Fermiamo la violenza sulle donne

consiglio donne.JPGNell’’ambito delle iniziativa promosse per la ricorrenza della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, l’Amministrazione Comunale di Bergamo promuove mercoledì 28 novembre, un incontro dal titolo “Fermiamo la violenza sulle donne! Dalla legge le regole, dall’educazione il rispetto”.
L’incontro, organizzato dal Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo, si svolgerà presso la sala consiliare di Palazzo Frizzoni, piazza Matteotti, a partire dalle ore 17,30. Vede – nello specifico – la presentazione della legge regionale lombarda n. 11 istituita il 3 luglio di quest’anno “Interventi di prevenzione, contrasto e sostegno a favore di donne vittime di violenza”.
Nell’occasione, la Dirigente del Liceo Paolo Sarpi presenterà il concorso letterario Scribo Ergo Sum, che l’anno scorso aveva per tema “Donne e violenza”, e il racconto vincitore, “Rosita”.
consiglio-donne,pecceL’incontro sarà introdotto da Luisa Pecce, Presidente del Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo; seguirà la relazione dell’avvocata Rosaria Italiano sul tema “La legge contro la violenza sulle donne della Regione Lombardia. Luci ed ombre”; aprirà la seconda parte una riflessione di Luisa Pecce su “Educare al rispetto come antidoto alla violenza”; la dirigente del liceo Sarpi, Orietta Beretta, presenterà il concorso “Scribo ergo Sum” a cui seguirà la lettura del racconto “Rosita” per la voce di Pietro Raimondi.  Spazio per il dibattito. L’incontro è aperto a tutti e a tutte.

“Cimitero islamico, l’apertura è un diritto oppure un privilegio?”

Egregio Direttore,
 
mi permetto di inviare questa lettera per dare un piccolo contributo alla discussione che in queste ultime settimane si è accesa sul tema dell’apertura del cimitero islamico di Colognola. Premetto che non è mia intenzione entrare nel merito delle questioni amministrative o legali in corso, né tanto meno esprimere un giudizio politico sulla questione.
Da semplice cittadino, dopo aver letto tanti articoli e commenti, voglio esprimere una mia considerazione sul problema.
È “una questione di civiltà, umanità e giustizia” ha ribadito il sindaco Tentorio. Vi sono “i diritti in gioco” ha scritto il Vice Presidente Acli di Bergamo. Numerosi giornalisti parlando del funerale del piccolo Yasin (seppellito grazie ad una deroga del sindaco nel cimitero di Colognola) hanno titolato “Yasin, simbolo del dialogo”. I genitori del piccolo Yasin hanno detto che “si può vivere uniti e in pace anche se di religioni diverse” e poi ancora “è ora che ci si renda conto che questa è l’Italia e che l’amore vince su tutto, anche sugli scontri tra religioni e battaglie politiche”.
Sono frasi molto belle e toccanti queste che ho appena riportato, sono frasi che partono tutte da un presupposto: gli islamici non possono seppellire i propri cari in Italia e soprattutto a Bergamo. Commentando la presenza al funerale dell’Assessore ai servizi sociali, il Presidente della Comunità Islamica Bergamasca, a conferma di quanto sopra riportato, ha detto: “Per noi la convenzione non può aspettare. Ci vediamo costretti a portare le salme dei nostri morti nei paesi d’origine, ma si tratta di cittadini italiani, le cui famiglie vivono qui da anni”.
E se questo presupposto fosse falso? E se l’apertura di una sezione speciale del cimitero islamico in Colognola fosse un privilegio e non un diritto? Mi spiego meglio.
Tutti i cimiteri di Bergamo e d’Italia non sono cimiteri cattolici, sono cimiteri civici dove possono essere seppellite tutte le persone senza distinzione di origine, di cittadinanza e di religione. Pertanto in tutti i reparti del Cimitero Monumentale e degli altri due (Grumello e Colognola) i musulmani possono oggi, ma anche ieri essere tranquillamente seppelliti.
E quindi dove è il problema a Bergamo? È forse impedito a qualcuno che abbia una religione diversa dalla cattolica di seppellire i propri cari? Non mi risulta.
E allora come mai nasce questo equivoco? Come mai si fanno affermazioni tanto toccanti quanto fuorvianti? Per difendere una idea o un progetto, dico io, che è tutto il contrario dell’ideale di integrazione che gli stessi rappresentanti della comunità musulmana vogliono far credere.
Infatti la legge italiana dà facoltà e non obbligo ai Comuni di istituire all’interno dei cimiteri civici delle sezioni speciali per i non cattolici, forse nella convinzione che l’integrazione si può conseguire anche condividendo gli spazi all’interno dei cimiteri, senza creare particolari delimitazioni.
In ogni caso, tutte le regole del cimitero civico e sottolineo tutte, devono essere rispettate anche nelle sezioni speciali, in quanto parti integranti del cimitero stesso.
Il fatto che la Comunità Islamica di Bergamo, per esempio, abbia espressamente voluto e ottenuto un accesso con una porta distinta rispetto all’entrata utilizzata da tutti mi fa pensare che non ci sia una volontà di integrazione ma invece una volontà di distinzione e separazione rispetto alla nostra comunità. Le istituzioni devono quindi assecondare tale rivendicazioni ? E più in generale noi tutti intesi come comunità dobbiamo accettare, per paura di essere tacciati di razzismo, tale visione di “integrazione”?
Io penso di no, penso invece che le tematiche dell’integrazione debbano essere strettamente collegate al rispetto delle regole (che debbono valere per tutti ), al principio dell’equità e al principio che i fondamenti delle nostra cultura e del nostro “stare insieme” non possono essere derogati per i desideri di alcune minoranze.
 
