Lavori pubblici

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Il centro città si rifà il trucco

E’arrivata l’ora di Piazza Vittorio Veneto. Il centro cittadino per antonomasia, sottoposto a comizi, parate, concerti e manifestazioni di tutti i generi era in condizioni pietose. Ora il Comune ha deciso di intervenire sull’intero centro piacentiniano, per riportarlo allo splendore originale. Ora l’Amministrazione comunale ha deciso di correre ai ripari e rifare la pavimentazione.

L’annuncio degli interventi è stato fatto dall’assessore ai Lavori pubblici Alessio Saltarelli. Una parte della spesa la metterà il Comune, il resto – circa 35mila euro – gli alpini e la ditta appaltatrice.

Nei giorni scorsi ha preso il via il cantiere sul lato della Torre dei Caduti. Completato l’intervento sulle due volte dei portici dell’Unicredit, poi toccherà a piazza Dante, dove si trova la devastata fontana del Tritone, di cui è previsto il recupero.

Le scuole aprono e i cantieri chiudono

Palafrizzoni: «Lavori finiti prima del via alle lezioni. Un milione di euro per le strade»

Un bilancio: «I cronoprogrammi sono stati tutti rispettati». E una promessa: «Alla riapertura delle scuole, lunedì, tutti i cantieri saranno terminati». Alessio Saltarelli, assessore ai Lavori pubblici si dice «soddisfatto per questa estate di lavori in corso «faticosa e piena di tante incognite» e che alla fine, vista da Palafrizzoni, ha riservato un bilancio comunque positivo.
Ma visto che le cose da fare non mancano mai, ieri la Giunta ha dato il via libera al progetto definitivo ed esecutivo dei lavori di manutenzione di strade, marciapiedi, piazze e percorsi pedonali per un importo di 700 mila euro. Città Alta ha invece uno stanziamento ad hoc di 300 mila euro. L’individuazione degli ambiti d’intervento è il più classico dei «work in progress»: «Valuteremo caso per caso dove è necessario lavorare, attingendo man mano a questa disponibilità finanziaria», spiega l’assessore.
saltarelli.jpgNel frattempo Palafrizzoni incassa con soddisfazione la chiusura degli interventi sul teleriscaldamento: «Tutti in perfetto orario e prima della riapertura delle scuole». Con l’eccezione per quanto riguarda il centro di via Locatelli: «Il cantiere è arrivato all’altezza di via Brigata Lupi e chiuderà entro la data prevista, il 19 settembre». Idem per i cantieri periferici di via Settembrini e Promessi Sposi. «Siamo molto soddisfatti per avere rispettato i tempi – in taluni casi anticipandoli pure come in via Mai – e aver realizzato gli interventi anche alla rotonda dei Mille e in via Garibaldi, inizialmente non previsti». E in più Saltarelli sottolinea come «tranne casi rari e isolati non ci siano state lamentele».
Un’estate di cantieri che Palafrizzoni valuta in una trentina di milioni di euro, ai quali aggiungere i 420 mila per la manutenzione di alloggi comunali e i 330 mila per 11 coperture, più altri 500 mila al capitolo scuole. «E a breve partirà una ricognizione in quelle di nostre competenza per verificare lo stato di soffitti, uscite di sicurezza ed infissi, per assicurare massima sicurezza agli studenti». Sono invece già partiti i lavori di sistemazione di largo Gavazzeni (dietro il propileo che ospita l’Atb) nell’ambito degli interventi del Distretto del commercio, e da lunedì prossimo si interverrà anche sul lato di piazza Matteotti vicino a passaggio Zeduri, dove è prevista una ridefinizione degli spazi. Infine si metterà mano all’area davanti a Palazzo Uffici.
A proposito di propilei, l’altro (quello che ospitava l’agenzia di viaggi Lorandi) è in attesa del via libera della Sovrintendenza per il progetto di sistemazione, in attesa di capire cosa metterci dentro: «Faremo un bando di gara, dobbiamo trovare un’attività che produca reddito per le casse comunali, visto che di soldi non ce ne sono». Pare quindi tramontare l’ipotesi di un presidio della Polizia locale o altre funzioni eminentemente pubbliche.
Nell’attesa sono partiti i lavori di sistemazione di piazza Vittorio Veneto: «O meglio, della parte ammalorata, perché di soldi per un intervento totale non ce ne sono». Trattasi dei danni causati dalla posa delle tribune metalliche per le varie adunate di questi mesi: «Abbiamo contestato l’operato della ditta che le ha montate e in parte la spesa ci verrà risarcita», spiega l’assessore. Si parte dal lato della Torre dei Caduti per passare poi a quello opposto, nell’attesa della galleria Conca d’Oro: riaperta sì («È in anticipo») ma senza l’illuminazione necessaria. «Arriverà a breve e in una notte la monteremo».
(da Eco di Bergamo,9-9-10)

