La Provincia con la città per ” Bergamo Capitale della Cultura”

pirovano -cartello berghem.jpgDuecentomila euro. «E posso garantire che non è stato facile trovarli», assicura il presidente Ettore Pirovano. A tanto ammonta il contributo che la Provincia ha confermato di voler destinare al comitato per la candidatura di Bergamo a Capitale europea della cultura 2019. L’ok è arrivato nella Giunta provinciale di mercoledì, confermando così uno dei pochissimi contributi che l’ente, nel bilancio risicato di quest’anno, ha potuto destinare sul fronte delle iniziative culturali. E ora l’intenzione è di mettercela tutta per arrivare al traguardo e portare Bergamo alla ribalta d’Europa. I prossimi passi per portare avanti la candidatura nostrana sono già segnati: settimana prossima ci sarà un incontro per confrontarsi sul dossier di presentazione della candidatura, che va consegnato entro il 20 settembre (poi, entro i primi mesi del 2014 sarà resa nota la short-list della 4-5 città ammesse alla fase finale). Non solo: il 10 settembre Pirovano e il sindaco di Bergamo Franco Tentone incontreranno insieme il governatore lombardo Roberto Maroni. «La Regione – dice Pirovano – è molto interessata a confrontarsi con i candidati, a parlare di questa opportunità». Oltre a Bergamo, in Lombardia anche Mantova partecipa alla corsa per il prestigioso traguardo. E poi ci sono le altre realtà italiane con cui è aperta la sfida: da Ravenna a Urbino, da Siena a Matera, passando per Perugia-Assisi. Ce la faremo? Pirovano è ottimista: «Certo che sì. Puntiamo sul lavoro, che abbiamo sempre messo al centro qui nella nostra terra, e sulla cultura, che va valorizzata». E, in materia di ragionamenti sul da farsi, arriva anche un invito generazionale-strategico: «Mettiamo al centro i giovani, mandiamoli avanti per sostenere Bergamo in questa sfida. Nella burocrazia europea ci sono molti più giovani che da noi, è giusto che anche per questo portiamo in campo volti dinamici, freschi. Finora le procedure da seguire sono state molto legate a questioni burocratiche; noi per le firme andiamo bene, ma poi mi piacerebbe vedere in prima linea, per esempio, i ragazzi dell’università». (Eco di Bergamo,30-8-13)

La Regione lancia il recupero delle Cartiere Pigna

pigna-300x225.jpgSarà il vicepresidente uscente della Regione Lombardia Andrea Gibelli a sottoscrivere il contratto per il recupero dell’area delle Cartiere Pigna di Alzano Lombardo. Il contratto è finalizzato alla ristrutturazione aziendale dell’insediamento produttivo delle Cartiere Paolo Pigna e alla riqualificazione delle aree dell’insediamento in via di dismissione. L’iniziativa costituisce il primo importante esempio a livello regionale di accordo tra Regione, autonomie locali, imprese, rappresentanze dei lavoratori e dei datori di lavoro e altri soggetti pubblici e privati, per la realizzazione di progetti di rilevante impatto sociale nell’ambito regionale, in relazione al numero dei lavoratori coinvolti. Tra gli altri saranno presenti G.Jannone, Presidente della Cartiera, Ferruccio Locatelli Presidente di Leonardo S.p.A., Roberto Anelli, Sindaco di Alzano Lombardo, Ettore Pirovano presidente della Provincia e i segretari provinciali e di categoria di CGIL CISL UIL, oltre alla Segreteria tecnica che ha gestito la stesura dell’intero contratto.

Gazebo e Maroni a Ponte San pietro

Proseguono in città i Gazebo per la distribuzione dei nostri programmi con una grande partecipazione che fa molto ben sperare in una rinnovata fiducia dei bergamaschi nelle nostre idee, nelle nostre proposte e nella necessità di autodifesa del Nord.

