuto fare i conti con qualche scossone . “Non abbiamo potuto dare una mano a tutte le scuole della provincia – spiega Nunziante Consiglio-, l’atteggiamento è positivo, noi parlamentari dobbiamo risolvere anche qualche problema spicciolo. Abbiamo portato a casa i finanziamenti, o meglio, li abbiamo riportati a casa”.
Particolarmente soddisfatto Franco Tentorio. “Dobbiamo dire grazie ai nostri benefattori. I contatti con i parlamentari del nostro stesso schieramento aiutano a ottenere questi risultati”. “Non abbiamo guardato solo gli schieramenti – spiega Pirovano – per esempio, 200 mila euro sono andati a una scuola di Treviglio. Abbiamo veramente bisogno di tanti capitali per sistemare le scuole della provincia. Stiamo lavorando insieme, Pdl e Lega: la strada è spianata. La coperta però è sempre più corta, è diventata uno zerbino. Il federalismo fiscale però sarà la vera soluzione. Nessuno può fermarlo, nemmeno la minaccia di nuove elezioni”.
(BergamoNews,29-11-2010)

I deputati leghisti interrogano il ministro

Caso Valbrem

I deputati Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano, Consiglio Nunziante e Pierguido Vanalli (Lega Nord) hanno presentato un’interrogazione a risposta orale al ministro del Lavoro e al ministro dell’Economia e delle Finanze sulla chiusura annunciata dalla Ronal della Valbrem che mette a rischio 117 posti di lavoro (96 a Lenna e 21 a Presezzo).
Nel documento si ricorda che la cessazione dell’attività «colpirebbe duramente la comunità brembana, in particolare la zona dell’alta valle, già seriamente in difficoltà e gravemente impoverita del tessuto produttivo» e che alla Valbrem è in corso «cassa in deroga» fino al 26 novembre, dopo che a luglio era terminato il periodo di cassa integrazione straordinaria. La chiusura inoltre è stata paventata nonostante che l’azienda avesse sottoscritto con i sindacati «un processo di ristrutturazione che riguardava i 160 lavoratori allora in forza, grazie al quale si garantiva comunque il mantenimento dei siti produttivi di Presezzo e Lenna».
Ai ministri si chiede se «intendono invitare la multinazionale Ronal, proprietaria di Valbrem, a valutare soluzioni alternative alla chiusura attraverso l’istituzione di un tavolo di confronto, richiamandola al doveroso rispetto dell’accordo siglato nel 2009, cui far partecipare anche i rappresentanti istituzionali delle comunità coinvolte oltre che quelli dei lavoratori, mettendo a disposizione tutte le risorse necessarie per garantire comunque la continuità del reddito ai lavoratori interessati». (da Eco di Bergamo,22-10-2010)

Consiglio: solo la Lega ha le idee chiare

“Quella di Fini è stata una scelta incomprensibile, che non condivido. Lo scontro con Berlusconi, in questo momento, lo considero estremamente negativo. Dentro il centrodestra, la Lega è l’unico partito ad avere le idee chiare. Fini sta tentando di affossare le riforme”. Lo sostiene il deputato bergamasco della Lega Nunziante Consiglio.
“Non ci possiamo permettere di mantenere le cose così come stanno. Servono riforme. Il federalismo è l’unica via d’uscita, sia per il Nord come per il Sud”. E sulla politica locale: “Non ci sarà un rimpasto in Provincia, dove le cose si sono stabilizzate con gli assessorati e la linea politica e economica”. (da Bergamosera, 26-04-2010)

Vertice sul collegamento con l’aeroporto

Linea 2 del tram e treno per Orio, Provincia al lavoro

lanzani-pirovano b.jpg«Diciamo che qualcosa si muove…». Ettore Pirovano, presidente della Provincia, si dice soddisfatto del faccia a faccia con il viceministro alle Infrastrutture (e collega di partito) Roberto Castelli. Sul tavolo i finanziamenti per le linee del tram, passate e future.