Conca d’Oro: riaperta la galleria, due rotonde alle uscite

saltarelli-1.jpgCon qualche giorno d’anticipo sulla scadenza prevista è stata portata a termine la galleria dell’Conca d’oro che unisce il centro città alla zona dell’ospedale. Tante le novità a partire dalle due rotonde che il Comune di Bergamo ha realizzato agli incroci di viale Vittorio Emanuele e di via Nullo-Albricci.

L’obiettivo, ha precisato l’assessore ai Lavori Pubblici, Alessio Saltarelli, era di evitare la formazione delle code in galleria. Ora chi arriva dalle piscine ed è diretto in Città Alta ha la precedenza sulle auto che risalgono Viale Vittorio Emanuele.  La seconda novità riguarda la vernice “mangiasmog” utilizzata per la volta e del materiale dei marciapiedi. Quando entrerà in funzione, in concomitanza con le lampade a raggi uv, cosentirà una riduzione dell’inquinamento intorno al 40-50 per cento.

Lavori pubblici e reperti archeologici

saltarelli-1.jpgSi andranno a recuperare e valorizzare i reperti archeologici del Palazzo del Podestà in Piazza Vecchia di Città Alta. Un intervento di restauro di 400.000 euro. E’ quanto è emerso dopo la Giunta di Palazzo Frizzoni mercoledì pomeriggio. Lo stesso Assessore ai lavori pubblici, Alessio Saltarelli, ha illustrato il progetto esecutivo finanziato per 280.000 euro dalla Regione Lombardia.
«Sono un po’ di anni che si sta lavorando sul Palazzo del Podestà – ha precisato Saltarelli –. A tutt’oggi, in una decina di anni, si sono investiti quattro milioni e mezzo di euro nei diversi interventi. Ora siamo arrivati al terzo lotto che riguarda gli scavi archeologici del Palazzo. Al finanziamento del Pirellone abbiamo aggiunto 120.000 euro per recuperare la parte sottostante. E’ chiaro che l’intervento non risolve interamente il problema del Palazzo del Podestà. E’ stato recuperato il primo piano e il Campanone. In futuro occorrerà intervenire sul resto andando avanti per lotti. Manca il secondo piano e le uscite di sicurezza che danno sul vicolo Ghiacciaia. L’idea è di riuscire a completare il tutto man mano che riusciamo a reperire risorse». (da Eco di Bergamo, 7 Apr. 2010)

DICONO DI NOI…

090509 -presentaz candid 1b.jpg…..L’ultimo “big game” in ordine di tempo, che va spopolando sulle testate locali, è quello che riguarda il gradimento fra la cittadinanza del presidente della Provincia e del sindaco …..

…..Allora, rispetto alle passate elezioni, Pirovano avrebbe mantenuto intatto il suo consenso: 59 per cento era ed è rimasto. Tentorio, nonostante i titoli sulla sua caduta in classifica, sarebbe addirittura avanzato: + 0,6 fino al 52 per cento. Ora, alla vigilia delle elezioni regionali cosa significano questi due dati? Che il centrodestra e la Lega a Bergamo godono ancora di gradimento altissimo fra la gente. A nulla sono servite le battaglie furibonde scatenate nell’ultimo periodo dal centrosinistra. Pirovano pare più solido delle colonne del palazzo in cui risiede. Tentorio è ancora in sella e, a quanto pare, ci vorrà ben altro per disarcionarlo.