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E Maroni a Ponte San Pietro fa il pieno !! Teatro strapieno e lunghissimi, calorosi applausi hanno accompagnato il suo discorso e i suoi incitamenti rivolti ai candidati alle regionali presenti sul palco. Fra i tanti argomenti toccati (due i numeri importanti : 75% delle tasse e 0 inteso come a km 0, partendo dagli appalti; al Pirellone il Presidente sarà a piano terra,maroni,calderoli,pirovano,consiglio,ponte-san-pietro,pecce vicino ai cittadini e non al 35° piano, ecc.), gli incitamenti a non mollare fino all’ultimo e le proposte spiritose (adotta un indeciso, gara a suon di voti tra Bergamo e Varese, ecc.). Non meno applausi per gli interventi di Cristian Invernizzi, Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano, Nunziante Consiglio, Roberto Calderoli e gli annunci di Daniele Belotti.  A margine, abbiamo notato un ottimo il rapporto di intesa del futuro Governatore della Regione con il candidato della nostra Circoscrizione Luisa Pecce.

grazie Monti !

pirovano serio 2.jpgTagli tagli e ancora tagli in Provincia di Bergamo. Il presidente Ettore Pirovano ha fornito l’entità delle misure di riduzione che saranno applicate per il 2013. E’ previsto una riduzione dei costi di 17 milioni di euro. La Provincia taglierà su tutto: persino sui servizi postali, facendo un maggior uso di corrieri. Tnt, fa sapere la Provincia, verrà usata per spedire raccomandate e pacchi permettendo di risparmiare, si calcola, 43 mila euro.  Viste le entrate della Provincia che si aggirano intorno ai 2.279.000 e visti i mancati trasferimenti da Roma per 7.100.000 la Giunta ha tagliato fondi agli assessorati per un totale di 4.394.000.
Tagli impietosi, ma a detta del presidente Pirovano, necessari. In ogni caso l’edilizia scolastica verrà toccata il meno possibile mentre all’università sono stati tolti 450 mila euro. Vacche magre anche per Expo, ciclovia della Val Cavallina e Fondazione Donizetti.

Lega Nord, al via le feste invernali

feste-lega,feste-invernali,calderoli,maroni,pirovanoOltre alle consuete feste estive, quest’anno la Lega Nord organizza una serie di feste anche nel periodo invernale. Dopo la festa organizzata nel fine settimana appena trascorso dalle sezioni di Spirano e Arcene, unite per la ricostruzione dei Comuni terremotati del Basso Mantovano, questo weekend, dal 29 novembre al 1° dicembre, è in programma la Festa della Montagna Orobica. Nel Centro sportivo giovedì 29 novembre è atteso il segretario federale della Lega Nord Roberto Maroni, venerdì 30 novembre il presidente della Provincia Ettore Pirovano e sabato 1 dicembre Roberto Calderoli. A fine dicembre, infine, si rinnoverà l’appuntamento con la “Bèrghem Frecc”, che si terrà anche quest’anno presso il Centro Sportivo di Albino.

Servizi urbani ed extraurbani verso l’integrazione a tutto vantaggio dell’efficienza

pirovano in ufficio.jpgSaranno i capoluoghi di Bergamo e Brescia a fare da apripista, in Lombardia, alla sperimentazione delle nuove Agenzie per il trasporto pubblico locale (Tpl) istituite con legge regionale nel marzo scorso, per superare l’attuale divisione tra servizi urbani ed extraurbani, ottimizzare e razionalizzare l’efficienza e migliorare la qualità di reti ed orari. In tutto ne nasceranno 5, corrispondenti ad altrettanti bacini. «Bergamo e Brescia – sottolinea però l’assessore ai Trasporti del Pirellone – sono le province che per prime hanno dato concretezza all’applicazione della nuova norma e a concludere l’iter di approvazione dello statuto. Questo ci consentirà di rispettare la tabella di marcia che prevede l’istituzione delle Agenzie entro il mese di ottobre, in modo da potere fare subito la procedura di gara integrata tra i servizi di trasporto pubblico comunali e quelli provinciali».  Per quanto riguarda Bergamo, alla costituzione dell’Agenzia concorreranno la Provincia, per il 48 per cento delle quote, il Comune, per il 42 per cento e la Regione, per il 10. La stessa congloberà la rete provinciale, che è suddivisa in tre “sotto reti” e quella urbana di Bergamo. «Siamo stati i primi – dice con soddisfazione il Presidente di via Tasso, Ettore Pirovano – perché siamo consapevoli che la gestione unica consentirà risparmi corposi sia alle amministrazioni locali che ai cittadini.
Speriamo che ciò basti a compensare i tagli del Governo e ad evitare l’aumento del prezzo dei biglietti». D’accordo anche l’assessore ai Trasporti, Giuliano Capetti: «La costituzione dell’Agenzia per il trasporto pubblico locale – dice – prelude alla nascita di un unico bacino provinciale nel quale la gestione sarà anch’essa unica. È una scelta che considero lungimirante, anche dal punto di vista dell’accorpamento di alcune realtà provinciali, considerato pure il riordino che si profila all’orizzonte per i nostri enti a livello nazionale». (Il Giorno, 8-8-12)