R. Cadonati

Cimitero islamico e i “regali” della giunta Bruni

cimitero islamico.jpgIl caso della concessione per l’utilizzo del cimitero islamico in Consiglio comunale. Il capogruppo Alberto Ribolla ha infatti presentato un’interpellanza rivolta all’ assessore al Bilancio,Enrico Facoetti, per chiedere lumi sul documento approvato dalla Giunta Bruni nel 2008 che aveva concesso gli spazi a Colognola a mille euro all’anno per 60 anni. Gli uffici ritengono che non sia possibile costituire un diritto di superficie – spiega Facoetti – inoltre nel caso di costituzione di reparti speciali nel cimitero la cifra è a totale carico della comunità richiedente. Il canone concessorio non può essere scomputato. E’ inoltre rilevante la differenza del corrispettivo previsto: 60 mila euro al posto dei previsti 576 mila”. La questione era stata già oggetto di una conferenza stampa convocata dagli esponenti leghisti. Secondo il capogruppo è ora necessario accertare tutte le responsabilità. “Si facciano le analisi del caso, se si ravvisasse qualcosa di difforme si devono accertare responsabilità politiche e amministrative. Noi agiamo nel totale rispetto delle regole, non vogliamo negare nessun diritto a nessuna persona. Il cimitero islamico è stata una scelta della precedente amministrazione”.

Circoscrizione 2: Schegge impazzite del Pdl contro il Presidente Epis

epis 1 ridotta.pngIl presidente Giuseppe Epis, della Lega Nord, era da tempo nel mirino di qualche arrivista del campo alleato che, fra emendamenti, interrogazioni, ordini del giorno urgenti, cercava di paralizzare i lavori o quasi; e ora la mozione di sfiducia al presidente. La motivazione: una precedente richiesta di convocare un Consiglio straordinario «per discutere circa la gestione e il funzionamento degli uffici e dei servizi della Circoscrizione». Il segretario generale del Comune, interpellato dal presidente Giuseppe Epis affermava: «Un consiglio straordinario si può convocare con una delibera, un ordine del giorno o un parere. La risoluzione, titolo della richiesta presentata dal Pdl, non esiste». Una volta presentata la mozione correttamente (è accaduto venerdì 9 novembre), non si può convocare il Consiglio straordinario prima che siano trascorsi 5 giorni: e alla scadenza (mercoledì 14) il Consiglio è stato convocato: si terrà martedì 20. Ma, per quelli che “la presidenza deve essere nostra”, la mozione era stata rigettata dal presidente con «mero pretesto formale non motivato»,  evidenziando  «totale  disprezzo per l’istituzione circoscrizionale». «Tutto questo – conclude Epis – decreta la fine dell’alleanza con questi meschini rappresentanti del Pdl».

LA BADANTE ALLA FRANCESE !!

