Aperto il Centro terza età del Villaggio degli Sposi

saltarelli conf stampa 1.jpgTra qualche mese sarà operativo il nuovo Centro diurno integrato per gli anziani, in costruzione al Villaggio degli Sposi nell’area delle ex scuole elementari, in via Cantù. A metà gennaio il Centro per la terza età del quartiere era stato già trasferitoi nella nuova sede, all’interno dell’edificio, ristrutturato, della vecchia scuola. Il trasloco aveva consentito di avviare la demolizione del prefabbricato trentennale che aveva ospitato le attività del gruppo all’interno della stessa area. A Carnevale c’è stata l’occasione per festeggiare l’apertura del nuovo Centro terza età con danze e rinfresco per tutti.
I lavori procedono ora con l’obiettivo di completare il Centro diurno, pensato per una trentina di ospiti, entro l’autunno. Un parziale stop al cantiere si era avuto nell’autunno scorso, quando «i tecnici comunali erano intervenuti per far rifare alcune parti dei lavori, che non risultavano eseguiti a regola d’arte – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Alessio Saltarelli –. Ora tutto sta procedendo, e lo spostamento del Centro terza età, che occupa ora spazi molto più adeguati, consentirà di portare a termine il tutto nel giro di alcuni mesi». Il Centro diurno integrato è un servizio pensato per anziani che presentano esigenze sanitarie particolari, e che potranno trascorrervi la giornata ricevendo l’assistenza necessaria. La struttura è progettata per ospitare 32 ospiti.

Lavori per il teleriscaldamento.

saltarelli conf stampa 2.jpgLo sviluppo proseguirà fino al 2018, ma con quest’anno si dovrebbe superare un primo traguardo: le tubazioni per il teleriscaldamento raggiungeranno infatti l’estensione di 40 chilometri, la metà dei circa 80 in programma.
Per arrivarci, però, si preannuncia nuovamente un’estate impegnativa sul fronte della viabilità, visto che i lavori per diffondere il riscaldamento «pulito» interesseranno alcune tra le strade più trafficate del centro cittadino. «Le vie coinvolte presentano in effetti criticità forse maggiori rispetto allo scorso anno – riflette l’assessore ai Lavori pubblici, Alessio Saltarelli –. Per questo, da settembre abbiamo iniziato con A2A un puntuale lavoro di pianificazione per ridurre al minimo i disagi. Questo è un progetto che deve andare avanti: si tratta di un investimento importante per la città e per l’ambiente».
Il via già ad aprile. Si lavorerà anche la notte.

Appalti contro il rischio frane. Belotti: “Norme severe antimafia”

belotti 2b sorriso.jpgRegione – E’ un accordo di programma milionario quello presentato dall’assessore regionale al Territorio Daniele Belotti. In Bergamasca sono previsti 21 interventi per un totale di 10 milioni di euro

E’ un accordo di programma milionario quello presentato dall’assessore regionale al Territorio Daniele Belotti. Centinaia di milioni di euro che andranno ai Comuni lombardi per la manutenzione di fiumi, laghi, montagne. Interventi importanti perché saranno fondamentali per prevenire frane, smottamenti, valanghe e inondazioni. “Sono in programma 173 interventi – spiega Belotti – 77 milioni di euro arrivano dal fondo del ministero dell’Ambiente, 147 invece sono risorse regionali. Si va da lavori da 50 mila euro fino ai 51 milioni di euro previsti per la messa in sicurezza del lago d’Idro in provincia di Brescia. In Bergamasca sono previsti 21 interventi per un totale di 10 milioni di euro. Dobbiamo confermare l’impegno della Regione per la tutela del territorio, è una delle priorità assolute. Però serve anche una collaborazione con le amministrazioni comunali”. Belotti si riferisce soprattutto al piano d’area di cui si è fatto promotore nei mesi scorsi per limitare lo sfruttamento del territorio montano e non solo. L’assessore non nasconde il timore che un accordo di programma così generoso possa attirare l’attenzione di aziende legate alla criminalità organizzata: “Faremo di tutto affinché gli appalti di questi lavori non finiscano in mano ad aziende legate alla ‘Ndrangheta o alla mafia. Adotteremo criteri rigidissimi. Se è vero che nelle nostre valli il fenomeno non esiste, in altre aree come il Milanese, la Brianza e il Pavese i rischi sono gravissimi. Noi dobbiamo assolutamente limitare i rischi di infiltrazioni mafiose. Anche perché è nostro dovere tutelare le aziende sane e impedire a ditte criminali che sfalsano il mercato a causa di concorrenza sleale”.
Con la registrazione e il visto positivo della Corte dei Conti il finanziamento dell’accordo è stato assicurato. I progetti contenuti saranno ‘condensatì in un cronoprogramma a cura del commissario straordinario Carlo Maria Marino, recentemente nominato dal ministero su indicazione di Regione Lombardia, al quale è demandato il compito di dar attuazione agli interventi, che per il territorio orobico valgono 10 milioni di investimenti.
(BergamoNews,7-2-2011)

