Vocem, Pirovano scopre le carte

Sul sito della Provincia pubblicati tutti i bilanci e i documenti

Costruire la centrale elettrica a biomasse nel Beneventano alla Provincia di Bergamo sarebbe costato circa 60 milioni di euro. Non riuscire neanche a vedere il disegno dell’impianto, dopo cinque anni di progettazione e battaglie politico-legali, è comunque costato almeno 4 milioni di euro. In questi numeri si sintetizza la vicenda di Vocem Srl, società controllata da Abm Spa, a sua volta società controllata dalla Provincia di Bergamo. L’attuale presidente dell’amministrazione di via Tasso, Ettore Pirovano, ne ha fatto un simbolo negativo della passata gestione, soprattutto nel campo delle società partecipate e controllate. Anche per questo nella sezione “Cartacanta” del sito web della Provincia sono stati messi a disposizione tutti i documenti, bilanci societari compresi, che riguardano la vicenda Vocem.

“Attendiamo con ansia il federalismo”

pirovano.jpgPirovano – Nel suo saluto al Capo dello Stato il presidente della Provincia di Bergamo ha ribadito la i “nuove regole, concatenate all’Unità”.

“Attendiamo con ansia, signor Presidente della Repubblica, ma con fiducia, l’avverarsi delle nuove regole del federalismo, concatenato all’unità altrimenti imperfetta, per distribuire a tutti i cittadini pari diritti che corrispondano a pari doveri: realizzando così il sogno garantito dalla Costituzione di ogni donna e ogni uomo: essere liberi, vivere con dignità del proprio lavoro, provvedere al futuro dei figli, lavorare per vivere e non vivere per lavorare”: è stato questo il passaggio saliente del saluto del presidente della Provincia Ettore Pirovano al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ospite a Bergamo questa mattina. “In Lei, signor presidente della Repubblica, si identifica il “Galantuomo custode del diritto”. I bergamaschi non tradiranno mai i propri valori e i propri ideali rimanendo vigili difensori della libertà, di tutti. I Bergamaschi sono gente tenace, a volte con punte di durezza, orgogliosamente radicati nella propria terra, difensori della famiglia, delle tradizioni, della dignità. Sempre pronti a prestare soccorso ad altre genti in difficoltà o pericolo, i Bergamaschi hanno portato ovunque fossero, in Italia o nel mondo, gli stessi sentimenti che custodiscono nel cuore per i propri cari e la propria terra. La solidarietà è nella nostra anima anche quando chiediamo, con forza, correttezza nell’utilizzo delle risorse che derivano dal nostro lavoro. Vorremmo che tutti gli Italiani potessero beneficiare degli stessi servizi, efficienti ed economici, a tutela della salute e della famiglia. Vorremmo che le complicate strutture dello Stato scendessero concretamente al livello dei cittadini attraverso i Comuni e le Province. Vorremmo poter garantire al nostro territorio, strutture e servizi commisurati agli sforzi produttivi della nostra comunità per il rispetto dovuto alla dignità dei nostri Cittadini. Nell’Ottocento la Patria era la cascina, la baita; poi il villaggio, il piccolo paese. Si andava in guerra per difendere quella Patria, per non perderla: una Patria vicina, palpabile, delimitata nei confini dall’assenza d’ informazione e da nozioni diffuse con racconti trasfigurati dal passaggio di bocca in bocca. La Patria è dove ci si sente al caldo, in sintonia con tutti i cittadini di una Nazione. La Nazione è il risultato di un lungo passato di sforzi, di sacrifici e di dedizione nel rispetto degli antenati e dei figli. Ecco quello che ci deve unire”.

Provincia, consulenze dimezzate

Nel 2010 incarichi per 750mila euro, nel 2008 1,4 milioni

palazzo provincia.jpgL’amministrazione provinciale guidata da Ettore Pirovano lancia l’operazione “Carta canta”. Si tratta di una sezione del sito internet della Provincia in cui vengono messi a disposizione documenti e dati sull’attività amministrativa. È qui che da giovedì è a disposizione un dossier sugli incarichi affidati dall’ente a collaboratori e consulenti.
L’analisi scende nel dettaglio degli anni compresi tra il 2006 e il 2010 ed evidenzia come in cinque anni i costi per queste voci siano decisamente calati. Cinque anni fa via Tasso aveva speso 2.199.594 euro per gli incarichi, nel 2010 ha speso 746.654 euro.

