Stop all’abbandono e al degrado in città

parco ovest.JPGApre il cantiere di via Ravizza per la realizzazione  del  nuovo  «Parco  Ovest»; l’abbandono e la chiusura prolungata dell’area aveva perfino consentino ad un gruppo di rumeni di costrirvi una baracca. Glii agenti della Polizia Locale hanno provveduto allo sgombero mentre l’impresa che, insieme ad Aprica, ha intrapreso i lavori per la realizzazione del parco ha provveduto ad abbatterla.
“Il nostro obiettivo è riqualificare anche questa zona, che non sarà più uno spazio abbandonato ma aperto al pubblico e fruibile da tutta la città – spiega Massimo Bandera, Assessore all’Ambiente, energia e opere del verde del Comune di Bergamo”.
Attenzione puntata anche su via Benedetto de Saussure (la stradina vicino al casello autostradale che dalla rotatoria porta sotto il cavalcavia della superstrada) è già stata, in passato, oggetto dei controlli da parte della Polizia Locale. In un complesso industriale in disuso e si trovano 13 abusivi che avevano allestito un dormitorio con materassi, pentole, suppellettili e rifiuti di ogni genere : 12 romeni , la maggior parte uomini, e un algerino che sono stati denunciati per occupazione abusiva. Per l’algerino, clandestino, è scattata l’espulsione e a sei rumeni imposto l’allontanamento dal territorio nazionale.

Aggressione a Genova dei nostri Giovani

brignoli incazzato ridotto.jpgIn merito all’aggressione subita dai sei militanti della Lega Nord domenica sera a Genova, Lucio Brignoli, coordinatore federale del Movimento Giovani Padani, dice: “E’ davvero indegno per una città come Genova essere popolata da tanti criminali che vivono da mantenuti nei centri sociali. Purtroppo – si legge sulla pagina Facebook dell’esponente bergamasco – abbiamo avuto dimostrazione concreta di quale sia il concetto di democrazia e non violenza di questi parassiti: almeno due pullman di militanti leghisti sono stati distrutti a colpi di pietre. Ma l’episodio più grave è avvenuto all’interno della trattoria La Lanterna, a poche centinaia di metri dal luogo della manifestazione. Sei Giovani Padani sono stati accerchiati, minacciati e aggrediti da una ventina di nazisti rossi mentre si apprestavano semplicemente a pranzare. Purtroppo Genova non è una città sicura, si è data troppa libertà a questi malviventi: il ministro Cancellieri dov’era, a votare per le primarie del Pd? A nome di tutti i coordinatori nazionali MGP esprimo massima solidarietà ai sei giovani liguri barbaramente aggrediti. Se i criminali dei centri sociali pensavo di averci spaventato, si sbagliano: ci hanno solo confermato che anche Genova e la Liguria meritano più ordine, più pulizia e più democrazia”.

Incessante lotta all’illegalità. Parcheggiatori e venditori abusivi. Intensificati i controlli

extracomunitari.JPGNuovo giro di vite di Polizia e Vigili Urbani contro posteggiatori e venditori abusivi nella zona dell’ospedale, compresa tra via Grataroli, largo Barozzi e via Statuto, dove solitamente i visitatori dei Riuniti lasciano la loro auto per recarsi al vicino ospedale per curarsi o per trovare qualcuno ricoverato. In più occasioni, recentemente, la polizia locale e la questura avevano ricevuto la segnalazione della presenza dei posteggiatori abusivi, alcuni dei quali molto insistenti nel voler farsi pagare o nel vendere qualcosa a tutti i costi.  Sono stati fermati cinque senegalesi, due dei quali, immigrati clandestini, sono stati denunciati. A tutti sono state inflitte pesanti multe e sequestrato il materiale. Stessa sorte era toccata, nell’operazione di pochi giorni prima nella stessa zona, in cui erano stati fermati altri sette immigrati, di cui tre senza alcun documento, mentre due si erano dati alla fuga abbandonando il materiale in vendita.
«Su impulso dell’Assessorato alla Sicurezza – si legge in una nota – il comando di via Coghetti ha disposto una serie di interventi finalizzati a garantire legalità e osservanza delle regole di convivenza civile, per assicurare una migliore vivibilità dell’area spesso caratterizzata da fenomeni di marginalità e insicurezza urbana. Dalla metà di ottobre è stata incrementata la presenza delle pattuglie della polizia locale con presidi fissi e attuate numerose ispezioni presso le attività commerciali».
La questura e la polizia locale hanno congiuntamente annunciato di aver già programmato altri analoghi controlli in diverse zone della città dove la presenza dei posteggiatori non regolari è ormai una costante. Dietro la loro attività non sarebbe stata rilevata al momento alcuna organizzazione: la questura ha confermato di non aver mai effettuato indagini in tal senso.

