Presentato il programmo della coalizione che sostiene Tentorio

140509 tentorio-lancia-la-volataUna Bergamo sempre più di qualità: è l’obiettivo di Franco Tentorio che tenta il bis a Palafrizzoni. Nella mattinata di venerdì 9 maggio il sindaco ha presentato il suo programma elettorale, a poco meno di 2 settimane dal primo turno delle elezioni.
Due versioni del programma, una completa da 35 pagine e una più small «che verrà inviata a tutti i cittadini elettori» spiega il sindaco, attorniato dai rappresentanti dei partiti che lo sostengono.
Una Bergamo sempre più sicura, solidale, sostenibile, ecologica, aperta, viva e attrattiva, bella e moderna, vicina, efficiente, tua e amica dei cittadini: sono questi i capitoli del programma elettorale. Molti dei temi sono quelli già messi sul tavolo nel primo mandato in Comune, come i contenitori storici, il rifacimento della rotonda dell’autostrada, la ristrutturazione dello stadio, il parco dello sport «light», la fermata del treno all’ospedale, il parcheggio dell’ex gasometro, solo per citarne alcuni. «Non partiamo da zero, ma da 5 anni intensi, mantenendo fede al programma e ai nostri valori».
Tra le proposte più interessanti, quelle di un Piano straordinario per gli alloggi sfitti, la valorizzazione del turismo di qualità, l’attenzione alla lotta alle ludopatie, la riorganizzazione dei servizi pubblici per ridurre il traffico privato, un rafforzamento della rete di assistenza per gli anziani, l’attenzione alle marginalità: «Non vogliamo rivoluzionare la città, ma esaltarne i valori». Ad una, ormai atavica, condizione: «Basta tagli da Roma». In tal caso «l’impegno è quello di mantenere la stessa impostazione del passato, non alzare le imposte e le tariffe». (da Eco di Bergamo, 9/5/14)

Scarica l’intero programma in versione ridotta : PROGRAMMA Elettorale versione B

Inaugurato il “LEGA POINT”

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TentorioCon la presentazione dei candidati alle prossime elezioni amministrative e con i saluti del Sindaco Tentorio, è stato inaugurato il point della Lega Nord di Bergamo in via Tiraboschi. Con i soli contributi dei militanti è stato possibile allestire questo importante luogo di incontro con i cittadini a solo un mese dalle elezioni. Nel periodo di apertura (fino alle elezioni) vi si svolgeranno incontri con personaggi politici e conferenze e sarà possibile anche la raccolta di firme per i nostri referendum.

