Cittadella 2014

la Bergamo che lavora e produce lavoro

IMG_00000118 b.jpgE’ stata inaugurata la nuova copertura del Mercato ortofrutticolo all’ingrosso di via Borgo Palazzo. Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti anche il sindaco Franco Tentorio, gli assessori Enrica Poppa Pedretti, Alessio Saltarelli ed Enrico Facoetti, il presidente del Consiglio comunale Guglielmo Redondi, il presidente di Bergamo Mercati Renzo Casati.
Sono stati coperti i due corridoi intermedi del mercato che separano le tre pensiline che costituiscono rispettivamente il settore riservato ai produttori (quello centrale), dai due laterali dove stanno i grossisti In tutto 3.500 metri quadri di tetto. Un anno e mezzo di lavoro per un’opera dal costo di un milione completamente autofinanziata dalla società partecipata del Comune che è una delle poche con il bilancio positivo e che pur nel momento di crisi ha migliorato il suo giro di affari.  L’ortomercato di Bergamo, secondo della Lombardia dopo Milano, rappresenta una realtà positiva per l’economia della nostra provincia : è in continua crescita per quanto riguarda le derrate contrattate (nel 2012 hanno raggiunto le quasi 157 mila tonnellate), vi operano  circa 450 addetti, 20 grossisti e florovivaisti e 75 produttori, le ditte acquirenti registrate sono circa 1.400. Le condizioni in cui versava l’ortomercato erano da considerarsi inaccettabili per una città come Bergamo che rappresenta un gioiello dell’imprenditoria anche in questo settore e la realizzazione di questa infrastruttura è la dimostrazione concreta di quali positivi risultati si possano ottenere attraverso la collaborazione tra ente pubblico e privati. I lavori erano urgenti e necessari. C’era da fare uno sforzo per rendere la struttura confortevole così da non essere più in balia del tempo e consentire agli operatori di lavorare in condizioni più dignitose.  La nuova copertura è garantita anche dal punto di vista statico e sismico e ha già evidenziato i suoi positivi effetti sul lavoro degli operatori ma anche per una maggiore salvaguardia delle derrate alimentari. La struttura, voluta sia dall’amministrazione comunale sia dagli operatori privati, è stata finanziata dagli operatori tramite mutuo con un aumento del canone di concessione e al Comune non è costato una lira – ha sottolineato Renzo Casati ». Un passo avanti sul piano estetico, ma soprattutto funzionale. L’ortomercato è rimasto alla Celadina e non spostato come era nelle previsioni urbanistiche e si trova in una posizione strategica con un’area adiacente che potrebbe anch’essa avere una destinazione in linea.

La Lega e il controllo della spesa in Comune.

Palazzo Frizzoni 2.jpgRiunione di maggioranza in Comune per risolvere la questione della convenzione con la Fondazione Bergamo nella Storia. A luglio l’accordo era stato stoppato dai consiglieri Luisa Pecce (Lega Nord) ed Enzo De Canio (Lista Tentorio) che avevano chiesto approfondimenti sugli aspetti economici. I due esponenti della maggioranza si sono schierati contro il finanziamento di 480 mila euro indicizzati per dieci anni rispetto ai 264 mila previsti finora. Anche nella nuova riunione è stata ribadita con forza la volontà di opporsi a questo accordo perché in un momento di gravi difficoltà come questo è bene fare scelte ponderate e la documentazione di spesa effettuata e prospettiva deve risultare chiara ed efficiente. La convenzione passerà perciò con i voti dell’opposizione che, stranamente per un caso di spesa della maggioranza, non ha chiesto come al solito ulteriori estenuanti approfondimenti.
Ad inasprire la discussione erano nel frattempo intervenute pure le dichiarazioni su Facebook del membro del CdA della Fondazione Salvioni. “Abbiamo avuto i documenti richiesti – spiega il capogruppo della Lega Alberto Ribolla -, ma chiederemo comunque le dimissioni di Carlo Salvioni dalla fondazione per le frasi contro gli elettori leghisti scritte su Facebook”.

