“I RAGAZZI DEI PRIMI ANNI CINQUANTA “ (1952 / 1953 / 1954…) OVVERO GLI ASINI CHE PORTANO LA CROCE…

asinoDecenni e decenni di duro lavoro dipendente, anno dopo anno della propria vita trascorsa fra speranze, difficoltà, problemi, illusioni, con i figli che sono cresciuti ed i genitori che sono invecchiati e morti. Anni di lavoro vissuti con il senso del dovere in condizioni di aumentata precarietà, con un maggiore carico di lavoro sulle spalle – lo aveva richiesto la globalizzazione, la concorrenza, la razionalizzazione e la necessità di una maggiore produttività -mentre lo stipendio perdeva progressivamente il suo potere d’acquisto ed era d’importo spesso inferiore a molte pensioni erogate dopo 15-20-25-30-35 anni di lavoro svolto in anni più favorevoli.Pian piano il corpo comincia ad invecchiare, le malattie si fanno sentire, la stanchezza la sera ti toglie ogni desiderio perché la mattina dopo la sveglia suonerà presto, i capelli sono diventati grigi ed i figli ti hanno reso nonno. È dura ma la pensione è vicina avendo ormai raggiunto 40 anni di lavoro dipendente…..ed invece dopo decenni e decenni di privilegi eticamente immorali, dopo famigerati sprechi, scandali, caste, poteri mafiosi, distruzione dell’ecosistema e del territorio, corruzioni a vari livelli della società civile, furti e ladrocini, scadimento di valori ed immoralità di vario genere, alcuni esponenti della classe dirigente (politica e finanza) per salvare l’Italia (ma in realtà per salvare i propri interessi) stanno decidendo che, per risollevare addirittura le sorti dell’Europa e dell’euro, sia necessario cambiare rotta radicalmente scaricando però, solo sugli altri ed in particolare sulle giovani generazioni, l’espiazione delle colpe e degli errori di cui loro sono responsabili. L’Europa lo chiede – proclamano – e così senza preavviso si cambiano le regole e le nuove andranno in vigore a distanza di un mese: la permanenza nel mondo del lavoro viene prolungata all’infinito e si dovrà lavorare fino quasi alla fine delle aspettative di vita.
I pensionandi – “i ragazzi dei primi anni cinquanta” – saranno così sacrificati sull’altare del Pil , dello Spread delle Borse mondiali: sono questi i nuovi idoli, i nuovi Moloch ai quali queste vittime e tante altre verranno immolate. E così tra evasori e paradisi fiscali e caimani, tra salotti “bene” pieni di cocaina e periferie degradate piene di spacciatori, tra cliniche dell’orrore ed ospedali della morte dove il malato è un numero e spesso viene lasciato morire come un ammasso di carne agonizzante, tra clandestini con abiti ”griffati”, rimpatriati con viaggio aereo e subito rientrati nell’ombra per un nuovo “tour”, tra iper-mega centri commerciali ed outlet cresciuti come funghi tra capannoni prefabbricati, anonimi e ripetitori di telefonia mobile dove la gente si accalca in fila per fare spese compulsive, tra inaugurazioni ed offerte speciali, tra oggetti di plastica spesso inutili, made in China o in Taiwan spesso già scaduti o desueti prima ancora di essere acquistati, tra innumerevoli pubblicità che ti fanno credere indispensabile cose inutili e costose, tra periferie progettate da geometri senza cultura o ingegneri o architetti corrotti ed in accordo con speculatori avidi e senza scrupoli, tra titoli di studio e lauree comprate senza merito, tra quartieri degradati ed invivibili, sommersi da immondizia, dove la gente vive in alveari senza storia, respirando polveri sottili, tra pedofili in viaggio verso oriente, tra lenoni, lacchè, cicisbei e prostitute per scelta, tra scavi archeologici abbandonati in mezzo a cumuli di immondizie e depredati da gente senza cultura e senza memoria storica, tra campi, colline e montagne che un tempo la mano dell’uomo rendeva fertili ed ora non più coltivati, io dovrò come una vituperata bestia da soma proseguire vittima del mio triste destino. Gli spazi verdi sono rinselvatichiti, abbandonati o cementificati, tra baby-pensionati che impunemente da anni fanno lavori “in nero” o si dedicano con grande premura a curare il loro ego, a ricercare il loro wellness ed a riempire il loro infinito tempo libero con svaghi e passatempi, tra moltitudini di donne dai seni e dai volti rifatti nell’illusoria speranza di fermare il tempo, tra gente che sbandiera il proprio giovanilismo di plastica con arrogante indecenza, tra assassini impuniti o condannati a pene di lieve entità, tra condoni e condonati…tra tutto questo, io dovrò avviarmi verso il mio destino di suddito senza più diritti. 
asino,(QUASI) Nessuna voce, nessuno fra i partiti politici – troppo impegnati a contrattare gli interessi di gruppi più numerosi o più influenti – si leverà a difendere le legittime aspettative di vita di questi poveri “asini“ costretti a portare la croce per tutti per salvare i privilegi altrui, i capitali altrui, le certezze altrui , la salute altrui… Tutti in coro hanno già pronunciato la sentenza che non avrà pietà: le lacrime dei portatori della croce non commuovono nessuno e se la schiena di qualche asino si sta rompendo sotto questo enorme peso, poco importa !!! Piccoli numeri ignorati dalla storia, il sangue di questi non farà notizia: per loro non ci sarà rigenerazione…
Come avrebbe affermato una figura ben più importante della mia…fino a quando abuserete della pazienza di questi asini che portano la croce?

FIRMATO: Un asino che porta la croce (anto.li@racine.ra.it)

“I RAGAZZI DEI PRIMI ANNI CINQUANTA “ (1952 / 1953 / 1954…) OVVERO GLI ASINI CHE PORTANO LA CROCE…ultima modifica: 2012-01-04T22:39:00+01:00da leganord.b
Reposta per primo quest’articolo