Pirovano all’attacco delle consulenze del predecessore

Pirovano incazzato.jpgIl presidente della Provincia Ettore Pirovano torna all’attacco delle consulenze commissionate da via Tasso nella gestione precedente. Settimana scorsa dalle colonne dell’Eco aveva preso di mira l’ufficio comunicazione. Lunedì sera in Consiglio provinciale è toccato invece ai consulenti a collaborazione coordinata e continuativa (i contratti cococo). Troppi secondo Pirovano e soprattutto troppo costosi. Pirovano ha consegnato una lista con nomi, cognomi e compensi di tutti i collaboratori dal 2006 al 2009: “E’ stato consegnato un elenco in ordine alfabetico. L’importo dei cococo, soltanto di questi, ammonta a 7 milioni di euro. Andate a vedere, vi sono compensi che arrivano fino a 12 mila 768 euro per un periodo che va da 18 dicembre al 31 dicembre 2006”. Pirovano chiama in causa anche la sorella del consigliere del Pd Mirosa Servidati, Maria Giuditta Servidati, che ha collaborato con via Tasso nel settore “istruzione, formazione e Lavoro” dal 10 dicembre al 31 dicembre (3843 euro) e dal 16 ottobre al 31 gennaio 2007 (16 mila 463 euro). “Se facciamo le medie c’è chi ha preso 2800 euro in un mese !”

La classifica del Sole24Ore

manifesto Tentorrio -Pirovano.jpgNella classifica del Sole 24Ore fornita dall’Ipr marketing  sul consenso attribuito agli amministratori , il presidente della Provincia di Bergamo Ettore Pirovano rimane nell’ottima posizione già rilevata nei precedenti sondaggi, 15° su 104 presidenti di provincia della Penisola, mentre il sindaco Franco Tentorio della città aumenta il suo consenso raggiungendo il 36° posto, con un aumento di 2,5 punti rispetto all’anno scorso e di 3,1 rispetto al momento dell’elezione. E questo avviene in un momento non certo facile per le amministrazioni locali.  GRAZIE BERGAMASCHI !!.

Pirovano : “Troppe case agli stranieri”

pirovano serio.jpg “L’86% degli alloggi è occupato da stranieri”

“Troppe case agli stranieri”. Il presidente della Provincia Ettore Pirovano riprende un lei motiv già utilizzato in passato da esponenti leghisti quando si parla della Fondazione Casa Amica. Durante la discussione di un ordine del giorno presentato da Paolo D’Amico in Consiglio provinciale il presidente non risparmia pesanti critiche alla Fondazione di cui fanno parte Provincia, Comune, Diocesi, Mia, Fondazione Banca Popolare, Confindustria, Ance e che ha come obbiettivo facilitare l’accesso alla casa a immigrati e italiani in situazioni di disagio o esclusione abitativa”. “Dei 175 appartamenti gestiti da casa Amica – ha spiegato Pirovano – 151 sono occupati da stranieri. Dei 16 immobili di proprietà della Provincia 13 sono dati a immigrati. Non ci piace per niente questo modo di fare di Casa Amica e siamo profondamente contrari che si continui così. O si dà pari dignità a bergamaschi e stranieri nell’accesso della casa, oppure perché non tornare a gestire in proprio i nostri appartamenti? Non esiste che gli italiani per avere una casa debbano essere per forza ex tossicodipendenti, ex carcerati o ragazze madri”. L’ordine del giorno di Paolo D’Amico viene ovviamente bocciato. Anche con i voti del Popolo della Libertà “perché Regione e conferenza dei sindaci fanno già abbastanza”.

Gli onorevoli della Lega regalano prodotti tipici bergamaschi ai ministeri

pirovano-stucchi-ecc.jpgAnche per questo Natale i deputati leghisti eletti in provincia di Bergamo Ettore Pirovano, Giacomo Stucchi, Pierguido Vanalli e Nunziante Consiglio hanno deciso di ringraziare i funzionari e responsabili di alcuni enti, ministeri e del Parlamento per la collaborazione alla soluzione delle problematiche interessanti la comunità orobica. I quattro hanno donato loro dei cesti contenenti dei prodotti tipici bergamaschi (formaggi vari della Valle Brembana e salumi tra cui il prosciutto crudo di Ardesio). Oltre ai soggetti sopra citati, i cesti di prodotti tipici sono stati recapitati, sempre senza nessuna spesa per le casse pubbliche, anche ad alcuni ristoranti di Roma specializzati nella valorizzazione dei prodotti tipici come il ristorante “Gusto” che si sono resi disponibili alla loro promozione.

Pirovano con gli emigranti bergamaschi a Ginevra

pirovano sorriso.jpgL’abbondante nevicata scesa su Ginevra non ha scoraggiato le centinaia di emigranti bergamaschi che hanno partecipato, nella città svizzera, alla festa di Santa Lucia promossa dal locale circolo dei Bergamaschi nel mondo.
Una serata particolare, carica di emozione, cui ha partecipato anche il presidente della Provincia Ettore Pirovano, accompagnato dall’assessore Alessandro Cottini e dal consigliere Angelo Bosatelli. Pirovano ha voluto rinnovare agli emigranti orobici la vicinanza delle Istituzioni bergamasche e si è congratulato con il presidente del circolo di Ginevra, Stefano Lazzaroni, per le attività promosse.
Alla festa ha preso parte anche il presidente dei Bergamaschi nel mondo, Santo Locatelli, che ha sottolineato il valore dei circoli i quali rappresentano «una difesa di quella bergamaschità che i conterranei residenti all’estero portano nel cuore con profonda dignità».

