Congresso Provinciale

calderoli congresso.jpgCalderoli Il ministro a ruota libera al congresso provinciale della Lega. “Berlusconi sbaglia i conti, gli regaleremo un pallottoliere. Si guardi bene da chi lo circonda”.

 

“Il nemico numero 1? Il governo tecnico”. Al congresso provinciale del Carroccio Roberto Calderoli, nel suo semplice stile di maglietta e jeans, ha ribadito che la Lega si sente forte e che dall’impasse politico degli ultimi mesi si esce solo percorrendo due strade, tra loro lontane: “O un patto chiaro fino al termine della legislatura, oppure al voto”. La Lega non vede altre soluzioni possibili, “perchè sono in tanti quelli pronti a votare qualsiasi cosa pur di mandare avanti così questa legislatura e logorarla”.
Calderoli ha ribadito così la granitica linea leghista a livello nazionale, dopo i maldipancia tra Gianfranco Fini e il resto della maggioranza di governo. E ha avuto parole per tutti, il ministro della semplificazione, a partire da una battuta per Daniele Belotti, “son passati i tempi del ce l’abbiamo duro, ora su quelle famose mutande dovresti scrivere “ce l’avevo…” – per arrivare a Silvio Berlusconi – “al quale regaleremo un pallottoliere perché sbaglia spesso i conti soprattutto sui finiani. Il presidente del Consiglio deve guardarsi bene da chi gli sta attorno e capire che c’è gente che vuole solo logorare questa legislatura, anche grazie a quella mossa sbagliata della fiducia sui 5 punti, dopo la quale non è cambiato niente”.
Un logoramento ad opera del centrosinistra, di Casini e di Fini, secondo Calderoli, che procede “foglia dopo foglia come fossimo un carciofo”. “E allora se non ci sono più le condizioni di andare avanti seriamente si torni a votare, perché di cose da fare ce ne sono tante, a partire dalla riforma della Costituzione in senso federale dopo il federalismo fiscale”. Quindi il ministro padano si è levato un sassolino dalla scarpa, sul famoso porcellum, o legge elettorale a lui ascritta: “Voglio ricordare che quella legge si fece non per volere della Lega, ma per il ricatto del signor Casini. E ci si lamenta adesso di liste bloccate e altro. Le liste funzionano lo stesso quando si selezionano i candidati, come facciamo noi, non se si scelgono i candidati in base ai tacchi a spillo”. Coloro che parlano di legge elettorale sono anche quelli che stanno architettando “un’operazione non proprio pulita in Piemonte. E state tranquilli, alle ultime regionali è toccato a Piemonte e Veneto, la prossima volta la Lombardia è nostra”. 

 

Dopo l’intervento al congresso provinciale della Lega Nord il ministro parla con i giornalisti e concede una battuta sulla “Bergamo del centrodestra”.

 

“Ho assolutamente segnali positivi, poi adesso c’è anche un buon questore, finalmente…”. Roberto Calderoli conferma, nemmeno troppo implicitamente, di averci messo del suo nella dipartita del questore Matteo Turillo, a soli 14 mesi dall’insediamento a Bergamo. Turillo sarà sostituito da Vincenzo Ricciardi, che aveva già lavorato alla squadra mobile di Bergamo negli anni ’80 e ’90. E sulla partenza di Turillo sembra proprio aver pesato l’assalto degli ultras dell’Atalanta alla Bèrghem Fest di Alzano, a fine agosto, dove erano presenti i ministri Maroni, Tremonti e Calderoli. In quella sede il ministro della Semplificazione aveva promesso provvedimenti, che non hanno tardato neppure troppo. “Mi sembra che Bergamo negli ultimi tempi sia migliorata e ho buoni segnali dall’Amministrazione del sindaco Tentorio – ha detto Calderoli -. Certo c’è il Patto di Stabilità che per i Comuni non è un ostacolo indifferente. Però mi sembra che Bergamo stia dando buona prova. E finalmente c’è anche un buon questore”.

 

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pirovano congresso.jpgPirovano –  Al congresso provinciale della Lega il presidente della Provincia parla della sua amministrazione e non solo. “Ora ci sono i mezzi per combattere certi fenomeni. Fatelo”,