Pirovano presenta la squadra

Provincia – Le prossime elezioni provinciali sono una formalità. Lo dimostrano i sondaggi, fortemente sbilanciati a favore del centrodestra, e le parole del candidato leghista Ettore Pirovano, che domenica mattina ha presentato la sua squadra al quadriportico del Sentierone.

Le prossime elezioni provinciali sono una formalità. Lo dimostrano i sondaggi, fortemente sbilanciati a favore del centrodestra, e le parole del candidato leghista Ettore Pirovano, che domenica mattina ha presentato la sua squadra al quadriportico del Sentierone. “Farò il pesidente della Provincia e anche il parlamenare, non c’è imcompatibilità. E poi lo dico senza problemi, si guadagna di più a stare a Roma. Meglio pesare sulle casse di Roma, che su quelle delle Provincia dalla quale ovviamente non percepirò un euro”.
Pirovano non ha avuto grandi difficoltà nella composizione della squadra, anzi, tra sindaci, giovani e militanti storici ha avuto solo l’imbarazzo della scelta. “Noi porteremo a casa tanti soldi sia dalla Regione che da Roma – continua il candidato – e soprattutto avviremo collaborazioni con i privati. Perché il loro contributo potrà far guadagnre anche i cittadini. In particolare mi sta molto a cuore il collegamento tra la tramvia esistente e l’aeroporto di Orio al Serio. Il nostro aeroporto diverrà il secondo per importanza dopo Malpensa. Alla faccia di Brescia e dei bresciani”.

Ecco i candidati che si presenteranno a sostegno di Ettore Pirovano
Giorgio Valoti
Massimo Malighetti 1
Nicola Alberti
Alberto Ribolla
Maurizio Allegrini
Alessio Saltarelli
Giovanbattista Testolin
Ornella Callioni
Domenico Belloli
Pietro Isacchi
Giovanna Pagliarini
Alessio Formenti
Arvit Moretti
Giuseppe Prevedini
Alberto Piccioli Cappelli
Francesco Ferrari
Giuseppe Ferri
Maurizio Maluta
Valter Sottocorna
Marco Masserini
Alessandro Cottini
Monica Mazzoleni
Roberto Serra
Roberto Pedretti
Romualdo Natali
Giovanni Milesi
Giorgio Bonassoli
Marco Paolo Sisana
Lucio Brignoli
Angelo Pezzetti
Robeto Assolari
Alberto Finazzi
Patrizia Siliprandi
Giuseppe Rossi
Angelo Bosatelli
Francesco Angelo Capelli

Domenica 10 Maggio 2009

Elezioni, il centrodestra va unito. Pirovano alla Provincia e Tentorio al Comune.

L’Eco di Bergamo/1 aprile 2009

tentorio_medium.jpgettore_pirovano.jpgPartita chiusa. Pdl e Lega hanno chiuso l’accordo per le candidature alle amministrative di giugno, e per Bergamo è tutto confermato: Franco Tentorio a Palafrizzoni, Ettore Pirovano in Provincia. Il primo era già stato investito del ruolo dal Pdl, il secondo dalla Lega: mancavano solo gli ok incrociati. Tutti insieme appassionatamente, quindi, con il più il Carroccio che porta a casa la Provincia di Brescia, sfilandola al Pdl, cioè a Forza Italia. Che non l’ha presa male, malissimo. IL VIA LIBERA DALLA CENA DI ARCORE L’accordo è stato chiuso lunedì sera nelle tradizionali cene di Arcore a casa Berlusconi, alla presenza dei maggiorenti di Pdl e Lega: lo stesso premier, Umberto Bossi, Ignazio La Russa, Roberto Calderoli e Giulio Tremonti, tra gli altri. E dai, e dai, il senatur ha convinto Berlusconi a fare un passo indietro su Brescia, con buona pace dell’azzurro Giuseppe Romele, candidato in pectore del Pdl e sponsorizzatissimo da Mariastella Gelmini. Al che, qualcuno ha subdolamente cominciato a sospettare che quando qualche settimana fa La Russa aveva mollato la presa sulla candidatura di Viviana Beccalossi al Broletto, ripiegando su Palafrizzoni e la Provincia di Monza, un perché ci fosse: ovvero l’atavica tendenza del premier a accontentare in ogni modo il Carroccio, basta che non crei problemi di sorta. Tattica che Bossi sa usare gran bene, va detto.