L’Assessore Belotti replica al TG1

Il nuovo ospedale di Bergamo non è un “buco nero” come al Sud :

ospedale.jpgIn merito al servizio andato in onda nell’edizione del Tg1 delle 20 di domenica 14 nov., in cui venivano sottolineati il ritardo dei lavori, le infiltrazioni d’acqua e la mancanza del sottopasso ferroviario, l’assessore regionale al Territorio, Daniele Belotti della Lega Nord ha inviato una lettera di protesta al direttore Augusto Minzolini in cui sottolinea : “Il servizio enfatizzava quegli aspetti per far trasparire l’approssimazione nella scelta da parte degli amministratori locali di un luogo a rischio allagamento nonchè l’incapacità dei progettisti e delle imprese costruttrici  visto che non appena emersa la notizia delle infiltrazioni alla Torre Cinque dell’Ospedale, il sottoscritto insieme all’assessore regionale all’Ambiente Marcello Raimondi, in qualità di referenti del Tavolo Territoriale di Bergamo, hanno organizzato un sopralluogo, che si è tenuto lo scorso 1 ottobre, alla presenza dei tecnici e della stampa. Da informazioni raccolte, anche la troupe del Tg1 ha potuto visionare i locali oggetto delle infiltrazioni, immagini che però non sono state trasmesse nel servizio considerato che gli allagamenti e le infiltrazioni d’acqua, che nel servizio si dice siano state rilevate nei seminterrati della Torre Cinque, all’ingresso principale della nuova struttura, e che peraltro non sono testimoniate da alcuna immagine, sono, a differenza di quanto sostenuto dal vostro giornalista, solo delle infiltrazioni di umidità all’interno di una cabina elettrica e costituiscono peraltro un problema di agevole soluzione. Il nuovo ospedale rappresenta l’opera pubblica più importante realizzata nel bergamasco dal dopoguerra ad oggi, un’opera che fino a un paio di mesi fa aveva rispettato il crono programma prefissato e la cui conclusione slitta di soli 6/7 mesi; la realizzazione del Beato Giovanni XXIII ha visto la partecipazione e la collaborazione proficua del Governo, dell’amministrazione regionale e di quelle che si sono succedute negli anni, di diverso colore, tanto in Provincia quanto in Comune. In merito ai costi a metro quadro, il Nuovo Ospedale di Bergamo, che è in fase di collaudo, pur essendo una struttura d’eccellenza può vantare un costo di soli 1.050,00 €/mq, a fronte di un costo medio per costruzioni analoghe in Lombardia pari a 1.800 €/mq e in altre regioni addirittura di 8-10.000,00 €/mq.  Inoltre l’ingresso dal lato di via King, ovvero la via attraversata dalla ferrovia, cui si fa riferimento nel servizio e che, in mancanza di sottopassaggio, impedirebbe, a passaggio livello chiuso, l’accesso all’ospedale è un ingresso secondario. Quello principale e quello del Pronto soccorso, infatti, sono accessibili dall’asse interurbano, una strada a largo scorrimento; a questo proposito, va sottolineato che la scelta di localizzare l’ospedale nella zona sud della città è stata fatta proprio in ragione della facilità di accesso all’area, previa comunque visione dello studio geologico”.”Il sottoscritto assessore regionale esprime la sua protesta per il servizio andato in onda che travisa la realtà facendo passare un ospedale di così alto livello, orgoglio di tutti i bergamaschi, che costituirà un’autentica eccellenza non solo per la sanità lombarda e italiana, ma anche internazionale, possa essere anche solo lontanamente paragonato alle tante cattedrali nel deserto, nonchè pozzi senza fondo, di cui l’Italia, soprattutto meridionale, è piena (qualche esempio per tutti: l’ospedale fantasma di Pizzo Calabro, mai inaugurato, dove gli ascensori sono così minuscoli da che le lettighe non entrano, l’ospedale di Cagliari, che avrebbe dovuto avere, sulla carta, di 1.040 posti letto, mentre ne ospita solo un centinaio e l’ospedale di Turi, nel Barese, che, nato come centro per curare le tossicodipendenze, è diventato, esso stesso, regno di spacciatori e drogati; quello di Vico del Gargano, in provincia di Foggia, che è stato inaugurato 11 volte e non è mai entrato in funzione)”.
Belotti, come molti altri bergamaschi, chiede “i motivi per cui non sono state trasmesse le immagini dei sotterranei che risulterebbero allagati e chiede che venga trasmesso un altro servizio giornalistico, nel quale venga riportata con correttezza la reale situazione.

