Wind Jet, Lega: Manfrina italiota scaricata sui cittadini.

wind.jpgIn tutto il paese vi sono passeggeri prigionieri di Wind Jet, lasciati alla merce’ di chissa’ chi, abbandonati solo perche’ si attende un ipotetico incontro con Alitalia che, con tutti i problemi che ha, si dovrebbe accollare anche la compagnia siciliana. E’ la solita manfrina italiota che si scarica tutta sui cittadini-contribuenti. Sembra che Alitalia voglia alcune garanzie, Wind Jet pure, ma quando succedono cose del genere si chiude e basta, non si continuano ad emettere biglietti come sta facendo anche adesso Wind Jet. E’ una vergogna, ma sicuramente la compagnia siciliana verra’ salvata da qualche mano buona del Governo e dall’Enac. Cosa diversa da cio’ che successe a Volare e Alpi Eagles.

La spending così non va !!

Finalmente non solo la Lega accusa.

La camera : il testo è pieno di errori e si presta a impugnazioni e ricorsi. E la decretazione d’urgenza è ingiustificata. Ma sarà approvato.

italia oggi.JPGLa spending review così non va. Il ricorso alla decretazione d’urgenza è ingiustifi cato, visto che il testo contiene norme in alcuni casi destinate a entrare in vigore nel 2016, e necessiterà di 20 dpcm, 15 decreti ministeriali e 4 deleghe legislative per essere attuato. E poi presta il fianco a mipugnazioni e ricorsi (dai tempi per la procedura di riordino delle province fino al mancato rispetto delle prerogative delle regioni a statuto speciale). Questi i rilievi della camera sul dl che oggi taglierà il traguardo dell’approvazione definitiva grazie alla 34esima fiducia chiesta dal governo Monti.

Sicilia in bancarotta.

Nonostante lo statuto speciale che consente a una parte della popolazione, quella assunta nelle istituzioni, di godere di privilegi inenarrabili ma ben raccontati nei libri dei giornalisti Rizzo e Stella, la Sicilia rischia la bancarotta. E così perfino Mario Monti è costretto d intervenire per commissariarla : prima di programmare un intervento di risanamento contro la bancarotta (che pagheranno i soliti) si chiede che lombardo confermi le sue dimissioni annunciate.  Il governatore dell’Isola ripete da giorni di avere fissato la data in cui lascerà la carica per il 31 luglio prossimo. In anticipo di oltre un anno rispetto alla naturale scadenza della legislatura a causa delle sue vicende giudiziarie e dopo il ritiro del sostegno in aula del Pd.

forestali sicilia.jpg

A TUTTI GLI ITALIANI FA GRAN PIACERE NOTERE CHE IN SICILIA SI SIA, CON GRAN FANTASIA, RISOLTO IL PROBLEMA DELLA DISOCCUPAZIONE… MA INSISTEREBBERO “DELICATAMENTE” CHE I SICILIANI TROVASSERO IN SICILIA STESSA I FONDI PER FINANZIARE LE LORO SOLUZIONI !!!! 

l perchè di sterili polemiche

Belotti a Sola: “Ma quali assenze? A ognuno il suo ruolo”

belotti incazzato.jpgIl leghista Daniele Belotti, Assessore Regionale all’Ambiente, risponde all’intervento del consigliere regionale dell’IdV Gabriele Sola. “In merito alle solite polemiche sterili e strumentali del consigliere Gabriele Sola, faccio cortesemente notare al rappresentante dell’Italia dei Valori che, prima di ricercare in modo ossessivo la visibilità sui giornali, sarebbe utile e opportuno che si leggesse i regolamenti del Consiglio Regionale – osserva Belotti -. Ricordo a Sola che l’audizione viene convocata dalla commissione consiliare su richiesta di un consigliere oppure di terzi (comitati, comuni, etc) e non dalla giunta”.
Belotti continua: “Ricordo a Sola che alle audizioni vengono invitati i componenti della commissione e non gli assessori; che è previsto l’ascolto degli auditi ed eventuali domande da parte dei componenti della commissione ma non interventi da parte dei commissari. Il sottoscritto ha partecipato alla visita della commissione all’aeroporto di Orio al Serio, ma non ovviamente alla seduta dell’audizione. Scommettiamo che se vi avessi partecipato, il consigliere Sola mi avrebbe accusato di prevaricazione rispetto al ruolo dei consiglieri? A forza di cercare di apparire sui giornali a tutti i costi e di tenere i piedi in mille scarpe, le contraddizioni e gli scivoloni poi sono inevitabili. Quello che stupisce è che il consigliere Sola ancora non l’abbia capito…”