Pronta anche la “lobby” dei Sindaci contro il gioco d’azzardo

Il fallimento di questa organizzazione dello Stato, che costringe i Primi Cittadini eletti a costituirsi in “lobby” per imporre soluzioni civili e dimostrando così la sua lontananza dai cittadini, è stata espressa in molti interventi al convegno tenutosi a Palazzo Marino. Numerosi e approfonditi tutti gli interventi dei rappresentanti di Associazioni, di Asl e di Sindaci. 

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– “Sindaci uniti nella campagna “no slot” e firmano la proposta di legge di iniziativa popolare per la tutela della salute dal gioco d’azzardo, promossa da Lega Autonomie Lombardia, Terre di Mezzo e Scuola delle Buone Pratiche. Ieri a Milano la sottoscrizione e il lancio della proposta di legge, cui hanno partecipato anche i comuni di Bergamo, di Treviglio e molti altri della bergamasca.
L’incontro si è tenuto a Palazzo Marino, dove un centinaio di sindaci italiani ha firmato simbolicamente per la legge. Alla sottoscrizione seguirà l’avvio di una raccolta firme rivolta ai cittadini per la «tutela della salute degli individui tramite il riordino delle norme vigenti in materia di gioco con vincite in denaro – gioco d’azzardo». Positivo il commento di chi ha partecipato: «È andata molto bene, c’è stata una presa di posizione da parte dei sindaci -commenta Luisa Pecce, consigliere comunale Lega Nord e presidente del Consiglio delle donne, in rappresentanza del Comune di Bergamo -. Gli organizzatori dell’iniziativa hanno voluto che indossassimo la fascia tricolore, perché l’ultima sentenza del Consiglio di Stato insiste sul fatto che non i sindaci ma i questori possono presidiare gli interessi di particolare rilievo pubblico che coinvolge il settore del gioco, come per esempio l’orario delle sale». La consigliera parla di un’azione «potente e simbolica»: «La forza dell’unione dei sindaci è il portare avanti le istanze, in modo che si possa legiferare – continua Pecce -. Ieri si è parlato di una lobby dei sindaci contro quella del gioco d’azzardo. Il fatto che ci siano due proposte di legge contro il gioco è uno stimolo, unito ad un’azione potente e simbolica».
Presente anche il sindaco di Treviglio Giuseppe Pezzoni, che invita i cittadini a sottoscrivere la proposta già da oggi: «Ci siamo mossi in anticipo con il Consiglio delle donne e mozioni in Consiglio – commenta Pezzoni -. Da subito è possibile recarsi in municipio e sottoscrivere la proposta, per aiutare i Comuni e per non far pagare ai più deboli questa “tassa della speranza”, che è la ludopatia. Abbiamo altre iniziative in atto, come momenti di formazione nelle scuole, per rendere consapevoli, dai piccoli ai grandi, il livello di rischio legato al gioco».
A rappresentare i sindaci della provincia, Leonio Callioni, presidente del Consiglio di rappresentanza dei sindaci (Cdrs) e Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Bergamo. «È un’iniziativa utile perché concreta e rappresenta la posizione dei sindaci che hanno aderito al documento dei Comuni bergamaschi per il contrasto al gioco d’azzardo promosso dal Cdrs e che rappresentano quasi il 90% della popolazione. Bisogna superare la  logica che i Comuni sono responsabili di tutto, ma non hanno potere di imporre un regolamento che abbia efficacia. È un’ottima iniziativa – conclude – che avremmo dovuto fare anche con altri temi, come per esempio il patto di stabilità»-. (da Eco di Bergamo,10-10-13)

Dal Comune una tranche di 500.000 euro per il recupero di Via Quarenghi.