Pirovano: “Alla faccia di chi diceva che raccontavo balle”

pirovanopresidente01_5751.jpg“Alla faccia di chi diceva che raccontavo balle”. Ettore Pirovano non stappa una bottiglia solo perché in tempo di vacche magre è meglio risparmiare. Ma il motivo per festeggiare c’è, eccome. La variante di Zogno si farà. Lo ha confermato il governatore della Lombardia Roberto Formigoni oggi pomeriggio, giovedì 11 novembre, in una conferenza stampa con il presidente della provincia di Bergamo e gli assessori regionali bergamaschi. Un’opera fortemente voluta da Pirovano, pronto a mettere in gioco la sua poltrona pur di trovare i finanziamenti necessari. Che alla fine sono arrivati grazie a un sacrificio da parte di Provincia e Regione. ”E’ stato raggiunto un accordo definitivo – spiega Pirovano – anche se nelle scorse settimane si sono poste tutte le premesse per arrivare a questo risultato. Il “sì” alla variante era emerso in molti tavoli tecnici e politici”.  

Nonostante la minaccia di sforare il patto di stabilità (e quindi rinunciare alla candidatura nel prossimo mandato) lei sapeva che la sua poltrona era abbastanza al sicuro…

“Ribadisco anche ora che se fosse stato necessario non avrei esitato a giocarmi la presidenza per un’opera irrinunciabile per il territorio bergamasco e per i cittadini”. (da BergamoNews,11-11-2010)

Municipio «fotovoltaico» a Seriate

imagesCAFPR7VI.jpgPannelli fotovoltaici sul tetto del municipio: è questa la prossima opera pubblica in cantiere e in arrivo a Seriate. Achille Milesi, assessore ai Lavori pubblici e Ambiente informa che «venerdì (ovvero il 12 novembre, ndr) ci sarà l’affidamento dell’incarico a eseguire l’opera; nei giorni seguenti inizieranno i lavori che dovrebbero terminare entro quest’anno, in modo che col 2011 possa essere in funzione il nuovo impianto di energia alternativa». E per Seriate è un passo molto importante per promuovere il risparmio energetico, «usando» proprio il municipio come esempio per tutta la cittadinanza.

Presentato il Piano delle Opere Pubbliche 2011-2013 per Bergamo

«L’avere inserito queste opere nel Pop indica l’effettiva volontà di lavorarci – premette il sindaco, Franco Tentorio –, ma dobbiamo fare i conti con i vincoli imposti dal Patto di stabilità. Attualmente, gli investimenti possibili per il prossimo anno si aggirano sui 20-25 milioni di euro. Potrebbero crescere se cambiasse il riparto delle risorse tra i Comuni a livello nazionale, o se decidessimo di dismettere parte del patrimonio comunale, in immobili o in azioni A2A. Che però oggi hanno una valutazione bassissima: dai 150 milioni dei tempi migliori, la quota del Comune è scesa a 60».
Rispetto alla prima bozza, il Pop presentato ieri mostra «significative differenze, frutto di un dibattito accurato e costruttivo tra gli assessori e con le Circoscrizioni. In genere si chiede ai parlamentini di esprimersi entro il 30 giugno – aggiunge l’assessore ai Lavori pubblici, Alessio Saltarelli –. Invece abbiamo prolungato i termini fino a settembre».