Subito a segno il nuovo presidio dei Vigili Urbani

invernizzi intervista 3.jpgIl nuovo presidio, voluto dall’Assessore alla Sicurezza, Cristian Invernizzi, appena aperto ha subito avuto la possibilità di dimostrare la sua efficacia.
Un ragazzo quattordicenne che in pieno giorno attendeva l’autobus in Largo Porta Nuova era stato avvicinato da un giovane albanese con il pretesto di un’informazione e poi minacciato con un coltello; il malvivente era anche spalleggiato da un complice piazzatosi a pochi metri di distanza. Lo studente, terrorizzato, ha consegnato il portafogli e  i due delinquenti si son dati subito alla fuga salendo su un autobus di passaggio. Appena ripresosi dallo spavento il giovane si è recato alla nuova sede della Polizia locale raccontando l’accaduto.
L’immediato l’allarme diffuso dalla centrale operativa ha consentito a una pattuglia di intercettare l’autobus e su di esso effettuare il fermo di due individui che corrispondevano alla descrizione. Riconosciuti immediatamente dal derubato, i due sono stati arrestati per concorso in rapina aggravata e portati alle carceri e su di loro sono state avviate indagini come possibili autori di altre analoghe rapine avvenute in centro.

Sicurezza, venerdì incontro pubblico a Castione

Castelli pensieroso.jpgVenerdì 30 novembre, alle 21, a Bratto, è in programma un incontro pubblico sul tema della sicurezza. Organizzato dalla sezione Lega Nord di Castione della Presolana, l’incontro, avrà come obiettivo quello di discutere con la popolazione affrontando un tema oggi particolarmente importante, quello della sicurezza nei paesi, chiamando a confrontarsi sindaci, assessori e rappresentanti delle forze dell’ordine.
Nel corso dell’incontro, con inizio alle 21 presso il Palazzetto Congressi di via Donizetti, interveranno il senatore Roberto Castelli, ex Ministro di Grazia e Giustizia, Cristian Invernizzi, assessore alla Sicurezza del Comune di Bergamo e segretario provinciale della Lega Nord, Mauro Pezzoli, sindaco del Comune di Castione della Presolana, Roberto Anelli, sindaco di Alzano Lombardo, Lorenzo Mapelli, comandante del Corpo di polizia locale “Unione dei Comuni”, Giuseppe Maida, comandante della Compagnia e della stazione dei Carabinieri di Clusone. Introdurrà l’incontro l’onorevole Nunziante Consiglio.

a proposito del nuovo parcheggio alla stazione di Bergamo

Un titolo recente : “Arriva il freddo : emergenza alla stazione”… chi lo leggesse da un altro paese penserebbe che a Bergamo gelano le biglietterie o i binari o le linee elettriche… invece a Bergamo..

stazione.jpgOrmai non si contano più le segnalazioni sul degrado e sui numerosi casi di micro-criminalità nell’area della stazione. La Lega è notevolmente impegnata nella ricerca di soluzioni per il miglioramento anche di quella zona della città. La stazione nasce come luogo ove recarsi per utilizzare i mezzi pubblici di trasporto, siano essi il treno, il pullman o la tramvia, un luogo che deve offrire a chi è in transito tutti i servizi. Alle migliaia di persone, ai moltissimi giovani e giovanissimi che usufruiscono di tutto ciò è indispensabile garantire tranquillità, pulizia, sicurezza. Non dimentichiamo gli sforzi in atto affinchè la stazione non diventi un luogo presidiato da spacciatori, tossicodipendenti, alcoolisti  che spesso non sono pienamente responsabili delle loro azioni e prendono atteggiamenti aggressivi. Non può essere spazio delle gang di giovani bulli o di delinquenti,  a volte locali, ma molto spesso extracomunitari irregolari.