via quarenghi33.jpgGrande soddisfazione della Lega che da anni si batte per il recupero della via. Prendendo spunto da una delibera che permette  di erogare alla società Bergamo Infrastrutture 500.000 euro dedicati al pagamento dei lavori di recupero del civico 33 di via Quarenghi, la Lega Nord ha avuto occasione di ribadire in Consiglio comunale la sua posizione in merito alla scelta di riqualificazione dell’immobile. Gli interventi del capogruppo Alberto Ribolla  e del consigliere e Segretario cittadino Luisa Pecce hanno sottolineato come le scelte di destinazione d’uso e di riqualificazione siano state scelte politiche,  volte ad alleggerire la situazione di via Quarenghi, densamente abitata da extracomunitari, con una offerta di commercio quasi esclusivamente  gestita da stranieri e  purtroppo interessata da frequenti episodi di microcriminalità.
«Abbiamo radicalmente cambiato la destinazione dell’immobile» –  sottolinea la consigliera Luisa Pecce, che ha seguito con particolare attenzione  il progetto di riqualificazione  e il percorso per ottenere un finanziamento della Fondazione Cariplo per 800.000 euro. Abbiamo ridotto  della metà (oggi sono 24) gli appartamenti di housing sociale, che destineremo a famiglie di militari, a studenti, a famiglie mono-genitoriali – prosegue -. Inoltre, abbiamo voluto che nello stabile fossero ubicati gli uffici dell’Assessorato alle Opere pubbliche, che creeranno movimento sano nella via e faranno risparmiare l’affitto dei locali attualmente occupati in via Canovine. Al piano terra – continua  Pecce -troverà spazio un ufficio della polizia locale, che traslocherà dalle stanze  in affitto sempre in via Quarenghi. Ampi spazi saranno fruibili per attività di tipo socio-culturale collegate all’animazione teatrale ed al teatro dei burattini. E’ previsto un bar, magari connotato con le attività svolte. Il tutto contribuirà a rivitalizzare la via richiamando, nelle ore diurne e serali, i fruitori dei servizi. Infine, una  sala all’ultimo piano, utilizzata di giorno per le attività dell’Assessorato, potrà essere utilizzata nelle altre ore dalla cittadinanza».
«Il recupero è stato studiato con grande attenzione –conclude la consigliera Pecce- cercando anche di salvaguardare e valorizzare le cantine ipogee con tetto a volta. Un immediato riscontro della validità delle nostre scelte, importantissime per l’Assessorato alla Sicurezza e condivise da tutta la Giunta, ci viene dalla soddisfazione dei residenti, sulle cui richieste si è mosso il nostro progetto».

La Lega sempre attenta alle spese del Comune

pecce-ribolla 091120 Commissione 3.jpgSlitta il rinnovo della convenzione tra il Comune e la Fondazione Bergamo nella storia. Il motivo del rinvio da parte della Commissione Cultura è la necessità di compiere ulteriori approfondimenti sui contenuti della convenzione ed in particolare sull’entità dei finanziamenti. Attualmente, in seguito ai vari ampliamenti dei compiti, l’ente si occupa della gestione del Museo storico, del Museo donizettiano, del Museo del ‘500, del Campanone e della Torre dei Caduti.
«Voglio sgombrare il campo da qualsiasi sterile polemica che possa innescarsi sul rinvio della delibera di rinnovo della convenzione – dichiara il consigliere della Lega Luisa Pecce -, semplicemente sono stati richiesti doverosi ulteriori chiarimenti che riguardano gli aspetti economici  ma anche un report delle attività dell’ultimo biennio e la programmazione futura. Ritengo che qualunque persona di buonsenso possa apprezzare la serietà e il senso di responsabilità di consiglieri che, chiamati a decidere su cifre importanti, in un momento di gravi difficoltà per i cittadini e per la stessa amministrazione, e su un tema vincente per la città, come quello della cultura storica, vogliono fare considerazioni e scelte ponderate». I contributi sono rilevanti e non vanno stanziati a cuore leggero, spiega il consigliere della Lega. «Parliamo di contributi per circa mezzo milione di euro l’anno, perché si tratta di passare dalla precedente convenzione,  che prevedeva 264.486 euro l’anno per cinque anni, ad un nuovo contratto di 380.000 euro (e anche  indicizzati) vincolanti per il Comune per i prossimi 10 anni, cui si aggiungono 100.000 euro l’anno per le bollette e 4.000 euro come quota per 5 anni». Enzo De Canio del Pdl, consigliere e professore di Storia, si dice d’accordo con la collega Pecce.  “Questo rinnovo merita una riflessione più approfondita, non dobbiamo essere precipitosi.  Si tratta di un tema delicato su cui serve una discussione serena e allargata a tutti i consiglieri senza eccessive accelerazioni”.

