Sovraffollamento nel carcere di via Gleno

imagesCA8I9A5L.jpgNella discussione sul tema, avvenuta in Commissione comunale, il consigliere della Lega Nord Luisa Pecce, ha espresso la grave preoccupazione della Lega per la situazione che si è venuta a creare a causa del sovraffolamento.  “L’istituto di pena di via Gleno – spiega il consigliere Luisa Pecce – che era sorto come casa circondariale per accogliere solo detenuti in attesa di giudizio, ospita ora al 50 % detenuti condannati definitivamente. Questa situazione genera situzioni di forte tensione ed è diventata insostenibile sia per i detenuti, cui bisogna riuscire ad offrire la possibilità di completare la preparazione scolastica e l’opportunità di impiegare il tempo con un lavoro interno od esterno all’istituto con le ottime  iniziative già in atto, sia per il  personale di polizia  che deve lavorare in situazioni di stress.
La soluzione già tentata, con la netta opposizione della Lega, di sconti di pena o sanatorie o indulti di vario genere si è rivelata fallimentare.
E’ ora che si guardi in faccia la realtà : dall’analisi della tipologia della popolazione carcerata, emerge lampante il dato che anche a Bergamo, come nella maggior parte delle patrie galere, ben il 53% dei detenuti è costituito da extracomunitari !!!
E’ ora che anche la nostra città solleciti fortemente le soluzioni già proposte nelle passate legislature dai nostri ministri Castelli e Maroni. Non è più pensabile sostenere costi e situazioni di conflitto a causa di gente che viene a delnquere nel nostro paese. Come hanno dimostrato i ministri citati, è possibile sottoscrivere accordi con i paesi dai quali provengono forti  flussi immigratori, stabilendo  la possibilità di far scontare la pena nel paese d’origine. E questa linea deve essere consolidata, ben sapendo anche che essa stessa costituisce un forte deterrente per ogni straniero che delinque.