Calderoli: “Sabato 21 aprile gazebo per riprenderci la democrazia”

calderoli comizio urlante.jpgLa Lega Nord, per avviare ufficialmente la raccolta firme a sostegno delle proposte di legge di iniziativa popolare, sotto elencate e già depositate nelle scorse settimane presso la Corte di Cassazione, annuncia una grande mobilitazione popolare per sabato 21 aprile, attraverso un’enorme e capillare gazebata in tutto il territorio della Padania.
“I gazebo leghisti – annuncia il Coordinatore delle Segreterie Nazionali, sen. Roberto Calderoli – saranno pertanto presenti in tutte le piazze del Nord, sabato 21 aprile, per raccogliere le firme in sostegno alle proposte di legge di iniziativa popolare che abbiamo già depositato: di fronte ad un Governo nominato dal Palazzo e mai votato dai cittadini, la risposta arriverà dai cittadini medesimi che scenderanno in piazza e si riprenderanno la democrazia”.

ECCO LE  PROPOSTE DI LEGGE DELLA LEGA :

1) Garanzia delle pensioni di anzianità con anni di contributi e delle pensioni di vecchiaia

2) Garanzia del credito a famiglie e imprese: separazione tra credito produttivo e attività finanziaria speculativa.

3) TFR in busta e prestito del lavoro

4) Busta paga pesante: abolizione del sostituto d’imposta

5) Disposizioni atte a garantire l’autonomia finanziaria dei comuni, delle province e delle regioni

6) Attribuzione dell’IMU ai comuni e abrogazione dell’imposta sulla prima casa

7) Misure dirette ad evitare l’infiltrazione mafiosa nei territori padani

8) Tutela della sovranità popolare

9) Trasformazione in senso federale dello Stato e tagli alla spesa pubblica

10) Federalismo fiscale portuale: attribuzione al porto di Genova e ai porti di interesse internazionale di quote del gettito derivante dai tributi erariali

11) Interventi a favore del settore agricolo e abolizione dell’IMU in agricoltura.

Calderoli gela Alfano.“Alle elezioni Lega da sola”

calderoli serio nuova.jpgNiente tregua elettorale, la Lega Nord va da sola. Roberto Calderoli risponde con un secco no all’invito di Angelino Alfano di tornare a rinsaldare l’alleanza tra Carroccio e Popolo della Libertà. Al Congresso nazionale del partito a Collegno, nel Torinese, l’ex ministro bergamasco ha ribadito il rifiuto: «Alle prossime elezioni amministrative la Lega correrà da sola, la strada è in salita, ma per la prima volta dopo tanti anni dobbiamo andare a contarci nelle urne, per vedere se dopo tanti anni questo popolo padano ha capito finalmente da che parte stare o continuare a votare ancora per il Pdl oper il Pd». Alfano aveva chiesto di non lasciare il Nord nelle mani del centrosinistra, ipotesi più plausibile nel caso di una divisione del fronte del centrodestra, ma aveva subito ricevuto la risposta tranchant di Roberto Maroni: «E’ il Pdl che a Roma è alleato con il Pd. Inizi a togliere il sostegno a Monti». Concetto ripreso anche da Calderoli: «Quando ieri ho sentito Alfano mi sono chiesto se mi ero drogato, che film avevo visto. Sono al governo insieme, la sinistra ce l’hanno portata loro al governo e quello che cercano di nascondere è proprio che sono al governo insieme». E’ atteso l’intervento di Umberto Bossi: a lui il compito di confermare la linea di chiusura o di riaprire le porte ad una possibile intesa. (Bergamonews,12-3-12)

Lega Nord bergamasca a congresso

congressoLegaCalderoli.jpgIl congresso provinciale della Lega Nord è fissato per domenica 11 marzo all’auditorium di Alzano Lombardo. Ci sarà anche Roberto Calderoli, tesserato bergamasco. L’ex ministro per la Semplificazione, coordinatore delle segreterie nazionali leghista, sarà presente in quell’auditorium come già fece tre anni fa, in occasione della rielezione di Cristian Invernizzi. I leghisti bergamaschi eleggeranno questa volta i settanta delegati orobici che parteciperanno al congresso nazionale della Lega Lombarda.