Le sanzioni ai Comuni: si spara nel mucchio

tagli-comuni,tentorio,comuni-virtuosi,«Mal Comune» mezzo gaudio? Eh, sì. Quasi quasi conviene amministrare malamente, che tanto a pagare sono sempre i soliti noti. Lo sbuffo italiota (e bergamasco) è in agguato, ma ce n’è anche un po’ motivo. Perché Patto di stabilità e spending review non colpiscono – come dovrebbero – gli sprechi. Affossano invece le autonomie territoriali. La Lombardia, ad esempio, si troverà a subire tagli maggiori che tutti i ministeri messi assieme. Si spara nel mucchio, a prescindere da dove o meno si buttino davvero via i soldi di tutti.  E a rimanere esangui sono gli enti locali, soprattutto i primi della classe (dal punto di vista dei bilanci), come Bergamo. Qui i municipi che sgarrano non lo fanno per spendacciare, ma per necessità. Tipo? Pagare le imprese per le opere pubbliche, dando anche una spintarella a quell’economia locale ancora molto sofferente. Le novità sono ancora più inquietanti per le istituzioni più vicine al territorio. Da una parte il decreto del Viminale del 26 luglio distribuisce un milione di euro di multe ai sei paesi bergamaschi che l’anno scorso non hanno rispettato il tetto di spesa stabilito dalla finanza pubblica. I vincoli per l’anno prossimo si annunciano ancora più stringenti (le multe, che fin qui non potevano superare il 3% delle spese correnti, potranno essere pari alla quota sforata). Dall’altra il decreto del governo sulla revisione della spesa pubblica, stando alle previsioni, comporta per le casse di Palafrizzoni un taglio di 1,3 milioni di euro quest’anno e di altri 5,2 nel 2013. Due sforbiciate che andrebbero ad aggiungersi ai 10,3 milioni già tolti. A questo punto, fatto salvo che il rigore nei conti è un europresupposto imprescindibile, viene spontaneo chiedersi: con quale criterio vengono applicate sanzioni e riduzioni dei trasferimenti? Sorpresa, il modus operandi del governo è il classico «dove prendo prendo». Tant’è che il sindaco Franco Tentorio ha esclamato: «Se questi sono i professori, w gli studenti asini». Nell’applicare le sanzioni, infatti, non vi è alcuna analisi delle ragioni per cui un Comune esce dal Patto. A trovarsi in questa situazione sono soprattutto i piccoli Comuni, caratterizzati magari da una discontinuità d’investimenti che li porta a rimandare da un anno all’altro il pagamento all’impresa che ha realizzato una scuola. E – oplà – ecco che il Comune si ritrova inadempiente e multato. Idem per i minori trasferimenti: se la spending review stima un risparmio di 500 milioni di euro per il 2012 nel comparto degli enti locali, non è che poi taglia di più dove si spreca di più, ma segue paletti general generici come grandezza e popolazione. In entrambi i casi (sforamento del Patto e tagli), comunque, neanche a farlo apposta, indovinate un po’ chi è a farne le spese? Ciascuno di noi. Perché per non soccombere il Comune ha due vie d’uscita: aumentare le tasse (Imu, Irperf e compagnia bella delle tariffe) oppure rimandare le opere pubbliche (come Caravaggio che non può sostituire il tetto in eternit delle medie per non sforare), con un danno per la collettività e l’imprenditoria locale. In tutto il pacchetto di limiti per gli enti outsider (dal blocco dei mutui a quello delle assunzioni), c’è pure una strizzatina d’occhio anticasta. Gli amministratori che non rispettano il Patto devono ridursi le indennità del 30%. Anche questo facile a farsi in periferia, un po’ più difficile a Roma.  (Eco di Bergamo, 3-8-12)

Salvo il Tram delle Valli : in arrivo nuovi fondi regionali.

teb.jpgIn Regione si è assunta una decisione importante per la mobilità di Bergamo: verrà garantito il contributo necessario a mantenere vivo il servizio di trasporto con il tram delle valli. Al tavolo delle trattative, per discutere della Teb, l’assessore regionale al Territorio Daniele Belotti, del presidente della Provincia di Bergamo Ettore Pirovano, del sindaco Franco Tentorio e dei rappresentanti delle società di trasporto locali. Gli esponenti pubblici e privati di Bergamo e della Lombardia hanno condiviso un accordo che verrà sottoscritto a metà febbraio, prevedendo un bando di gara attraverso il quale individuare il gestore unico del trasporto pubblico locale in Provincia di Bergamo. L’accordo prevede che Regione Lombardia contribuisca con un opportuno finanziamento alla gestione del servizio della Metrotramvia di Bergamo. La provincia di Bergamo sarà l’apripista nell’applicazione della Legge regionale di riforma del trasporto pubblico che sarà discussa dal Consiglio regionale nella prossime settimane. A fronte di questo la Regione continuerà ad assicurare le risorse necessarie per dare continuità a regime alla TEB.  “Oggi – è il commento dell’assessore Belotti – è stato ottenuto un risultato davvero importante, poiché nonostante le difficoltà economiche, la Regione riesce a garantire un servizio importantissimo per tutti i bergamaschi quale è il tram delle valli. Un servizio moderno e a basso impatto ambientale, anche per questo molto gradito ed utilizzato dai pendolari”.