Ma quell’area è anche frequentata dai sempre più numerosi poveri che vi ricevono dei pasti serviti da volontari. In una recente, molto equilibrata, intervista Don Resmini, che, da anni e con notevoli sacrifici, ha elargito pasti ai poveri nelle vicinanze della stazione, ha espresso importanti, assolutamente condivisibili, concetti sulla povertà… che non deve essere nascosta ma illuminata, di cui non bisogna aver paura, ecc…
Ma :
Chi ha paura dei poveri ? non certo la Lega
Chi vuol togliere un pasto caldo ai poveri ? non certo la Lega
Chi non vorrebbe risolvere definitivamente il problema, che si spera sempre e comunque temporaneo, della povertà ? non certo la Lega
Ma :
1°) che nessuno si nasconda per quieto vivere, come sovente avviene, dietro a un dito o dietro ideologie : oggi tra i “veri” poveri sono mescolati molti extra-comunitari irregolari e financo malviventi e spacciatori forse fino a costituire un vero racket.
2°) vogliamo proprio tutti i giorni ricordare ai pendolari, che sono i maggiori frequentatori della zona e che proprio non vivono già di certo una vita facile, che la povertà deve essere “illuminata” ?
3°) vogliamo proprio offrire, nella vicinanza del nuovo parcheggio frequentato giorno e notte anche da donne, un servizio che attira, proprio nelle ore serali, circa 150 indigenti che potrebbero essere utilizzati come copertura da coloro che vi stazionano con propositi ben diversi ?
4°) siamo sicuri di voler offrire come prima immagine ai turisti che arrivano a Bergamo, che pure portano denaro che dovrebbe servire anche per i nostri poveri, come prima immagine della città quella dei poveri “illuminati”?

Non è proprio in discussione né la necessità di provvedere ai bisognosi né la preziosa opera di servizio dei volontari, come vorrebbero fare intendere certi professionisti della politica; e perciò un grazie infinito a tutti i volontari, religiosi e non, per tutto il prezioso lavoro, suo e dei suoi collaboratori; e, come loro, si vorrebbe offrire ai nostri poveri dei locali dignitosi senza la necessità di pruriginosa pubblicità.
Si discute quinddi solo sull’opportunità, e ciò è chiaro anche ai volontari, che si proponga questo servizio in un posto frequentato proprio da molti che in città non abitano e da altrettanti che ci vengono una volta sola. E questo mentre il Comune sta spendendo parte dei pochi soldi che ha in cassa per la sistemazione dell’edificio della Stazione. Chi è stato eletto per pensare, e ha a cuore il bene sia dell’intera città che dei poveri, ha l’obbligo di cercare soluzioni che permettano a entrambi di convivere il più serenamente possibile senza prevaricazioni o preferenze per l’una o per gli altri. E sicuramente le soluzioni ci sono, basta non cristallizzarsi su situazioni che da emergenza vogliano diventare definitive. Parliamone …

