Election Day: Maroni ad Alfano, si voti il 10 febbraio

maroni e microfoni.jpgFissare l’Election Day al 10 febraio, in concomitanza con il voto per le regionali. E’ la proposta che da Genova Roberto Maroni lancia ad Angelino Alfano. “Condivido la proposta del segretario del Pdl Alfano di fare l’election day per risparmiare 100 milioni di euro. Ma gli faccio una proposta: siccome il 10 di febbraio sono gia’ fissate le elezioni regionali, facciamo l’Election Day il 10 di febbraio, anticipando la scadenza della legislatura” ha detto il segretario della Lega Nord, “Questa e’ la soluzione che aprirebbe nuovi e interessanti scenari” nel rapporto tra il partito e il Pdl.A margine della convention del partito a Genova, Maroni ha detto che l’Election Day il 10 febbraio “si puo’ fare ad una condizione: che il segretario Alfano e il Pdl tolgano il sostegno al governo Monti subito dopo l’approvazione della legge di Stabilita’. Cosi’ il governo Monti cade, si sciolgono le Camere prima di Natale e si va al voto il 10 di febbraio, con l’election day. Avra’ il segretario Alfano il coraggio di dar seguito alle parole dette? Mi auguro di si. Lo fara? temo – ha concluso Maroni – di no”.

Lega Nord, al via le feste invernali

feste-lega,feste-invernali,calderoli,maroni,pirovanoOltre alle consuete feste estive, quest’anno la Lega Nord organizza una serie di feste anche nel periodo invernale. Dopo la festa organizzata nel fine settimana appena trascorso dalle sezioni di Spirano e Arcene, unite per la ricostruzione dei Comuni terremotati del Basso Mantovano, questo weekend, dal 29 novembre al 1° dicembre, è in programma la Festa della Montagna Orobica. Nel Centro sportivo giovedì 29 novembre è atteso il segretario federale della Lega Nord Roberto Maroni, venerdì 30 novembre il presidente della Provincia Ettore Pirovano e sabato 1 dicembre Roberto Calderoli. A fine dicembre, infine, si rinnoverà l’appuntamento con la “Bèrghem Frecc”, che si terrà anche quest’anno presso il Centro Sportivo di Albino.

Lombardia, ufficiale la data delle elezioni: 10 febbraio

lezioni reg.jpgE’ stata ufficializzata la data delle elezioni regionali che si terranno in Lombardia, Lazio e Molise. Il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri ha reso noto che si terranno il 10 e 11 febbraio 2013.
Il ministro ha invitato i prefetti di Milano e Campobasso a convocare i comizi per le elezioni nelle tre regioni. Il ministro dell’Interno, fa sapere il Viminale, ha informato della decisione il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. In quest’ultima Regione, infatti, la legge prevede che sia il governatore uscente a fissare la data delle elezioni. La data del 10 e 11 febbraio anche per il Lazio è stata così concordata tra Polverini e Cancellieri, come ha fatto sapere la stessa presidente della Regione.
In Lombardia, per il momento, sono tre i candidati ufficiali: Gabriele Albertini, Umberto Ambrosoli e Roberto Maroni. “Bene, noi siamo pronti” ha detto il segretario leghista che ha spiegato di essere già “al lavoro” per la campagna elettorale in cui il Carroccio lo ha candidato governatore in Lombardia.

Comunicato Stampa Federale

Lunedì 12 novembre 2012

LN - LL - Padania - UFFICIALE.jpgLEGA NORD: IL CONSIGLIO FEDERALE ALL’UNANIMITA’ CANDIDA ROBERTO MARONI A GOVERNATORE LOMBARDIA

 

Il Consiglio Federale della Lega Nord ha deliberato all’unanimità di candidare Roberto Maroni alla guida della Regione Lombardia.

Roberto Maroni ha accettato la candidatura con l’impegno di costruire, intorno alla sua figura, un’ampia coalizione con il sostegno di altre forze politiche e di una o più liste civiche che siano rappresentative del tessuto sociale ed economico della Lombardia.

Maroni, Governo Monti è finito. La Lega è pronta a lasciare il Parlamento

thumbnail_21892752_l43-maroni-121111140430_medium.jpgIl Governo Monti prima va a casa e meglio è: per questo dopo l’approvazione della legge elettorale e della legge di stabilità, la Lega Nord, con il sì del Consiglio federale, ritirerà le proprie delegazioni dal Parlamento. Lo ha annunciato  Roberto Maroni dal palco di Bologna di fronte a oltre diecimila persone dove il Carroccio ha organizzato una manifestazione per protestare contro le politiche fiscali del Governo.
L’Esecutivo, ha sottolineato il segretario federale “prima se ne va a casa e meglio è. E’ un governo – ha aggiunto – che ha messo in difficoltà le famiglie, portato le imprese a chiudere, ha tagliato i fondi ai comuni e ha attaccato il mondo delle autonomie”.