I meccanismi che stanno all’origine del successo dei due, d’altronde, sono molto più semplici – e per questo più solidi – di quanto si ostini a credere l’opposizione. La gente ama questo tipo di amministratori, soprattutto in un periodo come quello in cui viviamo, dove c’è poca tolleranza per i bizantinismi, la retorica a oltranza, quelli che spaccano il capello in quattro e quegli altri che amano sentirsi parlare all’infinito. Fino quando il centrosinistra a Bergamo verrà percepito come “salotti per pochi e massimi sistemi”, “buoni sentimenti e immigrati” e “tasse e sacrifici per gli altri”, il centrodestra avrà un futuro assicurato (a meno di qualche harakiri sempre possibile dalle parti di via Zelasco).

I bergamaschi paiono gradire gli attuali amministratori perché pronti a scendere nel cantiere e sporcarsi le mani pur di sistemare le cose, come fanno gli assessori Saltarelli e Invernizzi. I bergamaschi li vedono più vicini al loro modo d’essere. Pragmatici, poco ideologici, li considerano persone che fanno: poche chiacchiere e tanta sostanza. Poi magari non avranno l’eloquio avvolgente e le visioni strategiche dell’avvocato Bruni. Ma questo, stando alle urne, importa davvero a pochi. (da BergamoSera, 12-01-10)

L’assessore ai Lavori pubblici

saltarelli-1.jpgInterventi di messa in sicurezza dei quadri elettrici in 17 scuole, asili, materne, elementari, medie e palestre comunali. E’ uno dei provvedimenti emanati dalla giunta Tentorio e presentati ieri sera dall’ Assessore ai Lavori Pubblici Alessio Saltarelli in una conferenza stampa a Palazzo Frizzoni.

“Sulle 75 scuole che fanno parte del nostro Comune ne abbiamo trovato alcune in condizioni davvero precarie dal punto di vista dell’impiantistica e dell’osservanza delle norme di sicurezza, per questo siamo intervenuti e intendiamo metterle in linea con la normativa” ha spiegato l’assessore. L’intervento sui quadri elettrici e l’illuminazione costerà 200mila euro.

Altri 200mila euro verranno invece spesi per un impianto di condizionamento al centro diurno per disabili Pizzo Presolana. “Particolare attenzione verrà riposta al contenimento della rumorosità dell’impianto, per evitare di disturbare il vicinato e quelli che frequentano la struttura” ha precisato Saltarelli. L’intervento sarà immediato e portato a termine entro quaranta giorni dall’inizio lavori.

Un terzo intervento riguarda l’ampliamento del cimitero di Lallio-Grumello con 115 nuovi loculi, 165 urne e 4 nuovi campi di mineralizzazione. Contemporaneamente la roggia in tubazione verrà spostata sotto una nuova strada per cui sono stati previsti degli espropri. La spesa totale dell’operazione, comprensiva anche dello spostamento di cavi Telecom e Enel, si aggira sui 540mila euro.

E sulla Galleria Conca d’Oro, dura replica dell’assessore ai Lavori pubblici Alessio Salterelli a Umberto Dolci della Federconsumatori

Nei giorni scorsi la Federconsumatori aveva diffuso un comunicato in cui criticava aspramente la sistemazione della Galleria Conca d’oro, in pieno centro città, apostrofandola come un “buco nell’acqua, un pannicello caldo usato impropriamente per curare una malattia grave”. Nello stesso documento si invitava il Comune a rivedere il progetto “prima di spendere i soldi della collettività”.

