Stucchi, il deputato sgobbone !!

Stucchi sorriso.jpgIl luogo comune vede il bergamasco sgobbone e gran lavoratore. Una considerazione che trova conferma anche in Parlamento, secondo la classifica de “L’Espresso” sui deputati e senatori che lavorano di più. Nella Top Ten di Montecitorio, in decima posizione, troviamo Giacomo Stucchi della Lega Nord con un indice di attività del 4.28 (un indice puramente quantitativo che prende in esame il numero e la tipologia e di atti prodotti dai parlamentari in modo da poterli confrontare tra di loro).

Stucchi : “Ma per raggiungere obiettivi concreti l’impegno personale molte volte non basta. Felice per il risultato, ringrazio i miei staff di Roma e Bergamo”

“Faccio semplicemente quello che devo fare senza pubblicizzarlo troppo. Se ho raggiunto questo risultato devo ringraziare anche il mio staff di Roma e Bergamo: ho una segreteria che lavora in maniera eccezionale e ho persone che mi suggeriscono gli interventi come i sindaci e presidenti di associazione che incontro costantemente sul territorio bergamasco”. Giacomo Stucchi spiega a cosa sta lavorando in questo momento. “Oltre ai temi orobici, ora ci sono due proposte per agevolare la condizione degli invalidi civili che diventeranno legge presto – spiega -. Cosa mi chiedono i sindaci? Per prima cosa mi raccontano i problemi reali e pratici con cui devono fare i conti ogni giorno e mi chiedono delle soluzioni pratiche”. In futuro la mole di lavoro aumenterà ancora (“La prossima settimana diventerà presidente di una nuova commissione, quella “anti-contraffazione”) ma ciò che conta per Stucchi sono i risultati: “E’ inutile produrre molte scartoffie, l’importante è raggiungere degli obiettivi concreti; a volte ci si arriva, altre no, perché il risultato finale non dipende solo dall’impegno personale”. (da BergamoNews,25-10-2010)

I deputati leghisti interrogano il ministro

Caso Valbrem

I deputati Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano, Consiglio Nunziante e Pierguido Vanalli (Lega Nord) hanno presentato un’interrogazione a risposta orale al ministro del Lavoro e al ministro dell’Economia e delle Finanze sulla chiusura annunciata dalla Ronal della Valbrem che mette a rischio 117 posti di lavoro (96 a Lenna e 21 a Presezzo).
Nel documento si ricorda che la cessazione dell’attività «colpirebbe duramente la comunità brembana, in particolare la zona dell’alta valle, già seriamente in difficoltà e gravemente impoverita del tessuto produttivo» e che alla Valbrem è in corso «cassa in deroga» fino al 26 novembre, dopo che a luglio era terminato il periodo di cassa integrazione straordinaria. La chiusura inoltre è stata paventata nonostante che l’azienda avesse sottoscritto con i sindacati «un processo di ristrutturazione che riguardava i 160 lavoratori allora in forza, grazie al quale si garantiva comunque il mantenimento dei siti produttivi di Presezzo e Lenna».
Ai ministri si chiede se «intendono invitare la multinazionale Ronal, proprietaria di Valbrem, a valutare soluzioni alternative alla chiusura attraverso l’istituzione di un tavolo di confronto, richiamandola al doveroso rispetto dell’accordo siglato nel 2009, cui far partecipare anche i rappresentanti istituzionali delle comunità coinvolte oltre che quelli dei lavoratori, mettendo a disposizione tutte le risorse necessarie per garantire comunque la continuità del reddito ai lavoratori interessati». (da Eco di Bergamo,22-10-2010)

La Lega: difendiamo il nostro tessile, no aiuti al Pakistan

stucchi comizio.jpgLa Lega è contraria ad estendere gli aiuti economici alle imprese tessili e d’abbigliamento del Pakistan che non si trovano nelle aree alluvionate. E’ quanto emerge da un’audizione che i deputati Giacomo Stucchi, Nunziante Consiglio, Gianluca Pini hanno chiesto al presidente della commissione Politiche dell’Unione Europea Mario Pescante.       “La Commissione europea ha concordato le decisioni nell’ambito delle politiche di aiuto umanitario verso il Pakistan, a seguito degli ultimi eventi alluvionali” si legge nel documento inviato a Pescante. “Ma occorre far presente che le imprese pakistane del settore tessile e abbigliamento non insistono su aree alluvionate, ma al contrario si tratta di un’industria in piena efficienza, che metterebbe in crisi l’occupazione e l’ottima reputazione che ancora corona il made in Italy nel mondo”.

Ritrovi,Feste, Appuntamenti.

Feste Lega Nord  di  Palosco,

tutte le sere fino a domenica 19 settembre,
presso l’area feste in via manago.

Ogni sera presenti esponenti Lega Nord,
e per la chiusura della Festa domenica 19 saranno presenti:

