Nei grandi centri della Bergamasca mancava solo Bergamo : i cartelli con la scritta “Bèrghem” rimossi alla chetichella dalla giunta Bruni a metà agosto dell’estate 2004, nel silenzio di una città in ferie, togliendoli da tutti gli ingressi della città, dove erano stati posizionati da Veneziani. Una vergogna che fece andare su tutte le furie la Lega Nord, da sempre sostenitrice dell’iniziativa anche nei Comuni della provincia, dove ormai i cartelli in dialetto sono un’abitudine come in altre parti d’Italia. Ricompare finalmente la scritta “Bèrghem” (con il richiamo storico germanico (berg-heim) e latino (bergomum) e con il “benvenuti a” in italiano e inglese. Il 30 aprile del 2010 il Consiglio comunale, aveva approvato un ordine del giorno in cui si chiedeva “di prevedere all’interno del bilancio una serie di iniziative di valorizzazione della cultura e della lingua locale, tra cui manifestazioni teatrali e di folclore, segnaletica e toponomastica, convegni di studio, iniziative didattiche”. Impegno mantenuto, oltretutto senza costi.