Gentile Signor Umberti Dolci,
leggendo il contenuto del Suo comunicato non posso che rimanere esterefatto a fronte della Sua proposta di realizzazione di un percorso protetto dagli agenti atmosferici ed inquinanti all’interno della galleria per pedoni e ciclisti.
Sono quindi costretto a replicare facendo alcune considerazioni e cioè:
1. sono d’accordo con Lei che la galleria Conca D’Oro rappresenti “un’importante via di comunicazione attraverso la città”;
2. sono d’accordo con Lei che da anni la galleria sia stata oggetto di molteplici discussioni e di tentativi di risoluzione delle problematiche alla stessa connesse senza peraltro giungere a tutt’oggi ad una risoluzione del problema;
3. non sono d’accordo con Lei quando ancora una volta critica, peraltro senza conoscere il progetto e l’insieme delle discussioni, degli incontri, degli approfondimenti che hanno preceduto lo stesso e che hanno portato ad approvare quanto progettato e condiviso;
4. non sono d’accordo con Lei quando suggerisce di coinvolgere gli ordini professionali degli Architetti e degli Ingegneri, tenuto conto che ovviamente il progetto approvato è stato redatto, discusso attraverso numerosi incontri tecnici e analizzato da un pool di professionisti altamente qualificati appartenenti alle due citate categorie e quindi in possesso di tutti i requisiti per affrontare e risolvere le problematiche legate ad una situazione reale come quella della galleria Conca d’Oro;
5. non sono d’accordo con Lei quando parla genericamente di percorso protetto per pedoni e ciclisti senza peraltro dare indicazioni su come tecnicamente si possa realizzare. Mi sembra comunque il caso di sottolineare come tale ipotesi possa costituire un elemento di pericolo per chi dovesse transitare in tale passaggio obbligato determinando comprensibili problemi di tutela della pubblica sicurezza.
6. non sono d’accordo con Lei quando soggerisce questo percoso obbligato, di fatto irrealizzabile, in quanto si contrapporebbe alla possibilità di favorire il fenomeno di fotocatalisi che si ottiene attraverso l’intonacatura delle pareti laterali con materiale particolare quale il biossido di titanio mediante raggi UVA con abbattimento del biossido di azoto e miglioramento della salubrità dell’aria all’interno della galleria;
7. non sono d’accordo con Lei quando sostiene che gli eventuali aspiratori che si dovessero installare, solo dopo averne verificato la necessità, possano provocare una rumorosità eccessiva senza considerare che oggi giorno esiste la possibilità di mettere in opera aspiratori completamente insonorizzati.
Ritengo pertanto che la soluzione progettata, con riferimento alle risorse indicate, sia oggi la soluzione migliore per incominciare ad affrontare e risolvere le problematiche legate alla galleria Conca D’Oro che hanno sempre portato a molte discussioni e a nessun risultato.
Distinti saluti.

 

Circoscrizione 1

«Bene il Pop: è stato accolto il 60% delle nostre proposte»

Una risposta per ciascuna delle 91 proposte presentate nella fase preliminare del Piano delle opere pubbliche. «Per la prima volta – ha commentato il presidente della 1a circoscrizione Alessandro Trotta a conclusione del consiglio di mercoledì sera in cui l’assessore ai Lavori pubblici Alessio Saltarelli ha presentato il Pop – ci è stato presentato il Piano delle opere pubbliche partendo dal nostro documento. È un segnale importante ed è stato accolto il 60% delle nostre proposte». Tra le opere inserite nel Pop 2010 la realizzazione delle nuove scuole medie di Boccaleone e Borgo Palazzo. Accolte con particolare favore anche la realizzazione della nuova scuola materna di via Daste Spalenga, l’ampliamento di quella della Celadina, l’impegno di spesa di 1 milione di euro da destinare al rifacimento dell’asfalto delle strade alla Celadina, l’insonorizzazione del Creberg Teatro, la zona 30 alla Malpensata, la nuova bretella tra via Zanica e l’asse interurbano. Non ultimo tra i lavori in programma il rifacimento delle opere fognarie di Via delle Valli. (Eco di Bergamo, 20-11-09)

Dalle strade all’energia rinnovabile : Comune a tutto campo

Dalla manutenzione delle strade alle energie rinnovabili. Dalle barriere architettoniche alla sistemazione dei cimiteri, passando per quella di piazza Dante.

 

Iniziative a tutto campo per l’assessorato comunale alle Opere Pubbliche. In una conferenza stampa questa sera a Palazzo Frizzoni l’assessore Alessio Saltarelli ha spiegato i contenuti dei nuovi provvedimenti di giunta.

Sul versante della manutenzione straordinaria di strade, parcheggi, piazze, marciapiedi, percorsi pedonali e asfaltature il Comune ha messo a disposizione oltre un milione di euro.Gli uffici comunali terranno monitorata la città e stabiliranno dove e quando intervenire.