Comunicato stampa

LN - LL - Padania - UFFICIALE rid.jpgLEGA NORD – LEGA LOMBARDA
per l’indipendenza della Padania
Via Berlese 1 -24124 BERGAMO (Padania)-
tel.035.363.111 – fax 035.363.183
e-mail: info@leganordbergamo.org – Internet:
www.leganordbergamo.org

— Bergamo 10/07/2013

Comunicato stampa

Ministro, basta ingannare gli immigrati !

«In occasione della visita a Bergamo del Ministro Kienge, paladina dello “ius migrandi”,  mi pongo alcune domande. Mi chiedo quale sia il progetto  di quella parte politica, così variegata e trasversale e travestita da angelo dei diritti umani, che va criticando e criminalizzando le dichiarazioni di buon senso della Lega Nord rispetto all’immigrazione e alla possibilità di accoglienza e integrazione di chi sbarca sul nostro Stato. Qual è il progetto politico, ad esempio, rispetto all’immigrazione clandestina in Italia , ma soprattutto nelle regioni del Nord dove si concentra l’approdo finale ? Le nostre città sono popolate da persone, per lo più italiani ma anche stranieri, sempre più senza lavoro, sempre più poveri, sempre più disperati, che si appoggiano all’assistenza sociale. Cosa pensiamo di offrire a coloro che giungono da zone tormentate dell’Africa o dei Paesi dell’est del mondo? Non inganniamoli.  Diciamo la verità: diciamo che tanti di loro finiranno a mendicare o a compiere atti illegali per procurarsi da vivere o addirittura a cadere vittime della criminalità organizzata ». Lo dichiara Luisa Pecce, segretaria cittadina della Lega Nord.

«Si vuole offrire una visione riduttiva delle posizioni della Lega – prosegue Pecce – che invece racconta una storia vera. La storia di un popolo in grande difficoltà, che non sa trovare soluzioni per i nati nella sua terra e che dovrebbe sobbarcarsi  l’onere sociale ed economico di accogliere persone destinate comunque a diventare disperate. Secondo le utopie della” politica corretta”, chi arriva ha il diritto di essere accolto mentre chi riceve ha il dovere di accogliere, al di là di qualsiasi rispetto delle leggi delle frontiere o della necessità di sopravvivere alle proprie difficoltà. Siate onesti con chi scappa  da disperato e pensa di trovare le risposte alla sua vita nel paese dei balocchi che non c’è più. La via da seguire è un’altra: quella di valorizzare le grandi ricchezze ed opportunità degli ex Paesi del terzo mondo , destinati in realtà ad uno sviluppo esponenziale se non saranno, in modo nuovo ma ancora una volta, colonizzati ( purtroppo brutti segnali ci sono già) e se verranno invece veramente aiutati per un reciproco vantaggio globale». 

Segreteria Provinciale Lega Nord – Lega Lombarda

Contrastare l’apertura di nuove sale slot : la Lega porta il caso anche in Parlamento

