L’Ente bergamaschi nel mondo ha incontrato ieri il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Davide Boni. Obiettivo dell’incontro, ha spiegato il direttore dell’Ente, illustrare il lavoro fatto in questi anni e quanto intendiamo fare per il futuro». L’Ente è nato nel 1967. «I pilastri su cui volevamo concentrare la nostra azione erano tre – ha ricordato il presidente Santo Locatelli-. Volevamo fare un censimento dei bergamaschi emigrati, raggiungerli con una rivista, e poi, la cosa più importante, costituire dei circoli dove i nostri concittadini potessero incontrarsi».
Il primo circolo è nato nel 1968 nella cittadina industriale di La Louvière. Oggi sono 33 (cui si aggiungono le delegazioni), alcuni dei quali contano centinaia di aderenti. L’ultimo è stato inaugurato a dicembre a Bruxelles, in Belgio come il primo, ma in mezzo c’è una differenza abissale perché l’emigrazione è cambiata ed ora a partire sono sovente professionisti plurilaureati.
Parole di apprezzamento per l’Ente sono venute dal presidente Boni, che con la sua visita ha voluto «testimoniare la vicinanza delle istituzioni. Bergamo è una punta di diamante della nostra regione, terra capace di sacrifici, con una forte cultura del lavoro. La nostra emigrazione è stata sempre portatrice di valori, un modello da riproporre ».