E’ ora di metter mano al variegato mondo delle “badanti”. Riportiamo un articolo molto interessante e con proposte concrete, apparso tempo fa su www.lavoce.info .

images.jpgIn Italia l’assistenza pubblica agli anziani è insufficiente. Se ne fa carico la famiglia, spesso ricorrendo alle assistenti familiari. Che sono per lo più straniere e dunque soggette a decreti flussi di dubbia efficacia e a sanatorie varie. Risultato: molti rapporti di lavoro solo formalmente in regola e tanti accordi in nero. Eppure, in Francia con la metà dei soldi spesi nel nostro paese si è creato un sistema integrato, che garantisce un collegamento stabile tra le assistenti e i servizi sul territorio, superando i limiti del rapporto individuale tra anziano e badante”. “…Una riforma di ampio respiro che gradualmente farebbe evolvere le figure delle assistenti verso qualcosa di simile alle operatrici socio-sanitarie, rendendo più stabile e meno precario l’intero sistema, oggi sottoposto ad un incessante turnover, avrebbe certo un costo sul versante contributivo, ma sarebbe compensata da nuove fonti di gettito fiscale. E l’Italia potrebbe anche archiviare, almeno in questo settore, l’ormai obsoleto e ipocrita sistema del decreto flussi su base cronologica, senza illudersi troppo sull’efficacia della formazione all’estero, (la formazione di assistenti famigliari direttamente nei paesi di origine che finora è fallita o è riuscita solo per piccolissimi numeri) sulla quale sembra invece puntare (a legislazione invariata) l’attuale governo….”

Leggi l’intero articolo qui allegato :  LA BADANTE ALLA FRANCESE.pdf

Una norma suicida per tutelare il pingue portafoglio dei mandarini di stato.

Questo aticolo non riguarda la Padania e neppure il falliMonti…. ma offre uno spaccato così chiaro della situazione in cui è sprofondata questa repubblica romana delle banane da far rabbrividire chi ancora spera che con delle semplici riforme si possa raddrizzare qualcosa.. che non siano appunto le banane..

giannino,Quando 2 anni fa l’allora ministro dell’Economia Giulio Tremonti chiese un contributo di solidarietà del 5 per cento ai pubblici dirigenti sopra i 90 mila euro, e del 10 per cento sopra i 150 mila, non credo affatto che i tecnici della Ragioneria Generale dello Stato, che hanno scritto materialmente la norma, ignorassero che andava formulata perbene, per evitare di incappare nell’ovvia obiezione di incostituzionalità, per lesa eguaglianza.
Invece, la norma è stata proprio scritta da coloro ai quali per reddito si applicava, strizzando l’occhietto alla Corte.  Che, venuto il suo turno, ha puntualmente sparato a zero.
Il punto non è tanto e solo la mancata previsione di un simile contributo per i dirigenti privati, ma di avere omesso che la soglia del reddito nel pubblico valeva sia per chi è contrattualizzato, sia per chi, come giudici e militari, non ha contratto, sia per chi la superasse per indennità integrative, contrattualizzate o meno. Capitava così che il taglio scattasse ai dirigenti dell’Agenzia delle entrate, ma non a quelli della Sogei.
Non ci credo che chi ha fatto errori così pedestri sia un somaro. È un beneficiario, interessato ad aggirare un taglio, e ha ottenuto il suo fine. Che poi la Corte, per non farsi mancare nulla, abbia aggiunto anche la restituzione ai giudici degli adeguamenti automatici retributivi (avete presente quelli che da anni abbiamo levato ai pensionati al minimo?), scrivendo che sono garanzia di «serenità e indipendenza del magistrato», a questo punto è solo una chicca barocca. Il supremo scherno che gli intoccabili riservano a noi parìa. (Oscar Giannino, Panorama 24-10-12).

Consultori a Bergamo. Promozione della salute sul territorio

Il Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo ha organizzato a Palazzo Frizzoni un importante incontro informativo sul tema “ Consultori a Bergamo, promozione della salute sul territorio”.

