Cimitero islamico, la Lega alza il tiro

Il Carroccio ha inoltrato una relazione scritta: contestata la legittimità della convenzione con gli islamici.

facoetti,cimitero-islamico,colognola,I dubbi espressi dalla Lega, cioè il fatto che nel cimitero islamico possano essere sepolti non soltanto i cittadini residenti in città, ma anche quelli dell’hinterland, la possibilità di seppellire cinque defunti di fede islamica provenienti da altri Paesi e la mancanza di un capitolo che riguardi le modalità di tumulazione per chi muore per malattie infettive, erano già noti a tutti. Ma ora l’Assessore al Bilancio Enrico Facoetti in una lettera all’assessore Leonio Callioni, delegato ai Servizi cimiteriali, esprime una serie di osservazioni anche sulla legittimità del regolamento e spinge a rivedere tutti i passaggi fatti finora sul cimitero islamico. Di fronte alla richiesta della Lega, l’assessore Callioni ha chiesto all’avvocatura comunale di valutare tutti gli elementi di legittimità o meno sul cimitero islamico. «Io credo che possano bastare pochi giorni per avere il parere dell’avvocatura. Chiedere un approfondimento ulteriore mi è sembrata la scelta giusta, piuttosto che aprire in seguito un contenzioso. Poi mi avvarrò dei tecnici comunali per valutare e approfondire il regolamento, ma questo avverrà solo dopo aver sentito il parere dei legali». Pare così probabile che l’inaugurazione della struttura non sia più imminente e possa slittare a data da destinarsi.

Comunicato stampa : convenzione cimitero islamico

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— Bergamo 13/09/2012

Comunicato stampa

Lega Nord: “Cimitero islamico, convenzione da rivedere”

Introdurre modifiche alla convenzione per la concessione dell’area che ospita il cimitero islamico di Colognola.  La richiesta arriva dal gruppo Lega Nord a Palazzo Frizzoni, che a gran voce chiede che la convenzione, che nei prossimi giorni sarà al vaglio della Giunta, venga rivista, introducendo modifiche per la regolamentazione dell’utilizzo del cimitero. 
 
“La convenzione che regolamenta l’utilizzo dell’area di Colognola – spiega  Alberto  Ribolla, capogruppo Lega Nord – è stata elaborata dagli uffici comunali sulla base del diritto di superficie stipulato dalla precedente amministrazione. In essa sono contenuti dei punti che secondo il nostro gruppo devono essere necessariamente rivisti”.  La convenzione, infatti, prevede che nel cimitero possano essere tumulate non solo persone che risiedono nel Comune di Bergamo ma anche nei Comuni dell’hinterland che rientrano nell’area della Grande Bergamo.  “Il regolamento dei cimiteri urbani per i cittadini italiani in vigore in città – sottolinea  Ribolla – prevede invece che per essere tumulati nel cimitero di Bergamo si debba essere residenti o essere deceduti in città. Non si capisce quindi come mai per gli islamici questa regola non valga”. 
Ma non solo: “Sempre  nella  convenzione – prosegue  il  capogruppo – è  prevista la possibilità di sepoltura di cinque defunti di fede islamica provenienti da altri Paesi. Ciò significa che nel cimitero di Colognola potrebbe essere sepolta la salma di chiunque, senza nessuna  possibilità da parte dell’Amministrazione   comunale di intervenire per regolamentare la sepoltura.   Inoltre, nella convenzione manca un capitolo riguardante le modalità di tumulazione per le  salme di persone decedute per malattie infettive”. 
Dalla Lega Nord  arriva  quindi un invito a rivedere  la  convenzione,  introducendo  norme  che prevedano la sepoltura di salme di persone di fede islamica residenti esclusivamente in città e che regolamentino  la  tumulazione in caso di salme di persone  decedute per malattie infettive e contagiose. 
Un capitolo a parte è invece quello relativo alle polemiche sollevate in questi giorni dai musulmani bergamaschi relativamente all’apertura del cimitero di Colognola. 
“La seconda rata di 24 mila euro per la concessione dell’area – conclude  Ribolla -deve  essere versata  al  momento dell’inaugurazione del  cimitero e non  come  contrariamente  dichiarato dal vicepresidente  del  Centro  islamico di via Cenisio e portavoce dei musulmani bergamaschi  al quinto anno dalla stipula della convenzione. É scritto nero su bianco: invitiamo quindi il portavoce ad evitare di fare la voce grossa e a rispettare le regole, considerando anche i disagi che stanno creando nell’area in prossimità del Centro islamico, dove i residenti lamentano in continuazione la scarsa educazione e il mancato rispetto delle buone norme di vicinato”.
      Segreteria Provinciale Lega Nord – Lega Lombarda