I consiglieri comunali si riducono lo stipendio

consiglio-comunale-bergamoAnche i consiglieri comunali, dopo sindaco e assessori, hanno deciso di ridursi il gettone di presenza del  10%. Finalmente ! Infatti ogni consigliere comunale percepisce ben circa 10 euro netti all’ora ed era indìspensabile un gesto nei confronti dei cittadini in tempo di crisi.. La proposta formulata con un ordine del giorno presentato dal consigliere Sergio Gandi (più volte segnalato come super esperto in “versamenti” fuori dal vaso) del partito democratico, era destinata a “snidare” finalmente quelli della “casta” attaccati al vil denaro. E invece, con gran sorpresa del proponente, la proposta, dopo lunghe e impegnate discussioni, è stata accettata a maggioranza mentre le critiche più feroci sono giunte proprio dai suoi compagni di partito (Bruni :”demagogia a buon mercato”). Certi consiglieri comunali sono veramente un “costo” per la città…

Un’occhiatina in casa d’altri..

martinelli,lusi,bonziIDV : Daniele Martinelli, volto della tv dell’Italia dei Valori, punto di riferimento del partito di Antonio Di Pietro nella Bassa Bergamasca, candidato alle Regionali, ha deciso di dire basta.”Anche attorno a Di Pietro agisce un cerchio magico”.

PDL : In 13 han votato no all’arresto di Lusi Tra loro Valerio Carrara, sindaco di Oltre il Colle, che, eletto al Senato la prima volta con l’Italia dei Valori, il primo giorno di legislatura annunciò di aderire a Forza Italia.

PD : Manuel Bonzi, coordinatore del Pd della bassa Valseriana, invia una lettera sfogo ai giornali e ai compagni di partito, contro i quali punta il dito a causa delle rivalità scatenate con l’annuncio delle primarie. “Pd Bergamo, che delusione. Unica tattica delegittimare l’avversario interno”.

da : “Lettere alla redazione”

“Ma che ne sa di Bergamo il manager della tv che non l’ha mai vissuta?”

ghislandi.JPG“Carissimi amici giornalisti di BergamoNews, perché continuate a scrivere vagonate di articoli di elogio su Giorgio Gori che si mette in politica e vuole fare il sindaco di Bergamo? Cosa può conoscere della realtà sociale di una città un famoso manager televisivo che è stato sempre lontano da Bergamo per lavoro? Ho letto in questi giorni in un Vostro articolo la definizione di Gori come l'”enfant prodige della televisione berlusconiana degli anni Ottanta”.Renzi, sindaco di Firenze, ha addirittura detto di Gori: “Se c’è uno che ha scelto di lasciare il proprio, riuscito, impegno professionale per mettersi in gioco nella cosa pubblica vuol dire che questo Paese ha delle chance, ha la possibilità di promuovere quella rivoluzione della bellezza di cui ha grande bisogno”. Ma quale rivoluzione della bellezza può fare un manager televisivo che ha inventato i “Programmi-pattumiera” della tivù italiana? (Per esempio “Grande fratello”: festival delle parolacce e delle donne-oggetto!!!) Mi viene da pensare che, forse, grazie alle sue geniali invenzioni televisive da enfant prodige, la televisione di oggi è davvero diseducativa ed inguardabile.
Penso che il nostro “enfant prodige” orobico, con le sue invenzioni, abbia soltanto arrecato danno alla televisione e quindi alla società italiana che è tanto fallimentare. Grazie per la Vostra cortese attenzione.
Un cordiale saluto”.  Pietro Ghislandi