Così il comunicato stampa di presentazione redatto dalla Presidente del Consiglio delle donne del Comune di Bergamo, Luisa Pecce Bamberga :

Pecce -Foto2.jpg“Si tratta di una presentazione rivolta alla città ed alla provincia, fatta in prima persona dal Direttore generale Asl di Bergamo Mara Azzi e dai suoi collaboratori, la dott.ssa Fiorenza Cartellà ed il Dott. Aldo Rovetta.  La recente offerta di qualità del servizio pubblico dei consultori dell’ASL è una articolata novità fortemente  voluta e realizzata proprio dalla dott.ssa Azzi- sottolinea la Presidente del Consiglio delle Donne, Luisa Pecce – ed è assolutamente in linea con gli obiettivi perseguiti da anni nelle nostre iniziative. E’ molto positivo e significativo, frutto anche della collaborazione instauratasi con molti responsabili dell’ASL, che sia stato accolto il nostro invito per un  incontro che  fornisse informazioni su come  poter usufruire del servizio in tutte le strutture predisposte e per tutte le specializzazioni previste. Come donne  avremo ad esempio prestazioni dedicate al tema ginecologico , al tema della gravidanza o del controllo delle nascite, al tema della menopausa e dell’informazione sulla sessualità. Ma altri importanti offerte riguarderanno ad esempio anche i giovanissimi .Il titolo della serata ribadisce che si tratta di una vera promozione della salute sul territorio ,rivolta alla coppia ed alla famiglia, che vale la pena di conoscere e di utilizzare”.

Lega all’attacco: Casa Amica rischia il fallimento

invernizzi in ufficio.jpg“Casa Amica ha ancora senso?” A chiederlo è il segretario provinciale della Lega Nord Cristian Invernizzi, all’indomani della riunione del Cda della Fondazione che ha come obbiettivo facilitare l’accesso alla casa a immigrati e italiani in situazioni di disagio o esclusione abitativa.
“Le preoccupazioni emerse nel corso dell’ultima riunione del Cda relativamente alla situazione finanziaria in cui versa Casa Amica, unitamente alle perplessità già avanzate dalla Provincia di Bergamo circa il funzionamenti e la gestione della Fondazione, rendono necessaria una riflessione su questa realtà, che sta venendo meno allo scopo per la quale era stata costituita e cioè aiutare i più bisognosi” dichiara Invernizzi.

Cimitero islamico, la Lega alza il tiro

Il Carroccio ha inoltrato una relazione scritta: contestata la legittimità della convenzione con gli islamici.

facoetti,cimitero-islamico,colognola,I dubbi espressi dalla Lega, cioè il fatto che nel cimitero islamico possano essere sepolti non soltanto i cittadini residenti in città, ma anche quelli dell’hinterland, la possibilità di seppellire cinque defunti di fede islamica provenienti da altri Paesi e la mancanza di un capitolo che riguardi le modalità di tumulazione per chi muore per malattie infettive, erano già noti a tutti. Ma ora l’Assessore al Bilancio Enrico Facoetti in una lettera all’assessore Leonio Callioni, delegato ai Servizi cimiteriali, esprime una serie di osservazioni anche sulla legittimità del regolamento e spinge a rivedere tutti i passaggi fatti finora sul cimitero islamico. Di fronte alla richiesta della Lega, l’assessore Callioni ha chiesto all’avvocatura comunale di valutare tutti gli elementi di legittimità o meno sul cimitero islamico. «Io credo che possano bastare pochi giorni per avere il parere dell’avvocatura. Chiedere un approfondimento ulteriore mi è sembrata la scelta giusta, piuttosto che aprire in seguito un contenzioso. Poi mi avvarrò dei tecnici comunali per valutare e approfondire il regolamento, ma questo avverrà solo dopo aver sentito il parere dei legali». Pare così probabile che l’inaugurazione della struttura non sia più imminente e possa slittare a data da destinarsi.