Bossi ad Arcene: conquisteremo la libertà e la Padania

Il Senatùr rilancia il suo cavallo di battaglia. In tanti ad ascoltare l’intervento alla festa leghista.
bossi comizio ma va la.jpg«Non c’è alternativa all’indipendenza della Padania, ma liberarsi costa sempre molto e gli Stati nazione sono pericolosi». Umberto Bossi, intervenuto ieri alla festa della LegaNord di Arcene, ha rilanciato il programma del Carroccio di fronte ad una platea numerosa. Accanto a lui sul palco erano presenti, tra gli altri, anche il segretario provinciale della Lega Cristian Invernizzi, il presidente della Provincia Ettore Pirovano e il parlamentare Nunziante Consiglio. «Quanto accaduto alla Lega – ha esordito Bossi riferendosi alle recenti vicende giudiziarie che hanno coinvolto il Carroccio – è stato organizzato dallo Stato. Berlusconi era ormai fuori gioco e la Lega rischiava di pigliare un sacco di sindaci: e la Lega non tratta con Roma perché vuole la libertà. Quindi in qualche modo bisognava fermare la Lega». «Non c’entrano nulla i miei figli – ha continuato Bossi –: lo Stato voleva far fuori me». «La libertà e la Padania – ha proseguito Bossi – prima o poi ci saranno, ma conquistare la libertà costa sempre tanto. Lo Stato vive con i soldi della Padania e tutto viene fatto per cancellare la Padania, ma noi non cederemo: la Padania sarà fatta ed ormai non manca molto tempo; nelle scorse settimane è stato firmato l’accordo per l’euroregione. Noi vogliamo la libertà, anche la libertà di tenerci i nostri soldi». Invernizzi ha ricordato «l’impegno dei militanti leghisti a stare sul territorio e tra la gente. Siamo sempre presenti orgogliosi della nostra storia di questi trent’anni per quello che abbiamo fatto e che continueremo a fare per la Padania». Pirovano ha osservato: «Qualcuno si meraviglia che ci sia ancora così tanta gente alle feste: noi vogliamo essere liberi, non vogliamo il male di nessuno, ma il bene del nostro territorio. A Roma è arrivato qualcuno che si crede il più bravo di tutti. Nonostante gli insulti che manda alla gente del Nord c’è qualcuno che dice che dice che, finalmente, si pensa a risolvere i problemi: ma qui al Nord ci stanno fregando». «Il superfluo – ha proseguito il presidente della Provincia – è già stato tagliato, ora ci stanno tagliando la carne e la pelle. E domani si vivrà peggio se si continuerà a pensare che chi è arrivato e il più bravo». Nunziate Consiglio ha anticipato che Umberto Bossi sarà presente anche alla storica Berghem Fest in programma ad Alzano Lombardo per fine mese e ha ricordato «l’impegno del presidente Pirovano che ha lottato per mantenere la provincia di Bergamo». (Eco di Bergamo,5-8-12)

La Provincia «sfratta» la Prefettura

pirovano,prefettura-bergamo,«Non è uno sfratto, è una rescissione anticipata del contratto, nel pieno rispetto del decreto sulla spending review». Mette i puntini sulle «i», il presidente Ettore Pirovano, ma la sostanza non cambia: la Provincia inviterà, con ufficiale letterina, la Prefettura a trovare una sede diversa dai 2.600 metri quadri attualmente occupati in via Tasso. Il motivo si scova tra le righe (ma nemmeno troppo) del decreto governativo di cui ieri mattina, sull’imbufalito andante, hanno parlato in un incontro a Verona i presidenti delle Province lombarde, piemontesi e venete (destinate in comitiva a sobbarcarsi per quest’anno un taglio di 158 dei 500 milioni previsti a livello nazionale: un terzo del totale). Tra i temi c’era proprio quello delle amministrazioni dello Stato «ospitate» sul territorio. Affitto di 500 mila euro L’articolo 3 del provvedimento, infatti, stabilisce che gli enti locali «concedono alle amministrazioni dello Stato, per le finalità istituzionali di queste ultime, l’uso gratuito di immobili di loro proprietà». Ovvero, addio canone, che attualmente, nel caso della Prefettura di Bergamo, è di circa 500 mila euro l’anno. Così i conti, per Via Tasso, non tornerebbero più: «La Provincia ha affitti attivi e passivi. A fronte dell’entrata che riceviamo dalla Prefettura, c’è la spesa per le sedi che noi abbiamo in locazione: le principali sono quella dell’assessorato al Lavoro, in viale Papa Giovanni, e all’Ambiente, in via Camozzi – dice Pirovano –. Il costo è di poco meno di mezzo milione l’anno». Insomma, oggi le due voci si pareggiano. «Ma se dal prossimo anno la Prefettura non deve più pagare nulla, il discorso cambia, e viene logico pensare di spostare gli assessorati negli spazi che oggi questa occupa, per andare in pari. Altrimenti creerei un danno economico all’ente». E visto che il decreto dice pure che gli enti possono «recedere dal contratto, entro il 31 dicembre 2012, anche in deroga ai termini di avviso prestabiliti», la strada seguita sarà questa. «Scriveremo immediatamente, credo che quattro mesi di preavviso siano sufficienti – aggiunge Pirovano –. Penso che anche il prefetto sia consapevole che sta succedendo questo». (da Eco di Bergamo,24-7-12)