On. Giacomo STUCCHI
On. Paolo GRIMOLDI

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SERIAT.jpg

Fondi Università: la Lega chiede conto al ministro

università.jpgL’Università di Bergamo finisce in parlamento. Sono stati i parlamentari leghisti Giacomo Stucchi, Pierguido Vanalli, Nunziante Consiglio e Ettore Pirovano a presentare un’interrogazione al ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini per venire incontro alle richieste di fondi dell’ateneo bergamasco, avanzata a mezzo stampa dal rettore Stefano Paleari.
“Quest’anno gli iscritti sono 1600 (300 in più rispetto all’anno scorso) – si legge nel documento -; l’ateneo orobico punta ad offrire tutti gli strumenti per diventare protagonisti nel mondo del lavoro e nella società, grazie alla collaborazione di tutte le facoltà, per offrire agli studenti e alle famiglie bergamasche un’offerta formativa capace di sviluppare professionalità in grado di guardare con fiducia oltre la crisi; che all’aumento degli studenti è seguito un taglio dei trasferimenti dallo Stato, conseguenti alla riforma Gelmini, che sono stati quantificati dal rettore Paleari in 15 milioni di euro e che spetterebbero di diritto all’Ateneo bergamasco, come sono a disposizione di altre università del Paese con la stessa struttura ed eguale offerta formativa”.
Per questo i parlamentari della Lega interrogano il ministro per sapere se “ritenga urgente verificare i motivi che hanno generato un taglio dei trasferimenti verso l’Ateneo bergamasco, rispetto ad altre università del Paese, nonché erogare tempestivamente il contributo spettante allo stesso, al fine di evitare discriminazioni e consentire un adeguato percorso formativo ai giovani orobici”. (da Bergamosera, 12-04-2010)

Vertice sul collegamento con l’aeroporto

Linea 2 del tram e treno per Orio, Provincia al lavoro

lanzani-pirovano b.jpg«Diciamo che qualcosa si muove…». Ettore Pirovano, presidente della Provincia, si dice soddisfatto del faccia a faccia con il viceministro alle Infrastrutture (e collega di partito) Roberto Castelli. Sul tavolo i finanziamenti per le linee del tram, passate e future.

«Ci sono ancora delle questioni pregresse da chiudere, relative al finanziamento per la linea della Valle Seriana», spiega Pirovano: «Lo Stato non ha ancora erogato 19 milioni di euro di finanziamento previsti». Una situazione che ha costretto Teb ad attivare degli affidamenti col sistema bancario per fare fronte ai pagamenti previsti. Ieri all’incontro con Castelli c’era anche Nunziante Consiglio, nelle duplice vesti di presidente della società del tram delle Valli e deputato leghista, insieme al collega d’aula Giacomo Stucchi, all’assessore provinciale alle Grandi infrastrutture, Silvia Lanzani e all’amministratore delegato Teb Gianni Scarfone. «Ad ogni modo pare che la questione sia prossima a sbloccarsi», prosegue Pirovano, che non esclude «che il contributo dello Stato al Piano d’investimenti per la linea della Valle Seriana passi dall’attuale 57 alla soglia massima del 60 per cento prevista dalla legge 211/92, il che comporterebbe altri 5,5 milioni per Teb».

Ma alle porte c’è la questione della linea T2, ovvero quella direzione Valle Brembana. Il costo della prima tratta funzionale (fino a Petosino, nel limite dei 100 milioni previsti dalle procedure) è di 92 milioni, compreso il materiale rotabile: «Ma sono una cinquantina i progetti depositati al ministero a livello nazionale». Il che non vuol dire che tutti passino le forche caudine della verifica dei requisiti: «Da qualche anticipazione si capisce già che diversi verranno scartati in quanto lacunosi: ad ogni modo i tecnici della Teb e quelli del ministero si confronteranno nei prossimi giorni per verificare che la nostra domanda abbia tutti i requisiti del caso» spiega Pirovano. Con l’auspicio (magari cinico ma realistico…) che il numero di chi si perderà per strada sia nettamente maggiore di chi verrà ammesso alla graduatoria finale. Utile sia per attingere ai (decisamente pochi) fondi attualmente disponibili che agli eventuali rifinanziamenti del capitolo di spesa.

Poi c’è un’altra questione delicata, quella del collegamento ferroviario con l’aeroporto di Orio al Serio: la scorsa settimana il gruppo provinciale del Pdl ha presentato un ordine del giorno per chiedere un ruolo attivo (da cabina di regia, testualmente) di Via Tasso in questa operazione dai costi e dalle modalità tecniche ancora indefinite. Questo alla luce di due fatti: l’inserimento dell’opera nel Dpef (documento di programmazione economico-finanziaria) 2010 del Pirellone e l’Expo 2015 alle porte. Nel frattempo a Palafrizzoni circola l’ipotesi di una soluzione alternativa: una monorotaia che costerebbe la metà di quanto ipotizzato. Nota bene, il range delle previsioni di spesa oscilla tra i 90 e i 160 milioni, quindi anche il concetto della metà è quanto mai indefinito. «Il 27 febbraio ci sarà il secondo incontro tecnico sul tema – annuncia Pirovano – dopo quello dello scorso autunno: Provincia, Comune, imprenditori, Sacbo (società che gestisce Orio – ndr), istituti di credito e mondo economico finanziario». L’obiettivo è arrivare «alla costituzione di una società sul modello di Brebemi, per poter arrivare all’elaborazione di un project financing». Soluzione tanto di moda concettualmente, ma dai risultati finora in chiaroscuro.

L’Istituto di cerealicoltura resti a Bergamo

Salvare l’Istituto Sperimentale per la cerearicoltura di Bergamo dal previsto trasferimento in provincia di Lodi. E’ questo lo scopo di un’interrogazione parlamentare presentata dai parlamentari della Lega Nord Stucchi, Consiglio, Vanalli e Pirovano al ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia.

“L’attività delll’Istituto – si legge nel documento – è stata principalmente indirizzata allo studio di problematiche agronomiche del mais, scelte varietali, miglioramento genetico, fisiologia della produzione, genetica di base, biologia molecolare e manipolazione degli acidi nucleici con le nuove tecnologie dell’ingegneria genetica. La Sezione di maiscoltura di Bergamo è stata costituita nel 1920, grazie al contributo di diversi enti e istituzioni locali e dal 1968 è parte dell’Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura. Fin dall’inizio la stazione ha contribuito allo sviluppo della maiscoltura italiana con la creazione di varietà adatte alle condizioni pedoclimatiche nazionali e, nell’immediato dopoguerra, con l’introduzione e l’adattamento dei mais ibridi”.