Altro che Amministrazioni ferme…

Finanziamenti scuole, “merito dell’asse Lega-Pdl”.
pirovano e consiglio.jpgFinanziamenti a 33 scuole per un totale di un milione e 700 mila euro. E’ il risultato ottenuto dal lavoro dei parlamentari bergamaschi di Lega Nord e Pdl per assicurare ai Comuni i soldi per la manutenzione degli edifici scolastici. Per annunciare l’arrivo dei fondi è stata convocata una conferenza stampa a cui hanno partecipato gli onorevoli Gregorio Fontana, Pdl, Nunziante Consiglio, Lega, Ettore Pirovano, nella doppia veste di parlamentare e presidente della Provincia, e il sindaco Franco Tentorio.
Non una cifra esorbitante, ma il vero segnale che il centrodestra orobico ha voluto lanciare è la coesione tra l’anima leghista e quella targata Pdl. Un rapporto, quello tra i due partiti, che negli ultimi tempi ha dovuto fare i conti con qualche scossone . “Non abbiamo potuto dare una mano a tutte le scuole della provincia – spiega Nunziante Consiglio-, l’atteggiamento è positivo, noi parlamentari dobbiamo risolvere anche qualche problema spicciolo. Abbiamo portato a casa i finanziamenti, o meglio, li abbiamo riportati a casa”.
Particolarmente soddisfatto Franco Tentorio. “Dobbiamo dire grazie ai nostri benefattori. I contatti con i parlamentari del nostro stesso schieramento aiutano a ottenere questi risultati”. “Non abbiamo guardato solo gli schieramenti – spiega Pirovano – per esempio, 200 mila euro sono andati a una scuola di Treviglio. Abbiamo veramente bisogno di tanti capitali per sistemare le scuole della provincia. Stiamo lavorando insieme, Pdl e Lega: la strada è spianata. La coperta però è sempre più corta, è diventata uno zerbino. Il federalismo fiscale però sarà la vera soluzione. Nessuno può fermarlo, nemmeno la minaccia di nuove elezioni”.
(BergamoNews,29-11-2010)

Pirovano: per la variante di Zogno pronti a sforare patto di stabilità

In merito alla realizzazione della variante di Zogno sono intervenuti i consiglieri regionali della Lega Nord, Giosuè Frosio e Roberto Pedretti  :  “Variante di Zogno, Pirovano coraggioso e coerente”

  

Pirovano incazzato.jpg“Per realizzare la variante di Zogno siamo pronti a non rispettare il patto di stabilità”. Lo ha detto il presidente della Provincia Ettore Pirovano sottolineando che “l’infrastruttura è un’opera promessa ai cittadini e noi intendiamo mantenere la parola data”.  Certo non sarà facile trovare i 61 milioni di euro necessari, anche alla luce dei tagli dei trasferimenti statali alle Regioni. Su oltre 40 milioni pende ancora l’incertezza. Ma l’esponente della Lega tira dritto, deciso ad andare avanti ad ogni costo nella costruzione di una strada indispensabile alla Val Brembana, per tagliare fuori gli ingorghi di Zogno. A sostenere la battaglia di Pirovano ci sono i colleghi leghisti in Regione: “La variante di Zogno – affermano i consiglieri regionali Frosio e Pedretti – è un’opera fondamentale e attesa da anni per risolvere i problemi di viabilità della Val Brembana e che costituirebbe un importante incentivo per tutta l’economia bergamasca. Ribadiamo quindi l’invito a Regione Lombardia a sostenere la realizzazione di questa indispensabile infrastruttura a confermare i finanziamenti già assegnati nell’agosto del 2009, come già avevamo sollecitato pochi mesi fa in una interrogazione all’assessore regionale Cattaneo”.  “Riteniamo infatti che vada fatto ogni sforzo affinché non si comprometta un’opera di tale rilevanza – hanno proseguito i leghisti bergamaschi al Pirellone -. In questa direzione – continuano i due rappresentanti orobici del Carroccio – non possiamo non sottolineare la coerenza del Presidente della Provincia Pirovano che si è dichiarato pronto a sforare il patto di stabilità pur di garantire, in ogni caso, l’esecuzione dei lavori, fra l’altro già appaltati. Si tratta di un atto che esporrebbe la Provincia e il suo presidente a conseguenze gravose e che quindi testimonia in maniera inequivocabile la volontà di Pirovano di rispettare interamente e fino in fondo la volontà dei propri elettori e di mantenere le promesse fatte”. (da BergamoSera,30-10-2010)