Sempre in tema di manutenzioni, la Giunta prevede la sistemazione e l’impermeabilizzazione di alcune zone dei loculi interrati, la copertura delle scale d’accesso del cimitero monumentale, la realizzazione del secondo forno crematorio il cui cantiere verrà completato nel 2010…

L’assessorato ha dato il via libera a uno studio di fattibilità per la produzione di energia elettrica attraverso pannelli fotovoltaici. Gli uffici comunali hanno individuato 14 siti pubblici che, stando alle previsioni, dovrebbero produrre e mettere in rete la potenza di un megawatt.

L’intervento verrà realizzato in project financing, ovvero, un privato costruisce gli impianti su luoghi pubblici e in cambio gli è concesso di vendere energia per rientrare dell’investimento. La concessione avrà la durata di 20 anni e l’investimento stimato è di circa 6 milioni di euro. Riguarderà le installazioni del centro sportivo e della scuola al Villaggio degli Sposi, dieci parcheggi (tra cui Colognola, via Mentana, via Delle Cave, Campagnola, via Corridoni, piazzale Goisis, via Mafalda di Savoia e Loreto), e due aree per insediamenti produttivi: in via per Azzano e al Nuovo ospedale Parco Sud. L’amministrazione non esclude di aggiungere altri siti in futuro, per rendere la proposta più vantaggiosa per tutti. saltarelli.jpg 

Infine, verranno sistemate anche Piazza Dante e la relativa fontana del Tritone che si trova in condizioni paurose. Il Comune ha revocato la precedente convenzione, e con Cobe e Camera di commercio si è arrivati a un nuovo accordo. Con il nuovo documento toccherà alla Camcom restaurare la fontana con una spesa di 110mila euro, mentre l’amministrazione comunale si farà carico della sistemazione della piazza: metterà cubetti di porfido al posto dell’asfalto, un nuovo impianti idrico di filtraggio e ricircolo dell’acqua, aiuole, piante meglio posizionate e un sistema di videosorveglianza. “L’obiettivo – ha detto Saltarelli – è quello di restituire a questa piazza il valore e la bellezza che le spetta”. Purtroppo la piazza non verrà pronta prima dell’adunata degli Alpini, quindi l’apertura del cantiere sarà rimandata a tempi successivi. (da BergamoSera, 09-11-19)

«È un Piano realistico non un libro dei sogni». Via libera della Giunta al Pop: rientra la bretella Fiera-Celadina. Tagli nel 2010 ma sui tre anni ci sono 4 milioni di opere in più

