La “Corte Europea dei Diritti dell’Uomo” vorrebbe vietare il crocefisso in aula

“La presenza del crocifisso, che è impossibile non notare nelle aule scolastiche  potrebbe essere facilmente interpretata dagli studenti di tutte le età come un simbolo religioso. Avvertirebbero così di essere educati in un ambiente scolastico che ha il marchio di una data religione. Questo potrebbe essere incoraggiante per gli studenti religiosi, ma fastidioso per i ragazzi che praticano altre religioni, in particolare se appartengono a minoranze religiose o sono atei. La Corte non è in grado di comprendere come l’esposizione, nelle classi delle scuole statali, di un simbolo che può essere ragionevolmente associato con il cattolicesimo, possa servire al pluralismo educativo che è essenziale per la conservazione di una società democratica così come è stata concepita dalla Convenzione europea dei diritti umani, un pluralismo che è riconosciuto dalla Corte costituzionale italiana”.

 

I sette giudici autori della sentenza sono Francoise Tulkens (Belgio), Vladimiro Zagrebelsky (Italia), Ireneu Cabral Barreto (Portogallo), Danute Jociene (Lituania), Dragoljub Popovic (Serbia), Andras Sajò (Ungheria), e Isil Karakas (Turchia).

 

La “Corte” non “capisce” cos’è l’identità storica, culturale e spirituale di un popolo !!!

 

I Commenti  :

– Il ministro per le Politiche agricole Luca Zaia : “Non posso che schierarmi con tutti coloro, credenti e non, religiosi e non, cristiani e non, che si sentono offesi da una sentenza astratta e fintamente democratica”.
– Il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli : La “Corte Europea dei Diritti dell’Uomo con questa sentenza ha calpestato i nostri diritti, la nostra cultura, la nostra storia, In ogni caso i crocifissi da noi resteranno sulle pareti delle nostre scuole dove sono sempre stati, così come continueremo ad avere i presepi o a festeggiare il Natale. Perché siamo orgogliosi di questi nostri simboli e del loro significato e perché fanno parte di ognuno di noi”.

– Il ministro per la Sicurezza Roberto Maroni : atto di stupidità. Nessuno, nemmeno qualche corte europea ideologizzata, riuscirà a cancellare la nostra identità. La nostra Costituzione riconosce, giustamente, un valore particolare alla religione cattolica.
– il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini : La presenza del crocifisso in classe non significa adesione al cattolicesimo ma è un simbolo della nostra tradizione. La storia d’Italia passa anche attraverso simboli, cancellando i quali si cancella una parte di noi stessi

– Gianfranco Fini : mi auguraro che nessuno possa ora scambiare questa dimostrazione di laicismo dei giudici come una riaffermazione della laicità dello Stato. .

Renato Schifani : esprimo grande amarezza per la sentenza. Sarebbe un errore drammatico fare dell’Europa uno spazio vuoto di simboli, di tradizioni, di cultura».

la senatrice bergamasca Gallone : questa sentenza rivela l’essenza di un laicismo becero e non una volontà di effettiva laicità. Il crocefisso è simbolo dell’identità, della cultura e della tradizione italiana. Non offende e non condiziona nessuno.

– il ministro per gli Affari europei Andrea Ronchi : la sentenza è una forzatura che disorienta e preoccupa perché il crocifisso è un simbolo che attiene alla storia, alla cultura e all’identità dell’Italia.

Sandro Bondi : Su questa strada il fallimento politico dell’Europa è inevitabile.

Rocco Buttiglione  : una sentenza aberrante da respingere con fermezza. L’Italia ha una sua cultura, una sua tradizione e una sua storia”.

Pier Ferdinando Casini : Il crocifisso è un patrimonio civile di tutti gli italiani, perché è il segno dell’identità cristiana dell’Italia e anche dell’Europa».
– Franco Frattini, Maurizio Sacconi, Fabrizio Cicchitto, Margherita Boniver, Ferruccio Saro : sentenza incomprensibile !!

– Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani : Penso che su questioni delicate come questa, qualche volta il buonsenso finisce per essere vittima del diritto. Un’antica tradizione come il crocifisso non può essere offensiva per nessuno. 

Crocefisso.jpgTutto il centrodestra si schiera sulla linea dell’esecutivo e dal Capogruppo della Lega piovono parole pesanti contro la Corte di Strasburgo e l’Europa in generale.

A plaudere alla sentenza della Corte sono invece stati il Psi di Riccardo Nencini, Paolo Ferrero e i comunisti di Rifondazione e i Radicali di Emma Bonino. Diversi esponenti del Pd (che andrebbero fortemente “complimentati” per aver argutamente fomentato in tante occasioni le Istituzioni europee contro l’Italia) hanno criticato il governo per aver difeso male le normative italiane a Strasburgo.

 

NOI NON VOGLIAMO MORIRE ISLAMICI !!!