«L’Imu è stata voluta dal governo, che venga questo governo, in ogni comune, ad imporla ai cittadini». Il grido di battaglia contro l’imposta si alza forte da Pontida, cittadina simbolo del leghismo e a lanciarlo è il sindaco leghista Pierguido Vanalli. Scontato, visto l’atteggiamento del Caroccio verso Mario Monti. Un po’ meno scontato è il coro di no che arriva, da destra e sinistra, dai sindaci delle grandi città italiane. «L’Imu è stato un errore perchè si è voluto mascherare una patrimoniale necessaria solo sul sistema immobiliare e scaricandola sui sindaci che sono diventati esattori», dice da Roma Gianni Alemanno. Che avverte Palazzo Chigi: «A Roma le rendite catastali sono pesantissime, sono esplose. Il rischio è che molti cittadini non avranno i soldi per pagare l’Imu». Gli fa eco da Firenze il primo cittadino Matteo Renzi. L’Imu, spiega, significa prendere «un sindaco e metterlo a fare lo sceriffo. Questa tassa dovrebbe chiamarsi “Ista” e non Imu, Imposta di Stato. Inoltre, secondo Renzi, «il governo non ha fatto bene i conti, li ha fatti un po’, come si dice da noi, “a cazzotto”. E questo è un atteggiamento che fa girare le scatole ai cittadini». Il sindaco di Firenze, infine, polemizza con Annamaria Cancellieri per il suo invito ai primi cittadini di evitare scioperi fiscali, ricordandosi di indossare la fascia tricolore. «Il ministro dell’Interno, usa «più un tono da maestrina che da rappresentante delle istituzioni» – dice Renzi – «non abbiamo bisogno di lei per saperlo, cara ministro». Intanto Piero Fassino, sindaco di Torino ricorda come il 50 per cento del gettito dell’Imu finirà nelle casse dello Stato e questo è inaccettabile. Contro l’Imu si spende anche il Governatore del Piemonte Roberto Cotache spiega quali sembianze potrebbe prendere l’urlo di guerra dei sindaci leghisti. Secondo Cota non ci sarà alcuna rivolta fiscale. Ma i comuni leghisti, annuncia, abbasseranno l’aliquota sulla prima casa al minimo «con gli strumenti previsti dalla legge e introdurranno una serie di esenzioni». E il governo, intanto, annuncia che forse ci saranno modifiche all’Imu. Ma, come spiega il sottosegretario all’Economia Vieri Ceriani, solo a partire dal 2013. (Repubblica,4-5-12)
Sindaci sul piede di guerra, “Non siamo i vostri esattori”
Sindaci sul piede di guerra, “Non siamo i vostri esattori”ultima modifica: 2012-05-06T22:14:00+02:00da
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