Esibizione di Benigni al Festival di Sanremo. Cosa la pensa la LEGA.

Roberto Benigni, strapagato rappresenta un’offesa a tutti gli italiani. Il comico prenderà oltre 200 mila euro per la sua esibizione; c’è davvero da vergognarsi. Vergogna per la Rai che paga Benigni per leggere l’inno italiano, vergogna per il moralista Benigni, con il soldi dei cittadini, che non perde l’occasione per sparare sul Governo. Benigni dica dal palco dell’Ariston, davanti al pubblico qual è il suo compenso. Lo dica per tutti quei militari che rischiano la vita, lo dica per le forze dell’ordine che quotidianamente sono sul campo a combattere la criminalità. Lo dica ai disoccupati, ai precari, ai pensionati a tutti coloro che lavorano per poco più di un migliaio di euro al mese.

E il presentatore del Festival ha il coraggio di definirlo alla stampa un bellissimo regalo agli italiani. Per caso Morandi ha deciso di pagarlo di tasca sua?

E l’Italia di sinistra tace!! L’Italia del popolo viola, dei centri sociali, di tutti quelli che si indignano e manifestano contro il Governo dov’è? Nascondersi dietro una bandiera, dietro la retorica della ricorrenza dell’unità d’Italia a spese dei cittadini è un gesto di pura ipocrisia. E Belen e la Canalis, per tutte le giornate di Sanremo prenderanno 150mila euro a testa. Morandi 200mila…

 

Boicottate il film su Vallanzasca

“Dopo aver pubblicizzato la mafia in tutto il mondo e reso celebre da Nord a Sud la sanguinaria Banda della Magliana di Roma, non ancora soddisfatto il cattivo maestro Michele Placido è salito in cattedra per elevare a eroe lo spietato assassino Renato Vallanzasca. Utilizzare giovani e affascinanti attori allo scopo di sdoganare l’immagine di personaggi che dovrebbero cadere nell’oblio per i crimini commessi è un insulto alla memoria delle vittime e una crudeltà verso i loro parenti”. Lo dichiara il deputato della Lega Nord, Davide Cavallotto, alla vigilia dell’uscita del film di Michele Placido, «Vallanzasca – Gli angeli del male».
Invece, a pochi giorni dall’uscita dell’ultimo film del regista del male troviamo questi rifiuti dell’umanità che dispensano consigli ai giovani e rilasciano interviste su giornali e televisioni. Adesso ci mancava solo la madre di Renato Vallanzasca a chiedere la grazia per il figlio al Capo dello Stato. Invito tutti ad avere un po’ di rispetto per chi ogni giorno piange le vittime di questi carnefici e a boicottare queste strumentali e false rappresentazioni cinematografiche”.

VERSO L’ANNIVERSARIO

Unità d’Italia, fondi dalla Regione, La Lega Nord vota contro

Celebrazioni per il 150° anniversario Unità d’Italia: Commissione Cultura approva progetto di legge. Voto contrario della Lega Nord: “Errore i soldi pubblici per le celebrazioni mentre si tagliano i servizi”.

La Regione Lombardia ha stanziato un milione e 300 mila euro per valorizzare il patrimonio artistico in vista delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

E’ giusto secondo voi utilizzare i fondi regionali per quella celebrazione ?

Via QUARENGHI….. finalmente

quarenghi2.jpgSARA’ FORSE QUESTA L’ULTIMA VOLTA CHE SI PARLERA’ DEI MALESSERI DI VIA QUARENGHI ?? INVECCHIATE TANTE INUTILE CHIACCHIERE, PASSATA ANCHE LA PICCOLA, INUTILE BURIANA DEI CENTRI SOCIALI, CHE ALTRO NON HAN FATTO SE NON DIMOSTRARE ANCORA UNA VOLTA QUANTO SONO ISOLATI E REIETTI DALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI CITTADINI, LA STRADA, COME COMMENTANO I SUOI ABITANTI (CHE TUTTI I SANTI GIORNI CI VIVONO E CHE PERALTRO NON HANNO PARTECIPATO ALLA “PROTESTA”) SIA ITALIANI CHE IMMIGRATI, STA RIDIVENDANDO UN LUOGO “NORMALE”, DOVE LA LEGGE VIENE RISPETTATA E DOVE SI POTRANNO, ESSENDO UN BORGO STORICO, ORGANIZZARE SERENAMENTE ALTRE FESTE DI QUARTIERE. GRAZIE COMITATI E  GRAZIE ASSESSORI !!!

…e non dimentichiamo che quando avremo un VERO FEDERALISMO tanti problemi di Bergamo troveranno ancor più facile soluzione !!