Tav, Calderoli: “Con Maroni queste cose non succedevano”

calderoli serio nuova.jpg“Stanno mettendo a ferro e fuoco. Con Maroni queste cose non succedevano”. Roberto Calderoli, l’onorevole leghista bergamasco, già Ministro per le Riforme, ha commentato le manifestazioni in tutta Italia contro la costruzione della Tav in Val di Susa. Ad un comizio, nel Lodigiano, a cui è presente anche l’ex ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha sottolineato: “Con Maroni agli Interni, queste cose non succedevano”. (Bergamonews,4-3-12)

Lega, militanti al voto per i delegati, 1.314 su 1.561

elezioni.jpgQuella che si dice fede politica. Emma Bartoli,  classe 1927, è stata la militante della Lega (anagraficamente) più anziana a presentarsi al seggio di via Berlese, per votare i delegati al congresso provinciale. A 85 anni la «pasionaria» ha voluto dire la sua. Il fortino della Lega a Redona – che ha accolto anche un piccolo rinfresco fatto in casa, con un ultimo scampolo di panettone – è stata una delle otto sedi dove il movimento ha votato – dalle 8,30 alle 12,30 – i 332 delegati che l’11 marzo potranno partecipare al congresso provinciale.
Affluenza dell’80% in città, dove allo scadere delle quattro ore di urne aperte si sono presentati 56 dei 72 aventi diritto. In totale – tra Bergamo e provincia (suddivisi nelle Circoscrizioni Valle Seriana, Valle Brembana-Imagna, Isola, Bassa, Media pianura, Laghi e Seriate) – hanno votato 1.314 militanti su 1.561, pari all’84,17%. Praticamente una risposta bulgara, con la gita fuori porta – semmai – rimandata al pomeriggio.
Non pervenuto l’ex ministro Roberto Calderoli, il votante più eccellente della circoscrizione cittadina. «Ma è assente giustificato, perché impegnato in Trentino», ne ha subito preso le parti la segretaria cittadina del movimento Luisa Pecce, che ieri ha presidiato il seggio col capogruppo di Palafrizzoni Alberto Ribolla. «Si è svolto tutto molto serenamente, senza intoppi», commentano. Presenti come «sentinelle» anche l’assessore provinciale Silvia Lanzani e quello comunale Enrico Facoetti. Raggiunti all’ora di pranzo anche dal segretario provinciale Cristian Invernizzi e dal deputato Giacomo Stucchi, che hanno votato, però, nelle loro circoscrizioni di appartenenza. Come si diceva la signora Bartoli, che si è presentata in compagnia del suo cagnolino, ed è arrivata a piedi («Ho approfittato del sole per una passeggiata») è stata la votante più su di età; mentre la più giovane è stata Paola Francione di 23 anni.
Tra città e provincia, la chiamata alle urne ha riguardato 1.561 militanti in tutto. Tra questi, appunto, ne verranno selezionati 332. «Dagli scrutini di ieri sono già usciti 300 nomi sicuri (i militanti che hanno ricevuto dalle tre alle sei preferenze) – fa il punto Invernizzi – mentre ne ballano circa 32 che ora, a parità di preferenze (due), dovranno essere valutati sull’anzianità di iscrizione al movimento. Tra oggi e domani le operazioni dovrebbero concludersi. Agli eletti, si aggiungeranno i 68 aventi diritto, tra i membri del direttivo provinciale, tutti i segretari di sezione e di circoscrizione, i parlamentari, i consiglieri regionali e provinciali».
Sono quindi 400 i delegati che l’11 marzo parteciperanno al congresso provinciale, dove ci sarà la seconda scrematura, quella per scegliere gli inviati al congresso nazionale, che si dovrà fare entro giugno. Salvo deroghe per il segretario in carica Giancarlo Giorgetti (in scadenza del secondo mandato), in pole per la successione c’è il deputato bergamasco Giacomo Stucchi. Nella rosa dei papabili, però, c’è anche l’europarlamentare Matteo Salvini. Entrambi maroniani, è difficile che si arrivi a un duello interno: più facile che uno dei due debba fare un passo indietro. Le alternative sono il vicepresidente del Consiglio regionale Andrea Gibelli o il deputato Davide Caparini. La marcia verso giugno è iniziata. (da Eco di Bergamo,27-2-12)

