IMMIGRAZIONE

… al presidente della Camera replica immediatamente il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli, interpellato dall’Ansa: «Fini ha perfettamente ragione a dire che è stronzo chi dice che lo straniero è diverso. Ma è altrettanto stronzo chi illude gli immigrati». «È infatti una stronzata, per usare il linguaggio di Fini – spiega Calderoli -, illudere gli extracomunitari che il nostro è il Paese di “Bengodi” e che c’è lavoro per tutti, visto che il lavoro manca in primo luogo ai nostri cittadini. Fare questo è pura demagogia e allora si spalancano le porte a migliaia di persone destinate a finire nella rete delle illegalità, della criminalità o dello sfruttamento». «E non è dando il voto – aggiunge – che si risolvono i problemi dell’ integrazione». «Uguali sì – conclude Calderoli – lo sono tutti gli uomini quando nascono, ma l’ integrazione e l’ accoglienza prevedono non delle belle frasi ma degli atti concreti e molta intelligenza nel sapere costruire …(da Bergamonews 23-12-09).

Non solo la Lega anche Matteoli boccia Fini

Non si placa la polemica nella maggioranza dopo la sortita di Fini che ha bollato con una parolaccia chi discrimina gli immigrati. E si estende il fronte di chi nel Pdl si smarca dal presidente della Camera, già nel mirino della Lega. Per contro, la «compagine» dei finiani è scesa in campo per fare quadrato attorno all’ex leader di An. Ma la sorpresa di ieri è la netta presa di distanza di Altero Matteoli dal suo ex leader. Il ministro in una intervista al Giornale dice che le questioni «politiche e culturali sollevate da Gianfranco Fini non appartengono alla storia di An», e che il presidente della Camera «è troppo intelligente per fare una fronda antiberlusconiana». Matteoli respinge anche l’idea del Pdl come un partito-caserma. «Ma quale caserma – afferma – la leadership di Berlusconi non è decisa per statuto ma dagli elettori» e chi non la accetta «è antidemocratico. Nessuno – aggiunge – ha preso i voti che ha conquistato Berlusconi: An era un partito del 14%. Il Pdl sfiora il 40%». Combattere il premier sarebbe inoltre, secondo il titolare delle Infrastrutture, senza senso. Se Fini dovesse mai prendere il suo posto sarebbe, spiega, «una vittoria di Pirro, un “muoia Sansone con tutti i filistei”».
Dopo le scintille di sabato
la Lega torna a puntare il dito contro Fini, e con il capogruppo alla Camera Roberto Cota, dice chiaro e tondo che «le sue idee non sono quelle con le quali ci siamo presentati alle elezioni. La sua posizione non è condivisa né da noi e nemmeno dal Pdl». (Eco di Bergamo, 23-11-09)

IMMIGRAZIONEultima modifica: 2009-11-23T16:45:00+01:00da leganord.b
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