“Attualmente – prosegue – il centro svolge attività di ricerca prevalentemente indirizzata al miglioramento genetico del mais e particolarmente curato è il settore scientifico, che riguarda l’approccio genetico alla produttività. L’Istituto potrebbe essere sposato dalla Provincia di Bergamo alla Provincia di Lodi, il che rappresenterebbe una grave perdita per l’agricoltura bergamasca, considerando inoltre l’incognita lavorativa per le 35 persone a cui il centro dà lavoro”.

Per questo la Lega chiede al ministro di “verificare la possibilità di confermare al permanenza del Centro nella Provincia di Bergamo, nell’ottica di un rilancio dell’attività di ricerca avanzata nel settore dell’innovazione genetica dei vegetali.(da Bergamosera,03-02-2010)

Intervista a Giacomo Stucchi

Stucchi 2.jpgStucchi, pensa che possa essere davvero l’anno del cosiddetto Federalismo?
Dal punto di vista istituzionale spero che il 2010 possa essere l’anno che porta all’inizio dell’attuazione del percorso di riforma per correggere storture costituzionali non più al passo con i tempi, che sono di ostacolo per un paese moderno che ha bisogno di una soluzione rapida nelle decisioni. Oggi siamo più vicini al Senato della autonomie che alla Camera delle autonomie. L’obiettivo è prevedere un sistema d’elezioni diverso con le rappresentanze delle regioni, delle province e dei comuni. Una riduzione del numero dei parlamentari, un’ulteriore assegnazione di competenze esclusive alle regioni, la partecipazione delle Regioni all’elezione del giudice della corte costituzionale, demanio trasferito agli enti locali, e poi insisteremo molto sulle tematiche economiche e sulla questione dei soldi derivati dalle tasse, che devono rimanere sostanzialmente vicini al luogo in cui vengono prodotti.
E’ davvero cambiato il clima in parlamento dopo l’aggressione a Berlusconi?
A parte Di Pietro che prosegue con questa politica scellerata che ha finito per infastidire anche quelli che non vogliono demonizzare gli avversari, ma li vedono come interlocutori con cui discutere, sì. Di Pietro è un po’ una cellula impazzita all’interno del sistema politico nazionale. Le aperture di D’Alema e Bersani, al contrario, ci fanno ben sperare. La Lega ha richiamato il centrodestra alla necessità di avere un dialogo con l’opposizione. Significa cercare delle soluzioni comuni, non accettare un compromesso al ribasso.
Travaglio sostiene che l’avvicinamento fra le due grandi coalizioni crei un clima simile a quello degli anni Settanta…
Non è così. In parlamento ci sono persone responsabili che capiscono che se si vogliono fare riforme condivise bisogna parlarsi. Parlare non significa necessariamente “inciuciare”, o accettare compromessi al ribasso. Parlare significa confrontarsi in un clima civile, pacato e sereno. Parlare è necessario anche se poi alla fine le decisioni le deve prendere chi ha la maggioranza e i numeri. Questa è la democrazia.
La posizione della Lega in questo momento è di grande cautela. Vi ha fatto bene la responsabilità di governo?
Noi siamo molto pragmatici. La Lega degli ultimi 8 anni, dalla prima esperienza di governo del ‘94, è molto cresciuta. L’innesto di nuovi amministratori che hanno fatto esperienza sul territorio e con le problematiche quotidiane che ti portano a capire l’urgenza di trovare soluzioni per le problematiche stesse, ci ha fatto capire che è necessario portare un po’ di buonsenso e capacità operativa nella politica.
E’ la concretezza che vi sta facendo guadagnare voti?
E’ l’attaccamento al territorio. E’ il fatto che lavoriamo e incontriamo gente di continuo e con la gente parliamo, anche con chi non la pensa come noi. E’ un modo di fare politica molto padano, molto concreto, molto bergamasco. Vicino alla gente. Il nostro modo di intendere la politica è come quello della famiglia: quando uno ha un problema si cerca di risolverlo senza rimandare o demandare qualcun altro. Noi parlamentari siamo stati chiamati a ricoprire un certo incarico e quindi siamo deputati a risolvere i problemi. Anche se questo comporta spendere 6 ore per scendere a Roma con gli aeroporti bloccati dalla neve, per poi votare e fare altre 7 ore per tornare a casa in treno.
Parliamo di Regionali ora. Formigoni?