Il 4 febbraio Bossi, Maroni e Calderoli al Centro congressi

bossi maroni calderoli.JPGSabato 4 febbraio il Centro Congressi di viale Papa Giovanni XXIII ospiterà l’incontro pubblico con il segretario federale della Lega Nord Umberto Bossi e con gli ex ministri Roberto Maroni e Roberto Calderoli.
All’incontro, organizzato dalla Segreteria provinciale della Lega Nord e con inizio alle 21, parteciperanno anche gli esponenti del Carroccio a livello regionale e a livello provinciale.

Abbiamo organizzato questo incontro perchè in un momento delicato come quello che stiamo attraversando è quanto mai indispensabile che la Lega, unica forza di opposizione, stia in mezzo alla gente – dichiara il segretario provinciale della Lega Nord Cristian Invernizzi – . Gli elettori sono stati traditi dai partiti e si ritrovano a subire scelte attuate da un Governo non voluto da loro, che sta praticamente tartassando il Nord e la gente che da sempre paga con onestà e puntualità. La Lega Nord, a differenza delle altre forze politiche, ha scelto di non subire passivamente gli effetti dei provvedimenti adottati dal Governo Monti e ancora una volta i suoi rappresentanti stanno dimostrando di essere vicini alla gente, ascoltandola e facendosi portavoce del loro disagio”.

Un milione di opuscoli per spiegare l’aggressione di Roma al Nord

lega.jpgUn milione di opuscoli “Lega Nord flash” per denunciare l’aggressione che il Nord sta subendo dal governo Monti sul fronte delle tasse. E’ l’iniziativa che scatterà domenica prossima 22 gennaio, in concomitanza con la grande manifestazione del Carroccio a Milano. «Le nuove tasse sulla prima casa – spiega il senatore Mario Pittoni, curatore della pubblicazione cofirmata da Roberto Calderoli, coordinatore delle Segreterie nazionali leghiste – porteranno a Roma svariati miliardi. Più di due terzi delle imposte sulle abitazioni graveranno sulle regioni padane. E sono destinate a gonfiarsi esponenzialmente con la revisione degli estimi catastali, a fronte di un Meridione dove si parla di 2 milioni di immobili inesistenti per il fisco. Nel foglio si parla poi dell’Iva – che crescerà di 2 punti – in carico per il 75% alla Padania, a causa del tasso di infedeltà fiscale che notoriamente sale vertiginosamente mano a mano che scende la latitudine. Senza dimenticare le pensioni di anzianità, per tre quarti maturate al Nord (spesso straguadagnate con 40 anni di lavoro) destinate a slittare oltre misura. In sostanza denunciamo che il Governo, anziché accelerare – forte dei suoi numeri – la riforma federalista per abbattere gli sprechi storici del Sud, si avventa sulla parte più produttiva: lavoratori, piccole-medie imprese e artigiani del Nord.

Per quanto riguarda le difficoltà del nostro Paese con l’Europa, può essere utile andare a rileggersi le parole di Umberto Bossi, pronunciate nel lontano 1998 e che riportiamo nella pubblicazione: «Si sta partorendo un mostro che non genererà né democrazia, né stabilità, né vantaggi economici per tutti… Le leggi finanziarie degli Stati si ridurranno a un semplice fax inviato da Bruxelles, dal Consiglio d’Europa, terminale delle cento grandi famiglie europee… All’Italia resterà solo la leva fiscale e i quattrini dovrà toglierli maledettamente e subito dalle tasche dei cittadini, evidentemente aumentando la pressione fiscale». Vedeva lontano il segretario della Lega. Attenzione però: sottrarre ancora risorse alla Padania (invece che attuare il federalismo, unico concreto strumento blocca sprechi), riducendo ulteriormente i suoi margini d’investimento, vuol dire spegnere la locomotiva del Paese.