La Lega si smarca: «Al voto ad aprile». Formigoni protesta ma Maroni chiude

maroni e microfoni.jpgIl Carroccio ha dettato le sue condizioni, una su tutte: election day ad aprile per le Politiche e per le Regionali. Ma se andare a votare in primavera è l’intenzione della Lega Nord, che in pratica ha staccato la spina, Formigoni – impegnato a fare una nuova squadra dopo l’arresto dell’assessore alla Casa, Domenico Zambetti, con l’accusa di aver comperato voti della ‘ndrangheta e l’azzeramento della Giunta – ha tutt’altra idea e si attesta in trincea denunciando che «l’accordo firmato giovedì con Alfano e Maroni è diverso da quanto emerso» ieri. Il presidente della Regione ha ripetuto di voler restare fino al 2015 e di escludere «certamente» l’idea di un governo a tempo o di un appoggio esterno. Gli risponde proprio Roberto Maroni, chiarendo a muso duro che a Roma non è stato fatto nessun accordo sulla «durata della legislatura». Per dimostrare che fa sul serio, la Lega Nord – dopo il Consiglio federale – ha annunciato un referendum il 20 e 21 ottobre sull’election day con 1.500 gazebo nelle piazze. E intanto ha fatto alcune richieste: entro dicembre approvare il bilancio, cambiare la legge elettorale e mandare via i consiglieri rinviati a giudizio. In pratica il Carroccio ha chiesto la testa di Nicole Minetti, il consigliere del Pdl a processo per favoreggiamento della prostituzione, e di Gianluca Rinaldin, condannato in primo grado per truffa e falso. Il Popolo della libertà, dopo lo scarno comunicato della Lega Nord, ha chiamato in causa Roberto Maroni, sperando forse che il segretario sconfessasse le decisioni. Lui però ha confermato tutto. «Gli scandali – ha sottolineato il segretario del Carroccio – non fanno bene alla politica» che «può reagire in due modi: nel modo sbagliato, che è quello di sottovalutare o di dire che non è successo niente, e nel modo giusto, che è quello di reagire sapendo quando è ora di fare scelte anche difficili, ma scelte giuste e tempestive come abbiamo fatto nel Consiglio federale». (da Eco di Bergamo,14-10-12)

Maroni, accolte le nostre richieste: giunta lombarda azzerata

maroni e microfoni.jpg“Ieri avevamo chiesto a Formigoni di azzerare la giunta o di dimettersi. Abbiamo ottenuto quello che avevamo chiesto, ovvero l’azzeramento della giunta, e quindi abbiamo il dovere di andare avanti”, anche perche’ ”siamo responsabili del governo della Regione Lombardia”.”Appena avremo la nuova giunta faremo le nostre proposte e indicheremo le nostre iniziative concrete che la giunta dovra’ prendere: se ci saranno, si può continuare”.
E’ quanto afferma il segretario della Lega Nord, Roberto Maroni, in una conferenza stampa convocata presso la sede del Pdl in via dell’Umiltà, al termine dell’incontro con il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e il segretario del Pdl, Angelino Alfano.

Conclusi i lavori degli Stati Generali al Lingotto di Torino

Maroni: la rivoluzione del Nord in 12 progetti concreti

maroni-nord-258.jpg“Sono molto soddisfatto di come sono andati i lavori di questi due giorni, dagli imprenditori sono arrivate tante idee interessanti che il manifesto anziché 10 contiene 12 proposte che andranno ad arricchire le battaglie e i progetti che la Lega ha sviluppato e continuerà a sviluppare”. Lo ha detto il segretario del Carroccio, Roberto Maroni, presentando il manifesto degli Stati generali del Nord che si intitola “La rivoluzione parte dal Nord, 12 progetti concreti per far ripartire il Nord”.

“Per la Lega – ha aggiunto – questo è un segno di novità ma anche di continuità, la nostra è una storia gloriosa, abbiamo fatto tante cose, dobbiamo continuare nella direzione percorsa in questi anni arricchendo il nostro programma di nuove proposte che tengano conto della mutata realtà rispetto a pochi anni fa”. “Queste proposte sono aperte al contributo e anche alle critiche di chi nei prossimi giorni vorrà inviarci il suo contributo – ha proseguito Maroni – per questo propongo di utlizzare la settimana che abbiamo davanti, prima della festa dei popoli padani in programma domenica a Venezia, per gli approfondimenti, per arricchire queste 12 proposte”.