Formigoni verrà rieletto senza problema, anche con il nostro appoggio. Noi giocheremo una partita importante in Veneto e Piemonte con due nostri candidati. Questo ci rafforzerà anche dal punto di vista mediatico, allargando il bacino dei consensi. Pertanto mi aspetto per la Lega perlomeno lo stesso dato o qualcosa in più rispetto alle ultime elezioni. A livello nazionale credo andremo ben oltre il 10 per cento. Alcuni dati ci danno attorno al 35 per cento in Veneto con la candidatura di Zaia e al 20 per cento in Piemonte, attorno al 15 in Emilia. Vorrebbe dire + 6 per cento in Veneto, + 6 in Piemonte, + 5 in Emilia. In Lombardia siamo intorno al 25 per cento: il che significa + 8 per cento anche da noi.
In quale bacino andrete a pescare questi voti?
Credo nei delusi di An. Quelli che non riconoscono più Fini che fa una politica piuttosto centrista e rinnega cose dette per tanti anni. Non c’è più un riferimento ideologico per quelle persone che hanno creduto alle sue battaglie. E non tutti sono disponibili a rivedere certi convincimenti.
A proposito di battaglie. Cittadinanza agli immigrati?
Già oggi è possibile chiederla dopo 10 anni. Durante la discussione sul testo Bertolini, ho sentito con le mie orecchie perché ero in aula Italo Bocchino, il “finiano” più alto in grado nel gruppo parlamentare del Pdl, dire che il testo andava bene. Evidentemente nelle scorse settimane c’è stata una conta dentro il Pdl: si sono resi conto che i “finiani” sono meno di venti, e la cosa ha fatto cambiare orientamento a Fini circa una possibile collocazione futura, almeno nell’immediato.
Accantonerà il progetto di una propria formazione?
Se vorrà fare, come dice spesso, il Sarkozy della situazione, dando vita a un’alleanza con Casini, Rutelli e Montezemolo, rischia parecchio. I sondaggi lo danno intorno all’8-10 per cento. Se calcoliamo che solo Casini ha il 6 per cento, porta a casa davvero poco…
Tornando alle Regionali. Formigoni presidente, la Lega cosa chiede?
E’ già tutto deciso. Oltre alla presidenza del consiglio e la vicepresidenza, noi dovremmo avere 6 assessori. Il problema non è il numero quanto individuare gli uomini giusti per determinati ruoli.
Avremo un assessore bergamasco della Lega?
Lo spero.
Le faccio un nome: Daniele Belotti?
Sarebbe un ottimo assessore.
A cosa?
Allo sport, al turismo, attività che lo vedono partecipe da sempre.
Lo avremo?
Potrebbe essere Daniele Belotti, potrebbe essere Giosuè Frosio o anche qualcun altro. Non è che debba essere necessariamente un consigliere regionale uscente. Entrambi sono persone capaci e meritevoli, e nel proprio ambito di conoscenze e nel campo in cui sono chiamati ad operare sono in grado di svolgerlo al meglio.
La vostra linea politica comprenderà anche uno degli alleati attuali in Regione, come l’Udc?
Non credo. A meno che l’Udc accetti di fare un’alleanza con il Pdl e la Lega su tutte le regioni. Galan in Veneto non si candida. Quindi per l’Udc si pone il problema di prendere voti anche lì per entrare in Regione. In Lombardia non ci serve, in Piemonte può essere determinante ma per far vincere la Bresso che è di sinistra. Devono mettersi d’accordo se vogliono sostenere i candidati di sinistra con i loro voti di centro, o se magari sostenere candidati che fan più riferimento al territorio e di sinistra non sono sicuramente.
Siete riusciti a portare a casa una pioggia di soldi per i Comuni bergamaschi…
Abbiamo lavorato bene. Con i colleghi parlamentari della Lega . Durante gli ultimi due anni erano arrivati in Bergamasca solo 60mila euro, come quota nostra d’opposizione, per due interventi. Questi 4-5 milioni di euro sono il frutto di un anno di lavoro da parte dei parlamentari della Lega. Siamo tornati al periodo 2001-2006 quando siamo riusciti a dare manforte a tanti sindaci.
Qualcuno ha fatto notare che sono soldi che vanno in prevalenza ai Comuni della Lega…
Si tratta pur sempre di comuni bergamaschi. Tanti di questi, quando la scelta è stata fatta, ovvero nel 2008, non erano comuni guidati dalla Lega, oppure oggi non lo sono più. Non è che abbiamo cambiato gli obiettivi di bilancio perché, per dire, abbiamo perso ad Ambivere. Verdello adesso è a guida Lega, allora era centrosinistra: è il mio Comune ma se il sindaco di un comune bergamasco mi presenta un’esigenza cerco di fare il massimo per dargli una mano, indipendentemente dal colore. Le faccio altri esempi: il Comune di Bergamo che ha ricevuto 400mila euro, nel 2008 quando è stata presentata la proposta era guidato da un sindaco che si chiamava Roberto Bruni. Il Comune di Treviglio, per farle un altro esempio, non è guidato dalla Lega, però ha ricevuto lo stesso stanziamenti.
(da BergamoSera, 12-1-10)