La responsabilità civile dei giudici.

toghe rosse.jpgUn emendamento del deputato leghista Gianluca Pini, passato contro il parere del governo tecnico(???) Monti, consente, a chi si senta danneggiato dalla decisione di un giudice in un processo, ad agire direttamente nei confronti del magistrato anzichè, come avviene da sempre, nei confronti dello stato.   Ricordiamo che sulla responsabilità dei giudici si era già espresso favorevolmente il popolo italiano in un referendum che, come altri, leggi finanziamento ai partiti, era stato prontamente aggirato con norme che tuttora disattendono la volontà popolare. Tale incongruenza comunicativa segnala una democrazia di facciata, cioè la sua sostanziale totale assenza. Che senso ha consentire un referendum popolare se poi non si dà seguito alla volontà espressa dal voto? Non è forse esprimere, con totale protervia, che le direttive del popolo si seguono solo se gradite e che la volontà dei vari potentati, più o meno ammantati dal sacro velo istituzionale, è ciò che realmente conta?
Di tale protervia si fanno questa volta paladini i magistrati, che, dopo essere riusciti a sventare, direttamente o indirettamente, le direttive referendarie, si oppongono al voto, democraticamente espresso in parlamento, cioè dal popolo che ha nel parlamento i propri rappresentanti, che introduce la norma sulla loro diretta responsabilità.
In un convegno a Bergamo sul tema della responsabilità dei giudici, presente il rappresentante territoriale dell’Anm e un giudice componente del comitato direttivo centrale dell’Anm oltre a rappresentanti politici e di altre istituzioni, il giudice Ezia Maccora afferma: “Il magistrato si trova a decidere tra due parti. Sia che condanni, sia che assolva scontenta per forza una delle due (…) “se passasse il messaggio che il giudice crea danno ogni volta che scontenta qualcuno, l’attività si bloccherebbe (…) non saremmo più sereni nel giudicare con il rischio di scegliere la strada indicata da sentenze già emesse piuttosto che contribuire all’evoluzione del diritto”. Ora io non sono uno studioso di diritto e non voglio entrare nel merito giurisprudenziale, sono però competente in pragmatica della comunicazione e da questo punto di vista analizzerò il messaggio e i suoi effetti dettagliando la mia analisi.

  1. “Il magistrato si trova a decidere tra due parti”: molti di noi, io tra questi, credono che il giudice sia chiamato all’applicazione delle leggi in vigore e non già a decidere in favore di una tra due parti, eventualmente in contesa tra loro, la decisione è “effetto” dell’applicazione della legge e non la causa.
  2. “ …se passasse il messaggio che il giudice crea danno ogni volta che scontenta qualcuno, l’attività si bloccherebbe..” In questo passaggio abbiamo, ben due violazioni comunicazionali relative alla categoria- modifica del significato-.

                                                  i. La prima è un presupposto che è conseguenza dell’affermazione precedente e cioè che la contestazione al giudice sia motivata dalla scontentezza di una delle parti per effetto della decisione del giudice e non già dovuta al fatto che il giudice, attraverso una scorretta o errata interpretazione della legge, danneggi una delle due parti. Il termine scontentare richiama uno stato d’animo di cui sicuramente il giudice non si deve occupare, e il punto in questione non è lo stato d’animo ma la corretta osservanza dei fondamenti del proprio lavoro da parte del giudice stesso. Nel caso opposto si ha un danneggiamento di cui è deve farsi carico colui che lo ha indebitamente prodotto, cosa che avviene per tutte le altre categorie di lavoratori e di professionisti. Anche il vigile urbano quando dà una multa scontenta chi la multa la deve pagare, e il fatto che passi costantemente il messaggio che “il vigile scontenta l’automobilista” non ha mai impedito che il vigile la elevi e che il cittadino possa opporvisi, posto che riesca a dimostrare l’infondatezza della violazione.