I deputati leghisti interrogano il ministro

Caso Valbrem

I deputati Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano, Consiglio Nunziante e Pierguido Vanalli (Lega Nord) hanno presentato un’interrogazione a risposta orale al ministro del Lavoro e al ministro dell’Economia e delle Finanze sulla chiusura annunciata dalla Ronal della Valbrem che mette a rischio 117 posti di lavoro (96 a Lenna e 21 a Presezzo).
Nel documento si ricorda che la cessazione dell’attività «colpirebbe duramente la comunità brembana, in particolare la zona dell’alta valle, già seriamente in difficoltà e gravemente impoverita del tessuto produttivo» e che alla Valbrem è in corso «cassa in deroga» fino al 26 novembre, dopo che a luglio era terminato il periodo di cassa integrazione straordinaria. La chiusura inoltre è stata paventata nonostante che l’azienda avesse sottoscritto con i sindacati «un processo di ristrutturazione che riguardava i 160 lavoratori allora in forza, grazie al quale si garantiva comunque il mantenimento dei siti produttivi di Presezzo e Lenna».
Ai ministri si chiede se «intendono invitare la multinazionale Ronal, proprietaria di Valbrem, a valutare soluzioni alternative alla chiusura attraverso l’istituzione di un tavolo di confronto, richiamandola al doveroso rispetto dell’accordo siglato nel 2009, cui far partecipare anche i rappresentanti istituzionali delle comunità coinvolte oltre che quelli dei lavoratori, mettendo a disposizione tutte le risorse necessarie per garantire comunque la continuità del reddito ai lavoratori interessati». (da Eco di Bergamo,22-10-2010)

Congresso Provinciale

calderoli congresso.jpgCalderoli Il ministro a ruota libera al congresso provinciale della Lega. “Berlusconi sbaglia i conti, gli regaleremo un pallottoliere. Si guardi bene da chi lo circonda”.

 

“Il nemico numero 1? Il governo tecnico”. Al congresso provinciale del Carroccio Roberto Calderoli, nel suo semplice stile di maglietta e jeans, ha ribadito che la Lega si sente forte e che dall’impasse politico degli ultimi mesi si esce solo percorrendo due strade, tra loro lontane: “O un patto chiaro fino al termine della legislatura, oppure al voto”. La Lega non vede altre soluzioni possibili, “perchè sono in tanti quelli pronti a votare qualsiasi cosa pur di mandare avanti così questa legislatura e logorarla”.
Calderoli ha ribadito così la granitica linea leghista a livello nazionale, dopo i maldipancia tra Gianfranco Fini e il resto della maggioranza di governo. E ha avuto parole per tutti, il ministro della semplificazione, a partire da una battuta per Daniele Belotti, “son passati i tempi del ce l’abbiamo duro, ora su quelle famose mutande dovresti scrivere “ce l’avevo…” – per arrivare a Silvio Berlusconi – “al quale regaleremo un pallottoliere perché sbaglia spesso i conti soprattutto sui finiani. Il presidente del Consiglio deve guardarsi bene da chi gli sta attorno e capire che c’è gente che vuole solo logorare questa legislatura, anche grazie a quella mossa sbagliata della fiducia sui 5 punti, dopo la quale non è cambiato niente”.
Un logoramento ad opera del centrosinistra, di Casini e di Fini, secondo Calderoli, che procede “foglia dopo foglia come fossimo un carciofo”. “E allora se non ci sono più le condizioni di andare avanti seriamente si torni a votare, perché di cose da fare ce ne sono tante, a partire dalla riforma della Costituzione in senso federale dopo il federalismo fiscale”. Quindi il ministro padano si è levato un sassolino dalla scarpa, sul famoso porcellum, o legge elettorale a lui ascritta: “Voglio ricordare che quella legge si fece non per volere della Lega, ma per il ricatto del signor Casini. E ci si lamenta adesso di liste bloccate e altro. Le liste funzionano lo stesso quando si selezionano i candidati, come facciamo noi, non se si scelgono i candidati in base ai tacchi a spillo”. Coloro che parlano di legge elettorale sono anche quelli che stanno architettando “un’operazione non proprio pulita in Piemonte. E state tranquilli, alle ultime regionali è toccato a Piemonte e Veneto, la prossima volta la Lombardia è nostra”. 

 

Dopo l’intervento al congresso provinciale della Lega Nord il ministro parla con i giornalisti e concede una battuta sulla “Bergamo del centrodestra”.