Pioggia di contributi sui Comuni bergamaschi

stucchi-00.jpgHanno lavorato sodo i deputati della Lega Giacomo Stucchi, Nunziante Consiglio, Ettore Pirovano e Pierguido Vanalli. Ma alla fine hanno portato a casa dalla Commissione Bilancio della Camera un bel po’ di quattrini per il territorio bergamasco.

Un bel “regalo di Natale” che consentirà la realizzazione di diverse opere pubbliche. Ecco quanto spetterà ai Comuni della Bergamasca secondo la quota dei contributi di cui all’art. 13, com. 3-quater, del decreto-legge n.112 del 2008, convertito, con modificazioni dalla legge n. 133 del 2008.

Comune di Alzano Lombardo – Realizzazione centro anziani € 133.000 + 66.000 + 66.000
Comune di Ambivere – Riqualificazione frazione Cerchieria € 133.000
Comune di Bergamo – Innovazione tecnologica della struttura comunale per attività imprenditoriali € 250.000
Comune di Bergamo -Interventi di recupero ambientale e bonifica letto torrente Morla € 150.000 + € 40.000 + € 40.000
Comune di Cene – Adeguamento ampliamento Casa della Serenità € 40.000
Comune di Gazzaniga -Realizzazione muri sostegno strada San Rocco € 22.166 + € 22.166
Comune di Gorno – Riqualificazione contrada Villassio € 22.166 + € 22.166
Comune di Grumello del Monte – Riqualificazione strada via Roma € 133.000 + € 66.500 + € 66.500
Comune di Parre – Risanamento P.zza Fontana € 20.000
Comune di Torre Boldone – Parcheggio Teb via Carducci € 23.000
Comune di Trescore Balneario – Realizzazione nuova stazione ecologica € 50.000
Comune di Treviglio – Nuova pista ciclabile € 90.000 + € 40.000 + € 50.000
Comune di Verdello – Recupero parco arboreo e struttura di Villa Gambarini- Cagnola Giavazzi € 100.000
Comune di Villongo – Realizzazione strada di collegamento € 22.166 + € 22.166
Comune di Zogno – Manutenzione e rifacimento facciate scuola elementare € 133.000 + € 133.000 + € 133.000

I deputati leghisti “ambasciatori” di prelibatezze orobiche

leghisti vari.jpgFar vedere a Roma quanto di buono si produce a Bergamo. E’ la ragione che ha spinto i deputati bergamaschi della Lega Nord Giacomo Stucchi, Nunziante Consiglio, Pierguido Vanalli e Ettore Pirovano a consegnare ai funzionari della Commissione attività produttive della Camera e ai dirigenti dei vari ministeri delle confezioni regalo natalizie, contenenti formaggi tipici della Valle Brembana (Branzi, Monte e Strakitunt), prodotti dalla “Latteria sociale” di Branzi.

“Ambasciatori delle bontà bergamasche”, potremmo chiamarli. Il presidente della Provincia di Bergamo, durante la consegna delle confezioni ha ricordato come il formaggio Branzi è originario della Alta Val Brembana e prende il nome del comune di Branzi situato alla confluenza delle tre Valli Alte del fiume Brembo. I deputati del Carroccio hanno spiegato che questa valle bergamasca, meta di turismo estivo ed invernale, ha in comune con le altre zone alpine una secolare tradizione zootecnica che si mantiene vitale ancora oggi, nonostante la tendenza al progressivo abbandono dell’attività agricola in queste aree montane.

Giacomo Stucchi, Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati, ha ribadito l’importanza di voler continuare su questa strada anche in futuro, promuovendo la conoscenza di tutti gli ottimi formaggi bergamaschi. Inutile dire che il costo per i pacchi regalo è stato sostenuto dai diretti interessati e non è stato speso nemmeno un euro di denaro dei cittadini. (BergamoSera, 18-12-09)

ABB: i deputati della Lega chiedono l’intervento dei ministri

SACE b.jpgIl piano di ristrutturazione della ABB di Dalmine che prevede 248 esuberi preoccupa la Lega Nord che per voce dei suoi parlamentari Giacomo Stucchi, Nunziante Consiglio, Ettore Pirovano e Pierguido Vanalli ha presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri del Lavoro, dello Sviluppo economico e dell’Economia.

“Le società del gruppo ABB – si legge nel documento – sono leader nel settore delle tecnologie per l’energia e l’automazione, che consentono ai clienti delle utilities e delle industrie di migliorare le loro prestazioni riducendo al contempo l’impatto ambientale, impiegano più di 120.000 dipendenti in oltre 100 Paesi, mentre in Italia il Gruppo ABB è presente con 5.496 dipendenti in totale dislocati in unità produttive ubicate nel nord e nel centro”.

Nei giorni scorsi l’azienda ha illustrato ai sindacati un piano di riorganizzazione per lo stabilimento bergamasco di Dalmine, che prevede 248 esuberi di personale. “La suddetta riorganizzazione consisterebbe nello spostamento della produzione dallo stabilimento bergamasco di Dalmine a vantaggio di quello della Repubblica Ceca. La delocalizzazione annunciata dal gruppo ABB colpisce una realtà industriale della bergamasca, quella di Dalmine, già profondamente segnata dalla grave crisi economica-occupazionale”, sottolineano i deputati della Lega.

Per questo chiedono ai ministri “se non ritengano necessario convocare l’azienda e i rappresentanti dei lavoratori, al fine di individuare ogni utile soluzione che possa permettere ai dipendenti interessati di ottenere garanzie circa il loro futuro occupazionale. Se non ritengano opportuno intervenire con urgenza, qualora venisse attuato il piano illustrato, al fine di accelerare l’iter per la concessione degli ammortizzatori sociali straordinari per i lavoratori coinvolti. E infine quali iniziative intendano promuovere, per fare fronte alla crisi industriale e produttiva che da diversi anni investendo pesantemente il comparto manifatturiero lombardo coinvolgendo migliaia di lavoratori della Provincia di Bergamo”. (BergamoSera, 8-12-09)

Aeroporto: Stucchi porta la “questione decolli” in Parlamento

aeroporto.jpgSulla questione aeroporto e sul possibile spostamento delle rotte di decollo degli aeromobili per venire incontro alle esigenze dei cittadini, il parlamentare bergamasco della Lega Nord Giacomo Stucchi ha presentato oggi in parlamento un’interrogazione a risposta scritta al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli.

“Gli abitanti dei comuni limitrofi all’aeroporto di Orio al Serio in Provincia di Bergamo sono da tempo alle prese con problemi di inquinamento acustico e ambientale, che non sono stati risolti dalle nuove rotte che saranno sperimentate fino a marzo 2010 si legge nel documento -, tali nuove rotte comportano dei benefici ad una parte della popolazione interessata, ma hanno peggiorato la situazione acustica dei residenti nelle zone a sud ovest della città di Bergamo e dei comuni vicini”.