il 2 giugno alle popolazioni colpite dal terremoto

Lega Nord : alle popolazioni colpite dal terremoto i soldi delle celebrazioni del 2 giugno.

bricolo,dozzo,pirovano,”A nome dei gruppi parlamentari che rappresentiamo e nostro personale esprimiamo la massima vicinanza e solidarieta’ a tutti coloro che stanno soffrendo a causa del terremoto. In questo momento di grande dolore e difficolta’ riteniamo opportuno e doveroso destinare ai territori colpiti, come gia’ richiesto da alcuni nostri colleghi di gruppo, tutte le risorse gia’ programmate per la parata e le altre celebrazioni collegate al 2 giugno”. Lo dichiarano i presidenti della Lega Nord di Senato e Camera Federico Bricolo e Gianpaolo Dozzo. ”Oltre alle risorse che saranno stanziate, l’annullamento di ogni festeggiamento per il 2 giugno – continuano i leghisti – sarebbe certamente un segnale di grande attenzione nei confronti di chi in questo momento sta soffrendo per le conseguenze del terremoto e il modo migliore e piu’ concreto per dimostrare la vicinanza di tutti alle popolazioni colpite”.

..e anche da Bergamo un coro di NO alla festa per la Reubblica.

Anche Bergamo, ovvero i suoi massimi rappresentanti istituzionali, diserteranno le manifestazioni. I motivi, almeno ufficialmente, non hanno nulla a che vedere con la richiesta di destinare i soldi spesi per tutte le celebrazioni che avranno luogo in tutta Italia ai terremotati dell’Emilia, ma resta il fatto che tanto il sindaco Tentorio quanto il Presidente della Provincia Ettore Pirovano non saranno presenti in veste ufficiale ad alcuna cerimonia. Anche del consiglio regionale, il vicepresidente Saffioti si dice contrario alla scelta di non annullare la festa, come avvenne per il Friuli. La questione non è soltanto economica: “Parte dei costi ormai non potranno essere evitati ma mentre si piangono le vittime e un pezzo della nazione è ancora nel pieno dell’emergenza, è poco rispettoso che a Roma si sfili”.

Le Provincie trasformate presto in “bocciofile”

Pirovano incazzato.jpgIl copyright è del presidente della Provincia, Ettore Pirovano, autore di una letterina inviata nei giorni scorsi al governatore della Lombardia Roberto Formigoni. Obiettivo, offrire la disponibilità al Pirellone per «un affiancamento di due anni, periodo in cui lavorare insieme al trasferimento delle competenze della Provincia in modo indolore ed efficace». La galassia di questi soggetti, come è noto, è assai complessa (alla lettera è allegata esaustiva mappa delle partecipate a base di riquadri e freccette: l’effetto rompicapo è assicurato). E in generale il rischio, «se il passaggio di queste competenze alla Regione dovesse avvenire in modo improvviso, è il caos. Meglio, dunque, prepararsi per tempo, per evitare disagi ai cittadini».   Nella lettera alla Regione, Pirovano sottolinea che dovrà essere «indubbiamente» il Pirellone (e non i Comuni, come pure la legge consentirebbe) ad acquisire le funzioni ora esercitate dalla Provincia, per assicurarne «l’esercizio unitario».   Funzioni (alcune delegate dal Pirellone stesso) che spaziano in tutti i settori: anche attraverso le partecipate, Via Tasso opera in ambiti che vanno dalla formazione professionale ai trasporti, dalla viabilità al turismo, dai servizi e al ciclo idrico integrato, al settore ambiente, per esempio con i rifiuti e le cave.  Per questo, dice Pirovano, «bisogna muoversi per tempo». Per garantire al Pirellone «la piena conoscenza delle realtà locali gestite attraverso organismi strumentali della Provincia», il presidente esprime dunque la disponibilità a «consentire sin da subito il subentro della Regione Lombardia in qualità di socio nelle predette società e aziende pubbliche», per garantire «il necessario periodo di affiancamento».
La sottolineatura, nemmeno troppo tra le righe, è anche alla difficoltà che il passaggio comporterà. E infatti Pirovano ribadisce il disagio «profondo per la cancellazione di fatto delle Province, oltretutto con le modalità di un decreto convertito in legge, anziché attraverso una legge costituzionale». Ma allo stesso tempo, dice, «dobbiamo pensare ai cittadini, a evitare il marasma: quando sono arrivato qui, non ho trovato nulla in termini di passaggio di consegne, nemmeno uno che mi dicesse dove era il bagno. Non voglio lasciare la stessa situazione quando dovrò andar via». (da L’Eco di Bergamo,13-4-12)

