Fondi Università: la Lega chiede conto al ministro

università.jpgL’Università di Bergamo finisce in parlamento. Sono stati i parlamentari leghisti Giacomo Stucchi, Pierguido Vanalli, Nunziante Consiglio e Ettore Pirovano a presentare un’interrogazione al ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini per venire incontro alle richieste di fondi dell’ateneo bergamasco, avanzata a mezzo stampa dal rettore Stefano Paleari.
“Quest’anno gli iscritti sono 1600 (300 in più rispetto all’anno scorso) – si legge nel documento -; l’ateneo orobico punta ad offrire tutti gli strumenti per diventare protagonisti nel mondo del lavoro e nella società, grazie alla collaborazione di tutte le facoltà, per offrire agli studenti e alle famiglie bergamasche un’offerta formativa capace di sviluppare professionalità in grado di guardare con fiducia oltre la crisi; che all’aumento degli studenti è seguito un taglio dei trasferimenti dallo Stato, conseguenti alla riforma Gelmini, che sono stati quantificati dal rettore Paleari in 15 milioni di euro e che spetterebbero di diritto all’Ateneo bergamasco, come sono a disposizione di altre università del Paese con la stessa struttura ed eguale offerta formativa”.
Per questo i parlamentari della Lega interrogano il ministro per sapere se “ritenga urgente verificare i motivi che hanno generato un taglio dei trasferimenti verso l’Ateneo bergamasco, rispetto ad altre università del Paese, nonché erogare tempestivamente il contributo spettante allo stesso, al fine di evitare discriminazioni e consentire un adeguato percorso formativo ai giovani orobici”. (da Bergamosera, 12-04-2010)

Patto Comune-Università

Patto Comune-Università : 8 milioni per Sant’Agostino

Circa 8,3 milioni per completare il restauro di Sant’Agostino. Una delega assessorile nuova di zecca, dedicata ai rapporti con l’ateneo. Confronto sulle opere pubbliche. Cartellonistica stradale per indicare ai visitatori le sedi della massima istituzione scolastica del territorio. Formazione bidirezionale e reciproca. Per soprammercato, 25 immobili del piano di riqualificazione di via Magrini da destinare a studenti meritevoli e in condizioni economiche disagiate. E’ il faraonico elenco di promesse con cui il sindaco di Bergamo, Franco Tentorio, ha voluto suggellare l’accordo con l’Università degli Studi di Bergamo.

Con una dichiarazione programmatica come premessa: “L’università non è ospite, ma è parte della città. Anzi, vi si identifica. Vogliamo che Bergamo diventi famosa perché sede accademica di prestigio, esattamente come per Pavia”. Soddisfazione piena, ovviamente, dalla controparte: “Sono grato al primo cittadino sotto il profilo istituzionale ma soprattutto personale – sottolinea il rettore Stefano Paleari -. L’amministrazione comunale conferma il proprio impegno, come da me espressamente richiesto in fase di insediamento in carica, a renderci fulcro dell’innovazione e dello sviluppo, dopo il nostro ingresso al Kilometro Rosso con la scuola di meccatronica e quella di management. Il Patto con il territorio sta prendendo forma: il prossimo 19 novembre incontrerò anche il presidente della Provincia, il senatore Ettore Pirovano”.

A fare da proscenio all’intesa, l’inaugurazione condivisa dell’Anno accademico: “Sarà verso fine gennaio, al teatro Donizetti – prosegue Paleari -. Una festa per i giovani e per Bergamo, per porre la basi di una progettualità comune: il territorio deve risollevarsi, perciò lo stretto rapporto con la classe dirigente è fondamentale. Il nostro campus? E’ la città stessa”.

Il sindaco, dal canto suo, non si fa pregare a entrare nel dettaglio del protocollo appena siglato: “Il Piano delle Opere pubbliche destinerà l’anno prossimo 1,5 milioni per la continuazione dei restauri del plesso di Sant’Agostino, che ospita in buona parte strutture dell’ateneo, 500 mila per le casermette nel 2011, rispettivamente 4,3 e 2 milioni per il chiostro minore e gli affreschi dell’ex chiesa nel 2012. Ma il tavolo sulle altre infrastrutture strategiche sarà sempre aperto”.

La novità più attesa è la creazione di una figura ad hoc per relazionarsi con via Salvecchio: “Ci sarà una delega speciale a un mio collaboratore che farà da contraltare al prorettore Remo Morzenti Pellegrini, delegato ai rapporti con le Istituzioni”. Particolare accento sul tema della formazione: “L’1 per cento del monte salari di Palazzo Frizzoni, 250 mila euro l’anno, sarà destinato all’aggiornamento del nostro personale presso l’università. Per converso, gli studenti avranno a disposizione una serie di stage in Comune per completare la loro formazione. E d’accordo con l’assessore al’Edilizia privata Tommaso D’Aloia, abbiamo deciso di riservare la metà delle utenze di uno degli Accordi di programma di via Magrini”.

Chiuso il libro delle buone intenzioni reciproche, ci pensa il rettore ad aprire un nuovo fronte: “Le università di Trento e Bergamo hanno entrambe 15mila studenti. Lassù ricevono 65 milioni l’anno di finanziamenti statali, noi solo 36 – attacca -. Al nostro impegno per un servizio d’eccellenza va riconosciuta un’equa destinazione di risorse: mi attiverò presso i parlamentari bergamaschi e il ministero, perché le nozze con i fichi secchi sono proverbialmente difficili”.(BergamoSera, Simone Forconi, 09-11-09