«Questo è un Piano più realistico, non abbiamo voluto scrivere un libro dei sogni: è un Pop vero, quello che abbiamo scritto lo vogliamo realizzare»: parola di Alessio Saltarelli, arrivato alla quadra del Piano delle opere pubbliche 2010-2012, varato ieri dalla Giunta. Una versione decisamente meno small rispetto a quella entrata in Giunta, visto che il totale del programma triennale è passato dagli iniziali 166 milioni 350 mila euro agli attuali 195 e 750 mila. Come dire che, strada facendo, c’è stato il classico assalto alla diligenza del Pop.
E così sono rientrate (o entrate) opere come il collegamento tra l’asse interurbano, via Rovelli e Borgo Palazzo (per ora c’è 1 milione destinato evidentemente alla progettazione e frutto dei fondi della Camera di Commercio ex tangenziale est), il parcheggio a servizio della moschea di via Cenisio, i 2 milioni per la sistemazione delle piscine Italcementi (per il quale ne sono inseriti altri 5 da reperire tramite un project financing, il coinvolgimento cioè di privati anche per la gestione), la sistemazione degli spazi interrati della De Amicis alla Celadina, l’ampliamento della scuola dell’infanzia del quartiere e del nido di Loreto, un nuovo centro anziani nel centro. In generale risultano maggiormente incrementati gli interventi previsti nel 2012, ma a sorpresa ora il totale triennale 2010-2012 è superiore a quello del Pop 2009-2011 varato dal centrosinistra, per la precisione quasi 4 milioni in più, anche se frutto di possibili contributi privati.
Nel dettaglio, nel 2010 sono previsti 56 milioni 590 mila euro di opere, di cui 37 e 740 mila a carico del bilancio comunale, il resto frutto di contributi di privati o enti. Nell’ipotesi precedente il computo era di 75 milioni (di cui 40 comunali), e qui il taglio c’è stato, eccome.
Nel 2011 il totale generale sale a 77 milioni 930 mila euro, di cui 52 e mezzo del Comune 25 e mezzo da privati o enti: il Pop del centrosinistra ne prevedeva 52 milioni e 30 mila euro in totale, di cui solo 500 mila da privati ed enti. E qui l’inversione di tendenza è netta, anche se frutto soprattutto degli attesi contributi extracomunali. Infine il 2012 si scende a 61 milioni e 230 mila, di cui 55 e 730 mila a carico delle casse di Palafrizzoni.
Fatti questi due calcoli risulta abbastanza curioso l’atteggiamento più «realista del re» di Saltarelli e del suo collega al Bilancio Enrico Facoetti che hanno improntato buona parte del proprio intervento al ribasso, rilevando soprattutto come i Pop passati avessero cifre più consistenti «ma la media delle realizzazioni concrete si fosse poi nei fatti assestata sui 35 milioni l’anno». Il che, numeri alla mano è indiscutibile. «Questo Piano è reale e compatibile con le esigenze e i vincoli di bilancio: presentare Pop da 83 milioni l’anno vuol dire prendere in giro i cittadini» rileva Facoetti con un chiaro riferimento ai predecessori di centrosinistra. Ma alla fine curiosamente sia lui che Saltarelli sorvolano su un computo finale superiore sia alla prima versione entrata in Giunta che (soprattutto) a quella ereditato dai predecessori. Probabilmente un eccesso di prudenza che ha portato a concentrarsi soprattutto sul 2010, il traguardo più a portata di mano, consci che più si spostano le lancette in avanti e meno le opere sono certe. Anche in un orizzonte limitato come quello triennale.
Nell’attesa di vedere passare i progetti dalla carta al cemento, Saltarelli si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Insieme ai colleghi di Giunta quando mettono nero su bianco su un comunicato stampa la replica ai sindaci della Valle Seriana quell’attimo neri per lo spostamento della sistemazione del rondò delle Valli dal 2011 al 2012: «È frutto dell’accordo di programma sul Gleno». Poi in corsa solitaria quando circostanzia meglio alcuni concetti dello stesso comunicato: «Su quell’accordo di programma tutte le spese se le accolla il Comune: andiamo avanti, ma chi l’ha firmato (l’amministrazione Bruni – ndr) non ha fatto l’interesse dei cittadini». Fermo restando che, fosse per lui, quell’adeguamento – che altro non è che un sovrappasso dalla Valle Seriana – non s’avrebbe da fare: «Mi domando se sia utile realizzarlo, dal punto di vista funzionale ed estetico».
Fermo restando che a) una soluzione alternativa non c’è e b) «non è logico che queste opere siano solo a carico nostro, sono d’interesse sovracomunale: sediamoci tutti intorno ad un tavolo con il coordinamento della Provincia ed ognuno ci metta del suo». Una posizione non nuova, visto che la necessità di una compartecipazione era già stata sollevata dall’allora sindaco Cesare Veneziani e più recentemente da Roberto Bruni al momento di cassare la Tangenziale est: «Ma quel taglio è costato milioni al Comune» replica tranchant Facoetti. E comunque sul Gleno «discuteremo e magari litigheremo sulla fase attuativa e sulle modalità operative», assicura Saltarelli. Ma in Giunta non sembrano in molti a pensarla come lui.
A proposito di tagli, Saltarelli conferma quello al Carmine e boccia sostanzialmente il progetto: «Ma cosa vogliamo farci lì dentro: c’era del residenziale con dei ristoranti, voglio vedere come si potrebbe farli convivere». E allora si aspettano buone nuove dal Demanio su Sant’Agata per «considerare le due strutture insieme». Cosa che in realtà il vecchio progetto faceva già. Nell’attesa una buona notizia, dai risparmi su un appalto sono saltati fuori 290 mila euro che verranno impiegati per sistemare alcune abitazioni di via Rosa 18/e a Boccaleone («Hanno ancora le coperture in eternit»). Martedì, infine vertice a Palafrizzoni sul nuovo stadio: ci sarà Gino Zavanella, progettista dei nuovi impianti di Juventus e Roma e ora in campo con l’Atalanta.

L’Eco di Bergamo – 5/11/2009