“Gran parte dei velivoli – prosegue Stucchi – attualmente decollano dalla “testata bravo”, posta 500 metri più avanti rispetto all’estremità est della pista. L’Assessore all’Ambiente del Comune di Bergamo, Massimo Bandera, ha proposto alla Commissione tecnico aeroportuale di far partire tutti i velivoli dalla cosiddetta “testata alfa”, quella più ad est dei 3 chilometri e 24 metri di pista, in modo che gli aerei possano sorvolare i centri abitati ad un’altezza più ragguardevole, così da provare a limitare il rumore”.

Sembrerebbe l’uovo di Colombo, se non fosse che il lato est della pista viene utilizzato raramente, solo in condizioni di vento sfavorevoli sul lato normale. L’Ente nazionale di assistenza al volo (Enav) sta valutando tecnicamente lo spostamento in blocco sulla “testata alfa”. Stando alle notizie trapelate finora il trasferimento potrebbe avvenire già per fine anno.

D’altronde Bergamo non può rinunciare al suo aeroporto. Il responsabile della Sacbo, Emilio Bellingardi, ha reso noto che lo scalo di Orio al Serio si avvia a confermare per il 2009 il suo quarto posto nazionale per traffico passeggeri (dopo Fiumicino, Malpensa e Linate e davanti a Venezia) e terzo per le merci. E lo sviluppo dell’aeroporto di Orio contribuisce ad apportare benefici economico-occupazionali rispetto alla grave crisi che colpisce la bergamasca.

Pertanto Stucchi chiede al ministro di “verificare la possibilità di dar seguito in tempi brevi alla proposta formulata dal Comune di Bergamo, al fine continuare la sperimentazione delle rotte già in atto, in un’ottica di sviluppo del territorio orobico”. (da BgSera)

Notizie dalla provincia

AZZANO SAN PAOLO — “Nulla da nascondere. Quello che ci spaventa è che ci sia qualcuno, nell’ombra, pronto a commettere certi atti intimidatori. Ma non escludo che oltre a quella ora in mano agli inquirenti ci siano altre registrazioni di sedute di Giunta”. Simona Pergreffi, sindaco leghista di Azzano San Paolo, non ha voglia di spendere troppe parole sul fantomatico caso di spionaggio da lei stessa denunciato.

La traccia audio di una riunione dell’esecutivo azzanese è misteriosamente finita nelle mani di un privato cittadino, con qualche gola profonda lestissima a seminare in paese voci incontrollate. Ed è proprio per porre fine a ipotesi peregrine e chiacchiere da comari che il primo cittadino si concede a telecamere e taccuini: “Qualcuno insinua che siamo sotto controllo per chissà quali irregolarità, ma i Carabinieri li abbiamo chiamati noi – premette -. All’inizio di novembre un cittadino mi ha detto di avere a disposizione una registrazione non autorizzata. Ho avvisato le autorità, che hanno sequestrato il materiale e stanno eseguendo le indagini”.

Massimo riserbo su nomi e circostanze del fattaccio, anche se dietro all’inestricabile spy story del ricco paese suburbano potrebbero celarsi interessi contrari alle scelte urbanistiche dell’attuale amministrazione, insediatasi nella primavera scorsa. Ad Azzano, infatti, oltre al Piano di Governo del Territorio già agli atti c’è in ballo il cosiddetto Polo del Lusso, giunto all’iter finale con regolare Accordo di Programma depositato in Regione ma attualmente bloccato da alcuni ricorsi al Tar. Pergreffi non conferma né smentisce: “Non posso rivelare il contenuto della registrazione né la data della Giunta in oggetto. Comunque all’ordine del giorno non c’erano argomenti di rilievo per la pianificazione territoriale. Ogni seduta è verbalizzata, e se non ne vengono divulgate registrazioni è perché spesso si trattano dati sensibili per la privacy, quali ad esempio nomi di azzanesi destinatari di interventi di assistenza sociale”.

Ma che la faccenda sia tutt’altro che una bega di condominio lo dimostra l’interesse suscitato nei pezzi grossi del Carroccio. Parola del deputato Giacomo Stucchi, che prefigura una violazione del segreto d’ufficio: “Domani presenterò un’interpellanza ai ministri Alfano e Maroni per un supplemento d’indagine, e per verificare se ci siano gli estremi per contestare l’articolo 326 del codice penale. L’accaduto ha il sapore di un avvertimento, di una bieca minaccia: Azzano è al centro di scelte strategiche, ereditate dalla maggioranza precedente ma condivise pienamente dalla Lega”. E Claudia Terzi, sindaco di Dalmine nonché segretario di circoscrizione del movimento padano, invita a sgombrare il campo da dubbi: “Si tratta di un atto deplorevole, un attentato contro la democrazia e la libertà”.

Oltre alla solidarietà del suo partito, il sindaco incassa quella delle minoranze. L’ex sindaco Leonio Callioni (“Noi per Azzano”, ora assessore ai Servizi sociali a Bergamo) non c’è, e allora ad esprimerla è Andrea Ferrari, capogruppo di “Insieme per Azzano futura”: “L’unico luogo deputato al confronto nell’interesse del paese è il consiglio comunale. Speriamo che la vicenda venga chiarita”.

(BergamoSera, 17-11-09)

 

E L’AGGIORNAMENTO :

……. Quella che sembrava una vicenda di spionaggio, vista anche l’importanza dei progetti immobiliari che investiranno Azzano nel prossimo futuro (Polo del lusso su tutti), pare quindi sgonfiarsi e ridursi a una piccola bega basata su antipatie e rivalse. Che però ora potrebbe anche avere ripercussioni politiche, oltre che penali. Le conseguenze potrebbero infatti andare ben oltre le intenzioni del fantomatico “registratore”, la cui identità oltretutto sarebbe stata scoperta dallo stesso sindaco. Simona Pergreffi potrebbe aver indetto la conferenza stampa anche per far uscire allo scoperto l’infido ascoltatore, per fargli capire di averla fatta grossa.