Nell’opuscolo riportiamo un esempio di dove finiscono i soldi dei cittadini padani. Secondo dati dell’osservatorio sulle pensioni dell’Inps, in provincia di Napoli una pensione su 3 è versata a un invalido (per la cronaca, nell’ultimo anno 36.000 pensioni di invalidità – ossia il 20% del totale – sono state revocate per truffa). In Campania su 6 milioni di residenti l’Inps registra 500.000 inabili al lavoro: 1/8 di tutti gli invalidi del Paese. 11 persone su 100 incassano l’assegno di povertà o inabilità e solo 8 su 100 sono le pensioni di anzianità erogate a seguito del versamento dei contributi. L’Inps spende 432 milioni al mese per 504.000 pensioni di vecchiaia e 229 milioni per quelle di invalidità, oltre a 137 milioni per i 277.000 coniugi che hanno diritto alla reversibilità. Per l’Inps il costo sociale delle pensioni in Campania è di 845.625.000 euro al mese: 10 miliardi di euro l’anno. Una fetta consistente – sottolinea Pittoni – della manovra Monti!»

Il 22 gennaio la Lega scende in piazza

calderoli.jpgIl Coordinatore delle Segreterie nazionali della Lega Nord, Roberto Calderoli, ha annunciato che la Lega Nord scenderà in piazza, a Milano, domenica 22 gennaio per protestare contro la manovra economica e, in particolare, per le misure prese riguardo le pensioni e la casa. La manifestazione leghista prenderà il via da piazza Castello e si concluderà in piazza Duomo.
Anche a Bergamo è aperta la raccolta di prenotazioni per i posti su pullman presso l’organizzatore di sezione Raffaele Boschini – 328.0269188 – organizzazione@legabg.org .

Bossi: “Presto la Padania, con le buone o le cattive”

bossi,berghem-frecc,maroni,calderoliUmberto Bossi torna dai suoi “fratelli bergamaschi” da leader dell’opposizione al governo Monti. Dal palco della Bèrghem Frecc di Albino il senatur arringa la folla come ai vecchi tempi, nemico di tutti: Monti, la sinistra, Berlusconi, il Vaticano, l’Europa. Accanto a lui ci sono anche gli ex ministro Roberto Maroni e Roberto Calderoli. I due però non intervengono, lasciano campo aperto al “capo”. Il bersaglio preferito del senatur è il premier Mario Monti: “Non capisce niente, non è riuscito a creare un solo posto di lavoro ed era molto meglio mettere un imprenditore che non un professore: anche un cretino capirebbe che se aumenti le tasse la gente ha meno soldi e si produce di meno. A breve ci saranno le elezioni, perchè questo governo non dura. Noi vogliamo la Padania, con le buone o con le cattive. Lo capiranno il 22 gennaio, quando scenderemmo in piazza a Milano per far sentire la nostra voce. E poi lanceremo una manifestazione in ogni territorio”. Bossi non risparmia parole di fuoco anche nei confronti dell’ex alleato : “di danni ne stanno facendo : tutto quello che dice la sinistra lo stanno mettendo in pratica. Non c’è niente per la crescita, ma solo tasse”. Bossi critica il presidente del Consiglio ma anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a cui ha chiesto ai militanti di mandare un saluto ricevendo di rimando una salva di fischi. E l’orizzonte immediato, in attesa di nuovi sviluppi politici, resta l’indipenza della Padania: «A Milano – ha urlato Bossi – dobbiamo confermare che con le buone o le meno buone Padania sarà, adesso ci siamo rotti le balle». E se secessione non si può dire, almeno che la si chiami – invita il senatur – «indipendenza».Il senatur non risparmia bombe verbali anche alla Chiesa. “Ha sbagliato Tremonti a dargli l’8 per mille: meglio una sana povertà che troppi soldi, perchè poi ci si dimentica la vera missione dei preti. Putroppo a Roma ci sono troppi furbacchioni, anche in Vaticano”.

