Patto stabilita’: Maroni, via entro l’anno o disobbedienza

maroni nuovo.JPG“Se entro fine anno il Governo non modifica il patto di stabilità, dall’anno prossimo ci sarà obiezione o disobbedienza fiscale nelle regioni del Nord”. Lo ha ribadito il Presidente della Regione Lombardia e Segretario della Lega Roberto Maroni, a margine della festa del 2 giugno a Varese, ricordando l’impegno illustrato il 7 aprile a Pontida coi presidenti di Veneto e Piemonte. ‘Questa sarà la prima grande battaglia del Nord’, ha aggiunto.
‘Sulle riforme questo Governo ha la politica del gambero. E’ partito in pompa magna ma poi non farà niente’. Ne è convinto il leader della Lega, Roberto Maroni. A margine delle celebrazioni per il 2 giugno a Varese, ha detto che se il Governo Letta ‘come penso non cancella l’Imu, non impedisce l’aumento dell’Iva e non cancella il patto di stabilità, se ne deve andare a casa’.
‘Ci sarà l’obbligo per noi di ridurre i costi, abbiamo approvato un bilancio che ha chiuso la fase della Tanzania: la fase nuova prevede un dimagrimento delle spese, tagliando quelle non finalizzate alla attività politica’: lo ha spiegato Roberto Maroni parlando con i giornalisti a margine delle celebrazioni del 2 giugno in piazza a Varese. ‘Questo ho detto al Federale e questo farò – ha concluso – Il resto è solo una interpretazione dei giornali’.

Patto di Stabilità: Vanalli, la maggioranza tradisce i piccoli Comuni

vanalli.jpg“Abbiamo presentato un ordine del giorno per differire la data di entrata in vigore del Patto di stabilità interno per gli enti locali con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, dal Governo fissata al 1 gennaio 2013. Ancora una volta, però, Pd, Pdl e Udc, nonostante ad ogni occasione sia in tv che sui giornali si straccino le vesti in favore dei piccoli comuni, al momento di votare hanno loro voltato le spalle, respingendo il nostro ordine del giorno”. Lo afferma l’onorevole Pierguido Vanalli, capogruppo della Lega Nord in Commissione Affari Costituzionali, dopo che la maggioranza ha bocciato un odg della Lega Nord al decreto legge in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali. “L’applicazione del Patto di stabilità interno anche ai Comuni con una popolazione tra i 1.000 e i 5.000 abitanti – conclude Vanalli – porrà un ulteriore freno allo sviluppo e agli investimenti all’interno di questa piccole amministrazioni ed avrà ricadute negative anche e soprattutto sulle spese di investimento ma, evidentemente, tutto questo non interessa né al Governo né tanto meno alla sua maggioranza parlamentare”.

Imu e Patto di stabilità: via alla protesta

Bene il consuntivo 2011 di Palafrizzoni. Facoetti: servizi mantenuti senza pesare sui cittadini.
Anche Bergamo con gli enti locali che scenderanno in piazza a Venezia contro il giro di vite

facoetti nuovo.jpgRispettato il Patto di stabilità senza tagli ai servizi per i cittadini e neppure aumenti delle tasse a carico dei residenti di Bergamo. Obiettivo raggiunto per l’ Assessore al Bilancio, Enrico Facoetti, che ieri dopo la Giunta ha presentato il rendiconto economico 2011 di Palafrizzoni. «Abbiamo ottenuto un risultato positivo rispetto ad altre amministrazioni che hanno sforato il Patto e nonostante la crisi economica del sistema Paese – ha spiegato Facoetti –: siamo riusciti a salvaguardare i servizi per i cittadini senza operare alcun taglio, ma allo stesso tempo non abbiamo messo le mani nelle tasche dei bergamaschi. Nessun aumento delle imposte, neppure l’adeguamento dell’Istat sulla tassa dei rifiuti». Il consuntivo si chiude con 16 milioni di avanzo (di cui otto dell’anno scorso) bloccati però dal Patto di stabilità e a fronte di un taglio dei trasferimenti dallo Stato di tre milioni e 900 mila euro. Imu: s’incamera a dicembre Bilancio positivo, per il 2011 appunto, mentre per il 2012 sarà inevitabilmente tutta un’altra storia. E il capitolo più di attualità (e di maggior peso) delle imposte che si riverseranno sulle tasche dei cittadini è quello dell’Imu, l’Imposta municipale unica. A questo proposito Palafrizzoni conferma la linea già presentata nei giorni scorsi, specificando che intorno all’imposta patrimoniale ci sono ancora molte incertezze nelle indicazioni del governo. Tre le tappe di pagamento: una prima il 18 giugno, la seconda il 17 settembre e il conguaglio a metà dicembre. Mentre le prime due tranche saranno pari a un terzo dell’imposta calcolata applicando l’aliquota di base (0,4% sulle prime case e 7,6% sugli altri immobili), Bergamo ha fissato per la terza tranche un’aliquota di base per la prima casa e per la seconda casa dovrebbe attestarsi sul 10,6 per mille. «L’introduzione dell’Imu – ha dichiarato Facoetti – da parte di Roma è a scapito degli enti locali. Si tratta infatti di un tributo locale prelevato dallo Stato, che ne incamera la metà. Così non c’è possibilità di sviluppo per il territorio. Difficile anche mettere a bilancio preventivo (che va presentato entro fine maggio, e che Palafrizzoni potrebbe anticipare già la prossima settimana ndr) una voce di cui avremo certezza sull’entità solo a dicembre». Alla manifestazione nazionale E il Comune di Bergamo non è il solo a manifestare perplessità su Patto di Stabilità e Imu: diversi Comuni dell’Anci, ieri al consiglio nazionale, hanno confermato la loro adesione alla manifestazione nazionale a Venezia il 24 maggio contro i capitoli ormai indigesti ai primi cittadini come l’Imu e il Patto di stabilità. E anche il sindaco Franco Tentorio ha dichiarato «di condividere le istanze dei comuni aderenti alla manifestazione nazionale. Invieremo – ha anticipato – una rappresentanza di Palafrizzoni a Venezia». (da Eco di Bergamo,19-4-12)