 

“Ho assolutamente segnali positivi, poi adesso c’è anche un buon questore, finalmente…”. Roberto Calderoli conferma, nemmeno troppo implicitamente, di averci messo del suo nella dipartita del questore Matteo Turillo, a soli 14 mesi dall’insediamento a Bergamo. Turillo sarà sostituito da Vincenzo Ricciardi, che aveva già lavorato alla squadra mobile di Bergamo negli anni ’80 e ’90. E sulla partenza di Turillo sembra proprio aver pesato l’assalto degli ultras dell’Atalanta alla Bèrghem Fest di Alzano, a fine agosto, dove erano presenti i ministri Maroni, Tremonti e Calderoli. In quella sede il ministro della Semplificazione aveva promesso provvedimenti, che non hanno tardato neppure troppo. “Mi sembra che Bergamo negli ultimi tempi sia migliorata e ho buoni segnali dall’Amministrazione del sindaco Tentorio – ha detto Calderoli -. Certo c’è il Patto di Stabilità che per i Comuni non è un ostacolo indifferente. Però mi sembra che Bergamo stia dando buona prova. E finalmente c’è anche un buon questore”.

 

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pirovano congresso.jpgPirovano –  Al congresso provinciale della Lega il presidente della Provincia parla della sua amministrazione e non solo. “Ora ci sono i mezzi per combattere certi fenomeni. Fatelo”,

 

Bimba ferita in fiera. La Provincia paga le rette scolastiche

palazzo provincia.jpgPapà Maurizio ricorda ancora con le lacrime agli occhi quello che successe il 2 ottobre 2009, era un venerdì, erano da poco passate le 18. La sua secondogenita di 7 anni, sta pattinando sulla pista di ghiaccio allestita alla fiera della montagna «Alta quota» nello stand della Provincia. La bimba cade e la sorella maggiore le passa accidentalmente sul braccio destro col pattino, tagliandole con la lama l’arteria del braccio destro. Il pomeriggio di svago si trasforma in un incubo. «Non auguro a nessuno di vivere quei momenti drammatici – ricorda il signor Spinelli, agente di commercio, di Torre de’ Roveri –, il senso di impotenza, la corsa in ambulanza ai Riuniti, la trasfusione di sangue, l’intervento di sette ore per salvare l’arto della piccola». E poi i lunghi mesi di controlli e riabilitazione. Oggi la bambina sta bene, anche se ha qualche difficoltà a muovere le dita e la sensibilità al tatto è ridotta.

A un anno di distanza da quel brutto incidente la Giunta provinciale vuole dimostrare la sua vicinanza alla famiglia Spinelli. Nell’ordine del giorno di oggi dell’esecutivo di via Tasso, infatti, c’è il contributo di 16 mila euro (prelevati dal fondo della presidenza che il titolare può usare a propria discrezione) per sostenere il ciclo di studi obbligatorio della bambina, che sta frequentando le elementari all’istituto Sacra Famiglia di Comonte di Seriate. Dalle parti di via Tasso, il caso è stato preso particolarmente a cuore, e anche se la Provincia non avrebbe responsabilità dirette sull’accaduto, si è deciso di istituire questa sorta di borsa di studio ad hoc. «Il presidente Ettore Pirovano e l’assessore Fausto Carrara – aggiunge il signor Spinelli – ci sono stati da subito vicini. Non li conoscevamo, ma ci sono venuti a trovare in Pediatria. Il presidente Pirovano, poi, ha regalato a mia figlia una bambola per Natale e ha seguito il suo recupero. Ringrazio anche per il contributo che ora la Provincia ha deciso di stanziare. Io e mia moglie, che lavora in banca, non abbiamo mai chiesto niente, ma questo gesto ovviamente ci fa molto piacere».

La scuola “verde” di Adro

pirovano conf stampa.jpgSono stato ad Adro a vedere la scuola che nei commenti televisivi è descritta come kitsch: altro che kitsch! E’ bella, funzionale, gli allievi sono trattati come principini ed è frutto dell’impegno del sindaco di questo paesotto di 7-8000 abitanti a cui vanno i miei applausi”. Ettore Pirovano, il presidente della Provincia di Bergamo, parlando della scuola che il paese bresciano ha dedicato a Gianfranco Miglio non ha dubbi: “Mi salta la mosca al naso, mi imbestialisco a vedere i commenti su questa elementare quando le nostre sono fatiscenti e hanno tutto da invidiarle”. Sì, ammette, “c’è del verde: i muri esterni sono di un verde vivo, quelli interni invece un  verde tenue, pastello che non dà nell’occhio. Poi il Tg regionale mostra l’erba : è verde anche quella ma non c’entra con la Lega, giuro. Sì, lì c’è il Sole delle Alpi, ma mi è stato spiegato dal sindaco che ad Adro e anche nei paesi vicini il Sole delle Alpi è presente come decoro fin dal ‘700. E’ un simbolo caro alla Lega, ma esistente da secoli e perciò non solo della Lega. Anche in Sicilia, nei mosaici di una villa romana, l’ho visto: non sarà stato il Sole delle Alpi, ma è uguale e lì la Lega, non c’è. Il punto però è che la bellissima scuola di Adro è stata costruita a costo zero e offre un servizio efficiente e piacevole. Invece spesso ci sono scuole elementari che fanno schifo. E chi storce il naso per quell’istituto magari è chi lascia andare a pezzi la scuola di casa sua. Per questo ho deciso: mando in giro per la provincia di Bergamo i leghisti e fotografare e riprendere in video le scuole dei loro paesi, poi le mostrerò sul web. E dirò chi amministra quei paesi. Quelli sì sono da criticare, il sindaco di Adro è da applaudire”.