«Lombardismo» per la difesa del lavoro

gibelli230.jpgÈ il «lombardismo» una delle carte vincenti sui cui giocare per sconfiggere l’attuale crisi economica. A dichiararlo è Andrea Gibelli, vicepresidente e assessore all’industria e artigianato di Regione Lombardia, ieri a Telgate per incontrare gli imprenditori del territorio a conclusione della cinquantesima tappa di «Assessorato Itinerante». «Si tratta – ha spiegato Gibelli – di un vero e proprio blocco padano a difesa del sistema produttivo. Penso alla misura Start-up di impresa che dallo scorso anno prevede l’accessibilità ai finanziamenti per l’avvio di una nuova attività solo ai residenti da almeno cinque anni e la recente legge Harlem che regola l’apertura di attività del settore del commercio e artigianato. Quest’ultima si occupa in particolare – ha proseguito Gibelli – della produzione e vendita di alimentari, e lascia la possibilità al sindaco, in caso di eccesso di concorrenza e concentrazione, di selezionare le aperture secondo il principio di qualità delle nostre città. In questo modo è possibile salvaguardare il giusto equilibrio tra la presenza di attività tradizionali e le nuove aperture». E il vicepresidente di Regione Lombardia chiude con un auspicio: «I sindacati, le associazioni di categoria e le istituzioni devono fare la stessa battaglia per la tutela del territorio in maniera tale che non ci siano solo le istituzioni che tengono una certa barra ma tutto un sistema che tutela la nostra economia». Sul modello federale è ritornato anche l’ex ministro Roberto Maroni, accompagnato dallo stato maggiore della Lega: erano presenti gli onorevoli Giacomo Stucchi e Nunziante Consiglio, il presidente della Provincia, Ettore Pirovano, e il segretario provinciale Cristian Invernizzi. Davanti ad una sala gremita – circa 170 i presenti, per il 30% imprenditori locali – Maroni ha illustrato la ricetta padana per uscire dalla crisi. «I problemi strutturali sono principalmente tre: la pressione fiscale, l’eccesso di burocrazia e il sistema bancario lontano dalle imprese. Da soli rappresentano l’80% delle difficoltà degli imprenditori. Nel primo caso – ha spiegato l’ex ministro all’Interno – occorre ridurre da subito e per 2 anni la pressione sulle imprese almeno di 15 punti percentuali, lasciando alle Regioni l’articolazione su come intervenire». Ripropone invece l’applicazione dei costi standard, soprattutto in sanità, con il conseguente rimborso sulla media delle spese, per abbattere la burocrazia, e auspica che le banche più che ai loro conti, comincino a prestare attenzione all’imprenditoria. «Sono soluzioni concrete, ma il governo Monti si rifiuta di ascoltare. Adesso – ha concluso Maroni – tocca alle imprese fare sentire la propria voce». E gli imprenditori locali, durante il dibattito, non si sono fatti pregare, se non altro per cercare di capire cosa è possibile fare. «Avete a disposizione il voto – è stata la replica di Maroni – la possibilità di indire manifestazioni e tra poco anche una nuova presidenza di Confindustria. Spero che i nuovi vertici considereranno quello di Monti semplicemente come un governo e non un governo “amico”».  (Eco di Bergamo,28-3-12)

 