 

 

SPIRANO – Sono state 600 le firme che i «Giovani padani» di Spirano hanno raccolto domenica in piazza a favore del crocifisso negli edifici pubblici e nella aule scolastiche.

I ragazzi, insieme al sindaco Giovanni Malanchini, hanno trascorso l’intera mattinata in piazza Libertà per raccogliere consensi su quella che loro definiscono una «sentenza assassina nei confronti della cultura e dei valori della nostra società». «Sono stati molti gli spiranesi che hanno voluto aggiungere il proprio nome alla lista di chi dice “no, il crocifisso non si tocca” – ha spiegato Luca Sonzogni, assessore al Commercio –. Si è rivelata dunque una mattinata molto positiva, un’ulteriore conferma di come la nostra gente tenga molto alle proprie radici e identità culturale».

Nel pomeriggio i «Giovani padani» si sono spostati in via Merisi, dove hanno distribuito un quintale di caldarroste: il ricavato andrà all’ Associazione Umanitaria Padana   http://www.umanitariapadanaonlus.net/ .

 

Intervista all’On. Giacomo Stucchi

Tra i tanti bergamaschi, amanti della nostra storia cittadina, presenti all’inaugurazione ed all’apertura al pubblico della Cannoniera di San Giovanni, non potevano mancare i rappresentanti della Lega Nord.  Hanno seguito con interesse la manifestazione ed osservato l’esito dei lavori che hanno restituito alla città un pezzo importante della sua cultura.  Si sono tutti riproposti di interessarsi affinche’ tale patrimonio sia valorizzato ed anche che questa inaugurazione non resti un fatto isolato. Abbiamo raccolto, a rappresentanza di tutti, un breve commento dell’Onorevole Giacomo Stucchi : CLICCA SU http://web-tvleganordbg.myblog.it/archive/2009/11/14/on-giacomo-stucchi.html .

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Tra le iniziative a sostegno delle categorie

E’ del bergamasco Giacomo Stucchi, deputato della Lega Nord, l’iniziativa di dare vita ad un Club dei parlamentari amici della Birra. Un’associazione che a prima vista potrebbe far pensare ad un circolo di beoni, ma che in realtà mira a sostenere le ragioni di chi produce la bevanda bionda. La crisi si è fatta sentire anche in questo settore. Le vendite sono scese del 40 per cento. AssoBirra, l’associazione di categoria che riunisce le società produttrici, si è rivolta a Stucchi per chiedergli di farsi promotore dell’iniziativa che al momento vede coinvolti 32 fra deputati (c’è anche Gabriele Cimadoro dell’Italia dei Valori) e senatori.  
Il Club dei parlamentari amici della birra, infatti, viene costituito con l’idea di creare un luogo di incontro e riflessione, aperto a tutti gli eletti nel Parlamento italiano interessati ai principali ambiti che riguardano l’industria della birra in Italia, da quelli più squisitamente legati alla cultura della birra fino alle problematiche alcol correlate.
L’obiettivo principale è quello di far conoscere e riscoprire la birra come bevanda alimento, naturale e moderatamente alcolica, ricca di storia, tradizione, fascino, versatile nelle sue infinite possibilità di abbinamento a seconda dei diversi stili, compatibile con la dieta mediterranea e il concetto di sana e corretta alimentazione.
L’industria della birra ha dimostrato da sempre e ancora più in questi ultimi anni una crescente consapevolezza del ruolo che il mondo della produzione delle bevande alcoliche può avere nell’opera di prevenzione dai rischi alcol correlati e di promozione di un consumo moderato e responsabile di alcol, tanto più credibile quanto appunto proveniente da chi di mestiere lo produce e lo commercializza. 
E’ proprio questa convinzione si esplica in una sentita responsabilità sociale d’impresa, che si declina in codici etici delle aziende, in una comune alcohol policy promossa dall’associazione di categoria, in una tensione verso sempre più rigorosi e specifici processi di autoregolamentazione nella comunicazione commerciale, nell’attenzione costante verso temi come la salute pubblica, l’ambiente, il benessere dei nostri collaboratori e lo sviluppo economico dell’intera comunità nazionale.
Partendo da queste premesse nasce la volontà di rilanciare un forte canale di dialogo con le istituzioni ed in particolare con quelle parlamentari, consci di rappresentare un settore industriale con un fatturato annuo di circa 2,5 miliardi di euro e che con il suo indotto sviluppa nel complesso un’occupazione di circa 135.000 persone, una grande e diversificata comunità di individui e aziende che dalle grandi multinazionali arriva fino ai produttori artigianali dei micro birrifici, molto ben ramificata su tutto il territorio nazionale.
Il Club dei parlamentari amici della birra punta ad organizzare visite guidate alle aziende birrarie, seminari, incontri, degustazioni di prodotto ed ad inviare periodicamente ai suoi membri informazioni sul mondo della birra, con un’agenda sui principali appuntamenti istituzionali e non che la riguardano.
Il progetto nasce sotto l’egida di AssoBirra (
www.assobirra.it), l’associazione di categoria che raggruppa anche le aziende maltarie e riunisce tutte le aziende industriali che producono e commercializzano birra insieme ad una rappresentanza in crescita di produttori artigianali, che complessivamente coprono più del 98% della produzione di birra nazionale e rappresentano oltre il 75% della birra consumata in Italia, con l’obiettivo di tutelare gli interessi del settore e del prodotto, nella consapevolezza delle criticità connesse ad un consumo non responsabile della birra in quanto bevanda alcolica.
AssoBirra è membro delle principali associazioni europee che raggruppano i produttori di birra e malto e grazie alla sua presenza in questi network si impegna a collegare il Club dei parlamentari amici della birra al Bier Club del Parlamento europeo, promosso da The Brewers of Europe, l’associazione dei produttori di birra europei. (da (BergamoNews, 6-11-09)

