Dalla Svizzera : No ai minareti.

maroni-calderoli.jpgMaroni: ascoltare il popolo. Calderoli: referendum anche in Italia.

ROMA — “E’ utile sempre ascoltare in democrazia ciò che vuole il popolo e non ciò che vogliono le elite più o meno illuminate”. E’ quanto ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni, rispondendo ai giornalisti sul referendum svizzero sui minareti e rilevando che altrimenti si rischia quanto avvenuto in Svizzera dove “tutti dal governo federale in giù erano convinti di essere in sintonia col popolo e poi il popolo ha detto una cosa diversa e tutti sono rimasti sorpresi”.

La presa di posizione del ministro dell’Interno segue quella del collega bergamasco Calderoli, che ha annunciato l’intenzione della Lega di presentare una proposta per consentire anche in Italia un referendum come quello in Svizzera. La proposta sarà presentata – ha spiegato Calderoli – nel dibattito sulle riforme in programma mercoledì al Senato.

Sul refendum svizzero,  su cui il Consiglio d’Europa ha oggi espresso la sua preoccupazione, si è pronunciato il ministro degli Esteri Franco Frattini. L’Italia – ha detto Frattini – “difende il diritto di esporre il crocifisso nelle scuole, quindi guardiamo con preoccupazione a certi messaggi di diffidenza o addirittura proibizione verso un’altra religione”. Il ministro sostiene che bisogna rifarsi alle ultime scelte del Consiglio europeo che sanciscono la “libertà di tutte le religioni” quindi il messaggio arrivato dalla Svizzera desta preoccupazione.

Sulla vicenda prende posizione anche il Vaticano che condivide l’allarme lanciato dai vescovi elvetici. Il presidente del Pontificio consiglio dei migranti, mons. Vegliò, ha fatto sapere di essere sulla stessa linea dei vescovi svizzeri, che ieri hanno espresso preoccupazione per il duro colpo all’integrazione. Lo stesso Vegliò aveva espresso il suo pensiero sul referendum tre giorni fa: non si può impedire la libertà religiosa di una minoranza.