«Ci sono ancora delle questioni pregresse da chiudere, relative al finanziamento per la linea della Valle Seriana», spiega Pirovano: «Lo Stato non ha ancora erogato 19 milioni di euro di finanziamento previsti». Una situazione che ha costretto Teb ad attivare degli affidamenti col sistema bancario per fare fronte ai pagamenti previsti. Ieri all’incontro con Castelli c’era anche Nunziante Consiglio, nelle duplice vesti di presidente della società del tram delle Valli e deputato leghista, insieme al collega d’aula Giacomo Stucchi, all’assessore provinciale alle Grandi infrastrutture, Silvia Lanzani e all’amministratore delegato Teb Gianni Scarfone. «Ad ogni modo pare che la questione sia prossima a sbloccarsi», prosegue Pirovano, che non esclude «che il contributo dello Stato al Piano d’investimenti per la linea della Valle Seriana passi dall’attuale 57 alla soglia massima del 60 per cento prevista dalla legge 211/92, il che comporterebbe altri 5,5 milioni per Teb».

Ma alle porte c’è la questione della linea T2, ovvero quella direzione Valle Brembana. Il costo della prima tratta funzionale (fino a Petosino, nel limite dei 100 milioni previsti dalle procedure) è di 92 milioni, compreso il materiale rotabile: «Ma sono una cinquantina i progetti depositati al ministero a livello nazionale». Il che non vuol dire che tutti passino le forche caudine della verifica dei requisiti: «Da qualche anticipazione si capisce già che diversi verranno scartati in quanto lacunosi: ad ogni modo i tecnici della Teb e quelli del ministero si confronteranno nei prossimi giorni per verificare che la nostra domanda abbia tutti i requisiti del caso» spiega Pirovano. Con l’auspicio (magari cinico ma realistico…) che il numero di chi si perderà per strada sia nettamente maggiore di chi verrà ammesso alla graduatoria finale. Utile sia per attingere ai (decisamente pochi) fondi attualmente disponibili che agli eventuali rifinanziamenti del capitolo di spesa.

Poi c’è un’altra questione delicata, quella del collegamento ferroviario con l’aeroporto di Orio al Serio: la scorsa settimana il gruppo provinciale del Pdl ha presentato un ordine del giorno per chiedere un ruolo attivo (da cabina di regia, testualmente) di Via Tasso in questa operazione dai costi e dalle modalità tecniche ancora indefinite. Questo alla luce di due fatti: l’inserimento dell’opera nel Dpef (documento di programmazione economico-finanziaria) 2010 del Pirellone e l’Expo 2015 alle porte. Nel frattempo a Palafrizzoni circola l’ipotesi di una soluzione alternativa: una monorotaia che costerebbe la metà di quanto ipotizzato. Nota bene, il range delle previsioni di spesa oscilla tra i 90 e i 160 milioni, quindi anche il concetto della metà è quanto mai indefinito. «Il 27 febbraio ci sarà il secondo incontro tecnico sul tema – annuncia Pirovano – dopo quello dello scorso autunno: Provincia, Comune, imprenditori, Sacbo (società che gestisce Orio – ndr), istituti di credito e mondo economico finanziario». L’obiettivo è arrivare «alla costituzione di una società sul modello di Brebemi, per poter arrivare all’elaborazione di un project financing». Soluzione tanto di moda concettualmente, ma dai risultati finora in chiaroscuro.

L’Istituto di cerealicoltura resti a Bergamo

Salvare l’Istituto Sperimentale per la cerearicoltura di Bergamo dal previsto trasferimento in provincia di Lodi. E’ questo lo scopo di un’interrogazione parlamentare presentata dai parlamentari della Lega Nord Stucchi, Consiglio, Vanalli e Pirovano al ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia.

“L’attività delll’Istituto – si legge nel documento – è stata principalmente indirizzata allo studio di problematiche agronomiche del mais, scelte varietali, miglioramento genetico, fisiologia della produzione, genetica di base, biologia molecolare e manipolazione degli acidi nucleici con le nuove tecnologie dell’ingegneria genetica. La Sezione di maiscoltura di Bergamo è stata costituita nel 1920, grazie al contributo di diversi enti e istituzioni locali e dal 1968 è parte dell’Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura. Fin dall’inizio la stazione ha contribuito allo sviluppo della maiscoltura italiana con la creazione di varietà adatte alle condizioni pedoclimatiche nazionali e, nell’immediato dopoguerra, con l’introduzione e l’adattamento dei mais ibridi”.

