Bossi ad Arcene: conquisteremo la libertà e la Padania

Il Senatùr rilancia il suo cavallo di battaglia. In tanti ad ascoltare l’intervento alla festa leghista.
bossi comizio ma va la.jpg«Non c’è alternativa all’indipendenza della Padania, ma liberarsi costa sempre molto e gli Stati nazione sono pericolosi». Umberto Bossi, intervenuto ieri alla festa della LegaNord di Arcene, ha rilanciato il programma del Carroccio di fronte ad una platea numerosa. Accanto a lui sul palco erano presenti, tra gli altri, anche il segretario provinciale della Lega Cristian Invernizzi, il presidente della Provincia Ettore Pirovano e il parlamentare Nunziante Consiglio. «Quanto accaduto alla Lega – ha esordito Bossi riferendosi alle recenti vicende giudiziarie che hanno coinvolto il Carroccio – è stato organizzato dallo Stato. Berlusconi era ormai fuori gioco e la Lega rischiava di pigliare un sacco di sindaci: e la Lega non tratta con Roma perché vuole la libertà. Quindi in qualche modo bisognava fermare la Lega». «Non c’entrano nulla i miei figli – ha continuato Bossi –: lo Stato voleva far fuori me». «La libertà e la Padania – ha proseguito Bossi – prima o poi ci saranno, ma conquistare la libertà costa sempre tanto. Lo Stato vive con i soldi della Padania e tutto viene fatto per cancellare la Padania, ma noi non cederemo: la Padania sarà fatta ed ormai non manca molto tempo; nelle scorse settimane è stato firmato l’accordo per l’euroregione. Noi vogliamo la libertà, anche la libertà di tenerci i nostri soldi». Invernizzi ha ricordato «l’impegno dei militanti leghisti a stare sul territorio e tra la gente. Siamo sempre presenti orgogliosi della nostra storia di questi trent’anni per quello che abbiamo fatto e che continueremo a fare per la Padania». Pirovano ha osservato: «Qualcuno si meraviglia che ci sia ancora così tanta gente alle feste: noi vogliamo essere liberi, non vogliamo il male di nessuno, ma il bene del nostro territorio. A Roma è arrivato qualcuno che si crede il più bravo di tutti. Nonostante gli insulti che manda alla gente del Nord c’è qualcuno che dice che dice che, finalmente, si pensa a risolvere i problemi: ma qui al Nord ci stanno fregando». «Il superfluo – ha proseguito il presidente della Provincia – è già stato tagliato, ora ci stanno tagliando la carne e la pelle. E domani si vivrà peggio se si continuerà a pensare che chi è arrivato e il più bravo». Nunziate Consiglio ha anticipato che Umberto Bossi sarà presente anche alla storica Berghem Fest in programma ad Alzano Lombardo per fine mese e ha ricordato «l’impegno del presidente Pirovano che ha lottato per mantenere la provincia di Bergamo». (Eco di Bergamo,5-8-12)

In 600 alla cena Insieme ai tavoli famiglie e autorità

L’atmosfera è quella di paese, se non fosse che l’aria è di città. La temperatura non è certo quella agostana. Ma a riscaldare l’atmosfera, in questa bella serata, ci pensa l’entusiasmo della gente, scesa in strada per sedersi, com’è ormai tradizione, alla lunga tavolata imbandita

lungo la strada in occasione dei festeggiamenti per il 408° anniversario dell’Apparizione della Beata Vergine Addolorata. Sotto le caratteristiche luminarie si incontra gente di ogni età. Gomito a gomito 600 persone servite da un centinaio di volontari. Ma anche i vip nostrani che, tutti attorno agli stessi tavoli, gustano il sapore della tradizione bergamasca. E bergamasco è il parterre delle autorità: fra gli altri il presidente della Provincia Ettore Pirovano («Mi sento in perfetta sintonia con tutta questa gente che vuole bene alla sua terra»), quello del Consiglio comunale Guglielmo Redondi («Impressionato dalla fede e dalla tradizione di questo Borgo da cui tutta Bergamo dovrebbe prendere esempio per vivere la città») con il consigliere Ottavio Rota, ma anche l’avvocato Roberto Bruni e l’ex assessore Elena Carnevali, l’onorevole Nunziante Consiglio e il consigliere regionale Carlo Saffioti, il duca di Piazza Pontida Bruno Agazzi, il comandante provinciale dei vigili del fuoco Giulio De Palma. A fare gli onori di casa, naturalmente, monsignor Andrea Paiocchi seduto accanto al vescovo ausiliare emerito di Bergamo Lino Belotti.(da Eco di Bergamo,17-8-10)