gioco malato.jpgDopo aver partecipato partecipato a numerosi incontri con i cittadini ed organizzato convegni, il Capogruppo della Lega Nord Alberto Ribolla ed il Segretario Cittadino e Consigliere Luisa Pecce avevavno presentato ben cinque ordini del giorno in Comune sulle problematiche legate alle sale slot. L’argomento è stato ora portato in Parlamento dai deputati leghisti Cristian Invernizzi e Paolo Grimoldi con la seguente interrogazione al Ministero degli Interni :
Premesso che:
• Il settore del gioco d’azzardo legale è la terza impresa italiana per giro d’affari, con quasi 100 miliardi di euro di fatturato, in continua crescita;
• dopo Giappone e Regno Unito, l’Italia è il terzo Paese al mondo per volume di gioco;
• i giocatori in Italia sono 15 milioni: 3 milioni sono a rischio dipendenza ed 800 mila sono i  malati;
• la tassazione sulle slot machines è bassissima: nel 2005 era pari, in media, al 29%; oggi è, in media, dell’8%;
• da un lato lo Stato guadagna 8 miliardi dal gioco d’azzardo, dall’altro però ne spende 5-6 per curare i giocatori affetti da dipendenza, ignorando in sostanza gli effetti devastanti sulla società;
• i problemi connessi all’apertura di sale slot sono molteplici: degrado e problemi di ordine pubblico, schiamazzi notturni, gravissimi problemi e costi sociali, costi affettivi, con famiglie rovinate dal gioco ma soprattutto aumento e diffusione della criminalità organizzata;
• la criminalità organizzata guadagna con il gioco d’azzardo più che con gli altri traffici illeciti, in quanto il gioco d’azzardo è meno rischioso e più redditizio;
• la criminalità organizzata agisce attraverso prestanome, pressioni sui gestori, la pratica dell’usura, il riciclaggio di denaro di dubbia provenienza, e l’adescamento di nuovi affiliati insospettabili, ovvero i giocatori malati;
• in molte città, tra cui Bergamo, il problema è molto sentito: le sale slot sono in continua crescita;
• alcune di queste sale sono a pochi metri da scuole, oratori e da contesti particolarmente delicati per l’ordine pubblico;
• i residenti, i commercianti, gli insegnanti delle scuole ed i parroci, fortemente preoccupati, sono intervenuti, supportati dai quotidiani locali, con diverse iniziative volte a scongiurare l’apertura di queste sale (raccolte firme, riunioni, assemblee pubbliche) ed è in programma una manifestazione davanti alla Prefettura di Bergamo;
• il Comune di Bergamo, così come molti altri comuni, ha approvato alla fine del 2012 il regolamento “Disposizioni per la valorizzazione del commercio negli ambiti del tessuto urbano consolidato” che vieta, tra l’altro, l’apertura di sale slot nei borghi storici e a 400 metri dai luoghi di culto, ospedali, case di cura, cimiteri, caserme, scuole di qualsiasi ordine e grado ed insediamenti destinati all’educazione ed allo svago di bambini e ragazzi;
• l’autorizzazione per l’apertura di nuove sale slot è però concessa, a norma di legge, direttamente dal Questore, in quanto licenza di pubblica sicurezza;
• difatti, una recente Circolare del Ministero degli Interni afferma che il rilascio delle licenza di pubblica sicurezza alle sale può avvenire “eventualmente anche in contrasto con regolamenti comunali che, se adottati, non possono interferire con la competenza dell’autorità di pubblica sicurezza”;
• le Questure autorizzano l’apertura di nuove sale esclusivamente sulla base di tre requisiti previsti dalla legge nazionale: il titolare della sala non deve avere precedenti penali, la sala deve avere accessi controllabili e deve essere presente un sistema di videosorveglianza;
• se i Comuni limitano in qualche modo, con regolamenti od ordinanze, queste attività, nel 90% dei casi i Tar hanno bocciato questi provvedimenti (es. Vicenza, Milano, Verbania…);
• ciò ha comportato, nei fatti, una proliferazione delle sale senza che i Comuni possano intervenire, ad eccezione dei controlli;
• la tutela dell’ordine pubblico e della salute pubblica è da intendere anche come prevenzione delle condizioni che potenzialmente le minacciano;
• la scelta operata alcuni anni fa dal legislatore nazionale di rimettere al mercato la regolazione del numero di sale dedicate ad ospitare slot e vlt si scontra con le esigenze dei Comuni, ai quali non si può impedire ogni possibilità di intervento;
• oltre 160 Sindaci hanno aderito al “Manifesto dei Sindaci per la legalità” per chiedere maggiori poteri;
• numerosissimi Comuni stanno affrontando questa problematica e hanno recentemente organizzato a Pavia la prima manifestazione nazionale no-slot:-
Si chiede se il Ministro non ritenga opportuno ed urgente modificare la normativa relativa al rilascio delle licenze per sale slot VLT in modo tale da permettere ai Sindaci di esprimere parere preventivo e vincolante per l’apertura di nuove sale e di regolamentarle in particolar modo per quanto attiene la vicinanza a luoghi sensibili e orari di apertura.