..E SE QUALCUNO AVESSE ANCORA DEI DUBBI…

BOOM !!!!! ….  Il sindaco di Sedrina (ex Lega) approda alla corte di Fini

 

altra notizia “bomba” apparsa recentemente su un quotidiano bergamasco…..

Scrive al giornale il nostro Galizzi protestando :”.. ma quello non era più nella Lega da undici anni ed ha girato le 7 chiese in cerca di un buco … il vostro titolo non è corretto …”

Risponde candidamente il direttore :”.. non se la prenda,sa.. i titoli sono per attirare la gente (forse stava per sfuggirgli “i gonzi”) e poi non importa se è tutto vero tanto poi ci pensano i lettori a rettificare !!!!

 

CON BUONA PACE DI QUEI POCHI CHE ANCORA CREDEVANO CHE ESISTESSE DEL GIORNALISMO CREDIBILE !!

Same, la cassa ordinaria sarà solo per impiegati

Same, la cassa ordinaria sarà solo per impiegati

La cassa integrazione ordinaria a orario ridotto alla Same Deutz-Fahr di Treviglio interesserà solo il personale impiegatizio.
È la precisazione giunta ai sindacati dei metalmeccanici (Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm), a integrazione della precedente comunicazione di fine ottobre che aveva annunciato la richiesta di tre settimane di cassa ordinaria a partire da lunedì……

E’ QUESTO PER LA FIOM, CHE STRANAMENTE NON SI E’ ANCORA ESPRESSA, DOVREBBE ESSERE UN MOTIVO DI SOLLIEVO ????

«Tutti i cristiani obiettivi legittimi»

Al Qaeda attacca «Tutti i cristiani obiettivi legittimi»

La minaccia ieri allo scadere dell’ultimatum che era stato lanciato contro i copti ortodossi
Al Cairo Messa blindata per pope Shenmuda III.

CERTO QUALCUNO DIRA’ CHE IL MONDO MUSSULMANO E’ COINVOLTO IN QUESTO QUANTO NOI OCCIDENTALI LO SAREMMO STATI NELLE STRAGI DI AL CAPONE… MA NOI LO ABBIAMO RIPUDIATO, ARRESTATO E DIMOSTRIAMO CONTINUAMENTE DI VOLER ARRESTARE QUELLI COME LUI…   NOI CI CHIEDIAMO : STA FACENDO COSI’ ANCHE TUTTO IL MONDO MUSSULMANO ???? 

Risposta all’ennesima “polemico ergo sum”..

Belotti: usiamo i simboli per rivendicare che esiste una storia bergamasca e padana.

 

Albertino statuetta.jpgCi risiamo con le strumentali polemiche contro le iniziative dei comuni a guida leghista. Ora è il turno della scultura di Alberto da Giussano che la giunta di Calvenzano ha collocato nella biblioteca comunale.
Un’opera donata (ripetiamo, è un regalo, quindi costo zero per il Comune) da un giovane artista;  “via il simbolo leghista” tuonano le minoranze. Siamo alle solite: il Sole delle Alpi, l’Alberto da Giussano, il colore verde, il dialetto, non sono patrimonio della Lega, non segni esclusivi di Umberto Bossi, bensì sono simboli della storia e della cultura della nostra terra.
La Lega, fedele alla sua “missione” di salvare dall’estinzione le culture locali, che sono le radici di tutti i popoli, semplicemente li ha a cuore e vuole ricordare, attraverso di essi, che esiste anche una storia bergamasca, lombarda, padana che sui libri di storia imposti dalla didattica romanocentrica non ha mai trovato spazio. E le conseguenze, purtroppo, si vedono: c’è chi grida allo scandalo perché in una piazza viene raffigurato un simbolo antichissimo e molto diffuso nelle regioni padano-alpine, come è il Sole delle Alpi, o addirittura perché ora si posa una statua di Alberto da Giussano. Scusate, ma in passato, qualcuno si è scandalizzato perché venivano intitolate strade e piazze ad Alberto da Giussano, al Carroccio, alla Lega Lombarda (ci sono perfino a Roma)? Qualcuno ha mai osato cancellare il Sole dalle Alpi raffigurato su antiche chiese, palazzi, arredi?

