Calderoli: “Via le Province, ma più autonomia”

calderoli intervista serio.jpg”Con la modifica costituzionale approvata oggi dal Consiglio dei Ministri sara’ possibile far coincidere due esigenze contrapposte: da una parte quella di garantire la razionalizzazione degli enti intermedi e dall’altra quella di garantire le identita’ e l’incremento del grado di autonomia di governo del territorio”. Lo afferma il ministro per la Semplificazione Normativa e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, Roberto Calderoli . ”Le future ”province regionali” assomiglieranno alle attuali province delle Regioni a statuto speciale, che gia’ oggi hanno competenza esclusiva per l’ordinamento dei propri enti locali – spiega Calderoli – Conseguentemente le regioni ordinarie aumenteranno la loro autonomia e somiglieranno a loro volta sempre di piu’ alle stesse Regioni a statuto speciale, assumendone le caratteristiche. La declinazione di questa autonomia consentira’: una concreta riduzione del numero degli enti intermedi; un dimensionamento degli stessi a misura del territorio, che non potra’ che essere diverso da Regione a Regione, oppure all’interno della stessa Regione; una riduzione degli organi e della macchina amministrativa, maggiori risorse per i servizi da erogare al cittadino; una maggiore corrispondenza tra le esigenze del territorio e le funzioni dell’ente; la immediata cancellazione di tutta la costellazione di organismi ed agenzie non previsti dalla Costituzione, ma spuntati come funghi nel corso del tempo per garantire poltrone per tutti. Il passaggio di un ente locale dal livello statale a quello regionale non e’ una deminutio bensi’ una evoluzione federalista dell’ordinamento.
Sono bergamasco, sono fiero di esserlo e intendo continuare ad esserlo. E come bergamasco, preferisco che le funzioni e l’ordinamento della mia provincia siano decisi a Milano anziche’ a Roma!”. (BergamoNews,8-9-11)