Calderoli: Padania-Italia, separazione consensuale

bossi230.jpgIl governo si appresta a presentare la sua manovra e la Lega mette definitivamente le cose in chiaro: con l’incontro di ieri, domenica 4 dicembre, al Parlamento Padano di Vicenza, il Carroccio ha scoperto definitivamente le carte, rilanciando la Lega di lotta, per la Padania, parola che rispunta perentoria negli interventi di Umberto Bossi e anche nell’iconografia leghista. “L’Italia è stata sconfitta dalla storia – secondo il Senatur – sarà la Padania a vincere, grazie a noi, grazie al nostro popolo”. Rispuntano le idee di Gianfranco Miglio, di una macroregione del Nord Italia che deve mettersi in relazione alle grandi potenze d’Europa, non al resto d’Italia. “Non capivamo Miglio quando diceva certe cose – ha detto il Senatur -. Ora lo capiamo benissimo”. Insomma il no al governo Monti è apparso quasi scontato a Vicenza, soverchiato dal rilancio della Lega padana per la lotta, che però a livello locale, bergamasco e non solo, non ci pensa nemmeno a lasciare le varie maggioranze composte con il Pdl nei Comuni, nelle Province e nelle Regioni. A calcare la mano sul concetto di separazione, di secessione, è stato il bergamasco Roberto Calderoli, senatore ed ex ministro delle riforme: “Spero in un processo di separazione consensuale, come è stato in Cecoslovacchia”. Lo stesso Calderoli ha battezzato Maroni “ambasciatore della Lega a Roma”. Quanto al principio dello ius soli per i figli di immigrati che nascono in Italia per la Lega resta “una truffa”. (BergamoNews,5-12-11)

Calderoli: “Onorato di aver bloccato il decreto Roma Capitale”

calderoli serio.jpgIl senatore bergamasco Roberto Calderoli, Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, commenta il provvedimento di Roma capitale emesso dal governo.   Il senatore bergamasco Roberto Calderoli, Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, commenta il provvedimento di Roma capitale emesso dal governo.”Sono onorato di aver bloccato nelle ultime due sedute del Consiglio dei Ministri il decreto legislativo sulle funzioni di Roma Capitale, perché quel decreto era impresentabile ed inaccettabile, come testimoniato, peraltro sia dalla contrarietà della Governatrice del Lazio, Renata Polverini, che aveva revocato in forma scritta l’intesa già sottoscritta a riguardo con il sindaco Gianni Alemanno, che dalla non condivisione di numerosi dicasteri. Stupisce che un Governo che a parole nasce per mettere in sicurezza i conti dello Stato e per promuovere la crescita del Paese approvi, come suo primo atto legislativo, un decreto che servirà soltanto a promuovere la spesa pubblica a vantaggio di una cicala che ha creato il più grande debito pubblico assoluto di un Comune nella storia, una cicala che ha già ricevuto troppo. Basta soldi a Roma!”. (BergamoNews,2-11-11)

Ribaltone in vista, Calderoli contro la “banda Bassotti”

calderoli_roberto_1.jpg“Se fossero vere le indiscrezioni rispetto alla possibile composizione e agli eventuali sostenitori del futuro Governo di cui tanto si sta parlando allora saremmo di fronte ad un Esecutivo politico e non certamente tecnico”. Lo ha detto il ministro bergamasco per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli.

Secondo Calderoli si trarrebbe di “un Esecutivo di evidente connotazione ribaltonistica, che cancellerebbe in un colpo il bipolarismo, la politica e la democrazia che, con la scusa del bene del Paese e della tutela dei conti pubblici, si vogliono sostituire con i poteri della finanza, quegli stessi poteri che hanno rovinato le famiglie, le imprese e gli stessi conti pubblici. Ma la Lega Nord combatterà la futura ‘Banda Bassotti’ e farà un’opposizione durissima”.