Val di Susa e no-tav

Da sempre l’uomo manifesta e protesta per avere quello che più aggrada al proprio villaggio o clan, e se le manifestazioni sono nel limite della serena convivenza  la cosa è ben fatta e auspicabile, ma se si tracima nella violenza e prevaricazione è assolutamente da condannare e reprimere.  Mi piacerebbe proprio sapere dove vogliono andare a parare i cosi detti comitati no-tav con tutti i loro degradanti attacchi, e perché lo stato non reagisce più energicamente a questi violenti atti perpetratati impunemente da ominidi provenienti da ogni dove. I variopinti comitati popolari sono stati capaci di passare dalla ragione al torto in pochi giorni, e oramai la restante popolazione non parteggia per chi usa violenza in quest’avvilente pagliacciata. Ho visionato attentamente il tracciato della nuova linea ferroviaria e non ho riscontrato niente di cosi grave da mettere una vallata sul piede di guerra, anzi, la nuova tratta renderà visibile questa brulla vallata sconosciuta pure ai cartografi moderni. Modificando il contestato e assurdo tracciato diretto Torino-Lione, con il più comodo Torino-Milano-Vienna-Praga-Zurigo-Lione, si risolverebbero tutti i guai…   Ben più devastanti sono i lavori che stanno stravolgendo una gran parte delle provincie di Brescia, Bergamo e Milano eppure da queste serie e morigerate popolazioni neanche un attacco alle istituzioni è partito. Di proteste i fieri lombardi ne hanno fatte, ma con modi e usi ben più civili dei criminali atti cui tutti noi stiamo assistendo in val di Susa, e anche se queste violenze sono per la maggior parte fatte da non autoctoni, il disgusto è ugualmente troppo, perché starebbe agli onesti villici locali scacciare i violenti dalla propria terra. Senza contare le spese folli per mantenere in loco parecchie migliaia di uomini in armi. In più questi inutili cialtroni hanno spavaldamente dichiarato che faranno gazzarra e violenze finché dureranno i lavori, e siccome le stime sono di un decennio, si prevedono tempi cupi per tutta l’amena vallata.  Senza contare che goffi ciarlatani senza onore esortano i violenti ha colpire le forze di sicurezza e pure le indifese maestranze al lavoro nel cantiere. Dalle mie parti si dice che chi cerca rogne a volte le trova, e di sicuro ora tutto l’esausto popolo aspetta che intervenga l’esercito a ristabilire l’ordine, a prescindere che non è comprensibile cosa ci facciano i nostri ragazzi a fianco della meticcia soldataglia yankee in giro per il globo a guerreggiare in conflitti coloniali altrui.

Lettera firmata