Inaugurato un bosco di seimila alberi

trucca.jpgUn bosco di seimila alberi al parco della Trucca è stato dedicato ai bambini nati nel 2009. Centinaia di famiglie hanno affollato l’area verde della Trucca nella prima domenica di primavera. Sono ancora in corso le piantumazioni: circa 1.400 piante ad alto fusto, 3 mila forestali e 3.500 arbusti. Col nuovo lotto, che verrà inaugurato a giugno, il parco passerà da 13 a 25 ettari e a 40 con il terzo successivo lotto. Cesare Benaglia  realizzerà una scultura naturale partendo da un pioppo secolare. Il bosco è stato inaugurato dall’Assessore all’Ambiente Massimo Bandera, presente il Sindaco Franco Tentorio. A conferma della vocazione realmente ambientalista della Lega Nord, forte e significativa la presenza dei suoi rappresentanti : l’Assessore ai LL.PP. Alessio Saltarelli, il presidente del Consiglio Comunale Guglielmo Redondi, il Presidente di Circoscrizione  Epis, la presidente delle Donne Padane Callioni, il presidente di Bergamo Mercati Casati, che ha sponsorizzato per l’occasione la distribuzione gratuita di frutta a tutti i presenti. 

La classifica del Sole24Ore

manifesto Tentorrio -Pirovano.jpgNella classifica del Sole 24Ore fornita dall’Ipr marketing  sul consenso attribuito agli amministratori , il presidente della Provincia di Bergamo Ettore Pirovano rimane nell’ottima posizione già rilevata nei precedenti sondaggi, 15° su 104 presidenti di provincia della Penisola, mentre il sindaco Franco Tentorio della città aumenta il suo consenso raggiungendo il 36° posto, con un aumento di 2,5 punti rispetto all’anno scorso e di 3,1 rispetto al momento dell’elezione. E questo avviene in un momento non certo facile per le amministrazioni locali.  GRAZIE BERGAMASCHI !!.

Nuovo parco alla Celadina

Celadina, un parco dedicato a Mariana Frigeni Careddu

Sono intervenuti in tanti, autorità, uomini di cultura, artisti, semplici cittadini, alla cerimonia di intitolazione del parco comunale di via Giovanni Da Verrazzano (ampia area verde tra complessi residenziali, zona Borgo Palazzo-Celadina) in memoria della scrittrice e poetessa bergamasca Mariana Frigeni Careddu (1909-1997). Il sindaco Franco Tentorio, l’assessore Massimo Bandera e il presidente del Consiglio comunale, Guglielmo Redondi, hanno sottolineato insieme il significato dell’evento: «È volontà dell’amministrazione intitolare i nuovi parchi pubblici a personaggi che hanno onorato la città di Bergamo con la loro vita e le loro opere. Mariana Frigeni, con le sue poesie e i suoi romanzi di successo, tradotti in molte lingue, è stata ottima ambasciatrice della nostra città nel mondo. Con le sue frequentazioni ad alto livello nel mondo della cultura e con i numerosi riconoscimenti avuti in Italia e all’estero ha reso onore a Bergamo e questo ulteriore omaggio di riconoscenza le era dovuto».
Non solo l’intitolazione del parco, ma – a ricordare Mariana Frigeni Careddu – è stato collocato, su un piedistallo, un busto in bronzo che la raffigura, pregevole opera dello scultore Ferruccio Guidotti, intervenuto alla cerimonia. Sulla targa sotto il busto è incisa la frase contenuta in una poesia di Mariana Frigeni Careddu: «Vita vera io volli…vita vera Amore mi donò». La benedizione al monumento è stata impartita dal parroco della Celadina, monsignor Mario Carminati. Ha portato il suo saluto anche il presidente della prima Circoscrizione, Alessandro Trotta, che ha ricordato come alla scrittrice Frigeni sono intitolati anche il Centro socio-culturale e la biblioteca di Pignolo.
È seguito il dotto intervento commemorativo del poeta Umberto Zanetti, amico e collaboratore della Frigeni quando la scrittrice resse per anni la presidenza del Cenacolo Orobico, cui ha fatto eco l’altrettanto dotto ricordo da parte dell’attuale presidente del Cenacolo, Gianfranco Lenzini. Hanno evidenziato il tratto aristocratico della Frigeni, nella vita come nella narrazione, una poesia e una prosa piacevoli, le sue, che si fondono artisticamente nell’opera letteraria votata all’immortalità.
La cerimonia si è chiusa con l’intervento della figlia della scrittrice, l’attrice Stefania Careddu, che ha ringraziato commossa ed ha letto un lunga e celebre poesia di sua madre, «Invito alla città», un vero atto d’amore per Bergamo. (da Eco di Bergamo,21-9-10)

