Ma non ci avevano detto che le dimissioni di Berlusconi valevano 200 punti di spread in meno? Si che l’avevano detto ma vedrete che arrampicate sugli specchi per spiegare che loro hanno indovinato tutto anche se è andato tutto all’opposto. Certo rimangiarsi le parole è uno sport molto praticato, da che mondo è mondo, ma ci vuole una buona dose di faccia tosta per spiegare tutto e il contrario di tutto con le stesse cause. Aveva ragione Jacques Attali direttore della Banca Europea per la ricostruzione e lo Sviluppo, quando celiando affermava che l’economista è: “colui che è sempre in grado di spiegare domani perché ieri diceva il contrario di ciò che è accaduto oggi”.
Sono quasi più seri gli astrologi che si sbilanciano in previsioni future, non prendendoci per nulla ma almeno non si danno l’aria da scienziati. Quando non ci prendono dopo averti fatto l’oroscopo del segno danno la responsabilità all’ascendente, usano almeno formule vaghe ed imprecise, non hanno la supponente nomea di scienziati o esperti analisti ( forse sono esperti analisti perché sanno bene come mettercelo in quel posto?), molto spesso si scomodano premi Nobel per affermare minchiate sesquipedali. Costoro sono i sacerdoti del nuovo Dio dell’Universo: Il Mercato. E dal loro pulpito ci indottrinano sulle leggi dell’equilibrio di mercato centrate sul dogma: Se l’offerta è uguale alla domanda il benessere sociale è massimo da cui ne deriva che occorre concorrenza, la concorrenza è buona cosa e regola mercato e prezzi, per cui i consumatori saranno al massimo della felicità. E’ il cuore del liberalismo: la nuova religione laica. La loro Mecca è la borsa, un momento ti dicono che la borsa perde perché il ministro Vattelapesca ha fatto la tale affermazione e un momento dopo ti dicono, senza pudore alcuno, che guadagna per la stessa affermazione.
Ci stiamo facendo tutti prendere per il naso!
(Lettera firmata)