                                                  ii. La seconda violazione è del tipo causa-effetto. L’affermazione “se passa il messaggioàl’attività si bloccherebbe” non è dimostrata: in che modo una idea (del danno) può bloccare una attività? Avete mai visto idee che se vanno per il mondo a incatenare la gente? È chiaro che no! Forse si vuol affermare che i magistrati si bloccherebbero se la norma entrasse in vigore? Non mi risulta che i ricorsi alle contravvenzioni al codice della strada abbiano bloccato l’attività dei vigili, e perché mai dovrebbero (ma è anche vero che neppure per i vigili esiste la responsabilità professionale)

  1. “ Non saremmo più sereni nel giudicare” Cioè il giudice vorrebbe/potrebbe, magari serenamente, giudicare colpevole un innocente, così che, oltre alla volontà di deresponsabilizzarsi, vuole anche evitare il confronto con eventuali sensi di colpa? Io, forse ingenuamente, penso che se un giudice applica la legge correttamente possa anche dimostrarne la corretta applicazione, in particolare se è un altro giudice a chiedergliene conto. Se un magistrato ammette l’assoluta indeterminatezza della valutazione del reato o della sentenza siamo fritti.
  2. “con il rischio di scegliere la strada indicata da sentenze già emesse , piuttosto che contribuire all’evoluzione del diritto”. Secondo il giudice è un rischio (quale?) scegliere la strada indicata da sentenze già emesse. Ma la giustizia è creativa? Se la risposta è sì a maggior ragione ben venga la responsabilità civile dei magistrati.

Roberto Cadonati

Facile dire Italia…

regionalizzati,dati-economici..ma i dati continuano, nonostante i martellanti ritornelli.. l’Italia di qui.. l’Italia di là.., a mostrare diverse Italie e non solo meteorologicamente ma quelle che, nonostante tutto, tirano, quelle che stanno alla finestra e quelle che si fanno portare…
Qui di seguito trovi il link con recenti dati “regionalizzati”… di quelli che non vengono minimamente diffusi (in rapporto sopratutto ai fatti interni della Lega) e che quando vengono commentati è solo per dimostrare quanto siano egoisti i “nordisti” e quanto ancora debbano tirare la carretta..

http://www.rischiocalcolato.it/2012/04/dati-regionalizzati-inediti-ed-incredibili-conti-pubblici-spesa-pubblica-import-export-pil-industriale.html

Marò: Castelli, dove è finita la tanto declamata credibilità internazionale del governo?

Castelli pensieroso.jpg“La vicenda dei due marò italiani prigionieri in India ha dell’incredibile. Sono stati compiuti una serie di errori tragici, a cominciare dal fatto che i due militari, in barba d ogni norma di diritto internazionale, sono stati abbandonati vilmente nelle mani degli indiani – dichiara il senatore della Lega Nord Roberto Castelli-. Nessuno ci ha ancora spiegato chi è stato ad impartire l’ordine di far entrare la nave in acque territoriali indiane e di farli sbarcare. Ma la decisione dei giudici indiani di tradurre in carcere i due uomini oggi ci obbliga ad agire con estrema decisione.

Media, opinion leaders e opinion makers, uomini di Stato e di governo, associazioni imprenditoriali ci hanno ripetuto per mesi come un mantra che “finalmente il governo ha ritrovato la sua credibilità internazionale”, che “finalmente l’Italia conta”, che dopo tanto tempo “viene ascoltata in Europa”.
Peccato che alla prima prova dei fatti il governo tecnico si riveli un enorme fallimento internazionale, a dimostrazione di come sia difficile passare dalle parole alla realtà. Ora, anziché promettere cibo italiano ai due illustri detenuti, Monti e i tecnici chiamino i loro amici di Bruxelles e difendano a gran voce la battaglia del nostro Paese e la dignità dei due militari”.

Il pacchetto di salvataggio UE!

logo lettere padane.jpguna riflessione…..