Premiato l’impegno del capitano nerazzurro

IMG_0022 b.jpgEmozionantissimo (come lui stesso ha sottolineato nonostante i suoi 36 anni e tutti i precedenti riconoscimenti cittadini ricevuti), il capitano, nonché simbolo, dell’Atalanta Cristiano Doni ha ricevuto a Palazzo Frizzoni dal sindaco Franco Tentorio una targa per i cento gol messi a segno con la maglia nerazzurra. Sulla targa, nata da  un’idea del supertifoso nonché consigliere comunale della Lega Nord Daniele Belotti e subito appoggiata dall’Amministrazione comunale, è riportata la scritta : “Cento reti, 100 momenti di amore per la gente bergamasca. A Cristiano Doni, l’Amministrazione comunale con affetto e ammirazione”. E vivi complimenti ha ricevuto da tutti i presenti per il suo impegno e per la sua lunga e brillante carriera.

La Lega si presenta, militanti e volti nuovi

La squadra – Presentata al Quadriportico, nel giorno di esame delle liste elettorali, la squadra dei quaranta della Lega Nord che correranno per Palazzo Frizzoni. “Una lista capace di unire militanti, anche storici, a professionisti di rilievo e a volti nuovi, anche giovani”, ha dichiarato il segretario cittadino Luisa Pecce Bamberga.

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Presentata al Quadriportico, nel giorno di esame delle liste elettorali, la squadra dei quaranta della Lega Nord che correranno per Palazzo Frizzoni. “Una lista capace di unire militanti, anche storici, a professionisti di rilievo e a volti nuovi, anche giovani”, ha dichiarato il segretario cittadino Luisa Pecce Bamberga. Confermati al vertice i quattro consiglieri uscenti e storici Luciana Frosio Roncalli, Daniele Belotti, Silvia Lanzani e Guglielmo Redondi. In campo anche il presidente uscente della Quarta Circoscrizione Alessio Saltarelli. Punte di diamante le new entry: l’ex campionessa di sci e imprenditrice Elena Matous Radici e l’ex calciatore dell’Atalanta Beppe Savoldi. Al termine della cerimonia i militanti e i candidati del Carroccio hanno fatto “volare” in cielo, da piazza Matteotti, la bandiera della Lega appesa ad una serie di palloncini verdi. Durante la presentazione Ettore Pirovano, a fianco di Franco Tentorio, ha ironizzato sulla recente approvazione del regolamento di polizia locale da parte della Giunta Bruni: “Speriamo che la nostra passeggiata sul sentierone non duri più di un’ora, altrimenti potremmo essere accusati e multati per accattonaggio. E non sedetevi da nessuna parte mentre siete in centro a Bergamo”.
 
Luciana Frosio Roncalli
Daniele Belotti
Silvia Lanzani
Guglielmo Redondi
Giuseppe Savoldi
Elena Matous Radici
Alessio Saltarelli
Luisa Pecce Bamberga
Roberto Cadonati
Giuseppe Epis
Enrico Facoetti
Massimo Leardini
Giovan Battista Marcarini
Emanuela Paravisi
Edoardo Rho
Alberto Ribolla
Maurizio Allegrini
Renzo Casati
Pierluigi Turani
Maurizio Barcella
Cristina Bigatti
Raffaella Bordogna
Emma Modesti Farinotti
Ivano Fidanza
Cesare Fradegrada
Angiolo Galbiati
Giancarlo Giavazzi
Livio Lorenzi
Luigi Maffeis
Alfredo Mandelli
Fabrizio Mazzoleni
Franco Meani
Luigi Mistri
Camillo Oberti
Ismaela Offredi
Mariangela Ruggeri
Michele Ruggeri
Roberto Sacchi
Gianbattista Testolin

Tentorio e Pirovano in tandem

Bergamo – “Finalmente una squadra”: lo slogan comparso in questi giorni su molti manifesti del centrodestra, ideato da Ettore Pirovano, è stato il tema di fondo di quello che può essere considerato l’avvio ufficiale di campagna elettorale, ovvero l’inaugurazione del Tentorio Point di via Borfuro. Tentorio:”Vedo uno striscione con sopra scritto Vittoria”.

