Comunicato stampa

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— Bergamo 10/07/2013

Comunicato stampa

Ministro, basta ingannare gli immigrati !

«In occasione della visita a Bergamo del Ministro Kienge, paladina dello “ius migrandi”,  mi pongo alcune domande. Mi chiedo quale sia il progetto  di quella parte politica, così variegata e trasversale e travestita da angelo dei diritti umani, che va criticando e criminalizzando le dichiarazioni di buon senso della Lega Nord rispetto all’immigrazione e alla possibilità di accoglienza e integrazione di chi sbarca sul nostro Stato. Qual è il progetto politico, ad esempio, rispetto all’immigrazione clandestina in Italia , ma soprattutto nelle regioni del Nord dove si concentra l’approdo finale ? Le nostre città sono popolate da persone, per lo più italiani ma anche stranieri, sempre più senza lavoro, sempre più poveri, sempre più disperati, che si appoggiano all’assistenza sociale. Cosa pensiamo di offrire a coloro che giungono da zone tormentate dell’Africa o dei Paesi dell’est del mondo? Non inganniamoli.  Diciamo la verità: diciamo che tanti di loro finiranno a mendicare o a compiere atti illegali per procurarsi da vivere o addirittura a cadere vittime della criminalità organizzata ». Lo dichiara Luisa Pecce, segretaria cittadina della Lega Nord.

«Si vuole offrire una visione riduttiva delle posizioni della Lega – prosegue Pecce – che invece racconta una storia vera. La storia di un popolo in grande difficoltà, che non sa trovare soluzioni per i nati nella sua terra e che dovrebbe sobbarcarsi  l’onere sociale ed economico di accogliere persone destinate comunque a diventare disperate. Secondo le utopie della” politica corretta”, chi arriva ha il diritto di essere accolto mentre chi riceve ha il dovere di accogliere, al di là di qualsiasi rispetto delle leggi delle frontiere o della necessità di sopravvivere alle proprie difficoltà. Siate onesti con chi scappa  da disperato e pensa di trovare le risposte alla sua vita nel paese dei balocchi che non c’è più. La via da seguire è un’altra: quella di valorizzare le grandi ricchezze ed opportunità degli ex Paesi del terzo mondo , destinati in realtà ad uno sviluppo esponenziale se non saranno, in modo nuovo ma ancora una volta, colonizzati ( purtroppo brutti segnali ci sono già) e se verranno invece veramente aiutati per un reciproco vantaggio globale». 

Segreteria Provinciale Lega Nord – Lega Lombarda

Quasi il 30% dei giovani è straniero !

immigrati3.jpgPalafrizzoni: immigrati il 15,2 per cento dei residenti. E il dato raddoppierà nei prossimi 5 anni e mezzo !

A Bergamo quasi un giovane su tre è straniero: per la precisione 4.374 su 15.377. È uno dei dati più interessanti contenuti in «Bergamo in cifre 2010», l’annuale report sulle tendenze demografiche pubblicato da Palafrizzoni. Una crescita del 13,2 per cento !
Nel dettaglio, dal 2008 in avanti, la popolazione giovanile (quella compresa tra i 18 e i 30 anni) ha ricominciato a crescere dopo che dal 1991 avevamo registrato una perdita di circa 10 mila unità, il 42 per cento. Decisiva, per invertire il trend, la presenza di giovani stranieri: nel 2007 erano 2.797, quest’anno 4.374, pari al 28,4 per cento. Quelli «nostrani» sono invece scesi da 11.720 a 11.003. Va comunque sottolineato come nel complesso Bergamo sia una città sempre meno giovane: dai 24.463 del 1991 siamo passati ai 15.377 di vent’anni dopo. Scorporando la presenza straniera, quella bergamasca si è più che dimezzata: da 23.797 a 11.003.
Al di là del dato giovanile, nel complesso gli stranieri in città registrano un incremento annuo medio del 13,24 per cento. Attualmente sono 18.351, pari al 15,2 per cento della popolazione complessiva. Con gli attuali ritmi di crescita, in cinque anni e mezzo la quota è destinata a raddoppiare: quasi certamente a superare quota 20 mila già il prossimo anno.
Basti pensare che nel 2006 erano 11.248, pari al 9,5 per cento: nel giro di cinque anni la presenza è aumentata di oltre 7.000 unità e l’incidenza percentuale di poco meno di 6 punti. Di solito i processi demografici sono lenti, questo è decisamente importante e violento nella sua crescita: dobbiamo riflettere.