Turismo e innovazione per uscire dalla crisi

Palafrizzoni : Il mondo economico alle commissioni consiliari
Tra le richieste anche lo sforamento del patto di stabilità

 

«Le potenzialità del turismo in città devono assolutamente essere intercettate fino in fondo. A Brescia è stato fatto molto di più e Bergamo ha tutti i numeri per muoversi nella stessa direzione a partire dalla Fiera e dall’aeroporto».
Guido Venturini, direttore di Confindustria Bergamo, non gira troppo attorno al discorso. È stato convocato, assieme agli altri rappresentanti delle parti sociali, per parlare di crisi e di possibili vie d’uscita a livello cittadino e quando il microfono passa a lui, mostra di avere le idee molto chiare. Con un tono che, per quanti sono stati e sono tuttora impegnati nel governo della città, sa un po’ di bacchettata. Di fronte si trova infatti le due commissioni consiliari, la prima e al quarta, che ieri si sono riunite in seduta congiunta proprio per dibattere il tema della crisi in preparazione al consiglio straordinario di lunedì prossimo. Si cercano delle risposte e lui, Venturini, sembra proprio averle. Turismo, innanzitutto, ma non solo: «Altra questione fondamentale – ha aggiunto – è il rapporto tra le tante attività innovative che caratterizzano il nostro territorio. Servirebbe però una cabina di regia, un coordinamento maggiore». Una sferzata alla città? Diciamo, pure un’esortazione. Lo spirito della seduta – alla quale sono intervenuti anche il presidente della Camera di Commercio di Bergamo Roberto Sestini, Sergio Bonetti, presidente di turno di Imprese e Territorio, Claudio Solenghi, membro del comitato esecutivo della Compagnia delle opere e i tre segretari generali delle associazioni sindacali provinciali Ferdinando Piccinini (Cisl), Luigi Bresciani (Cgil) e Marco Tullio Cicerone (Uil) – era proprio quello del confronto e della ricerca di un’intesa di fronte a uno scenario sempre più preoccupante. La conferma dagli stessi rappresentanti delle parti sociali e in particolare da Sestini, che a proposito di disoccupazione ha sottolineato come nella nostra provincia sia praticamente raddoppiata nel giro di un anno, assestandosi attorno al 4 per cento.
Che fare? Turismo e innovazione, la ricetta di Venturini. Più in generale tutti hanno concordato almeno sull’impostazione e cioè su come sia fondamentale lavorare sul fronte dell’emergenza e del sostegno sociale a quanti vengono colpiti dalla crisi, senza però trascurare sul versante dello sviluppo quelle misure anticicliche e quelle strategie indispensabili per guardare al futuro. Non solo. Da parte sua Cicerone ha puntato sulla possibilità di sforare il patto di stabilità «affinché vengano immesse sul mercato nuove risorse e aprano nuovi cantieri». Messaggio, questo, tutto rivolto alla Giunta che proprio recentemente ha ribadito la sua volontà di rispettare i limiti imposti dalla legge. E Valerio Marabini, commissario della Lista Tentorio, non ha mancato di rispedirlo al mittente («il debito pubblico accumulato nei decenni scorsi ci ha paralizzato»)…
(da Eco di Bergamo, 4-11-09)