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“Finalmente una squadra”: lo slogan comparso in questi giorni su molti manifesti del centrodestra, ideato da Ettore Pirovano, è stato il tema di fondo di quello che può essere considerato l’avvio ufficiale di campagna elettorale, ovvero l’inaugurazione del Tentorio Point di via Borfuro. Foulard verde padano e manifesti del Popolo della Libertà non sono mai sembrati così a loro agio fianco a fianco. E Franco Tentorio, ma anche il deputato e vicesindaco di Caravaggio, hanno battuto più volte sul tasto dell’affiatamento, della squadra appunto.
L’hanno fatto in un primo momento fuori dal Tentorio Point (lato piazzetta Bergamo), di fronte ad una folla quasi infastidita sotto gli ombrelli per poche gocce di pioggia. “Troppa gente, non si poteva fare diversamente” ha mormorato qualcuno dell’organizzazione. E hanno ribadito il concetto al piano interrato del Point, in una conferenza stampa aperta al pubblico. “Pirovano ha ragione, finalmente siamo una squadra – ha esordito Tentorio -. E vi dico che con questa squadra io vedo una strada in discesa. Insomma, non siamo partiti male. In fondo a quella strada c’è uno striscione, con sopra scritto “Vittoria”. Siamo in una situazione esattamente opposta a quella dell’attuale sindaco, che è stato troppo condizionato dai rosso-verdi e ha pagato dazio, soprattutto sulle infrastrutture“.
Una città solidale, sicura, pulita e capace di puntare sul turismo, questi i punti cardine per Franco Tentorio. Applaudito con ogni forza da Ettore Pirovano, secondo il quale con “Tentorio parleremo in anticipo, non dopo aver fatto delle scelte, parleremo prima su come usare le risorse. Non avremo cambiali da pagare, come le ha Bruni, a partire dal Pacì Paciana”.
Il tandem Pirovano-Tentorio (legato in parte anche da origini caravaggine per il candidato sindaco) è partito a velocità sostenuta, radunando attorno a sé una folla numerosa: da semplici simpatizzanti a funzionari di partito, da sindaci della provincia a deputati, e poi consiglieri, assessori (anche provinciali, con Giuliano Capetti, Marcello Moro e il conte Grumelli Pedrocca). C’erano tutti, o quasi, in via Borfuro, in una giornata che si è conclusa con l’applaudittissimo appello del ministro Mariastella Gelmini: “Bettoni, ripensaci!”.