“Attualmente – prosegue – il centro svolge attività di ricerca prevalentemente indirizzata al miglioramento genetico del mais e particolarmente curato è il settore scientifico, che riguarda l’approccio genetico alla produttività. L’Istituto potrebbe essere sposato dalla Provincia di Bergamo alla Provincia di Lodi, il che rappresenterebbe una grave perdita per l’agricoltura bergamasca, considerando inoltre l’incognita lavorativa per le 35 persone a cui il centro dà lavoro”.

Per questo la Lega chiede al ministro di “verificare la possibilità di confermare al permanenza del Centro nella Provincia di Bergamo, nell’ottica di un rilancio dell’attività di ricerca avanzata nel settore dell’innovazione genetica dei vegetali.(da Bergamosera,03-02-2010)

I deputati leghisti “ambasciatori” di prelibatezze orobiche

leghisti vari.jpgFar vedere a Roma quanto di buono si produce a Bergamo. E’ la ragione che ha spinto i deputati bergamaschi della Lega Nord Giacomo Stucchi, Nunziante Consiglio, Pierguido Vanalli e Ettore Pirovano a consegnare ai funzionari della Commissione attività produttive della Camera e ai dirigenti dei vari ministeri delle confezioni regalo natalizie, contenenti formaggi tipici della Valle Brembana (Branzi, Monte e Strakitunt), prodotti dalla “Latteria sociale” di Branzi.

“Ambasciatori delle bontà bergamasche”, potremmo chiamarli. Il presidente della Provincia di Bergamo, durante la consegna delle confezioni ha ricordato come il formaggio Branzi è originario della Alta Val Brembana e prende il nome del comune di Branzi situato alla confluenza delle tre Valli Alte del fiume Brembo. I deputati del Carroccio hanno spiegato che questa valle bergamasca, meta di turismo estivo ed invernale, ha in comune con le altre zone alpine una secolare tradizione zootecnica che si mantiene vitale ancora oggi, nonostante la tendenza al progressivo abbandono dell’attività agricola in queste aree montane.

Giacomo Stucchi, Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati, ha ribadito l’importanza di voler continuare su questa strada anche in futuro, promuovendo la conoscenza di tutti gli ottimi formaggi bergamaschi. Inutile dire che il costo per i pacchi regalo è stato sostenuto dai diretti interessati e non è stato speso nemmeno un euro di denaro dei cittadini. (BergamoSera, 18-12-09)