senza soste la tenace lotta all’iilegalità

via quarenghi2.jpgUna maxi operazione messa in atto dalla Polizia locale in via Quarenghi per accertare tutti gli illeciti possibili commessi nella via: dalle multe alle automobili, ai controlli intensivi sui negozi. Il risultato sono i dati diffusi dal comando centrale della Polizia locale. “Su impulso dell’Assessorato alla Sicurezza il Comando di via Coghetti ha disposto una serie di interventi finalizzati a garantire legalità e osservanza delle regole di convivenza civile per assicurare una migliore vivibilità dell’area spesso caratterizzata da fenomeni di marginalità e insicurezza urbana. Dalla metà di Ottobre è stata incrementata la presenza delle pattuglie della Polizia Locale con presidi fissi e attuate numerose ispezioni presso le attività commerciali. 122 le violazioni al Codice della Strada accertate, tra cui 3 guida senza patente, 2 veicoli sprovvisti di assicurazione e una guida con patente sospesa. 6 i veicoli sequestrati – 6 persone sono state inoltre denunciate in stato di libertà per vendita di materiale senza marchio SIAE e per merce contraffatta, per guida con patente falsa e per irregolare presenza sul territorio italiano di cittadini stranieri. Sequestrate anche sostanze stupefacenti e sanzionati, ai sensi dell’art. 688 C.P., un soggetto di nazionalità nigeriana trovato in stato di ubriachezza lungo la via Quarenghi. Eseguite dalla Polizia Locale anche 65 ispezioni commerciali che hanno consentito di accertare 12 violazioni, tra cui 5 casi di mancato rispetto del Regolamento Comunale che disciplina l’attività degli acconciatori e 3 violazioni per mancata etichettatura dei prodotti ortofrutticoli. Applicato anche il Regolamento di Polizia Urbana per rumori e schiamazzi provenienti da un pubblico esercizio. L’operazione, condotta per cinque settimane da vari nuclei operativi della Polizia Locale di Bergamo, ha conseguito il plauso dei rappresentanti del Comitato di quartiere di via Quarenghi”. (BergamoNews,2-11-12)

Sovraffollamento nel carcere di via Gleno

imagesCA8I9A5L.jpgNella discussione sul tema, avvenuta in Commissione comunale, il consigliere della Lega Nord Luisa Pecce, ha espresso la grave preoccupazione della Lega per la situazione che si è venuta a creare a causa del sovraffolamento.  “L’istituto di pena di via Gleno – spiega il consigliere Luisa Pecce – che era sorto come casa circondariale per accogliere solo detenuti in attesa di giudizio, ospita ora al 50 % detenuti condannati definitivamente. Questa situazione genera situzioni di forte tensione ed è diventata insostenibile sia per i detenuti, cui bisogna riuscire ad offrire la possibilità di completare la preparazione scolastica e l’opportunità di impiegare il tempo con un lavoro interno od esterno all’istituto con le ottime  iniziative già in atto, sia per il  personale di polizia  che deve lavorare in situazioni di stress.
La soluzione già tentata, con la netta opposizione della Lega, di sconti di pena o sanatorie o indulti di vario genere si è rivelata fallimentare.
E’ ora che si guardi in faccia la realtà : dall’analisi della tipologia della popolazione carcerata, emerge lampante il dato che anche a Bergamo, come nella maggior parte delle patrie galere, ben il 53% dei detenuti è costituito da extracomunitari !!!
E’ ora che anche la nostra città solleciti fortemente le soluzioni già proposte nelle passate legislature dai nostri ministri Castelli e Maroni. Non è più pensabile sostenere costi e situazioni di conflitto a causa di gente che viene a delnquere nel nostro paese. Come hanno dimostrato i ministri citati, è possibile sottoscrivere accordi con i paesi dai quali provengono forti  flussi immigratori, stabilendo  la possibilità di far scontare la pena nel paese d’origine. E questa linea deve essere consolidata, ben sapendo anche che essa stessa costituisce un forte deterrente per ogni straniero che delinque.

