Elezioni, il centrodestra va unito. Pirovano alla Provincia e Tentorio al Comune.

L’Eco di Bergamo/1 aprile 2009

tentorio_medium.jpgettore_pirovano.jpgPartita chiusa. Pdl e Lega hanno chiuso l’accordo per le candidature alle amministrative di giugno, e per Bergamo è tutto confermato: Franco Tentorio a Palafrizzoni, Ettore Pirovano in Provincia. Il primo era già stato investito del ruolo dal Pdl, il secondo dalla Lega: mancavano solo gli ok incrociati. Tutti insieme appassionatamente, quindi, con il più il Carroccio che porta a casa la Provincia di Brescia, sfilandola al Pdl, cioè a Forza Italia. Che non l’ha presa male, malissimo. IL VIA LIBERA DALLA CENA DI ARCORE L’accordo è stato chiuso lunedì sera nelle tradizionali cene di Arcore a casa Berlusconi, alla presenza dei maggiorenti di Pdl e Lega: lo stesso premier, Umberto Bossi, Ignazio La Russa, Roberto Calderoli e Giulio Tremonti, tra gli altri. E dai, e dai, il senatur ha convinto Berlusconi a fare un passo indietro su Brescia, con buona pace dell’azzurro Giuseppe Romele, candidato in pectore del Pdl e sponsorizzatissimo da Mariastella Gelmini. Al che, qualcuno ha subdolamente cominciato a sospettare che quando qualche settimana fa La Russa aveva mollato la presa sulla candidatura di Viviana Beccalossi al Broletto, ripiegando su Palafrizzoni e la Provincia di Monza, un perché ci fosse: ovvero l’atavica tendenza del premier a accontentare in ogni modo il Carroccio, basta che non crei problemi di sorta. Tattica che Bossi sa usare gran bene, va detto.

I MAL DI PANCIA DEGLI EX AZZURRI C’è chi per un attimo ha persino temuto uno scossone agli assetti lombardi (e chi ancora ci spera, ma ci torneremo poi…), ma la partita si è chiusa con il mero passaggio di consegne sulla Provincia di Brescia: Romele giù e il sottosegretario all’Economia Daniele Molgora su. Scelta tra l’altro, si mormora, appoggiata da Tremonti stesso, un po’ ai ferri corti ultimamente con l’esponente leghista. Il problema però diventa Forza Italia, o meglio il Pdl lombardo nella parte – ampia e ampiamente maggioritaria – che fino a poco tempo fa era colorata d’azzurro e che ora si ritrova con il cerino in mano. Nella fattispecie un – dicasi uno solo – candidato di punta in questa tornata amministrativa. Trattasi di Guido Podestà che sfiderà Filippo Penati e il centrosinistra alla Provincia di Milano e al quale andrà anche la carica di coordinatore regionale del Pdl. Per il resto solo posizioni di retroguardia. Basta scorrere la lista ufficiale consegnata alle agenzie ieri sera e sottoscritta da Massimo Corsaro per il Pdl e Giancarlo Giorgetti per la Lega: l’accordo vede Guido Podestà (Pdl) candidato alla Provincia di Milano, Daniele Molgora (Lega), alla Provincia di Brescia, Dario Allevi (Pdl) alla Provincia di Monza e Brianza, Daniele Nava (Pdl) alla Provincia di Lecco, Franco Tentorio (Pdl), a sindaco di Bergamo, Ettore Pirovano (Lega, alla Provincia di Bergamo, Alessandro Cattaneo (Pdl) a sindaco di Pavia e Massimo Sertori (Lega) alla Provincia di Sondrio. Poi ci sono ancora le caselle vacanti, quelle di sindaco e presidente della Provincia di Cremona e di presidente a Lodi: nel comunicato si legge che saranno tutte e tre indicate dal Pdl, e facilmente andranno in carico all’area degli ex azzurri, ma con tutto il rispetto possibile si tratta di posizioni meno «pesanti» rispetto a Brescia, Bergamo e Monza. In taluni casi anche dall’esito nient’affatto scontato. Unica consolazione, il posto lasciato libero da Molgora nella squadra di governo sarà preso da un esponente del Pdl. Lombardo. Chiaro che i bresciani si aspettino uno dei loro, ma potrebbe non essere automatico. QUALCHE DISPERATO TENTATIVO… Dietro le quinte, ma con possibilità di successo che definire risicate è benevolo, c’è chi sta provando a fare pressioni affinché si riveda qualche casella strategica, per esempio la Provincia di Bergamo. Ma francamente le possibilità che Bossi rinunci a Bergamo (mica a Roccacannuccia…) per aver ricevuto Brescia appaiono remote. E poi se ci fosse davvero questa volontà di scambio, perché nessuno l’ha messa sul tavolo alla cena di lunedì ad Arcore? La presentazione della lista ieri sera, poi, sembra spazzare via le residue speranze di un clamoroso ribaltone sul filo di lana, voci che ogni tanto s’inseguono, ma che alla fine sembrano destinate a rimanere tali. O semplicemente a rivelarsi tentativi falliti. PROVINCIA, CANDIDATI CERCANSI Intanto oggi la segreteria nazionale (cioè regionale per il resto del mondo) leghista ha convocato tutti i vertici delle province lombarde, ed entro fine settimana è atteso un direttivo. Sabato o domenica potrebbe esserci la presentazione a Milano di Podestà, con Berlusconi presente, e potrebbe davvero essere la parola «fine » a tutta questa vicenda. Tornando sul piano più strettamente locale, va ricordato come fino a ieri nessuna forza politica o coalizione (a parte la Destra) aveva presentato un proprio candidato in Provincia. Né il centrodestra perso negli equilibri regionali, né il centrosinistra che dalle primarie decantate come momento di vera democrazia partecipata è passato allo scrutinio segreto. Idem per la lista centristra e territoriale annunciata dal presidente uscente Valerio Bettoni. Per una Provincia di oltre 1 milione di abitanti forse sarebbe auspicabile un comportamento diverso che consenta di entrare subito nel merito dei problemi. Che è la sola cosa che non manca.