Casse piene ma bloccate. Nove milioni di fatture ferme

Sul tavolo di Comune e Provincia. Saldo anche a un anno. Via Tasso: «Frustrante aver fondi e non poter pagare. Le aziende sorreggono il sistema Italia»

patto-stabilità,debito-pubblico,cantieri-fermi,Una fattura sopra l’altra, documenti che si accumulano. Diventano buste, cartellette, faldoni.
«Quest’estate l’ho detto al sindaco e alla giunta: stiamo reggendo, ma è come una diga che rischia di venire giù…». In via Canovine, a Bergamo, ha sede l’assessorato ai Lavori pubblici del Comune. Il titolare Alessio Saltarelli parla delle imprese che ogni giorno (o quasi) si fanno sentire per chiedere conto dei pagamenti lumaca: «Fa rabbia sapere che in cassa i soldi ci sono, che non abbiamo mai avuto un conto fuori posto, e intanto dobbiamo dire alle imprese che devono aspettare, pazientare per avere ciò che gli spetta». Perché il patto di stabilità strangola gli enti pubblici, anche quelli sani, con i bilanci sacrificati sull’altare della riduzione del debito (che in gran parte arriva dallo stato centrale) con buona pace delle ditte al lavoro. Ogni anno si chiede di migliorare il saldo fra entrate e uscite, e mica di poco: nel 2012 Palafrizzoni deve comprimere la spesa di 13 milioni,la Provincia di 22 milioni. Una stretta di 35 milioni solo per i due principali enti orobici. Traduzione? Cantieri congelati, programmazione al lumicino, fatture che si accumulano.

(da Corriere della Sera-bergamo,7-3-12)

Patto di Stabilità Territoriale, in arrivo per gli Enti locali virtuosi 70 milioni di euro

cecchetti f.jpgPer gli Enti locali virtuosi sono in arrivo 70 milioni di euro. La cifra, che rimodula il Patto di Stabilità Territoriale siglato tra Regione Lombardia, Anci e Unione Province italiane in maniera sperimentale nel 2009 (allora la cifra messa a disposizione era di 40 milioni), contribuirà ad allentare i vincoli di finanza pubblica, liberando una significativa mole di risorse finanziarie.
Il provvedimento, comunicato in queste ore agli Enti locali lombardi, andrà mercoledì 5 ottobre al vaglio della Commissione Bilancio, presieduta da Fabrizio Cecchetti (Lega Nord), che dovrà esprimersi nel merito anche per quanto riguarda i requisiti di accesso al fondo.

“Gli Enti locali in regola con il Patto – ha sottolineato il Presidente Cecchetti – potranno utilizzare le somme in giacenza per opere e iniziative importanti quali l’avvio di nuovi servizi sociali o la realizzazione di opere pubbliche. La norma consente poi di sbloccare numerosi pagamenti alle imprese da parte delle amministrazioni locali, il che costituisce un importante contributo alla crescita e allo sviluppo economico della nostra economia. In un momento di crisi come quello che purtroppo stiamo vivendo, questa rappresenta – ha concluso Cecchetti – una misura importante che va incontro anche al mondo delle piccole e medie imprese, da sempre motore del nostro sistema economico-produttivo”.