www.bergamonews.it / 18 Aprile 2009

Tentorio e Pirovano

(L’Eco di Bergamp/15 aprile 2009)
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La volontà di fare squadra l’avevano ribadita più volte a parole. Ma ieri, quella squadra, s’è vista: dichiarazioni di apprezzamento da una parte e dall’altra, condivisione d’intenti (sia pur su temi ancora molto «macro»), persino una conferenza stampa congiunta. Ettore Pirovano e Franco Tentorio salgono sul tandem e guardano alla campagna elettorale. Entrambi in corsa con il centrodestra, il primo (leghista) per la presidenza della Provincia, il secondo (Pdl in quota An) candidato sindaco di Bergamo, mettono una pietra sopra alla «fronda» che ha visto esponenti locali del Pdl (in quota a Forza Italia) cimentarsi nel tentativo di frenare sulla candidatura verdepadano in Via Tasso. «Argomento chiuso. Non si torna indietro. Pirovano è un ottimo candidato», taglia corto Tentorio. E il diretto interessato: «La vicenda è archiviata». Però si capisce che la presa di posizione di alcuni berluscones, culminata con una lettera a «Il Giornale» (di famiglia), ha lasciato l’amaro in bocca: «secondo me – dice l’ex sindaco di Caravaggio e deputato lumbard – non è vero che in politica tutto è lecito. Ma vedo che c’è chi la pensa diversamente e mi spiace. Certi atteggiamenti poi hanno avuto seguiti negativi. Io credo nei rapporti improntati su correttezza ed educazione: quello che si è visto, invece…». In realtà a Pirovano non va di restare troppo sull’argomento: «La faccenda, come ho già detto, per me è chiusa». Ad aprirsi invece è un nuovo capitolo, quello della collaborazione con Tentorio. «Perché i bergamaschi – scantona l’esponente del Carroccio – possano dire: finalmente». I due candidati si sono visti in via informale. Location del primo incontro «organizzativo» (all’ordine del giorno manifestazioni con presenza condivisa e temi della campagna elettorale), lo studio di Tentorio in via Vigliani. E subito in agenda è entrato un appuntamento: sabato alle 17,30 s’inaugura il «Tentorio-point» in via Borfuro – in pratica la sede operativa del candidato sindaco – cui prenderà parte il ministro Mariastella Gelmini. In quell’occasione, anche la presentazione dei due candidati alla stampa. Loro stessi, infatti, hanno deciso di tenere una conferenza comune subito dopo l’inaugurazione. «E siamo i primi, perché il centrosinistra ancora non ci è riuscito…», chiosa Tentorio. Però, ricordiamo, il suo avversario Roberto Bruni si è già presentato da un po’. «Io parlavo della Provincia», ribatte lui, in pieno spirito di coalizione. E i temi della campagna elettorale su cui collaborare? «Sicuramente la sede della Provincia a Porta Sud», chiosa l’uomo del Pdl. Cioè, «abbassare » la sede? «Sicuramente quello è un punto». Poi, continua, «le iniziative per il parco dello sport e la possibilità di sinergie nell’impiego di personale in particolare nell’ambito della sicurezza». «Vogliamo miscelare i programmi, dimostrare ai cittadini che finalmente si può collaborare. Nel bene del territorio», aggiunge il candidato alla presidenza della Provincia. Intanto, ieri, è nata «la squadra»: «Abbiamo preferito vederci, anche per conoscerci personalmente, prima del tour de force elettorale», spiega Pirovano. E le impressioni sembrano essere positive su entrambi i fronti. Da una parte Tentorio a lanciare il «collega » in barba al centrosinistra di Francesco Cornolti che ancora attende ratifiche nel Pd per partire alla corsa verso Via Tasso. Dall’altra Pirovano, che parla di «avvio con il piede giusto». «E poi – aggiunge il lumbard dopo la chiacchierata con il candidato sindaco – metà del suo asse familiare arriva da Caravaggio». Piede più giusto di così…

Tentorio: al lavoro insieme a Pirovano

(L’Eco di Bergamo/9 aprile 2009)

«Io in queste polemiche trasversali non ci voglio entrare, tanto che sono già in contatto con Ettore Pirovano per lavorare insieme ». Franco Tentorio, candidato unitario del centrodestra a Palafrizzoni, rompe gli indugi ed esce dalle secche delle polemiche interne al Pdl, o meglio di quella fronda interna all’ormai ex Forza Italia contraria alla candidatura di Pirovano alla Provincia, sempre all’insegna dell’unitarietà. «Ci siamo già sentiti telefonicamente: mi sono accreditato facendo presente che metà della mia famiglia è di Caravaggio, paese dove Pirovano è stato sindaco per due mandati: lui ha replicato spiegandomi che conosce benissimo Alassio, città natale di mia moglie. Direi che si può lavorare bene insieme…» scherza Tentorio. «Noi siamo già partiti a spron battuto dopo le dichiarazioni di Silvio Berlusconi e Umberto Bossi che ci indicavano come candidati unitari del centrodestra in Comune e Provincia, il resto sono solo chiacchiere» taglia corto lo sfidante di Bruni. Al punto da «essere passati da contatti telefonici ad incontri sempre più allargati, senza incertezza alcuna né attendere più nessuno». Per farla breve: «È assolutamente inopportuno innescare delle polemiche sulle candidature quando le decisioni sono già definitive: lavoriamo piuttosto per vincere insieme. Io sono stato indicato dai vertici nazionali, lui pure, non dobbiamo più chiedere niente a nessuno ma metterci al lavoro ». Il prossimo appuntamento dovrebbe essere martedì nel tardo pomeriggio nella sede provinciale leghista, con i vertici dei due schieramenti: «E speriamo che per quella data ci sia anche l’indicazione ufficiale del coordinatore provinciale del Pdl, così da poter partire». L’invito a lavorare insieme era già stato ribadito dallo stesso Pirovano in un’intervista a «L’Eco di Bergamo» di sabato scorso, quando aveva sottolineato come per la prima volta i due candidati del centrodestra in Comune e Provincia avrebbero potuto lavorare insieme fin dalla campagna elettorale». Nell’attesa, Tentorio continua a lavorare alla definizione della sua lista ad personam: si chiamerà semplicemente «Tentorio sindaco» e vede già 35 caselle su 40 piene. Il problema (se è un problema) è che per le 5 restanti ci sono in lizza almeno il triplo dei candidati, il che fa pensare che per chiudere la lista serviranno ancora un paio di settimane. Ieri comunque il candidato del centrodestra ha fatto una prima riunione con quelli che saranno certamente in lista, e c’è qualche novità. Il nome sicuramente più clamoroso è quello di Vittorio Ambrosini, assessore (allo spettacolo) Dc dal 1980 al 1990 con la Giunta Zaccarelli, lontano dalla politica attiva dal 1999, quando si concluse la sua esperienza come consigliere comunale nella sua lista «Insieme per Bergamo». Altri probabili candidati in lista potrebbero essere Paolo D’Andrea, già giudice a Bergamo e Brescia, Franco Campana, architetto e già insegnante al Sant’Alessandro, l’ingegnere Francesco Finazzi, la commercialista Anna Pagnini e Francesco Magni, geometra e perito del Tribunale di Bergamo. Nomi che vanno ad aggiungersi a quelli già noti: l’imprenditrice Enrica Foppa Pedretti, i commercialisti Augusto Tucci e Maurizio Vicentini, Nicola Purita, primario di Anestesia ad Alzano Lombardo, l’avvocato Paola Bianchi Cassina, Paolo Cattaneo, presidente della onlus Melarancia, Claudia Sartirani (responsabile organizzazione Teamitalia e presidente del Festival internazionale del cinema d’arte), l’ingegner Davide De Rosa, Gerardo Gibellini (figlio di Andrea, presidente dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero), l’avvocato Domenico Lanfranco, Lorenzo Carminati (presidente dell’associazione Bergamo Ovest) e Marco Fassi, amministratore delegato della Az Veicoli.