 

A BERGAMO, ASPETTIAMO ORA CHE LA VOCE DI QUALCHE FURBO SI ALZI PERENTORIA A CHIEDERE LA CHIUSURA DEL CASTELLO DI S.VIGILIO POICHE’ NEI SUOI CUNICOLI VI SONO DEI GRAFFITI DEL ‘500 RAFFIGURANTI IL “SOLE DELLE ALPI” E CIO’ POTREBBE INFLUENZARE SPELEOLOGI E TURISTI !!!!!

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OPPURE QUALCHE SINISTRORSO POTREBBE PROPORRE LA CHIUSURA DI QUALCHE MUSEO ARCHEOLOGICO PERCHE’ QUESTI, CHE HANNO QUALCHE MILIONE DI ANNI, RICORDANO TROPPO IL “SOLE DELLE ALPI”….

Alberto Piccioli Cappelli  sulle scuole della Provincia di Bergamo :

“Sono rimasto confuso da tanta acredine nelle affermazioni di alcuni esponenti politici nazionali e locali in riferimento alla Scuola elementare di Adro, dichiarazioni strumentali verso la Lega Nord e i suoi esponenti, paventando il rischio che venga meno il valore etico e sociale della Scuola per i presunti attacchi subiti dagli insegnanti meridionali rispetto alla proposta di graduatorie regionali che riconoscano ai residenti la priorità nell’assegnazione di incarichi. E’ opportuno ricordare che proprio la possibilità di scegliere le sedi senza nessun criterio di territorialità è uno dei motivi del fallimento della scuola italiana così come era strutturata. Ricordo nei primi anni ‘80, quando il ministro Falcucci , secondo un sistema ormai consolidato nella prima Repubblica alla ricerca del consenso elettorale, liberalizzò il trasferimento degli insegnanti. Si verificò, al Nord, uno “svuotamento” di organici scolastici perché i docenti ritornarono in massa al Sud, lasciando classi e Scuole scoperte, tanto che i Presidi si trovarono spesso costretti a dare incarichi a non laureati, con un danno enorme di carattere didattico ed educativo per gli studenti. In molti casi, al Sud, gli insegnanti appena trasferiti, lavoravano part-time (ma con lo stipendio pieno), perché essendo troppi i docenti per gli incarichi disponibili, si riducevano per ciascuno i tempi e gli impegni di lavoro Credo che la Lega Nord da sempre abbia rappresentato le esigenze della popolazione scolastica del Nord, segnalando e criticando sperperi economici e contraddizioni nella gestione pubblica della scuola in Italia. A distanza di circa un trentennio poco è cambiato e molte situazioni critiche sono tuttora non risolte. Un aspetto importante nell’educazione è la conoscenza del proprio territorio e del vissuto sociale, linguistico ed economico, un patrimonio storico-culturale molto spesso trascurato nelle nostre scuole da parte dei docenti, sia per la provvisorietà della sede sia per la provenienza da regioni lontane.
Fortunatamente oggi il dinamismo e l’operatività degli Enti Locali consente di raggiunge risultati d’eccellenza come la costruzione a costo zero della nuova scuola elementare di Adro, pur con qualche pennellata di colore, ma con grande funzionalità della struttura al servizio degli alunni. Compie solo “sciacallaggio” politico chi, in riferimento alla Provincia di Bergamo, afferma che vengono disattesi gli impegni istituzionali per gli Istituti Superiori di competenza diretta della Provincia. Gli sforzi, anche economici, della Provincia di Bergamo negli ultimi anni sono una realtà apprezzata anche dai Dirigenti scolastici e che garantisce una percentuale di messa a norma di sicurezza degli Istituti Superiori del 90%, rispetto ad una media lombarda più bassa e ancor più per quella nazionale.