Maroni lancia il referendum per l’Europa dei popoli

Maroni conf stampa.jpgDopo il fallimento dell’Europa monetaria e finanziaria è arrivato il momento per far nascere finalmente una nuova Europa, quella dei popoli e dei territori. Per la sua realizzazione la Lega Nord, coerentemente con il progetto politico che da anni sta portando avanti, ha presentato questa mattina in Cassazione alcune proposte di legge di iniziativa popolare. Una delegazione di parlamentari guidata dal segretario Roberto Maroni e composta dal senatore Roberto Calderoli, dai capigruppo Gianpaolo Dozzo e Federico Bricolo ha poi illustrato, nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio, il senso dell’iniziativa. Restituire la parola al popolo è la parola d’ordine che è alla base dei quesiti referendari sull’Europa e sull’Euro: i cittadini devono poter dire la loro su ogni trattato europeo che limiti la sovranità degli Stati. “Oggi sono state presentate in Cassazione – ha detto Maroni – alcune proposte di legge di iniziativa popolare affinché si possa fare un referendum consultivo sull’euro e sull’Europa abbinato alle prossime elezioni politiche. Abbiamo depositato il testo del quesito che fa parte di una proposta  di legge costituzionale che depositeremo alla Camera e al Senato ma sulla quale dalla prossima settimana organizzeremo anche una raccolta di firme”.

2a Festa Nazionale MGP Lombardia

MGP_a5_fronte_OK-730x1024.jpgI Giovani Orobici e il Coordinamento Nazionale dei Giovani Padani della Lombardia organizzano dal 5 al 15 luglio 2012 presso il Tiro a segno di Alzano Lombardo BG la 2a Festa Nazionale dei Giovani Padani della Lombardia. Tutte le sere musica dal vivo e interventi politici.

SABATO 14 LUGLIO ore 21.00 saranno presenti

On. Roberto MARONI
Segretario Federale LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA

On. Matteo SALVINI
Segretario Nazionale LEGA NORD – LEGA LOMBARDA

PADANIA LIBERA!!!

La Lega 2.0 si ispira al modello catalano

Maroni conf stampa.jpgForti e radicati al Nord per «trattare» alla pari e «direttamente con Roma e Bruxelles». La strategia della nuova Lega Nord di Roberto Maroni, la cosiddetta Lega 2.0, è questa: il Norditalia plasmato sul modello della Catalogna, regione a fortissima trazione autonomista. La secessione tanto invocata dalla base del Carroccio, insomma, nelle intenzioni del nuovo segretario, sarà principalmente, o quantomeno prima, politica: creare uno Stato nello Stato. L’ex ministro scopre le sue carte a Montecitorio e fa anche una mezza marcia indietro sull’ipotesi che i «lumbard» lascino a breve «Roma ladrona». Prima «sfruttiamo tutte le possibilità che sono a nostra disposizione» per «affrontare la questione settentrionale», spiega. Poi, «fino alle elezioni politiche, vedremo cosa succederà». Sembrano finiti i tempi bossiani per la secessione. Il piano di Maroni ha due riferimenti politici chiari. È lui stesso a citarli: i bavaresi della Csu e i catalani di Convergencia i Uniò. Si tratta di due partiti regionali, capaci però di condizionare marcatamente la politica nazionale. I cristiano-sociali bavaresi, definiti con deferenza in Germania il «partito egemone», hanno un evidente potere di condizionamento su Berlino; i catalani, al governo negli anni ’90 sia con la sinistra di Felipe Gonzalez che con la destra di Josè Maria Aznar, hanno ottenuto forti aperture per le loro richieste indipendentiste. Insomma, la Lega vuole diventare l’ago della bilancia negli equilibri politici italiani. L’obiettivo sembra essere quello di creare uno Stato nello Stato. D’altronde, spiega Maroni, il Norditalia è «la regione più ricca d’Europa». Per farlo, però, il Carroccio deve diventare «egemone» al Nord. Deve essere «il punto di riferimento e aggregazione della società». Il neosegretario punta tutto sul «modello Verona», dove un leghista come il sindaco Flavio Tosi alle ultime elezioni «è riuscito ad avere il consenso dei leghisti e dei non leghisti». La nuova Lega – spiega Maroni – deve allargarsi anche a chi non è della Lega. In questa ottica vanno letti i rapporti privilegiati con il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni (che prima dello stesso Maroni ha fatto riferimento ai «cugini» bavaresi della Csu). Anche perché – prosegue – «se comando a casa mia e le Regioni del Nord diventano un’area omogenea, la forza contrattuale rispetto a Roma e a Bruxelles cambia». E conclude: «Meglio governare la Lombardia che un ministero a Roma», conclude. (Eco di Bergamo,5-7-12)