E’ una giornata uggiosa in una piccola cittadina, piove e le strade sono deserte.  I tempi sono grami, tutti hanno debiti e vivono spartanamente. Un giorno arriva un turista tedesco e si ferma in un piccolo alberghetto. Dice al proprietario che vorrebbe vedere le camere e che forse si ferma per il pernottamento e mette sul bancone della ricezione una banconota da 100 euro come cauzione. Il proprietario gli consegna alcune chiavi per la visione delle camere.

1. Quando il turista sale le scale, l’albergatore prende la banconota, corre dal suo vicino, il macellaio e salda i suoi debiti.
2. Il macellaio prende i 100 euro e corre dal contadino per pagare il suo debito.
3. Il contadino prende i 100 euro e corre a pagare la fattura presso la Coop. agricola.
4. Qui il responsabile prende i 100 euro e corre alla bettola e paga la fattura delle sue consumazioni.
5. L’oste consegna la banconota ad una prostituta seduta al bancone del bar e salda così il suo debito per le prestazioni ricevute a credito.
6. La prostituta corre con i 100 euro all’albergo e salda il conto per l’affitto della camera per lavorare.
7. L’albergatore rimette i 100 euro sul bancone della ricezione.

In quel momento il turista scende le scale, riprende i suoi soldi e se ne va dicendo che non gli piacciono le camere e lascia la città.

– Nessuno ha prodotto qualcosa
– Nessuno ha guadagnato qualcosa
– Tutti hanno liquidato i propri debiti e guardano al futuro con maggiore ottimismo


Ecco, ora sapete con chiarezza come funziona il pacchetto di salvataggio UE!

Tav, Calderoli: “Con Maroni queste cose non succedevano”

calderoli serio nuova.jpg“Stanno mettendo a ferro e fuoco. Con Maroni queste cose non succedevano”. Roberto Calderoli, l’onorevole leghista bergamasco, già Ministro per le Riforme, ha commentato le manifestazioni in tutta Italia contro la costruzione della Tav in Val di Susa. Ad un comizio, nel Lodigiano, a cui è presente anche l’ex ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha sottolineato: “Con Maroni agli Interni, queste cose non succedevano”. (Bergamonews,4-3-12)

Leghisti fino all’ultimo: nella tomba con la camicia verde

leghisti,invernizzi,..Chi pensa che possa essere la stranezza di qualche fanatico, dovrà ricredersi. Pare che l’usanza sia molto diffusa anche dalle nostre parti. Lo conferma, senza il minimo stupore, il segretario provinciale del Carroccio Cristian Invernizzi: «Capita spesso, anche durante la mia segreteria ho assistito a diversi funerali di questo tipo. Se non è proprio la camicia verde, il militante chiede comunque di avere appuntata la nostra spilletta oppure di avvolgere la bandiera del movimento attorno alla bara».
Proprio come è successo circa due settimane fa a Osio Sotto, dove un militante di 55 anni, deceduto per complicazioni di salute, aveva appunto espresso il desiderio (esaudito) di essere bardato con i vessilli del movimento per l’estremo saluto. Una volontà che riguarda soprattutto i militanti anziani, ma che pare dilagare anche tra le giovani generazioni. Lo stesso Invernizzi – augurandosi comunque che il momento sia il più lontano possibile – dice che al momento della «chiamata» vorrà indossare la camicia verde: «Di sicuro!». E non è l’unico. Pare che molti altri esponenti della Lega abbiano dichiarato quest’intenzione, magari non bianco su nero nel testamento, ma a voce sì.. (da Eco di Bergamo,29-2-12)

Lettera aperta al Sindaco di Sorisole sui cartelli in lingua bergamasca

logo lettere padane.jpgCaro amico, cara amica

se la condividi, inviala anche tu a: sindaco@comune.sorisole.bg.it .