I MAL DI PANCIA DEGLI EX AZZURRI C’è chi per un attimo ha persino temuto uno scossone agli assetti lombardi (e chi ancora ci spera, ma ci torneremo poi…), ma la partita si è chiusa con il mero passaggio di consegne sulla Provincia di Brescia: Romele giù e il sottosegretario all’Economia Daniele Molgora su. Scelta tra l’altro, si mormora, appoggiata da Tremonti stesso, un po’ ai ferri corti ultimamente con l’esponente leghista. Il problema però diventa Forza Italia, o meglio il Pdl lombardo nella parte – ampia e ampiamente maggioritaria – che fino a poco tempo fa era colorata d’azzurro e che ora si ritrova con il cerino in mano. Nella fattispecie un – dicasi uno solo – candidato di punta in questa tornata amministrativa. Trattasi di Guido Podestà che sfiderà Filippo Penati e il centrosinistra alla Provincia di Milano e al quale andrà anche la carica di coordinatore regionale del Pdl. Per il resto solo posizioni di retroguardia. Basta scorrere la lista ufficiale consegnata alle agenzie ieri sera e sottoscritta da Massimo Corsaro per il Pdl e Giancarlo Giorgetti per la Lega: l’accordo vede Guido Podestà (Pdl) candidato alla Provincia di Milano, Daniele Molgora (Lega), alla Provincia di Brescia, Dario Allevi (Pdl) alla Provincia di Monza e Brianza, Daniele Nava (Pdl) alla Provincia di Lecco, Franco Tentorio (Pdl), a sindaco di Bergamo, Ettore Pirovano (Lega, alla Provincia di Bergamo, Alessandro Cattaneo (Pdl) a sindaco di Pavia e Massimo Sertori (Lega) alla Provincia di Sondrio. Poi ci sono ancora le caselle vacanti, quelle di sindaco e presidente della Provincia di Cremona e di presidente a Lodi: nel comunicato si legge che saranno tutte e tre indicate dal Pdl, e facilmente andranno in carico all’area degli ex azzurri, ma con tutto il rispetto possibile si tratta di posizioni meno «pesanti» rispetto a Brescia, Bergamo e Monza. In taluni casi anche dall’esito nient’affatto scontato. Unica consolazione, il posto lasciato libero da Molgora nella squadra di governo sarà preso da un esponente del Pdl. Lombardo. Chiaro che i bresciani si aspettino uno dei loro, ma potrebbe non essere automatico. QUALCHE DISPERATO TENTATIVO… Dietro le quinte, ma con possibilità di successo che definire risicate è benevolo, c’è chi sta provando a fare pressioni affinché si riveda qualche casella strategica, per esempio la Provincia di Bergamo. Ma francamente le possibilità che Bossi rinunci a Bergamo (mica a Roccacannuccia…) per aver ricevuto Brescia appaiono remote. E poi se ci fosse davvero questa volontà di scambio, perché nessuno l’ha messa sul tavolo alla cena di lunedì ad Arcore? La presentazione della lista ieri sera, poi, sembra spazzare via le residue speranze di un clamoroso ribaltone sul filo di lana, voci che ogni tanto s’inseguono, ma che alla fine sembrano destinate a rimanere tali. O semplicemente a rivelarsi tentativi falliti. PROVINCIA, CANDIDATI CERCANSI Intanto oggi la segreteria nazionale (cioè regionale per il resto del mondo) leghista ha convocato tutti i vertici delle province lombarde, ed entro fine settimana è atteso un direttivo. Sabato o domenica potrebbe esserci la presentazione a Milano di Podestà, con Berlusconi presente, e potrebbe davvero essere la parola «fine » a tutta questa vicenda. Tornando sul piano più strettamente locale, va ricordato come fino a ieri nessuna forza politica o coalizione (a parte la Destra) aveva presentato un proprio candidato in Provincia. Né il centrodestra perso negli equilibri regionali, né il centrosinistra che dalle primarie decantate come momento di vera democrazia partecipata è passato allo scrutinio segreto. Idem per la lista centristra e territoriale annunciata dal presidente uscente Valerio Bettoni. Per una Provincia di oltre 1 milione di abitanti forse sarebbe auspicabile un comportamento diverso che consenta di entrare subito nel merito dei problemi. Che è la sola cosa che non manca.