Il Pirellone dichiara guerra al consumo di suolo e prevede di approvare per il 2013 una legge che incentivi la demolizione, il recupero e la ricostruzione in aree già urbanizzate e disincentivi gli interventi su terreni non urbanizzati. A renderlo noto è stato ieri l’ Assessore regionale al Territorio, il bergamasco Daniele Belotti,che ha partecipato alla presentazione del «Rapporto 2012 sul consumo di suolo», assieme all’assessore ai Sistemi verdi e paesaggio, Alessandro Colucci, e a quello all’Agricoltura, Giulio De Capitani. «Abbiamo preso l’impegno di normare la questione del risparmio di suolo – ha sottolineato Belotti – ma possiamo farlo solo da gennaio 2013». E questo perché tra i Comuni lombardi, 787 hanno approvato il Pgt (51%) e 209 lo hanno adottato (14%), quindi è ragionevole che riescano ad approvarlo entro dicembre di quest’anno. Tuttavia, «548 restano al palo e rappresentano circa il 35%». Questo impedisce alla Regione di legiferare fino all’anno prossimo, perché altrimenti «si creerebbe uno squilibrio tra i Comuni che hanno già approvato il Pgt e quelli che non ancora lo hanno fatto». In ogni caso, il Pirellone manterrà l’impegno e l’anno prossimo emanerà norme specifiche sul risparmio di suolo, «con una legge ad hoc o attraverso una modifica alla normativa vigente».
Secondo Belotti i dati, che parlano di oltre 43 mila ettari di terreno agricolo perso in Lombardia in 8 anni, «devono far riflettere senza farci dimenticare però che l’edilizia occupa in Lombardia 375.000 addetti e che il settore, in una congiuntura di grande difficoltà, sta attraversando un periodo molto difficile». Insomma, «è fondamentale coniugare crescita economica e tutela dell’ambiente, attraverso il recupero dell’esistente, delle aree dismesse e la sostituzione edilizia». In particolare, spiega l’assessore bergamasco, «bisogna puntare sulla sostituzione edilizia, perché, se si calcola l’investimento a medio termine, costa meno demolire e ricostruire con classi energetiche migliori, piuttosto che riqualificare brutti edifici degli anni ’50 e ’60». Belotti ha quindi fatto notare che un primo passo concreto per avviare un percorso di tutela del territorio e risparmio di suolo è stato fatto col Piano d’area delle Valli, presentato la settimana scorsa a Bergamo. Con i sindaci, ha detto l’assessore, «lavoreremo soprattutto per semplificare le norme, attraverso un processo di ascolto e un lavoro di approfondimento dei bisogni del territorio». Il tutto per arrivare, entro due anni, «a fissare i paletti necessari per una crescita, più omogenea e moderna, dicendo basta alle seconde case inutilizzate per la maggior parte dell’anno, riordinando lo sviluppo turistico e preservando l’identità di territori». (da Eco di Bergamo,15-5-12)