La Commissione provinciale consiliare incaricata della verifica e di cui il sottoscritto fa parte , ha constatato direttamente la sicurezza e la funzionalità degli edifici stessi, con qualche richiesta di adeguamento delle somme erogate ai singoli Istituti e da quest’ultimi gestite in autonomia per la manutenzione ordinaria. Qualsiasi dichiarazione che non tenga conto dei risultati raggiunti da una Provincia virtuosa come quella di Bergamo nella gestione degli edifici scolastici delle Scuole Superiori è decisamente fuori luogo e falsa .
Alberto Piccioli Cappelli – Capogruppo Lega Nord  Consiglio Provinciale

dall’ Amministrazione Provinciale

pirovano.jpgBREBEMI – Viabilità e opere.

Il costo complessivo dell’intervento è di 1.611 milioni di euro, totalmente a carico di Brebemi. Sotto il profilo ambientale il progetto prevede la realizzazione di opere e misure di compensazione e di mitigazione ambientale per un totale di 181 milioni di euro. Sono inoltre previsti interventi riguardanti la viabilità ordinaria connessa all’autostrada quantificati in 297 milioni di euro. La percentuale di aree acquisite tramite esproprio è il 20%. Le risorse già impiegate sono nell’ordine dei 200 milioni di euro

Il presidente Pirovano: gli interventi connessi all’opera non subiranno ritardi

Anche la Provincia di Bergamo segue con attenzione come sta procedendo il cantiere della Brescia-Bergamo-Milano e di fronte ai problemi evidenziati dai Comuni di Truccazzano, Rivolta, Cassano, Casirate, Treviglio e Fara, si dice disponibile a fare da tramite.
Recentemente si è riunita l’assemblea ordinaria dei soci della società Brebemi «durante la quale la Provincia – rivela il presidente della Provincia Ettore Pirovano – ha ottenuto la garanzia che verrà attuato tutto quanto necessario dal punto di vista tecnico e finanziario affinché sul territorio bergamasco la realizzazione delle opere stradali connesse all’autostrada non subirà ritardi. Abbiamo anche chiesto che all’interno degli organi direttivi della società venga inserito un rappresentante del territorio e anche che vengano ridotte le spese generali di gestione che riteniamo troppo elevate».

 

Trasloco dell’Assessorato allo Sport in via Gleno

La volontà dell’amministrazione Pirovano di portare gli uffici dell’assessorato alla Cittadella dello sport. «Per risparmiare sull’attuale affitto – spiega l’assessore competente Alessandro Cottini – ma anche perché la Cittadella è un palazzo provinciale costruito con i soldi dei cittadini, dove l’assessorato, senza togliere spazio a nessuno, può trovare una sede più idonea e una funzione aggregativa rispetto a tutte le associazioni e tutte le federazioni sportive». Una decisione che in via Gleno sta creando qualche malumore all’ex numero uno di via Tasso Valerio Bettoni, a cui si deve la costruzione stessa della Cittadella (allora nella doppia veste di presidente della Provincia e del Coni). Ora, però, proprio lo spazio occupato dal Coni andrebbe rivisto alla luce del trasferimento. Ma dalle parti di via Tasso non c’è nessuna intenzione di fare marcia indietro. «Nessuno ha mai dichiarato l’intenzione di escludere dalla Cittadella qualche federazione o associazione – risponde l’assessore Cottini –, anche perché lì ci stiamo tutti. Non esiste una casa senza il tetto, e in questo caso il tetto non può che essere l’assessorato allo Sport, Caccia e Pesca, attorno cui aggregare tutte le realtà sportive, Coni compreso, per promuovere e valorizzare lo sport. Tanto più che in questo modo si riescono anche a ottimizzare le spese, risparmiando sull’affitto che attualmente paghiamo per i locali in via San Giorgio (circa 45 mila euro annui, versati alla Banca Popolare proprietaria degli immobili occupati finora), inadatti anche dal punto di vista logistico, perché angusti e senza parcheggi. Il nostro è un atteggiamento collaborativo con tutti, anche col Coni non abbiamo nessun problema». Anche Bosio conferma che «a nessuno è mai stato chiesto di andarsene e la Provincia ha il diritto di insediarsi qui perché è casa sua. Certo si tratta di rivedere la distribuzione dei vari spazi, ma sono convinto che sia possibile trovare un accordo».

