Le Amministrazioni della Lega : Lega e centrosinistra insieme nel rilancio dei piccoli negozi

Alleanza dei sindaci di Stezzano, Orio, Grassobbio, Zanica e Azzano. Inaugurato il Distretto Morus Alba. «Uniti per superare la crisi»

stezzano,orio,azzano,grassobio,zanica,amministrazioni-legaBrighella cantano e danzano: «Qui comando io, e questa è casa mia»; il servizio ai tavoli è sceneggiato con i costumi del Giopì; i borfadei (polenta e latte) attirano decine di assaggiatori esigenti e soddisfatti; gli aerei sgualciscono irriverenti il povero cielo; ci sono mostre di vecchie foto, visite guidate, salita al campanile. Denominatore comune di questo groviglio di eventi, i caàler, i bachi da seta, ai quali si è ispirato il Distretto del commercio Morus Alba che comprende i comuni di Stezzano (capofila), Orio al Serio, Grassobbio, Zanica, Azzano San Paolo. In questi paesi ieri mattina si è snodato come un cordone ombelicale lungo 19 km, un itinerario enogastronomico (Filo dei sapori) che prendendo per la gola gli oltre 400 partecipanti li ha indotti, paese per paese, a visitare monumenti e ad ascoltare brani di storia locale. Quartier generale a Orio, nel Parco Collodi, da dove hanno preso il via a scaglioni di quattro centurie camminatori o ciclisti. Una partenza lenta, perché l’energetica colazione (caffè, cappuccino, brioche, latte, spremuta di frutta, fetta di torta) ha richiesto tempo per essere consumata. Seduti ai tavoli i prodi camminatori si sono leccati i baffi, finché l’organizzatore Angelo Dossena ha annunciato la partenza del gruppo. Passa un’oretta e dopo cappuccino, brioche e spremuta un altro gruppo si è avviato sul percorso. Mentre centinaia di persone arabescavano il parco, i rappresentanti dei comuni del Distretto sono giunti alla rinfusa per predisporsi al taglio del nastro oltre il quale non c’era alcun locale nuovo ma il prato, libero e aperto. Si è composto un quintetto con Gianluigi Pievani sindaco di Orio (Lista civica); Simona Pergreffi sindaco di Azzano San Paolo (Lega Nord); Giovanni Calabria assessore al Commercio di Stezzano (Lega Nord-Pdl); Bruno Brolis assessore alla Cultura di Zanica (Lista civica di centrosinistra); Marco Paciolla assessore al Commercio di Grassobbio (Lega Nord). Un quadro impressionista per colori e connotazioni politiche che «nei momenti di difficoltà non diventano un ostacolo ma anzi inducono ad allearsi per fare unione e forza», ha sottolineato Pergreffi. «C’è una linea rosa – ha precisato Pergreffi – fra Dalmine, Stezzano, Azzano e Seriate, con quattro sindache leghiste ognuna con un caratterino mica male». I maschi hanno annuito. Brolis (unico di centrosinistra) a disagio? «Nient’affatto – ha reagito – l’obiettivo di favorire l’economia in difficoltà ci unisce al di là della collocazione politica». Emiliano Amadei vicepresidente di Morus Alba ha tagliato il nastro inaugurale. Il presidente Giovanni Calabria ha spiegato: «Il Distretto vuole essere il coordinamento dei negozi di vicinato in modo da creare sistema tra i commercianti, creare attrattiva verso i nostri territori in un concerto di pubblico e privato». All’inaugurazione ha assistito un piccolo morus alba, un gelso, il primo piantato dal Distretto. «È volutamente piccolo e giovane, così cresce insieme al Distretto» ha spiegato Pievani. Lui era lì dall’alba, a sistemare, organizzare, rispondere a richieste logistiche. Orio ha dato il benvenuto con una mostra di vecchie foto sulla dinamica economica e sociale dei bachi da seta in Bergamasca e con l’apertura della torre del ‘400, con oggetti di vita contadina e un ammirevole panorama. A Grassobbio successo personale dei borfadei. È un piatto bergamasco, povero in canna: bastano acqua, latte, farina bianca e farina gialla. La Luigina Benigna ha dettato la ricetta e le istruzioni per l’uso: si fa bollire acqua e latte, si mescolano le farine e si mettono lentamente nella bollitura e si continua a girare con olio di gomito. Emanuele Ponti ha distribuito. Ha servito anche la Luigina che era molto soddisfatta del risultato raccontando che lei ogni tanto alla domenica li fa i borfadei. Ragazzi con meno di vent’anni li hanno assaggiati: «Li farò fare a mia mamma». (Eco di Bergamo,10-09-12)

 

Un bell’esempio di corretta amministrazione

poma elena.jpgStezzano, l’ex sindaco Oberti e l’ex direttore del Comune condannati a risarcire 174 mila euro
Poma (Lega): la verità è venuta a galla. 
 

Nel 2008 è stato il caso politico che ha infiammato Stezzano. Ora la Corte dei Conti si è pronunciata: l’ex sindaco Stefano Oberti e l’allora segretario-direttore generale Giovanni Barberi Frandanisa dovranno risarcire un danno erariale di poco più di 174 mila euro. Il giudice contabile ha infatti ritenuto «abnorme e ingiustificata» la busta paga del dirigente: 247 mila euro lordi all’anno. Per l’incarico ricoperto nel 2007 e nel 2008.    La Lega, che all’epoca dei fatti sedeva all’opposizione, con un’interpellanza in Consiglio comunale (ripresa da un’interrogazione parlamentare di Giacomo Stucchi) aveva denunciato lo stipendio d’oro del segretario e direttore generale del Comune, Giovanni Barberi Frandanisa, nominato dall’ex sindaco Stefano Oberti (ora in minoranza, sempre con la civica di centrosinistra Stezzano ’99). La notizia del super compenso aveva trovato eco sulla stampa locale e nazionale e in paese si era scatenato un vero e proprio braccio di ferro tra l’amministrazione in carica e il Carroccio. Il caso era quindi arrivato all’orecchio della Corte dei Conti, che, deputata al controllo delle finanze pubbliche, aveva avviato un’indagine.  Ieri la sentenza. Con il procuratore generale della Corte dei Conti in Lombardia, Paolo Evangelista che, all’inaugurazione dell’anno giudiziario, ha addirittura citato il «caso Stezzano», come uno dei più rilevanti nel «cahier de doleances del 2010». Precisando che, «a fronte di una indennità aggiuntiva aumentata del 500% rispetto al predecessore, al segretario del Comune non sono state date nuove attribuzioni con la nuova nomina a direttore generale. Se è vero che nell’ordinamento degli enti locali non è stato specificato, neppure a livello di contrattazione collettiva, l’ammontare della predetta indennità aggiuntiva, è altrettanto vero che il potere discrezionale del sindaco deve essere esercitato in coerenza con i principi di efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa e deve essere sorretto dal superiore principio di ragionevolezza dell’agire pubblico».
Il commento a caldo dell’attuale sindaco Elena Poma (Lega-Pdl): «Non siamo felici per l’ex sindaco e la sua amministrazione. Ma la Corte dei Conti ha dimostrato che avevamo ragione. Era chiaro che l’operazione fosse contestabile, e infatti la Lega si era fortemente opposta». Poma ricorda come si siano «trascorsi giorni di tensione in paese, legati a questa vicenda, proprio perché ci accusavano di dire cose false. Oggi, finalmente, la verità è venuta a galla, e al Comune andranno risarciti 174 mila euro».