Tenaris

Calderoli: porto la questione Tenaris al Governo
In conseguenza dei possibili rischi, in termini di occupazione, per gli stabilimenti bergamaschi della Tenaris il senatore Roberto Calderoli, Ministro per la Semplificazione Normativa e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, ha avuto, nel pomeriggio di martedì 6 ottobre, un colloquio con il dottor Gianfelice Rocca, presidente di Techint e vice presidente di Confindustria, mentre nel pomeriggio di venerdì 9 il ministro Calderoli incontrerà l’amministratore delegato della Tenaris, ingegner Vincenzo Crapanzanocalderoli-roberto_0021.jpg
“E alla luce di questi incontri – spiega a riguardo il ministro Calderoli – sottoporrò la questione relativa alle problematiche occupazionali della Tenaris all’attenzione del Governo in generale e del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, in particolare”.
Sulla crisi occupazionale della Tenaris Dalmine e sull’audizione al Pirellone, è intervenuto il consigliere regionale della Lega Nord, Daniele Belotti. “In merito all’audizione tenuta questo pomeriggio – ha dichiarato Belotti – è mia intenzione continuare a tenere la massima attenzione alla situazione della Tenaris Dalmine, vista anche la disponibilità da parte dell’azienda nel valutare il piano industriale.
Tengo a sottolineare la responsabilità sociale che un azienda storica come la Dalmine ha con il territorio e tutti i bergamaschi. Se da un lato la Dalmine ha dato tanto alla comunità bergamasca, dall’altro ha anche ricevuto molto in termini di agevolazioni e sostegni da parte delle istituzioni locali. E’ il momento quindi che questo “credito” che hanno tutti i bergamaschi venga ricordato alla direzione della Tenaris.
La Lega Nord è impegnata a tutti i livelli istituzionali per la salvaguardia dei posti di lavoro, dal Comune di Dalmine al Governo nazionale, passando per la Provincia e ovviamente per la Regione”. E il collega Giosuè Frosio, pure della Lega, si accoda sottolineando che “le risorse umane presenti oggi negli stabilimenti Tenaris della Bergamasca sono d’eccellenza e, visto che il costo del lavoro incide alla fine solo per il 5% sul bilancio dell’azienda, allora è il caso che il piano industriale vada rivisitato tenendo conto proprio dell’importanza dell’occupazione”.  
(da BergamoNews, 7-10-09)
Tenarisultima modifica: 2009-10-07T20:00:34+02:00da leganord.b
Reposta per primo quest’articolo