Contro la violenza sulle donne

scarpe rosse.JPGDa domenica 12 al 15 maggio Piazza Vecchia a Bergamo è protagonista di un progetto d’arte pubblica dell’artista messicana Elina Chauvet, con le installazioni Zapatos Rojos. Dopo Milano, Genova, Lecce e Torino Zapatos Rojos arriva a Bergamo.
L’installazione Zapatos Rojos è stata realizzata per la prima volta a Ciudad Juárez, città di frontiera tra Messico e Stati Uniti, dove si è adoperato per la prima volta il termine femminicidio. Qui, nella più totale impunità, sono sparite dal 1993 centinaia e centinaia di donne. Qui, nel 2009 Elina Chauvet ha raccolto tra amiche e conoscenti 33 paia di scarpe rosse, installandole in un percorso cittadino come simbolo di una marcia di protesta di e per le donne assenti, uccise o rapite e mai tornate a casa. Per l’artista “Una marcia di 33 donne scomparse, il cui incedere viene accompagnato da ulteriori passi di solidarietà con lo scopo di rendere visibile sia la loro assenza, sia il dolore che tale mancanza provoca nelle nostre società”.
Per l’intera giornata di domenica 12 maggio è presente l’artista, per la prima volta in Italia.
“Ringrazio profondamente le persone che hanno accolto questo progetto con entusiasmo, facendo un grande lavoro di squadra.” Il Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo, è da 16 anni impegnato su temi al femminile e contro la violenza sulle donne,- dice la Presidente Luisa Pecce – collabora all’iniziativa “zapatos rojos” e la condivide con grande convinzione. La performace di Elina Chauvet è una importante iniziativa artistica che serve a mantenere alta l’attenzione sul tema della violenza di genere attraverso un suggestivo simbolismo ed una partecipazione diretta di tutte le cittadine. Piazza vecchia, un monumento simbolo di Bergamo e sarà per quattro giorni anche il luogo di un richiamo severo e di un invito alla speranza.

Comunicato Stampa : la Sicurezza a Bergamo

LN - LL - Padania - UFFICIALE rid.jpgLEGA NORD – LEGA LOMBARDA
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                                                                                                                   — Bergamo 22/03/2012

                                        Comunicato stampa

Sicurezza : una priorità per Bergamo

«La sicurezza è e continuerà ad essere tra le priorità della Lega Nord e quanto deciso nella giornata di oggi lo conferma». Lo dichiara Luisa Pecce, segretaria cittadina della Lega Nord, a seguito  della riunione che si è svolta in Comune per il conferimento della delega alla Sicurezza lasciata dall’ex assessore Cristian Invernizzi, neoeletto alla Camera. «Siamo soddisfatti – spiega Pecce – non solo perché la delega alla Sicurezza è stata conferita a Massimo Bandera, persona che sta svolgendo un ottimo lavoro nel ruolo di assessore all’Ambiente, ma soprattutto perché è stata recepita la nostra proposta di utilizzare i soldi risparmiati per implementare la sicurezza della città». Con il risparmio derivante dalla riduzione di un componente politico della Giunta  si provvederà infatti ad incrementare l’organico della Polizia locale: «Il sindaco e i rappresentanti delle altre forze politiche – conclude Pecce – hanno riconosciuto la validità della nostra proposta, impegnandosi a concretizzarla attraverso lo stanziamento di una quota aggiuntiva, che ci consentirà in tempi stretti di indire un bando per l’assunzione di nuovi agenti che saranno fondamentali per la sicurezza urbana dei quartieri. In tempi di bilanci magri anche per gli enti locali, crediamo che la scelta condivisa oggi dai rappresentanti della maggioranza sia estremamente positiva, in quanto ci permetterà di garantire maggiore sicurezza in alcune aree critiche della città, come ad esempio la zona degli ex Ospedali Riuniti».