Elezioni, il centrodestra va unito. Pirovano alla Provincia e Tentorio al Comune.ultima modifica: 2009-04-01T07:56:00+02:00da leganord.b
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2 pensieri su “Elezioni, il centrodestra va unito. Pirovano alla Provincia e Tentorio al Comune.

  1. Ad essere sincero queste diatribe, piccole, perchè si trova sempre un candidato al posto giusto, mi piacciono poco. Forse tra chi decide e chi si propone ci si dovrebbe trovare subito d’accordo senza rancori non perchè “ubi maior minus cessat”, ma perchè, come coalizione, dobbiamo cercare di puntare su persone sicure e fidate senza bisticci di alcuna sorte. A me sinceramente dire che il Pdl cede il posto alla Lega perchè bla bla…non mi piace, vi siete trovati avete deciso per questo, va bene per questa o quest’altra qualità, le regioni non sono torte da dividere tra gli invitati. Scegliete le persone senza pensare lo tolgo da qui per metterlo là e lui va lì e non qua, lei ritiene che…si decide sulla pelle non solo dei lumbard e degli azzurrini ma di chi crede ancora come quei cittadini della res publica in cui credono ancora, padana possibilmente.

  2. Ripeto che le candidature non vanno attribuite come se stessimo distribuendo il dessert ( macedonia con gelato per esempio ) agli invitati della cena di Arcore, ammesso che il dessert sia di livello così infimo? Presumo che il Berlusca come dolce si faccia preparare qualcosa di meglio e di più costoso, ma non so dire cosa, perchè io non mangio, purtroppo, così bene come lui. Comunque sono d’accordo sul fatto che il Signor Tentorio si presenti insieme ad Ettore, anche perchè il 51% Silvio se lo scordava senza di noi. Gli conviene tenerci buoni e magari invitare qualche sconosciuto che vota la sua “alleanza” alla cena e sfoggiare il migliore dei suoi dessert; io, per esempio, sono molto goloso, però vorrei controllare prima di mangiare, che ne dici Silvio?

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