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Caro sindaco Stefano Gamba,

ho letto con sorpresa la notizia secondo cui Lei avrebbe fatto rimuovere la segnaletica in lingua locale nel comune di Sorisole.
Spiace che si continui ad aver vergogna della propria storia e della propria cultura; che si abbia paura di identificarsi in una terra, in una lingua – il bergamasco lo è – e in un popolo che ha ottenuto rispetto e apprezzamenti da secoli in ogni dove. Forse Le sfugge che nel mondo globalizzato degli spread, ovunque si punta sulla riscoperta delle identità – valore sempre positivo quando è vera come la nostra – per promuovere i territori, il turismo, le imprese e la cultura. E soprattutto nelle nostre valli sappiamo quanto avremmo bisogno di turismo per colmare il vuoto che ha lasciato un’industrializzazione che dalla Cina probabilmente non tornerà più!

Spiace anche perché con le nostre risorse la Regione Sicilia finanzia nel frattempo corsi di lingua siciliana nei curricoli scolastici, mentre noi ci premuriamo di essere i primi tra i babbei che pensano solo a lavorare a testa bassa – per gli altri? – e a pagare in silenzio!
Ci stiamo immedesimando nello stereotipo massmediatico che ci hanno cucito addosso al punto da non tentare più neanche uno scatto di orgoglio e dignità?

Spiace ancora di più se lo ha fatto per partigianeria politica: per fare un “dispetto” a quelli della Lega.  Glielo dico da leghista; sarei molto più lieto se la difesa della cultura locale non fosse solo quella esercitata dai “padani” ma fosse patrimonio di tutti.  Esattamente come ha fatto, recente esempio, l’amministrazione comunale del suo stesso colore politico di Villa di Serio, organizzando corsi di lingua bergamasca.

Lei che è il primo cittadino di Sorisole è proprio convinto che, marciando entusiasti,  allineati e coperti verso l’omologazione della cultura generalista faremo un favore alla nostra gente?   Non vorrei che per seguire il fulgido esempio dei conduttori radiotelevisivi nazionali, Lei intenda sostituire il vecchio e troppo bergamasco nome del suo paese Sürisel con il più moderno e italianissimo Sorisòle!

Cittadinanza «per territorio di nascita». La Lega tira il freno

immigrazione.JPGNo. I figli di genitori stranieri, anche se nati in Italia, non possono diventare automaticamente cittadini italiani. Gli esponenti orobici della Lega non vogliono proprio prendere in considerazione modifiche alla norma di legge oggi vigente che prevede lo «ius sanguinis» (ossia il diritto dei figli ad avere la stessa cittadinanza dei genitori) adottata nella maggior parte delle nazioni, soprattutto quelle senza un forte passato “coloniale”.
Alcune associazioni propongono invece di adottare una diversa norma ossia lo «ius soli (ovvero il riconoscimento automatico di cittadinanza italiana per tutti coloro che nascono sul territorio nazionale, indipendentemente dalla nazionalità dei genitori). Questo creerebbe ovviamente problemi agli stranieri che si trovassero temporaneamente in Italia cui nascesse un figlio con cittadinanza immigrati -nave.jpgdiversa dalla loro, ma sarebbe di grande utilità per quegli stranieri, soprattutto irregolari, che, con la nascita di un figlio “italiano” potrebbero risiedere nel nostro paese senza obblighi di integrazione. L’effettiva integrazione, cui è legato il diritto di cittadinanza, deve essere frutto di consapevolezza, di piena adesione e condivisione della cultura che accoglie e non di un automatismo. La proposta avanzata renderebbe ancora meno governabile il fenomeno migratorio, che interessa soprattutto le regioni del Nord e che lo Stato già gestisce male (come i recenti sbarchi di massa) con pesanti ripercussioni economiche e sociali, ancora più gravi in questo momento di crisi .Nei paesi con forti tradizioni democratiche che avevano adottato tale norma, dietro le conseguenze dell’onda migratoria e della realtà che ne è conseguita, esistono oggi invece forti pressioni per l’introduzione dello “ius sanguinis” nel diritto di cittadinanza.