Stucchi: “Bersani-Vendola, più tasse per tutti”

stucchi,governo-tecnico,Dalla caduta del governo Berlusconi e dal successivo insediamento di Monti a Palazzo Chigi, con l’appoggio della strana maggioranza costituita da Pd-Pdl e Udc, molta acqua è passata sotto i ponti della politica. In tutto questo periodo la Lega Nord è stata l’unica seria e concreta forza di opposizione al governo dei professori, denunciando da subito, dentro e fuori il Parlamento, le gravissime conseguenze sociali ed economiche che l’approvazione di provvedimenti profondamente vessatori, recessivi e illiberali, avrebbero comportato. Quindi, se a due settimane dal Natale i consumi non decollano non è per caso ma perché le tasse che il governo ha introdotto negli ultimi dodici mesi hanno lasciato pochissimi euro in tasca ai cittadini; se le piccole e medie aziende continuano a licenziare non è perché gli imprenditori hanno smesso di fare il loro mestiere ma perché, tra le altre difficoltà, si sono dovuti confrontare con un governo che non è mai venuto incontro alle loro esigenze. Per avere un’idea del nostro grado di avversità alla cosiddetta agenda Monti basta pensare che nessuno dei provvedimenti così come approvati dai tecnici, dalla riforma delle pensioni a quella del mercato del lavoro, dalla patrimoniale sulla casa (ipocritamente chiamata IMU) a gran parte delle misure contenute nella legge di stabilità (nella quale peraltro adesso stanno confluendo gran parte dei provvedimenti in scadenza), sarebbe mai entrato in un programma di governo targato Lega Nord. Ma c’è di più. Il governo tecnico non solo ha drogato la democrazia, avendo di fatto esautorato un esecutivo legittimamente eletto dal popolo, ma ha anche fatto il gioco di uno dei partiti che lo hanno sostenuto, il Pd, che all’ombra del Professore ha potuto interpretare due ruoli: quello di governo, determinando anche l’adozione di misure tipicamente di sinistra, come la nuova iniqua tassazione sulla casa; e quello di opposizione, promettendo al suo elettorato, che intanto accorreva ai gazebo per le primarie, una maggiore giustizia sociale. Ma adesso che il giochetto è finito la sinistra deve venire alla scoperto e dire agli elettori cosa intende fare, se mai avesse la possibilità di varcare la soglia della stanza dei bottoni. La sensazione, che di giorno in giorno diviene sempre più certezza, è che il ticket Bersani-Vendola, espressione diretta dei partiti romani e dei loro apparati più consolidati, abbia in serbo per i cittadini solo una nuova raffica di tasse e balzelli, con l’intento di impinguare le casse dello stato centralista ma anche di compiacere un’ Europa sempre più a trazione tedesca e sempre meno dei popoli. E contro questo progetto la Lega Nord è pronta a battersi in campagna elettorale.

Le malefatte del governo “tecnico”

Il rapporto Debito/PIL che è il maggiore indicatore (non certo le SPREAD, che sotto i governi della prima repubblica aveva superato abbondatemente i 700 punti) è arrivato ora a + 8 punti !!… un record per la nostra repubblica… quello peggiore della storia in un anno (sotto il governo di centro-sinistra di Craxi) aveva segnato un record di + 4 punti !!!!

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