Intervista a Nunziante Consiglio

Dopo una lunga esperienza amministrativa nelle file della Lega è arrivato in parlamento. Ma a dire il vero ama molto di più il contatto con la sua gente, quella della Valseriana. Nunziante Consiglio, vulcanico deputato del Carroccio è il nuovo presidente della Teb (tramvie elettriche bergamasche). Lo abbiamo incontrato nel suo studio di Albino per questa intervista a tutto campo.
consiglio.jpgLa prima domanda è d’obbligo: che ne pensa di quel che è accaduto a Berlusconi?
Abbiamo perso il senso della misura. Non è la prima volta che accade. E’ già la seconda e probabilmente è accaduto anche altre volte. Il vero problema, al di là del danno fisico e psicologico indubbio per il premier, è capire perché si è arrivati a una cosa del genere.
Lei ha una spiegazione?
Rifletto su una situazione. Non è pensabile che una persona qualunque, indipendentemente dalla sua storia personale, arrivi a percuotere il presidente del Consiglio. Evidentemente c’è qualcosa dietro, una situazione estrema enfatizzata sotto tutti gli aspetti, dove lo scontro politico non c’è più, ed è stato lasciato spazio alla demonizzazione dell’avversario. Di Pietro dice che il premier ha provocato. Credo che le dichiarazioni del leader dell’Italia dei valori siano state poco intelligenti, se le poteva risparmiare e infatti ha dovuto ritrattarle. Berlusconi dal palco ha caricato le sue truppe, per il tesseramento e in vista delle Regionali: è normale.
Ma secondo lei dietro l’aggressore c’è qualcosa o c’è qualcuno?
C’è qualcuno che ha qualcosa che non funziona. Pare che Tartaglia non sia legato ad ambienti estremistici. Ma c’ è sicuramente un aspetto di premeditazione. Quindi c’è un qualcosa che ha “lavorato sotto” le debolezze di questo ragazzo, fino a portarlo al gesto estremo.
ll ministro Maroni aveva avvertito della possibilità che soggetti isolati passassero all’azione…
Certamente. Si tratta di soggetti difficilmente individuabili da chi è deputato alla sicurezza del premier, del presidente della Repubblica e così via, perché la loro azione è priva di qualunque logica. Nel caso specifico, Berlusconi, come Bossi, è un politico particolare, che ama il contatto con la gente e su questo ha costruito le sue fortune.
Lei pensa che all’origine di tutto ci sia la campagna di demonizzazione portata avanti da certi ambienti dell’opposizione?
Certamente “sparare” continuamente contro il Berlusconi politico e imprenditore, può aver portato un soggetto particolarmente debole a far qualcosa di cui probabilmente si pentirà per tutta la vita. Temo però che quel che è accaduto oggi possa succedere anche domani. Spero che l’atteggiamento del governo non venga influenzato da questa situazione, perché la politica è qualcos’altro.
La Lega sta mantenendo una posizione di grande cautela in questo momento…
Il nostro patto con Berlusconi è forte. Bossi poi è legato da un’amicizia personale col premier. Dal punto di vista del contatto con la gente, Bossi è identico a Berlusconi. Non deve passare nel paese l’idea che chiunque possa compiere un’aggressione del genere.
Come cambierà, se cambierà, l’atteggiamento della maggioranza nel futuro prossimo?
Noi abbiamo un grosso problema, che è quello di una magistratura che vuole inserirsi in un ruolo che è proprio del parlamento: quello di legiferare. E’ un problema annoso che si è acuito con l’attacco a Berlusconi, l’avviso di garanzia a Formigoni. Non è possibile che ad ogni vigilia di campagna elettorale ci siano attacchi di questo tipo. Mi chiedo: se hanno mandato un avviso di garanzia al povero Formigoni per la Co2, che cosa dovevano fare con Bassolino a Napoli?
Parliamo di Regionali. Farete un accordo anche con l’Udc?
Più che fare un accordo noi, saranno loro che cercheranno di entrare in certi meccanismi. Può darsi che Bossi decida di andare in talune regioni con l’Udc. Può darsi che capiti. Fermo restando che Lega e Pdl hanno una forza tale…
Alcuni esponenti dell’Udc sostengono di poter convergere sulla candidatura Formigoni...
In questo momento abbiamo un problema serio che è quello dei soggetti che rappresentano l’Udc in Lombardia. Deve esserci una chiarezza di comportamento, che non può certo essere quella degli ultimi anni del governo Berlusconi da parte di Tabacci e di Casini. In regioni dove poi abbiamo percentuali altissime è difficile accettare qualcuno che ti detta delle regole.
Dal punto di vista elettorale, puntate a raccogliere anche i voti degli scontenti del Pdl?
Abbiamo avuto l’8 per cento alle Politiche, superato il 10 alle Europee, ora tocca alle Regionali. Credo che ci attesteremo sulle due cifre perché mai come in questo periodo l’elettorato chiede soluzioni concrete e pratiche. E’ possibile che la Lega intercetti qualche “finiano” deluso, e qualcuno che si era staccato dal nostro movimento in precedenza: i sondaggi ci danno al 10-11 per cento. L’importante è capire a cosa serve questo 10 per cento. Il nostro elettorato fa domande ben precise. Sono persone che hanno in mente uno Stato che non è quello di adesso. Hanno in mente l’idea che “responsabilità” sia la parola chiave della politica. Responsabilizzare ogni regione, con le sue potenzialità. Al Sud Italia per esempio, c’è la percezione che lo Stato abbia ricchezze enormi e debba fare da “mamma” a tutti. Non è più possibile. Da parte nostra abbiamo un obiettivo: il federalismo. Talvolta per raggiungerlo mandiamo giù qualche rospetto, ma siamo un alleato fedele e abbiamo obiettivi seri.
Pare sia un atteggiamento che paga…
Il nostro programma elettorale non è fatto da grandi “cervelloni”. Alla Lega basta fare 200 metri in un mercato, parlare con le persone e incontrare la gente per rendersi conto dei problemi che ci sono e cercare di dar loro risposte concrete. E’ talmente forte il rapporto che abbiamo con la gente semplice, perché da loro abbiamo tratto un ventaglio di consigli, ambizioni e speranze. Questo secondo noi è fare politica. Mi preoccupo per gli altri partiti: come fanno a vivere la politica senza avere il polso del soggetto che vai ad amministrare?
Il Federalismo è la panacea di tutti i mali?
Non lo so. So però che è il primo gradino importante per modificare la struttura economica dello Stato che non regge più. Ogni Regione, così come avviene per i comuni, deve essere responsabilizzata nella gestione delle sue risorse. Bisogna tirare una riga sul passato. I cittadini devono poter controllare l’operato dei loro amministratori.
A proposito di amministratori. Lei è stato il presidente di Blu Meta, l’ha risanata e ora è il nuovo presidente della Teb. Che società ha trovato?
Una società sana, che ha ottimizzato le risorse disponibili. Ci sono prospettive future per nuovi investimenti. Serviva una figura che facesse da collante fra i soggetti bergamaschi, la Regione e lo Stato per quanto riguarda gli investimenti sulle tramvie e quant’altro. Il presidente della Provincia Pirovano ha pensato che la figura di un parlamentare come il sottoscritto potesse essere strategica per questi obiettivi: bussare alle porte giuste senza tanti intermediari. Ci tengo a dirlo: ho un doppio incarico ma non un doppio stipendio.
Il futuro delle tramvie bergamasche?
Ci sono ottime possibilità che la seconda linea, quella che va verso la Valbrembana, possa essere realizzata. Avremo un quadro più preciso della situazione nei primi mesi del prossimo anno. Dobbiamo riuscire a realizzare anche il tratto per Orio: è indispensabile per il nostro turismo. La Provincia si sta muovendo molto bene con l’assessore Bonassoli. La Bergamasca ha delle potenzialità enormi dal punto di vista turistico: laghi, montagne, Città Alta. Dobbiamo cercare di creare un circuito virtuoso che attraverso il turismo generi quella percentuale di Pil provinciale che abbiamo dimenticato negli anni scorsi e che dobbiamo, per forza di cose visto la crisi del manufatturiero, riscoprire. (BergamoSera, 16-12-09)

