I vostri commenti. Gianfranco: “Finiamo di litigare e risolleviamo le sorti di un Italia che tutti ci invidiano?”

“Da un lato il Federalismo cercherà di dare autonomia al popolo padano, anche se in realtà l’italia non è spaccata con tale organizzazione amministrativa e fiscale, dall’altro c’è chi ha un’idea diversa, giustamente per il pluralismo delle idee, ma leggere che uno appartiene alla corrente di Tizio, l’altro di Caio, l’altro ancora di Sempronio non fa che accrescere in me l’amarezza per un paese che ha bisogno di certezze e non di peculiarità e particolarismi individuando nelle proprie radici “celtiche” ed insubri l’appartenenza ad un popolo con una sua sì specifica natura e cultura, ma non così frammentato quanto alle idee. “Tace krape, tace kò” dicevano i nostri vecchi ma quà è forse la, scusate, Babele politica. Quando Prodi inizialmente parlava di Federalismo lo intendeva come solidale, mi rammentava le cooperative ecosolidali di matrice cattolica, lui che veniva dalla Sx, ma solo un nome per definire la sua opinione in merito, poi all’interno le lotte intestine. Guelfi e Ghibellini, bianchi e neri, i Medici contro gli Sforza contro i Torriani contro la Repubblica veneta, i Gonzaga e gli Estensi. Scusate, ma la finiamo di farci la guerra e impariamo col De pretis il “trasformismo”, no, non il travestitismo, ma per risolvere problemi urgenti ed immediati, mettiamo da parte le ideologie e realisticamente, con il pragnmatismo, finiamo di litigare e risolleviamo le sorti di un Italia che tutti ci invidiano? Adesso qualcosa si muove, tanti sono in Abruzzo, ma per ogni cosa ci si deve comportare così, c’è un problema: rosso, verde, bianco, nero…risolviamo il problema comune nell’interesse di tutti!”

Scritto da Cassia Gianfranco

I vostri commenti. Gianfranco: “Finiamo di litigare e risolleviamo le sorti di un Italia che tutti ci invidiano?”ultima modifica: 2009-04-08T14:03:00+02:00da leganord.b
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Un pensiero su “I vostri commenti. Gianfranco: “Finiamo di litigare e risolleviamo le sorti di un Italia che tutti ci invidiano?”

  1. Come autore del commento “Finiamo di litigare…” metto una sorta di postilla che, come errata corrige, precisa che qua si scrive senza la a accentata: “à”. Ci tengo perchè:
    – non è uno dei miei errori che comunemente faccio o facevo, quindi preferisco correggerlo, dato che critico i prof e poi ingiustamente faccio peggio; tuttavia posso sbagliarmi, come tutti.
    – è giusto che un lumbard conosca la lingua bergamasca, ma anche quella italiana, oltretutto sono un professore di Lettere e non posso sbagliare così platealmente e criticare poi così atrocemente!
    Mi fa enormemente piacere che il mio commento sia appparso bene in vista nel blog padano, faccio presente che adoro la scrittura e la letteratura, ho provato anche a produrre autofinananziandomi. Non mi faccio però più pubblicità di quella che ho appena fatto!
    Proseguendo il discorso, sostengo che una volta giunti in Parlamento quello è anzitutto il punto di partenza da cui poi cercare strenuamente la soluzione, mi ripeto, dei problemi politici. Proviamo a pensare al dopoguerra, quando i nostri nonni, parlo per me, votarono per la Repubblica o per la Monarchia.Noi siamo giunti ad un bivio: o la va o la spacca! Non possiamo permetterci di sbagliare più! Nel ’47-’48 si costituì l’Assemblea per la Costituzione…e pensarne un’altra? Quì ragazzi è dura, dobbiamo rivoltarci le maniche e lavorare per il Nostro paese. ricordiamoci che l’Italia è forse uno dei pochi paesi che non ha fatto la rivoluzione. Pensate ai Francesi, agli Americani ( U.S.A. ) ai sovietici ( n.d.a. lasciamo perdere questi ultimi, ne avrebbero bisogno anche loro ). Hanno costituzioni meravigliose, noi siamo fermi al dopoguerra! Lasciamo stare il progetto del ponte di Messina e investiamo le nostre energie per un’assemblea costituente. Ce n’è veramente bisogno! Troppi eventi ci conducono a rivederLa in toto, non è possibile vivere con una Legge che risale alla fine della II guerra mondiale dopo tutto quello che succede ai giorni nostri e ci vogliono non nuovi partiti o movimenti, ma nuove idee e uomini che le attuini, noi padani ci siamo!
    Forza, Umberto e tutta la Padania si liberi col nostro movimento.

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