E ancora: alzi la mano chi, a scuola, ha studiato che i bergamaschi discendono dai celti, oppure che gran parte della nostra provincia è stata per quasi quattro secoli parte della Serenissima. Per non parlare del giuramento di Pontida e della Lega Lombarda: un fatto storico che ha cambiato la storia d’Europa e che è ridotto a poche righe. E i cartelli in dialetto? Qui si scatenano i radical chic e i retorici nazionalisti: i primi, sinistri, li bollano come “simboli di chiusura verso chi viene da fuori” (demenziale affermazione dell’ex sindaco di Bergamo Roberto Bruni), salvo poi, invece, apprezzarli quando sono posti in altre realtà come Catalogna, Paesi Baschi, Bretagna, Corsica, Valle d’Aosta ecc. (non citiamo la Valle Gardena, dove i cartelli sono addirittura trilingue – a proposito, mai visto uno dei milioni di turisti che la visitano scandalizzarsi per le diciture in tedesco e ladino).
I secondi, invece, non hanno ancora ben compreso i danni che ha fatto sulle identità locali l’italianizzazione forzata portata avanti nel Ventennio.

Evitiamo, per favore, le ridicole accuse sull’uso del colore verde nelle scuole o sulle strisce pedonali. Bisogna forse togliere il verde dalla tavolozza? Scuole, ospedali sono sempre stati dipinti (chissà perché) di un verde pastello, ora se lo fa un sindaco leghista non va più bene perché è un marchio politico. Le strisce pedonali? Sono omologate. Meglio il verde che ricorda un prato che il grigio dell’asfalto, o no? E per fortuna che nessuno ancora ha contestato il verde dei semafori.
Permettetemi una domanda: cosa è più grave, la scientifica okkupazione della scuola, l’arbitraria cancellazione dai libri di testo di fatti storici (foibe docet), l’intitolazione di vie a criminali storici come Stalin, Tito, Lenin, Mao, l’umiliazione delle lingue locali, oppure la scultura di un personaggio (vero o presunto che sia) come Alberto da Giussano ha guidato le città lombarde alla libertà, la raffigurazione di un simbolo, il Sole delle Alpi, patrimonio storico culturale da millenni della nostra terra, o un cartello con il toponimo in dialetto?Sole Alpi piccolo.jpg

Daniele Belotti
Consigliere Regionale Lega Nord

 

Ex-Filati Lastex

Boom !!!   “E’ stata la Lega a opporsi al nido a Redona” . !!!!    

Lo afferma Elena Carnevali, capogruppo del Pd in Consiglio comunale, nella sua replica alla replica (!!!) che il Segretario cittadino della Lega Nord Luisa Pecce aveva inviato in risposta alla strumentale polemica sulla questione ex-Filati Lastex.  Ennesima esercizio da parolai. Calza bene il titolo di un altro articolo apparso contemporaneamente ma per un altro argomento :

 

“Basta Carnevalate fuori stagione”

Non é dunque un sogno…

“Dai tempi di Machiavelli – anzi, da quelli di Tucidide – è sempre toccato a coloro che scrutano per mestiere la natura della politica – anche ai più umili artigiani di questa professione – il duro privilegio di chiamare le cose con il loro nome e di aiutare gli uomini a non confondere la realtà effettuale con i propri sogni.”  – Gianfranco Miglio, Le trasformazioni dell’attuale regime politico, in Annuario dell’Università Cattolica, Milano, Vita e Pensiero 1965, pag. 84.bandiere lega.jpg

 

Non é l´esito di un viaggio onirico, ma il risultato di un terremoto democratico quello che attende questa mattina noi, da sempre impegnati per l´indipendenza della Padania.

Dalle Alpi alla Cattedrale di vetro del Parlamento europeo di Bruxelles, dal Po alla Dora Baltea, chi non ha sentito l´esplosione della voglia di libertà del popolo leghista ? Stanco del burocratese romano e pronto a riformare, partendo dal basso, il “Vento del Nord” da oggi soffia per raccogliere le istanze di tutti noi che desideriamo di poter infondere la concretezza della nostra cultura anche nella gestione della quotidianità politica.

Le elezioni regionali, quelle che per intenderci rappresentano il momento di dialogo politico più importante per una Lega del fare, impegnata da sempre ad ascoltare la gente piuttosto che chiaccherare e litigare per la “cadrega”, ci regalano questa mattina un risveglio tinto di verde.

Non é dunque un sogno, ma un´importante nuova realtà quella che unisce, caricandoli sul Caroccio dei vincitori, i governatori del Piemonte e del Veneto, che insieme ad una unità di intenti politici, si apprestano a condividere l´importante responsabilità di approfondire la faglia che rende il Nord un po’ meno tricolore e molto più monocromo.