Educazione stradale a Bergamo

IMG_1868.JPGImmaginatevi scooter all’arrembaggio che azzardano pericolosi sorpassi nonostante le linee continue sull’asfalto o la presenza di pedoni in procinto di attraversare la strada. Un condensato di queste istantanee da «giungla» cittadina è stato fatto dagli studenti della 2aH dell’Istituto superiore Itcpa Belotti, sulla base dei video girati dalle telecamere posizionate su alcuni mezzi Atb. II risultato è un video di 6 minuti, confezionato dagli studenti e presentato alla «Settimana europea della mobilità sostenibile», promossa dal Comune di Bergamo in collaborazione con Atb. Il video è frutto del lavoro di oltre un anno, su iniziativa dell’Unità di progetto per la sicurezza urbana del Comune in collaborazione con Atb mobilità, polizia locale e Istituto Belotti. L’obiettivo era sensibilizzare in primis la classe coinvolta direttamente nel progetto sull’importanza di una guida sicura sulle due ruote. Soddisfazione anche dal comandante della polizia locale di Bergamo, che a corollario dell’iniziativa, ha presentato un manuale per la guida che verrà distribuito in tutte le scuole superiori della provincia. «Il video è interessante perché calato in un contesto reale in cui tutti possono riconoscersi e dove sono evidenti le principali condotte trasgressive assunte dai ragazzi a bordo di ciclomotori – spiega Virgilio Appiani -. Per accompagnare il video abbiamo preparato un manuale che potrà essere utilizzato da educatori e insegnanti per attivare un modulo sulla sicurezza stradale».
L’amministrazione comunale ha individuato in questo tipo di progetto la strada da perseguire: «È un progetto innovativo ed è stato molto apprezzato il lavoro dei ragazzi – afferma Luisa Pecce Bamberga, consigliere comunale della Lega Nord, che ha portato i saluti dell’assessore alla Sicurezza Cristian Invernizzi -. Anche in qualità di insegnante ritengo che sia la strada giusta da seguire. Si tratta di un tema chiave per i ragazzi, il passaggio da bambini ad adolescenti dove chiedono ai genitori la mobilità autonoma. Inoltre il messaggio da giovane a giovane sarà sicuramente ben recepito». (da Eco di Bergamo,20-9-12)

Dedicato a quelli dell’ “accoglienza senza se e senza ma..” Spaccio di droga a Bergamo

Sgominate due bande – coinvolti 49 nordafricani
120919 spaccio_bgnews_1.jpgDal tardo pomeriggio di mercoledì 19 settembre la Squadra mobile di Bergamo sta dando esecuzione a 49 ordinanze applicative di misure cautelari disposte dal gip del tribunale di Bergamo nell’ambito di un’importante operazione antidroga denominata “Knock out”.
L’attività investigativa svolta ha consentito di individuare un consistente gruppo di individui, prevalentemente extracomunitari di origine tunisina, che gestivano lo spaccio cittadino, in particolare nelle zone centrali del capoluogo bergamasco, quali l’area della stazione ferroviaria e delle autolinee, la via Quarenghi e le vie limitrofe.
Nel particolare, l’indagine, avviata nel dicembre 2011, ha fatto emergere la contemporanea sussistenza di due compagini criminali che si erano suddivise le aree centrali della città al fine di vendere al dettaglio su strada sostanze stupefacenti del tipo eroina e cocaina. (Bergamonews,19-9-12)

alla Stazione le guardie giurate vigileranno 24 ore al giorno.

treno bruciato.JPGFinalmente, dopo le pressioni esercitate dal Comune e dalla Prefettura, Trenord ripristina il servizio di vigilanza alla stazione ferroviaria di Bergamo. Tornerà come lo aveva chiesto la prefettura non più usando le pattuglie con i cani che erano state usate lo scorso giugno, ma con delle vere guardie giurate. Il servizio entrerà in funzione dal 17 settembre, e prevede la sorveglianza della stazione e del sedime nell’arco delle 24 ore. «L’ordine pubblico non è compito nostro, ma dobbiamo tutelare viaggiatori e treni», spiega l’amministratore delegato di Trenord Giuseppe Biesuz. Il quale ha anche deciso di finanziare il progetto presentato dal Comune di Bergamo per assistere i senzatetto che avevano preso l’abitudine di dormire sui treni parcheggiati, indirizzandoli alle strutture predisposte.