Il leghista Nunziante Consiglio nuovo presidente della Teb

Nunziante.jpgCambio al vertice alla Teb, la società di gestione del Tram delle valli. ll nuovo presidente è il deputato della Lega Nord Nunziante Consiglio, ex sindaco di Cazzano Sant’Andrea. L’assemblea dei soci Teb – ovvero Comune di Bergamo tramite l’Atb Mobilità, la Provincia e la Camera di Commercio – hanno deciso anche un nuovo consiglio di amministrazione che sarà composto dal presidente Consiglio, dal consigliere Gian Battista Scarfone, consigliere Diego Alborghetti (l’ex sindaco di Lenna dato per favorito nella corsa alla presidenza), dal consigliere Martino Bianchi Marzoli, e dal consigliere Paolo Pagani. Il collegio sindacale risulta invece composto da: Augusto Tucci presidente, Massimiliano Serra sindaco effettivo, Giacomo Maurini sindaco effettivo. “L’Assemblea dei Soci – si legge in un comunicato – ha ringraziato gli Amministratori uscenti (Ivano Bonetti, Giorgio Ambrosioni, Pierluigi Buzzanca, Gianbattista Azzola – Sindaco), in particolar modo il presidente uscente Gianfranco Ceruti, per l’impegno profuso in questi anni e per i risultati ottenuti. Al neo Presidente e ai nuovi membri del CdA va l’augurio di un sereno e proficuo lavoro nell’interesse del territorio e dei bergamaschi”. (da BergamoSera, 27/11/09)