Ex Molini Moretti. Sorgerà un quartiere per 450 abitanti. Cantiere di 240 alloggi, cintura verde, parcheggi e supermercato

L’Eco di Bergamo/24 marzo 2009


Lavori in estate con l’ampliamento dell’asilo di via Costantina

Il progetto che ridisegnerà l’area degli ex Molini Moretti a Colognola è in dirittura d’arrivo. Le demolizioni sono iniziate da un pezzo, così come è in corso l’esame delle opere urbanistiche mentre nel giro di un mese circa la proprietà (Mrm di Bergamo) metterà sul tavolo degli uffici tecnici di Palafrizzoni la richiesta per il permesso di concessione edilizia. A quel punto, passati i sei mesi dei previsti tempi amministrativi, sull’area dismessa potranno mettersi in azione le ruspe per i primi lavori di costruzione. «Di fatto – spiegano gli architetti Roberto Spagnolo e Manuela Bandini, progettisti insieme a Piercarlo Ferrari (fase urbanistica) dell’intervento, con la collaborazione di Francesca Fiorillo e Daniele Rossoni, durante la presentazione dell’intervento avvenuta ieri all’Urban Center – i lavori avanzeranno a lotti. I primi scavi saranno eseguiti a inizio 2010 e riguarderanno i quattro edifici a “L” previsti lungo via Rampinelli».

In totale sull’area saranno realizzati 240 nuovi alloggi (45 mila metri cubi) nei quali troveranno spazio circa 450 persone. Le distribuzioni iniziali degli oltre 20 mila metri quadrati sono state leggermente modificate. Con la nuova ripartizione i metri quadrati previsti inizialmente per il verde pubblico (8.382) saranno leggermente aumentati, così come quelli riguardanti i parcheggi pubblici di superficie (2.251). Un poco ridotti invece rispetto all’origine (5.750) i metri quadrati riguardanti piazza e percorsi pubblici. Ridotta, così come richiesto dai residenti, anche l’altezza dell’edificio più alto che passa dai sette piani iniziali ai sei finali. Particolare attenzione è stata data alla realizzazione delle aree verdi che, in una sorta di interazione con quello già presente (prevista anche una passerella a nord per bypassare la circonvallazione), desidera formare una mini cintura attorno alla nuova area. Confermata per la parte commerciale l’area posta a nord a ridosso della circonvallazione.
«Il piano superiore della media struttura di vendita – proseguono Spagnolo e Bandini – occupa 2.500 metri quadrati ai quali si sommano altri 600 metri quadrati circa del piano terra riservati ad attività commerciali e servizi. Inoltre, sempre al piano terra, è previsto un parcheggio a uso pubblico di 3.750 metri quadrati, mentre un altro parcheggio, di estensione poco inferiore, sarà realizzato sottoterra e a uso privato. Nell’edificio ad angolo di testa che dà sulla piazza sono previsti altri 500 metri quadrati per attività commerciali».
Per quanto concerne la parte residenziale, i progettisti spiegano che 3 mila metri quadrati riguarderanno l’edilizia pubblica mentre 2 mila metri quadrati saranno ad appannaggio di quella convenzionata. «La particolarità – sottolineano Spagnolo e Bandini – sta nel fatto che queste tipologie di alloggi non saranno ubicati nello stesso palazzo ma in edifici diversi. Questo per evitare una possibile “ghettizzazione”». Collegato al progetto e inserito come standard urbanistico è previsto l’ampliamento dell’attuale scuola per l’infanzia di via Costantina. «In questo caso – spiegano i progettisti – i lavori inizieranno già entro quest’estate e riguarderanno sia l’ampliamento della struttura (circa 250 metri quadrati, con la realizzazione di nuovi spazi dedicati ad attività, riposo, bagni, dispensa e cucina, quest’ultima per servire sia l’infanzia sia la materna) sia la ristrutturazione e la ridistribuzione degli attuali spazi per mettere la struttura a norma».
Prima di spegnere le luci sulla planimetria del progetto, Spagnolo dice: «Avrei preferito fare degli edifici più alti per liberare il suolo. Questo intervento comunque permette al quartiere di “allargarsi” e di ritrovarsi con una nuova “centralità”. Un luogo riconoscibile che riqualifica una periferia spesso a corto di spazi identificativi».