Una delle novità riguarda il sovrappasso del rondò delle Valli, per collegare il traffico in discesa dalla Valle Seriana con la circonvallazione: inizierà nel 2012 e, nell’attesa verranno introdotte delle corsie preferenziali per chi deve percorrere solo brevi tratti della rotonda, in modo da alleggerire il traffico complessivo. L’investimento (previsto già per il 2011) sarà di un milione di euro.
Torna nel Pop il parcheggio di via Cenisio : è in calendario per l’anno prossimo, al costo di 1,5 milioni di euro.

Resta sul 2011 il sottopasso del nuovo ospedale, anche se il nodo rimane quello delle risorse.

Grandi manovre interesseranno l’area della stazione: all’inaugurazione di deposito bagagli e info-point turistico all’Urban Center (prevista per la prossima settimana) dovrebbe seguire la riqualificazione di piazzale Marconi e della zona Autolinee, oltre che della stazione ferroviaria (a carico delle Ferrovie).
Per Città Alta: «Atb sta valutando il project financing del parcheggio di attestamento in via Baioni – dice Pezzotta –. Da lì partirà un percorso che, interrandosi rapidamente, salirà all’interno delle Mura». L’opera è iscritta al 2011, al costo di 3,5 milioni di euro. L’assessore calcola che si possano avviare i lavori tra la fine del prossimo anno e l’inizio del 2012.

Tornano al 2012 i 18 milioni per il restauro interno del Donizetti, ma l’intervento resta tra i più problematici: «Non può essere suddiviso in più lotti, perché questo comporterebbe una chiusura pluriennale del teatro – spiega Tentorio –. La difficoltà rimane quindi quello di trovare una cifra così alta. Sarà indispensabile il contributo di altri enti».

Il verde vede crescere gli investimenti, col completamento del parco del nuovo ospedale, mentre 300 mila euro saranno investiti per piantare nuovi alberi in parchi e giardini e lungo i viali.

Infine 600 mila euro l’anno per la riqualificazione e l’arredo urbano all’interno del distretto urbano del commercio, la nuova scuola dell’infanzia in via Lotto (1,7 milioni sul 2011), 200 mila euro l’anno per il restauro degli affreschi in Sant’Agostino, 3 milioni per il nuovo palazzetto con pista di pattinaggio sul ghiaccio.

Pirovano: per la variante di Zogno pronti a sforare patto di stabilità

In merito alla realizzazione della variante di Zogno sono intervenuti i consiglieri regionali della Lega Nord, Giosuè Frosio e Roberto Pedretti  :  “Variante di Zogno, Pirovano coraggioso e coerente”

  

Pirovano incazzato.jpg“Per realizzare la variante di Zogno siamo pronti a non rispettare il patto di stabilità”. Lo ha detto il presidente della Provincia Ettore Pirovano sottolineando che “l’infrastruttura è un’opera promessa ai cittadini e noi intendiamo mantenere la parola data”.  Certo non sarà facile trovare i 61 milioni di euro necessari, anche alla luce dei tagli dei trasferimenti statali alle Regioni. Su oltre 40 milioni pende ancora l’incertezza. Ma l’esponente della Lega tira dritto, deciso ad andare avanti ad ogni costo nella costruzione di una strada indispensabile alla Val Brembana, per tagliare fuori gli ingorghi di Zogno. A sostenere la battaglia di Pirovano ci sono i colleghi leghisti in Regione: “La variante di Zogno – affermano i consiglieri regionali Frosio e Pedretti – è un’opera fondamentale e attesa da anni per risolvere i problemi di viabilità della Val Brembana e che costituirebbe un importante incentivo per tutta l’economia bergamasca. Ribadiamo quindi l’invito a Regione Lombardia a sostenere la realizzazione di questa indispensabile infrastruttura a confermare i finanziamenti già assegnati nell’agosto del 2009, come già avevamo sollecitato pochi mesi fa in una interrogazione all’assessore regionale Cattaneo”.  “Riteniamo infatti che vada fatto ogni sforzo affinché non si comprometta un’opera di tale rilevanza – hanno proseguito i leghisti bergamaschi al Pirellone -. In questa direzione – continuano i due rappresentanti orobici del Carroccio – non possiamo non sottolineare la coerenza del Presidente della Provincia Pirovano che si è dichiarato pronto a sforare il patto di stabilità pur di garantire, in ogni caso, l’esecuzione dei lavori, fra l’altro già appaltati. Si tratta di un atto che esporrebbe la Provincia e il suo presidente a conseguenze gravose e che quindi testimonia in maniera inequivocabile la volontà di Pirovano di rispettare interamente e fino in fondo la volontà dei propri elettori e di mantenere le promesse fatte”. (da BergamoSera,30-10-2010)