Stazione, la Lega spara a zero

«Forze dell’ordine troppo permissive. Monti ha distrutto quanto fatto da Maroni».

treno bruciato 14-6-12.JPG«Il problema relativo allo stato in cui versa la stazione di Bergamo è sì sociale, ma la questione va affrontata con una presa di posizione decisa dal punto di vista dell’ordine pubblico». Ne è convinto il capogruppo della Lega Nord a Palazzo Frizzoni, Alberto Ribolla, che auspica un giro di vite sulla sicurezza nell’area, dove spaccio e prostituzione sono all’ordine del giorno, anche alla luce del sole, «tra centinaia di studenti e lavoratori». Quella di piazzale Alpini e piazzale Marconi è, denuncia Ribolla, «una zona ormai da anni terra di nessuno, che richiede urgentemente, da parte di tutte le istituzioni, l’adozione di nuove misure di sicurezza indispensabili per arginare il degrado di quell’area». Se da un lato esiste un problema di tipo sociale, dall’altro – secondo il gruppo della Lega Nord – ci si trova senz’altro di fronte a un’emergenza dal punto di vista dell’ordine pubblico e il Comune, da solo, è impotente. (da Giornale di Bergamo,4-7-12)

La rivolta di Bianzano finisce in Parlamento

bianzano,stucchi,emigranti-libiciLa rivolta di Bianzano finisce in Parlamento. Lo preannuncia l’onorevole Giacomo Stucchi. «Un comportamento inaccettabile» quello dei profughi accolti nell’albergo della Val Cavallina secondo il deputato leghista. «Merita un atto ispettivo, non una semplice lettera al ministero. Oggi ci muoveremo per redigere un’interrogazione o un’interpellanza a Roma» continua. Stucchi è fermo nella condanna della rivolta dei profughi libici. «Le strutture di accoglienza e gli alberghi – spiega – hanno dato la loro disponibilità a ospitare i profughi e questa è la moneta con cui sono ripagati. Un albergo distrutto ed episodi di violenza: si tratta di un comportamento inaccettabile. Queste persone, fuggite dalla guerra, hanno il diritto di essere ospitate in condizioni dignitose, ma non possono arrogarsi il diritto di un’accoglienza a cinque stelle. Ci sono poi dei diritti, ma anche dei doveri, in primis quello di una buona educazione e del rispetto delle regole del Paese che li ospita». «Quanto accaduto – continua – ci porta a muoverci con una certa fermezza per richiedere un intervento del ministero dell’Interno. Non basta una semplice lettera che ponga la questione ma un vero atto ispettivo». Il caso di Bianzano rimette al centro dell’attenzione la gestione politica della presenza dei profughi in fuga dal conflitto libico. «Il conflitto però ora è finito – ribadisce Stucchi –: in Libia ci saranno libere elezioni. Si presuppone possa nascere una democrazia seppur rudimentale. Ci sono presupposti per ritenere che non siano più luoghi pericolosi e in cui è possibile rientrare». Il problema però è che i profughi sono stati accolti come richiedenti asilo politico e non con permesso di soggiorno umanitario e chi si è visto riconoscere lo status di rifugiato deve essere accolto e mantenuto nel Paese in cui ha richiesto l’asilo. Molti però non si vedono lo status riconosciuto perchè fuggono da una guerra ma sono per lo più emigranti in Libia da altri Paesi. Nulla insomma vieterebbe di rientrare nei loro Paesi di origine, per lo più dell’Africa centrale. Paesi con cui la maggiorparte non ha più contatti da tempo e da cui è fuggito per altre guerre e carestie. «Le convenzioni internazionali – prova a ipotizzare Stucchi – impongono che l’aiuto può essere dato dal Paese democratico più vicino al loro, e quindi potrebbe essere proprio la Libia ora a prendersene carico. Inoltre ritengo che non possiamo farci carico noi del fatto che non vogliono tornare nel loro Paese d’origine». Stucchi infine pone anche il problema dei fondi: «Mi chiedo adesso chi rifonderà i danni dell’albergo – conclude – visto che la politica dell’attuale Governo è quello di ritardare tutti i pagamenti il più possibile. Una politica miope che in generale compromette l’economia del Paese». (da Eco di Bergamo,4.7.12)