Elezioni, il centrodestra va unito. Pirovano alla Provincia e Tentorio al Comune.

L’Eco di Bergamo/1 aprile 2009

tentorio_medium.jpgettore_pirovano.jpgPartita chiusa. Pdl e Lega hanno chiuso l’accordo per le candidature alle amministrative di giugno, e per Bergamo è tutto confermato: Franco Tentorio a Palafrizzoni, Ettore Pirovano in Provincia. Il primo era già stato investito del ruolo dal Pdl, il secondo dalla Lega: mancavano solo gli ok incrociati. Tutti insieme appassionatamente, quindi, con il più il Carroccio che porta a casa la Provincia di Brescia, sfilandola al Pdl, cioè a Forza Italia. Che non l’ha presa male, malissimo. IL VIA LIBERA DALLA CENA DI ARCORE L’accordo è stato chiuso lunedì sera nelle tradizionali cene di Arcore a casa Berlusconi, alla presenza dei maggiorenti di Pdl e Lega: lo stesso premier, Umberto Bossi, Ignazio La Russa, Roberto Calderoli e Giulio Tremonti, tra gli altri. E dai, e dai, il senatur ha convinto Berlusconi a fare un passo indietro su Brescia, con buona pace dell’azzurro Giuseppe Romele, candidato in pectore del Pdl e sponsorizzatissimo da Mariastella Gelmini. Al che, qualcuno ha subdolamente cominciato a sospettare che quando qualche settimana fa La Russa aveva mollato la presa sulla candidatura di Viviana Beccalossi al Broletto, ripiegando su Palafrizzoni e la Provincia di Monza, un perché ci fosse: ovvero l’atavica tendenza del premier a accontentare in ogni modo il Carroccio, basta che non crei problemi di sorta. Tattica che Bossi sa usare gran bene, va detto.