Di là da tutta la retorica che sui media in queste ore dilaga, il significato di questo voto ha una sola interpretazione: il Nord ha deciso di rispondere alla crisi attuale partendo da un voto che, ancor prima che una scelta amministrativa, vuole essere l´espressione di una riorganizzazione della scala valoriale della coscienza collettiva.    Prima il Nord, il nostro territorio, la nostra gente, la nostra voglia di lottare per una giustizia sociale che, lontana dal buonismo, faccia i conti con le risorse disponibili ed il primato di contribuenti. Grazie al nostro leader Umberto Bossi, grazie al lavoro di tutti coloro che nelle sezioni leghiste da anni si avvicendano sul territorio tra i gazebo, le sagre e le battaglie nei consigli comunali, incuranti di ogni accusa di ignoranza, becero folclorismo e miopia intellettuale, il federalismo e l´indipendenza della Padania non sono più un´utopia irrealizzabile ma una meta sempre più vicina.

Da oggi tocca a noi, sognatori del Nord, insegnare allo stivale fin dove può condurre l´orgoglio padano.

(Antonella da Bruxelles)

La formica e la cicala

vecchia storiella… e chi non la conosce… ma oggi qualcosa è cambiato..

VERSIONE CLASSICA

 

La formica lavora tutta la calda estate; si costruisce la casa e accantona le provviste per l’inverno.

La cicala pensa che, con quel bel tempo, la formica sia stupida; ride, danza, canta e gioca tutta l’estate. Poi giunge l’inverno e la formica riposa al caldo ristorandosi con le provviste accumulate

mentre la cicala trema dal freddo,….. rimane senza cibo e muore.

  

VERSIONE AGGIORNATA AL 2000

 

La formica lavora tutta la calda estate; si costruisce la casa e accantona le provviste per l’inverno.

La cicala pensa che, con quel bel tempo, la formica sia stupida; ride, danza, canta e gioca tutta l’estate. Poi giunge l’inverno e la formica riposa al caldo ristorandosi con le provviste accumulate

mentre la cicala tremante dal freddo,…..

organizza una conferenza stampa e pone la questione del perché la formica ha il diritto d’essere al caldo e ben nutrita mentre altri meno fortunati come lei muoiono di freddo e fame.

Santoro la ospita nel suo programma e dà la colpa a Berlusconi. Il portavoce di Rifondazione Comunista parla di una grave ingiustizia sociale. Rai 3 organizza delle trasmissioni in diretta che mostrano la cicala tremante dal freddo nonché degli spezzoni della formica al caldo nella sua confortevole casa con la tavola piena di ogni ben di Dio.

I telespettatori sono colpiti dal fatto che, in un paese così ricco, si lasci soffrire la povera cicala mentre altri come la formica vivono nell’abbondanza. I sindacati manifestano davanti alla casa della formica in solidarietà della cicala mentre i giornalisti di sinistra organizzano delle interviste e si domandano perché la formica è divenuta così ricca sulle spalle della cicala ed interpellano il governo perché aumenti le tasse della formica affinché anch’essa paghi la sua giusta parte.

Alla pacifica manifestazione partecipano anche i centri sociali che bruciano alcuni alberi del bosco e le bandiere di Israele e degli Stati Uniti. In linea con i sondaggi il governo Prodi redige una legge per l’eguaglianza economica ed una (retroattiva all’estate precedente) anti-discriminatoria.

Visco e D’Alema affermano che giustizia è fatta. Mastella chiede una legge speciale per le cicale del sud. Di Pietro chiede l’apertura di una inchiesta su Berlusconi.

Le tasse sono aumentate e la formica riceve una multa per non aver occupato la cicala come apprendista, la casa della formica è sequestrata dal fisco perché non ha i soldi per pagare le tasse e le multe: la formica lascia il paese e si trasferisce in Liechtestein.

La televisione prepara un reportage sulla cicala che, ora ben in carne, sta terminando le provviste lasciate dalla formica nonostante la primavera sia ancora lontana.

L’ex casa della formica, divenuto alloggio sociale per la cicala, comincia a deteriorasi nel  disinteresse della cicala, del governo e dei sindacati.

Sono avviate delle rimostranze nei confronti del governo per la mancanza di assistenza sociale, viene creata una commissione apposita con un costo di 10 milioni di euro. La commissione tarda ad insediarsi per la lite furibonda sviluppatasi all’interno della sinistra per la divisione delle poltrone.

Intanto la cicala muore di overdose mentre la stampa evidenzia ancora di più quanto sia urgente occuparsi delle ineguaglianze sociali; la casa è ora occupata da ragni immigrati.

Il governo si felicita delle diversità multiculturali e multirazziali del paese così aperto e socialmente evoluto. I ragni organizzano un traffico d’eroina, una gang di ladri, un traffico di mantidi prostitute e terrorizzano la comunità.

Il partito della sinistra propone quindi l’integrazione perché la repressione genera violenza, e violenza chiama violenza…………………………..

 

BUONA GIORNATA!!!