Federalismo necessario alle imprese del Nord

Gibelli: puntiamo tutto sul Made in Lombardia. Pirovano: al voto subito, ne vedremo delle belle

«Federalismo necessario alle imprese del Nord»

Il federalismo serve anche e soprattutto alle piccole-medie imprese del Nord. È la Lega in «smoking» a salire sul palco della Bèrghem Fest domenica sera: Andrea Gibelli ed Ettore Pirovano, deputati entrambi, il primo vicegovernatore della Lombardia, il secondo presidente della Provincia. Ed è proprio quest’ultimo a dire che la «Lega è diventata grande, ha imparato a parlare e a mettersi il vestito bello. Perché se si resta fuori con i forconi e gli stivali nel fango, quelli nel palazzo fanno quello che vogliono. Invece noi abbiamo imparato a entrare e a fregarli dall’interno, e ci stiamo riuscendo». Per cui il federalismo – «di cui tutti si riempiono la bocca anche se poi fanno cortina fumogena intorno per bloccarlo» –, «dopo la forte pazienza del popolo leghista non è più questione di anni, ma di giorni». Si vada quindi alle urne subito «perché noi abbiamo il peso per stravolgere le cose, ne vedremo delle belle», è convinto Pirovano. Non si teme una perdita di consenso della Lega (è la provocazione della giornalista Rosella Del Castello, Bergamonews, moderatrice dell’incontro), forza di governo e di opposizione insieme, «perché siamo forti del patto con il popolo del Nord, e parliamo con la stessa voce qui, alle feste, e a Roma».
E a beneficiare del federalismo, sostiene Gibelli, che in Regione è anche assessore alle Attività produttive, sarà soprattutto il tessuto economico. «Quello che ormai ha la coscienza del lombardismo – interviene –, ovvero quella necessità storica del cambiamento che anche il sistema produttivo vede nel federalismo e nell’autonomia di governo. Non è più pensabile che gli artigiani del Nord si trovino a fronteggiare la concorrenza delle regioni del Sud con i fondi straordinari e di quelle a Statuto speciale che offrono ponti d’oro per trasferire le aziende lombarde; o che il Nord debba ripianare i buchi della spesa sanitaria del Sud».
Ecco allora alcune proposte concrete sul tavolo. Primo: il trasferimento a Milano degli uffici della Simest, Società italiana per le imprese all’estero, che sostiene progetti di internazionalizzazione. «Finora ha avuto sede a Roma ed è stata sfruttata poco. Invece le imprese bergamasche, lodigiane e varesine devono avere questi strumenti a portata di mano». Secondo: lo small business act lombardo. «Un grande paniere di semplificazione e strumenti di orientamento per l’innovazione e lo sviluppo. Ci giochiamo tutto se non manteniamo la produzione qui. In questi mesi la Regione ha emesso bandi per 100 mila euro per l’innovazione. A breve ce ne sarà uno nuovo per promuovere le “reti d’impresa”, quelle aggregazioni che sono ormai il modello per restare sul mercato. Il “made in Lombardia” sarà il marchio entro cui mettere l’eccellenza lombarda». Ma da Pirovano arriva anche la sferzata: «Ha tanti amici imprenditori che non trovano giovani italiani disposti ad andare in trasferta o a fare i turni perché il venerdì devono essere liberi per andare in discoteca. Bisogna abituarsi che per vivere bisogna fare anche fatica». E sul finale un riferimento ai rapporti tra Provincia e Comuni, dopo qualche polemica dei giorni scorsi: «È una tensione tra persone più che tra enti. Bisognerebbe guardare le cose non dal piano terra ma almeno dal terzo piano». (da Eco di Bergamo,24-8-10)

In 600 alla cena Insieme ai tavoli famiglie e autorità

L’atmosfera è quella di paese, se non fosse che l’aria è di città. La temperatura non è certo quella agostana. Ma a riscaldare l’atmosfera, in questa bella serata, ci pensa l’entusiasmo della gente, scesa in strada per sedersi, com’è ormai tradizione, alla lunga tavolata imbandita

lungo la strada in occasione dei festeggiamenti per il 408° anniversario dell’Apparizione della Beata Vergine Addolorata. Sotto le caratteristiche luminarie si incontra gente di ogni età. Gomito a gomito 600 persone servite da un centinaio di volontari. Ma anche i vip nostrani che, tutti attorno agli stessi tavoli, gustano il sapore della tradizione bergamasca. E bergamasco è il parterre delle autorità: fra gli altri il presidente della Provincia Ettore Pirovano («Mi sento in perfetta sintonia con tutta questa gente che vuole bene alla sua terra»), quello del Consiglio comunale Guglielmo Redondi («Impressionato dalla fede e dalla tradizione di questo Borgo da cui tutta Bergamo dovrebbe prendere esempio per vivere la città») con il consigliere Ottavio Rota, ma anche l’avvocato Roberto Bruni e l’ex assessore Elena Carnevali, l’onorevole Nunziante Consiglio e il consigliere regionale Carlo Saffioti, il duca di Piazza Pontida Bruno Agazzi, il comandante provinciale dei vigili del fuoco Giulio De Palma. A fare gli onori di casa, naturalmente, monsignor Andrea Paiocchi seduto accanto al vescovo ausiliare emerito di Bergamo Lino Belotti.(da Eco di Bergamo,17-8-10)