I MAL DI PANCIA DEGLI EX AZZURRI C’è chi per un attimo ha persino temuto uno scossone agli assetti lombardi (e chi ancora ci spera, ma ci torneremo poi…), ma la partita si è chiusa con il mero passaggio di consegne sulla Provincia di Brescia: Romele giù e il sottosegretario all’Economia Daniele Molgora su. Scelta tra l’altro, si mormora, appoggiata da Tremonti stesso, un po’ ai ferri corti ultimamente con l’esponente leghista. Il problema però diventa Forza Italia, o meglio il Pdl lombardo nella parte – ampia e ampiamente maggioritaria – che fino a poco tempo fa era colorata d’azzurro e che ora si ritrova con il cerino in mano. Nella fattispecie un – dicasi uno solo – candidato di punta in questa tornata amministrativa. Trattasi di Guido Podestà che sfiderà Filippo Penati e il centrosinistra alla Provincia di Milano e al quale andrà anche la carica di coordinatore regionale del Pdl. Per il resto solo posizioni di retroguardia. Basta scorrere la lista ufficiale consegnata alle agenzie ieri sera e sottoscritta da Massimo Corsaro per il Pdl e Giancarlo Giorgetti per la Lega: l’accordo vede Guido Podestà (Pdl) candidato alla Provincia di Milano, Daniele Molgora (Lega), alla Provincia di Brescia, Dario Allevi (Pdl) alla Provincia di Monza e Brianza, Daniele Nava (Pdl) alla Provincia di Lecco, Franco Tentorio (Pdl), a sindaco di Bergamo, Ettore Pirovano (Lega, alla Provincia di Bergamo, Alessandro Cattaneo (Pdl) a sindaco di Pavia e Massimo Sertori (Lega) alla Provincia di Sondrio. Poi ci sono ancora le caselle vacanti, quelle di sindaco e presidente della Provincia di Cremona e di presidente a Lodi: nel comunicato si legge che saranno tutte e tre indicate dal Pdl, e facilmente andranno in carico all’area degli ex azzurri, ma con tutto il rispetto possibile si tratta di posizioni meno «pesanti» rispetto a Brescia, Bergamo e Monza. In taluni casi anche dall’esito nient’affatto scontato. Unica consolazione, il posto lasciato libero da Molgora nella squadra di governo sarà preso da un esponente del Pdl. Lombardo. Chiaro che i bresciani si aspettino uno dei loro, ma potrebbe non essere automatico. QUALCHE DISPERATO TENTATIVO… Dietro le quinte, ma con possibilità di successo che definire risicate è benevolo, c’è chi sta provando a fare pressioni affinché si riveda qualche casella strategica, per esempio la Provincia di Bergamo. Ma francamente le possibilità che Bossi rinunci a Bergamo (mica a Roccacannuccia…) per aver ricevuto Brescia appaiono remote. E poi se ci fosse davvero questa volontà di scambio, perché nessuno l’ha messa sul tavolo alla cena di lunedì ad Arcore? La presentazione della lista ieri sera, poi, sembra spazzare via le residue speranze di un clamoroso ribaltone sul filo di lana, voci che ogni tanto s’inseguono, ma che alla fine sembrano destinate a rimanere tali. O semplicemente a rivelarsi tentativi falliti. PROVINCIA, CANDIDATI CERCANSI Intanto oggi la segreteria nazionale (cioè regionale per il resto del mondo) leghista ha convocato tutti i vertici delle province lombarde, ed entro fine settimana è atteso un direttivo. Sabato o domenica potrebbe esserci la presentazione a Milano di Podestà, con Berlusconi presente, e potrebbe davvero essere la parola «fine » a tutta questa vicenda. Tornando sul piano più strettamente locale, va ricordato come fino a ieri nessuna forza politica o coalizione (a parte la Destra) aveva presentato un proprio candidato in Provincia. Né il centrodestra perso negli equilibri regionali, né il centrosinistra che dalle primarie decantate come momento di vera democrazia partecipata è passato allo scrutinio segreto. Idem per la lista centristra e territoriale annunciata dal presidente uscente Valerio Bettoni. Per una Provincia di oltre 1 milione di abitanti forse sarebbe auspicabile un comportamento diverso che consenta di entrare subito nel merito dei problemi. Che è la sola cosa che non manca.

ELEZIONI 2009. Partita la sfida tra Tentorio e Bruni. Il primo sondaggio dà circa alla pari i due candidati alla carica di Sindaco di Bergamo

Secondo il sondaggio Ipsos il 41 per cento dei cittadini di Bergamo voterebbe Bruni al ballottaggio, il 39 per cento Tentorio, ma soprattutto c’è un 20 per cento di indecisi. E’ aperta la caccia al centro e alle liste civiche.