Borgo Palazzo, asfalto o porfido? Quartiere diviso sull’intervento

imagesCAEC8S3S.jpgDurante l’assemblea pubblica convocata dalla 1ª Circoscrizione, alla quale è intervenuto anche l’Assessore ai Lavori Pubblici Alessio Saltarelli, sono emerse le problematiche relative ai lavori di ripavimentazione e la mobilità dell’intero borgo.
Due sono le proposte: l’intero rifacimento del manto stradale in pietra o il ripristino dell’asfalto (scuro o colorato come in via San Bernardino) sulla carreggiata mantenendo il porfido sui camminamenti pedonali. L’annosa questione oggi si ripropone e l’obiettivo dell’amministrazione è quello di realizzare un intervento condiviso.
I residenti vorrebbero mantenere il porfido, in un’ottica di valorizzazione storica del borgo oltre a proporre un totale riassetto della viabilità, trasformando la via in zona pedonale o in Ztl il quartiere, ricco di plessi scolastici e con la forte presenza dell’oratorio.

I commercianti auspicano in una soluzione di rapida realizzazione come l’asfaltatura della carreggiata. La ripavimentazione dell’ampia superficie (sono circa 3.600 metri quadrati) richiede, in base alla tipologia d’intervento, dai 2 ai 6 mesi, periodo durante il quale la strada sarebbe chiusa al traffico, comportando una serie di disagi soprattutto per i negozianti che temono una riduzione del fatturato. Inoltre, sono assolutamente contrari ad una chiusura permanente della strada, come spiega Franca Pedroni presidente dell’associazione commercianti: «Il passaggio di auto che causa disagi rende vive le 300 attività commerciali della via e un blocco del traffico porterebbe ad una possibile chiusura di questi esercizi lasciando spazio ad attività gestite da stranieri con un conseguente degrado del borgo, come purtroppo è già avvenuto in via Pignolo e via Quarenghi».
Il rifacimento del manto stradale in porfido, oltre a richiedere tempi più lunghi costerebbe al Comune circa 750.000 euro, mentre un intervento di asfaltatura risolverebbe il problema con 415.000 euro e con le tempistiche ridotte, rinunciando però all’aspetto estetico.

La Circoscrizione ha proposto la convocazione di una Commissione temporanea composta da 10 membri che rappresentano le diverse realtà della via per trovare una soluzione da presentare entro fine novembre agli assessori di competenza del Comune.

Palazzo Podestà fondi agli scavi

palazzo podestà.jpgCentomila euro in più per i lavori di recupero e valorizzazione degli scavi archeologici sotto il Palazzo del Podestà in Città Alta, dove stanno emergendo tracce e reperti che raccontano la Bergamo di età imperiale.
Li ha stanziati la Giunta comunale, con una delibera che va ad aumentare (da 400 a 500 mila euro) il finanziamento inserito nel piano delle opere pubbliche per quel cantiere. «Dal momento che abbiamo ottenuto dal Pirellone un contributo importante (280 mila euro) per coprire in parte le spese dell’opera, abbiamo deciso, visto che ce n’era l’esigenza, di incrementare un po’ lo stanziamento del Comune, portando la cifra complessiva a mezzo milione di euro», spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Alessio Saltarelli. I lavori agli scavi di piazza Vecchia, dunque, proseguono, ma per il momento non è possibile ipotizzare una data di conclusione dell’intervento e di apertura alla visita. Sempre sul fronte delle opere pubbliche, la Giunta di Palafrizzoni ha anche deciso lo stanziamento di trecentomila euro per finanziare interventi di manutenzione straordinaria stradale. Si tratta principalmente di riasfaltature, di messa in sicurezza di marciapiedi o abbattimento di barriere architettoniche. «Si tratta di una parte di un più ampio capitolo di interventi che vengono portati avanti nel tempo – spiega l’assessore –. Anche in questo periodo, per esempio, sono in corso varie asfaltature notturne: ottobre è ancora un mese buono per questi lavori. Poi molto andrà fatto in primavera, per sistemare buche e rotture che possono derivare dal gelo invernale e dalla posa del sale».