Rifiuti, fine del monopolio .Tariffe: 92 euro anziché 113

a2a.jpgIn base alla legge regionale seguita dalla Provincia, non si va più in automatico alla Rea di Dalmine, bensì dove è più conveniente, anche fuori provincia. Esattamente come è successo per la gara indetta a Sarnico e di cui si sono avuti i risultati. «Non c’è più il monopolio di fatto. Abbiamo lavorato duro per ottenerlo e siamo molto soddisfatti», dice il Presidente della Provincia Ettore Pirovano. Via Tasso, nell’ultima convenzione con Rea (giunta dopo un braccio di ferro durato mesi) aveva infatti fissato un tetto di 113 euro a tonnellata (contro le richieste arrivate addirittura a 140) ma messo nero su bianco una interpretazione inedita della legge regionale: «Il bacino di riferimento dello smaltimento è regionale, non più provinciale», è la sintesi di Pirovano. Alcuni Comuni si sono mossi in solitaria, come Albino. La gara l’ha portato da A2a, ma a Bergamo. «Lì arrivano quantità minori di rifiuti. Per la prima volta, adesso, si è usciti dal confine e in gruppo». I costi? Venti tonnellate andranno a Brescia, dove A2a li smaltirà a 92,58 euro l’una, cinque tonnellate invece resteranno a Dalmine (il calcolo ha tenuto conto della vicinanza dei centri coinvolti, e in questo caso il vantaggio era qui) dove la Rea smaltirà a 100,6 euro. Soddisfatto anche l’assessore regionale con delega ai rifiuti Daniele Belotti: «Considerando il bacino regionale, come prescritto dalla legge, non sarà più necessario costruire nuovi impianti in zone congestionate: si potranno spostare dove ci sono impianti esistenti e con disponibilità residua. È un bene per le tasche dei cittadini, degli enti ma anche dell’ambiente».

Compatibile l’incarico di deputato e presidente di Provincia

pirovano sorriso.jpgLa Giunta per le elezioni della Camera ha decretato la compatibilità della carica di deputato con quella di presidente di Provincia, ovvero il celebre doppio incarico contestato e finito su tutti i giornali d’Italia.
La delibera riguarda anche Ettore Pirovano della Lega, presidente della Provincia di Bergamo, che si era dimesso dalla Camera nel dicembre scorso e il cui parere resta : “Io, ho fatto una scelta e peraltro so che prima o poi comunque l’incompatibilità verrà affermata anche per i presidenti delle Province, perché, al di là del merito, se è non è compatibile col ruolo di parlamentare il sindaco di una realtà di oltre ventimila abitanti, figuriamoci chi è alla guida di una Provincia come Bergamo che di abitanti ne ha un milione”. Pirovano legge nella decisione della giunta per le elezioni, che appunto aveva deciso diversamente sui sindaci, l’applicazione rigida dell’espressione della Consulta la quale aveva parlato solo dei primi cittadini: “Presto si deciderà in altro modo anche per i presidenti delle Province, ne sono convinto, e io ho preferito andarmene prima che me lo chiedessero. Tra l’altro la qualità della mia vita è notevolmente migliorata: non devo più correre tra Roma e Bergamo e posso dedicare ancor più tempo alle questioni amministrative locali”.

Portale del turismo, bando da rifare.

Cattura.JPGBando da rifare per l’assegnazione del servizio di prenotazione online (il cosiddetto e-booking) del nuovo portale unico di Turismo Bergamo.
È l’indirizzo che il presidente della Provincia Ettore Pirovano darà agli altri soci dell’agenzia di promozione e sviluppo turistico della Bergamasca nel prossimo Consiglio di amministrazione. «Quanto richiesto – si motiva in una lettera di Pirovano – è giustificato dalla necessità di approfondire le vicende e questioni societarie dell’unica società che ha formulato l’offerta e che è risultata aggiudicataria provvisoria».
Si tratta della Borgunitour srl, società della Cisl di Bergamo che fa capo all’Etsi (Ente turistico sociale italiano) e che è coinvolta in un’indagine sugli appalti di alcune case vacanze. Secondo la Provincia si potrà indire con urgenza un’altra gara «senza che la ditta in questione possa vantare alcuna pretesa». Posiitivi commenti anche sulla pagina creata dal Pd su Facebook per segnalare gli errori presenti o i miglioramenti che si potrebbero apportare al portale www.visit.bergamo.it. Si annota positivamente che «l’ostello del Monterosso è tornato al suo posto, tra gli eventi sono stati inseriti Bergamo Film Meeting, il Festival Jazz e la mostra sul Ceresa. Bene, continuiamo così».