Sempre alta l’attenzione della Lega sulle aree a rischio degrado – Via Quarenghi

pecce,ribolla,via-quarenghi,bergamo-infrastrutture,Prendendo spunto da una delibera che permette di erogare alla società Bergamo Infrastrutture 500mila euro dedicati al pagamento dei lavori di recupero del civico 33 di via Quarenghi, la Lega Nord ha avuto occasione di ribadire in Consiglio Comunale la sua posizione in merito all’importanza strategica del sito e alla scelta di riqualificazione dell’immobile. Gli interventi del capogruppo Lega Nord Alberto Ribolla e del Consigliere e Segretario cittadino Luisa Pecce hanno sottolineato come le scelte di destinazione d’uso e di riqualificazione siano state scelte politiche, volte ad alleggerire la situazione di Via Quarenghi, venutasi nel tempo ad essere densamente abitata da extracomunitari, con una offerta di commercio quasi esclusivamente  gestita da stranieri e, purtroppo, interessata da frequenti episodi di microcriminalità.
“Abbiamo radicalmente cambiato la destinazione dell’immobile prevista dalla passata Amministrazione” sottolinea Luisa Pecce, che ha seguito con particolare attenzione  il progetto di riqualificazione e il percorso per ottenere un finanziamento della Fondazione Cariplo per 800.000 euro. Abbiamo ridotto  della metà (saranno 24) gli appartamenti di housing sociale, che saranno destinate a famiglie di militari, a studenti e a famiglie monogenitoriali.  Abbiamo voluto nello stabile gli uffici dell’Assessorato Opere pubbliche, che faranno risparmiare l’affitto dei locali attualmente occupati in via Canovine e, a piano terra, troverà spazio l’ufficio di polizia locale, che traslocherà dalle stanze ora in affitto, in via Quarenghi. Ampi spazi saranno fruibili per attività di tipo socio-culturale collegate all’animazione teatrale ed un bar connotato con le attività svolte. Una sala all’ultimo piano, utilizzata di giorno per le attività dell’Assessorato, potrà essere utilizzata nelle altre ore da associazioni cittadine. Il tutto con l’obiettivo di riportare nella via, sia nelle ore diurne che serali, fruitori cittadini di servizi.
Il recupero è stato studiato con grande attenzione – aggiunge la consigliera Pecce- cercando di salvaguardare e valorizzare anche le storiche cantine ipogee con tetto a volta presenti nello stabile. Un immediato riscontro della validità delle nostre scelte, importantissime per l’Assessorato alla Sicurezza e condivise da tutta la Giunta, ci viene dalla soddisfazione dei residenti, sulle cui richieste si è mosso il nostro progetto

Quando la sinistra pensa di esser furba !!!

imagesCA6SDR13.jpgInterpellanza delle minoranze di sinistra in Consiglio Comunale sul Pacì Paciana (come nessuno sapesse di chi è la maggior responsabilità di una situazione ormai al di fuori della legalità), con l’intenzione di irridere gli insuccessi dell’Amministrazione tesi a concludere (con relativo esborso monetario) quell’intervento di messa a norma dell’edificio di via Grumello che era stato più volte interrotto per «l’indisponibilità delle aree», ovvero l’opposizione di quanti l’occupavano. Non solo, ricordiamo, i giovani occupano gli ampi spazi del comune senza pagare alcun canone, fanno commercio senza autorizzazione e senza fare ricevute ma impediscono pure l’accesso alle ditte che dovrebbero mettere in sicurezza lo stabile e gli impianti interni dei quali il Comune ha la responsabilità. «I due obiettivi – ha sottolineato il Sindaco – restano quelli di garantire la sicurezza laddove si stanno correndo dei gravi rischi e il rispetto delle norme generali di ordine pubblico per le quali evidentemente non può bastare l’intervento della Polizia municipale. Per questo – aggiunge – abbiamo cercato in più occasioni di avere contatti con i rappresentanti del Pacì Paciana e, una volta verificata la loro indisponibilità di principio a trattare con noi, ci siamo rivolti, scrivendo lettere, per due volte al Prefetto chiedendogli di farsi promotore di un incontro al quale parteciperebbe anche il sindaco di Lallio. Le richieste sono sempre le stesse: la possibilità di completare i lavori di recupero con una spesa di alcune centinaia di migliaia di euro (già stanziati), il pagamento del canone e il rispetto delle norme sia fiscali che di ordine pubblico. La situazione attuale è subita ma non accettata».” Ma, alla fine, sembrano, questi “cattivi maestri”, proprio non recepire le parole del Sindaco e si sentono incredibilmente soddisfatti della mancata riuscita; chissà quando la “minoranza” si renderà conto che questo è un problema sentito da tutta la città e non solo da qualche cittadino suscettibile… ma i cittadini elettori sapranno ricordarsi anche di questo al momento giusto..