Il Treno Blu rischia di sparire: Stucchi interroga il ministro

ROMA — La politica di razionalizzazione dei costi di Trenitalia non colpisce solo il Pendolino Bergamo-Roma ma rischia di appiedare anche il Treno Blu, il trenino turistico con locomotive a vapore lanciato dall’omonima associazione che potrebbe essere costretto allo stop dopo 16 anni di onorato servizio. trenoblu.jpg

Da 16 anni l’Associazione di volontariato “Ferrovia del Basso Sebino” che lo gestisce, l’unica in Italia a gestire regolari servizi ferroviari turistici su linee dismesse con la collaborazione di varie imprese ferroviarie, ha consentito a centinaia di migliaia di persone di scoprire grazie a questi treni storici le grandi ricchezze ambientali, paesaggistiche ed enogastronomiche di un ampio territorio tra Val Calepio e Lago d’Iseo, tra Franciacorta e, recentemente, Val Camonica.

Ora però Trenitalia, che è proprietaria dei convogli chiede un canone d’affitto troppo alto, che l’Associazione che vive di contributi di enti locali, non può assolutamente permettersi. Il rischio, dunque, è la fine dell’epopea ferroviaria.

Per questo i parlamentari della Lega Giacomo Stucchi e Davide Caparini hanno presentato quest’oggi un interrogazione parlamentare al Premier Berlusconi, al ministro dei Trasporti e al ministro dell’Economia Tremonti.

“In un momento così particolare di grave congiuntura economico-occupazionale – sottolineano i due leghisti – sono stati molto significativi i benefici del servizio del Treno Blu per tutta l’economia della zona visto che, da uno studio di alcuni anni fa, era risultato un ritorno sul territorio più che doppio, rispetto a quanto speso per la gestione”.

“Dal prossimo anno – prosegue il documento – la società Trenitalia SpA, proprietaria dei treni storici utilizzati per il servizio, chiederà un aumento del costo contrattuale, nell’ambito di una politica nazionale di revisione e trasparenza, che comunque l’Associazione non potrà mai coprire. L’Associazione sopporta tutti gli oneri finanziari e gestionali del Treno Blu riuscendo, con i contributi di alcuni Enti Locali, comunque a garantire sempre un sostanziale pareggio di gestione dell’intera iniziativa”.

Pertanto Stucchi e Caparini chiedono ai ministri se “considerando anche le difficoltà derivanti dalla crisi economica in corso, non si ritenga opportuno invitare la società Trenitalia S.p.A. a soprassedere per tutto il 2010 all’applicazione dell’annunciato aumento contrattuale, al fine di consentire all’Associazione di poter continuare ad operare il servizio del Treno Blu”. E se in alternativa, “non ritengano opportuno erogare un contributo straordinario da destinare, tramite gli Enti locali interessati, all’Associazione Ferrovia del Basso Sebino garantendo quindi il servizio svolto dal Treno Blu che, in modo originale e concreto, contribuisce a creare ricchezza nella parte del territorio lombardo che comprende le province di Bergamo e Brescia”. (BergamoSera, 3/11/09)

Nuovo Ospedale di Bergamo

La vicenda Inail : Il leghista Stucchi chiede l’intervento del ministro

ROMA — Fuoco di fila dei politici bergamaschi sulla vicenda Inail, considerata una palese ingiustizia verso la famiglia del povero operaio morto nel giugno scorso sul cantiere del Nuovo Ospedale di Bergamo. Dopo l’interrogazione parlamentare presentata da Antonio Misiani del Partito Democratico, sul tavolo del ministro del Lavoro Sacconi stavolta arriva una nuova interrogazione firmata dai parlamentari bergamaschi della Lega Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano, Nunziante Consiglio e Pierguido Vanalli.Stucchi 2.jpg

“Un operaio di 56 anni, Mario Soggiu, originario di Alghero – si legge nel documento presentato dai leghisti è deceduto il 15 luglio scorso al cantiere del Nuovo Ospedale di Bergamo, a causa di una caduta da un vano scale, picchiando la testa sul pavimento. Inutili sono stati i soccorsi e i tentativi di rianimare l’operaio da parte dei medici del 118. L’uomo era entrato in cantiere per la prima volta proprio il giorno della tragedia, seguendo il percorso di accoglienza e frequentando un corso di formazione di circa due ore”.

“Gli inquirenti – proseguono i parlamentari della Lega – hanno aperto un’inchiesta per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente, che secondo una prima ricostruzione dei fatti, tra le cause non era da escludere la scarsissima illuminazione all’interno dell’edificio. L’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (Inail) ha informato la vedova di Mario Soggiu che non le spetta alcuna indennità in quanto l’infortunio non risulta avvenuto per rischio lavorativo, bensì per il verificarsi di rischio generico incombente su tutti i cittadini e comune ad altre situazioni del vivere quotidiano”.

Quindi la chiamata in causa di Sacconi: “Chiediamo al Ministro se non intenda verificare i fatti esposti in premessa, accertando eventuali responsabilità, al fine di provvedere a far luce sulla vicenda che vede l’ennesimo incidente sul lavoro nella Provincia di Bergamo e, in questo caso, anche l’inconcepibile mancata erogazione dell’indennizzo ai familiari per l’avvenuta tragedia”.

(da BergamoSera, 7-10-09)