Esperti al lavoro sul Morla per far tornare l’acqua pulita

images.jpgSotto la lente il tratto urbano. Bandera: «Ancora molto inquinamento, ma il recupero è possibile»

In alcuni tratti, tra scarichi e mucchi di rifiuti, più che un torrente pare una discarica a cielo aperto, e gli episodi di degrado non mancano: dalla moria di pesci per inquinamento ai problemi di spaccio lungo gli argini di via Jacopo da Balsamo. Eppure, il Morla sa regalare anche qualche bello scorcio di natura in piena città: basti pensare all’apprezzatissima «Greenway» di via Baioni.
Ora, gli otto chilometri cittadini del torrente finiscono sotto la lente di Palafrizzoni, che punta ad avviare un progetto di riqualificazione del corso d’acqua e delle sue sponde. Il primo passo sarà uno studio su qualità delle acque, situazione degli argini, flora e fauna. «Abbiamo ottenuto un contributo di 40 mila euro dal ministero dell’Ambiente – spiega l’Assessore all’Ambiente, Massimo Bandera –. Il Comune assegnerà l’incarico ad esperti per un approfondito check-up del torrente, per capire come migliorarne la qualità».  L’idea è di concentrarsi soprattutto sul tratto urbano, ma «se le risorse lo consentiranno – prosegue l’assessore – potremmo estendere lo studio all’intero percorso, un approfondimento sul modello di quanto fatto con la Provincia e l’Università di Milano per il fiume Serio.

Il Morla scorre in un territorio in gran parte antropizzato, e negli anni ha subito una massiccia cementificazione. Un recupero delle sue qualità naturalistiche è però possibile: l’obiettivo è di farlo tornare un torrente di buona qualità e quantità».
L’analisi dovrebbe partire nei prossimi mesi, e sarà l’avvio di un percorso impegnativo: le indagini effettuate da Arpa nel 2008 mostravano infatti un Morla decisamente in affanno, con un indicatore Seca (Stato ecologico del corso d’acqua) pari a 4, che indica qualità scadente.
Intanto, già in questi mesi alcune misure si sono concentrate proprio sul «fiume cittadino»: «In via Baioni, nella zona dell’ex colorificio Migliavacca, abbiamo messo in atto un importante intervento di riqualificazione delle sponde, con la piantumazione di un filare di pioppi», aggiunge Bandera.  La settimana prossima, inoltre, dovrebbe arrivare sul tavolo della Giunta un accordo tra Palafrizzoni, Uniacque e l’Ato per eliminare alcuni scarichi comunali che a tutt’oggi sversano nel torrente: «Si tratta di situazioni che scaricano nel Morla in caso di “troppo pieno” della fognatura. Se ne parla da anni, ora abbiamo predisposto, insieme agli altri enti coinvolti, un protocollo che ci consenta di intervenire per collettare questi scarichi pubblici». uelli del Morla sono tra l’altro tra i pochi scarichi non ancora collettati in città: la rete fognaria serve infatti a oggi il 93% degli abitanti del capoluogo. «Con questo intervento andremo a migliorare ulteriormente la copertura», conclude l’assessore.  (da Eco di Bergamo,6-11-2010)